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Cosa resterà di questo Crystal Lake

Jason Vhoorees è pronto a tornare con Friday 13th: The Game e noi lo attendiamo con la dovuta ansia

PROVATO di Emanuele Gregori   —   09/01/2017

Il multiplayer asimmetrico è certamente una delle mode di questo periodo storico. Quasi due anni fa i ragazzi di Turtle Rock uscirono sul mercato con un titolo che finì per dividere il giudizio di pubblico e critica. Il gioco era quell'Evolve che, a parere di chi scrive, si basava su un gameplay solido e divertentissimo, ma che in breve tempo metteva in luce una serie di problemi di bilanciamento e una ripetitività quasi estenuante. Questi problemi, uniti agli errori relativi al modello di business, ne hanno minato la riuscita. Il 2016 poi è stato il turno di Dead by Daylight: interessantissimo survival horror 4 contro 1, nel quale un team di giocatori si ritrova nei panni dei classici sopravvissuti chiamati a scappare da una mappa piena di pericoli e un quinto impersona il carnefice. Anche in questo caso, a fronte di una serie di problemi di bilanciamento e una quantità di bug esorbitante, il titolo è riuscito a ritagliarsi una nicchia di pubblico non indifferente. È in questo panorama che prova ad imporsi un altro titolo, sicuramente più vicino a Dead by Daylight che non ad Evolve, basato su una licenza mozzafiato: