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Su PC non fermatevi ai Tripla A!

Nel 2017 arriveranno un gran numero di titoloni con alle spalle investimenti milionari, ma su PC il mondo dei titoli minori non si è fermato: ecco alcuni tra i più promettenti!

SPECIALE di Aligi Comandini   —   09/01/2017

Ogni anno i negozi si popolano di gioconi prodotti a suon di milioni di dollari, che trascinano con le loro vendite l'intera industria videoludica. Ad attorniare questo mare di quattrini come satelliti però ormai ci sono centinaia di studi di sviluppo minori, publisher più o meno indipendenti e talenti assoldati dalle grandi case per diversificare l'offerta. Molti dei giochi che derivano da questo talentuoso gruppo di mestieranti possono passare inosservati ai più, e specialmente nel 2017 ve ne sono un gran numero in arrivo, sia per console che per PC. Oggi ci occupiamo di quelli più interessanti per i possessori di computer (non necessariamente in esclusiva per la piattaforma), ma non temete... ci sarà spazio anche per gli altri.

Nel 2017 arriveranno moltissimi giochi minori di qualità: non ignorateli!

Art direction for the win

Pyre
Dai creatori di Bastion e Transistor ecco arrivare un altro gioco con un'art direction stratosferica e una colonna sonora d'eccezione, Pyre.

Su PC non fermatevi ai Tripla A!

Si tratta però di un prodotto estremamente diverso da quelli che lo hanno preceduto: i Supergiant Games hanno deciso di creare una sorta di gioco sportivo fantasy a squadre, dove si controllano tre curiosi protagonisti in partite rituali, allo scopo di riottenere l'accesso alla civiltà. Visto il team coinvolto abbiamo enormi aspettative per quanto riguarda trama e background.

Doko Roko
Un roguelike ricco d'azione e velocissimo, ambientato in una torre zeppa di nemici e mistero. Detta così potrebbe non parer particolarmente originale, ma il poco che si è visto di Doko Roko è davvero spettacolare, senza contare che si basa su un sistema di combattimento con spade fluttuanti, magie e trasformazioni mistiche che potrebbe rendere estremamente variegati gli scontri. Resta solo il dubbio che arrivi effettivamente nel 2017.

Sundered
Dai creatori di Jotun - e quindi sull'aspetto artistico non dovrebbero esserci grossi dubbi - arriva l'ennesimo roguelike, solo che questo è ispirato ai lavori di Lovecraft, è disegnato a mano ed è parzialmente procedurale. Le abilità "corruttibili" di cui hanno parlato gli sviluppatori ci incuriosiscono, anche se bisogna ancora capir bene di cosa si tratta.

Rise & Shine
Uno shooter a scorrimento con un elevato livello di sfida, un'arma trasformabile ricca di sorprese e un graficone non indifferente. Assolutamente da tenere d'occhio per gli amanti degli sparatutto alla Metal Slug: grazie ai suoi boss spettacolari e alle sparatorie curatissime, potrebbe essere una delle sorprese dell'anno.

Più azione che numeri

Death's Gambit
Ispirato da un numero di classici mostruoso (i Castlevania, Shadow of the Colossus e i Souls) Death's Gambit difficilmente potrà tenere testa a ciò da cui deriva, ma non è detto che non risulti comunque uno degli indie più riusciti di quest'anno. Dopotutto sembra aver stile da vendere, e il mix di meccaniche è di quelli esplosivi. Attendiamo fiduciosi.

Su PC non fermatevi ai Tripla A!

Lords of the Fallen 2
Sì, il seguito di questo clone di Dark Souls è ancora in sviluppo e dovrebbe arrivare l'anno prossimo. Il suo predecessore non ha fatto esplodere teste, ma era comunque un titolo degno in molti aspetti, e questo sequel potrebbe rappresentare il passo avanti necessario (specialmente con qualche ritocco a meccaniche e design dei livelli). Vedremo.

Eitr
Un gioco che si è perso un po' di vista, e ancora una volta fortemente ispirato ai Souls. Eitr dalla sua però ha un immaginario nordico affascinante e un livello di difficoltà che sembra persino superiore a quello dei diretti concorrenti. Sarebbe anche ora di farlo uscire, visto che era previsto per l'anno scorso ed è stato silenziosamente spostato a data da destinarsi.

Vampyr
Il fatto che lo stiano sviluppando i Dontnod è praticamente una garanzia dal punto di vista narrativo, ma questo gioco ricco di azione e scelte morali che vi mette nei panni di un vampiro non sembra comunque di facile gestione. Se storia e gameplay riusciranno a incastrarsi a dovere, aspettatevi un'avventura dark di quelle memorabili.

Giochi di ruolo

Divinity: Original Sin 2
Difficile che questo seguito sia passato inosservato agli amanti dei gdr, è pur sempre il continuo di uno dei titoli più stupefacenti del genere. Tuttavia sentiamo il bisogno di mettere comunque in lista il lavoro dei Larian, se non altro per ricordarvi che si tratta di un possibile capolavoro, più esteso e ambizioso del predecessore in ogni aspetto.

Su PC non fermatevi ai Tripla A!

Moonlighter
Un action RPG brillante, se non altro perché non mette il giocatore nei soliti panni dell'eroe senza macchia e senza paura, ma in quelli di un negoziante desideroso di diventare un condottiero famoso, che per tirare a campare in un mondo fantasy deve raccogliere materiali e bottini nei dungeon da rivendere nel suo negozio. Un po' The Legend of Zelda e un po' gestionale, Moonlighter promette benissimo.

Hand of Fate 2
Il primo Hand of Fate non era un capolavoro, ma ha conquistato molti con la sua struttura originale e la mescolanza tra carte e gioco di ruolo. Questo seguito promette più contenuti, e un "cattivo finale" che altri non è che il protagonista del predecessore. Interessante, a patto di vedere le dovute innovazioni al limitato - per quanto piacevole - sistema di gioco.

Torment: Tides of Numenera
Dire "seguito spirituale di Planescape Torment" fa rabbrividire molti di coloro che hanno amato il leggendario GDR di Black Isle Studios, e riteniamo molto difficile che Numenera possa effettivamente toccare certe vette. Tuttavia, il titolo sembra avere dalla sua un mondo di gioco imprevedibile quanto quello di Planescape (pur con una licenza diversa), oltre a un bel po' di sana "stranezza" generale capace di distinguerlo dalla massa.

La rinascita delle avventure grafiche

The Wardrobe
Passiamo alle punta e clicca classiche con una bella avventurona tutta italiana. The Wardrobe si rifà ai giochi dell'indimenticabile Lucasarts, forte di uno stile cartoonesco curato e di una discreta vagonata di umorismo, personaggi assurdi e citazioni. Sarà una formula assodata, ma ci piace.

Su PC non fermatevi ai Tripla A!

Tacoma
Dai creatori di Gone Home, un altro "walking simulator" che abbandona le atmosfere del predecessore per andare... nello spazio. Tacoma è un'avventura che si svolge in una stazione spaziale abbandonata, dove dovremo ricostruire gli avvenimenti raccogliendo testimonianze e indizi. Pare sia sensibilmente più interattivo di quanto non lo fosse Gone Home, pur basandosi su una struttura simile. Chissà se sarà un esperimento altrettanto riuscito.

Finding Paradise
È il seguito di To the Moon. Dovrebbe bastare questo a farlo desiderare a tutti coloro che amano la narrativa di un certo livello (e strappalacrime) nei videogiochi. Dovesse mantenersi ai livelli del titolo che lo ha preceduto, aspettatevelo in una miriade di liste dei "best of" alla fine del 2017.

Thimbleweed Park
Parlando di avventure vecchio stile, date il benvenuto alla nuova opera del director di Monkey Island: Thimbleweed Park. Ron Gilbert non si è trattenuto stavolta, mettendo in campo una "punta e clicca" che in tutto e per tutto ricorda quelle che ci hanno fatto amare il genere nei lontani anni 90, grafica compresa. Sarà un altro classico?

Strategia portami via

Iron Harvest
Uno strategico diesel-punk con mech rozzi e cattivi ambientato in una versione alternativa della prima guerra mondiale. Sulla carta sono un sacco di ottime motivazioni per tenerlo d'occhio, ma la verità è che di Iron Harvest si è visto ancora pochissimo. Speriamo di poterlo osservare in azione a breve.

Su PC non fermatevi ai Tripla A!

Battletech
Sul progetto è impegnato il creatore della serie (e di Mechwarrior) e si parla finalmente di sana strategia a turni con dei robottoni avanzatissimi sul campo, senza fronzoli o azione infilata a forza. Siamo davvero stuzzicati dall'idea. Speriamo in un revival di quelli di gran classe, che con gli Hare-Brained Studios - a cui si deve il ritorno di Shadowrun - è quantomai plausibile.

Tokyo 42
Un gioco che sembra per certi versi il figlioccio colorito di Syndicate e del primo Grand Theft Auto, con approcci multipli alle missioni e la possibilità di scatenare un casino apocalittico a piacimento. Per un nostalgico è difficile non apprezzare le potenzialità di questo titolo, specialmente davanti alle elaborate mappe di gioco. Ah, c'è pure un gatto. I gatti migliorano sempre tutto.

Oxygen not included
Klei è uno degli studi indipendenti più talentuosi in circolazione ed è impressionante il numero di generi che i suoi ragazzi hanno affrontato con successo. Oxygen not Included è, ad esempio, un gestionale che vi vedrà creare una stazione spaziale all'interno di un asteroide, con tutti i possibili incidenti del caso. Dopo l'esperienza maturata con Don't Starve ci aspettiamo ottime cose.

Sparatuttiamo

Strafe
Uno shooter che imita gli sparatutto velocissimi e violentissimi degli anni '90 anche nel comparto tecnico, Strafe è una goduria non indifferente per chi ha amato quel glorioso periodo. Se nei suoi livelli randomizzati ci sia abbastanza ciccia da tenerlo in piedi non è ancora dato saperlo, ma a livello di gameplay già ci siamo.

Su PC non fermatevi ai Tripla A!

Lawbreakers
Lo sparatutto competitivo di Cliffy B è sempre nei nostri cuori, se non altro grazie a delle promettenti fasi di prova, che hanno dimostrato come ci sia parecchia finezza nei sistemi che muovono il tutto. È sboccato, è rapidissimo ed è pieno di cattiveria; il tutto distaccandosi parecchio dall'ormai irraggiungibile Overwatch. Chissà se saprà ritagliarsi una bella fetta di pubblico tra gli amanti degli shooter.

Call of Chtulhu
Ok, qui abbiamo barato, perché quasi sicuramente sarà più un titolo horror/investigativo che uno shooter. Non potevamo però lasciar fuori dalla lista un titolo con un'ambientazione basata sulle opere di Lovecraft, perché è da un po' che ne sentiamo il bisogno. Anche qui è difficile dire se arriverà effettivamente nel 2017, perché lo sviluppo è passato a un altro studio e lo stato dei lavori è ignoto, ma resta comunque un gioco da curare.

Dreadnought
Dopo uno sviluppo alquanto tormentato, il gioco spaziale di Yager - che vi vede alla guida di enormi navi da combattimento - ha preso la forma di un titolo competitivo plausibilmente avviato verso la strada delle microtransazioni. Un male per molti, ma questo non gli impedisce di essere più che degno all'interno del genere. Vedremo se sarà effettivamente quella la direzione seguita dalla software house.

Gli outsider

HOB
Il nuovo gioco dei creatori di Torchlight non è un "Diablo-like", bensì un action adventure ricco di puzzle e combattimenti alla Zelda (boss "particolari" compresi). Il minuto protagonista di HOB deve muoversi in un mondo ostile e artisticamente ricchissimo, con quest'ultima caratteristica praticamente dovuta, vista l'assenza totale di dialoghi. Siamo curiosi di vedere se i Runic Games riusciranno a dimostrare maestria anche in questa nuova sfida.

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Conan Exiles
Funcom ha (finalmente) abbandonato gli MMO classici in favore di un survival cooperativo ambientato nel mondo del barbaro più muscoloso di sempre. Sarà il solito copia-incolla di elementi già visti, o dobbiamo aspettarci un bel giocone ultraviolento ricco di novità? Lo scopriremo solo facendo flessioni.

Nidhogg 2
Uno dei "picchiaduro" più curiosi e innovativi degli ultimi anni è andato incontro a un restyle completo. Il risultato finale è... peculiare, non c'è che dire. Senza soffermarsi troppo sulle scelte artistiche del suo creatore, comunque, sembra che Nidhogg 2 vanti ancora tutte le caratteristiche che hanno reso il primo gioco spassoso.

Mosaic
L'ultimo titolo dei Killbrite non è un altro horror alla Among the Sleep, ma mantiene delle tinte horror particolarissime, legate alla società moderna e all'alienazione che può provocare in certi individui. Si sa pochissimo del gioco, eppure l'idea di fondo è tanto originale quanto unica. Con i suoi poligoni Mosaic potrebbe trasmettere messaggi ben più oscuri e profondi di quelli a cui il medium ci ha abituato.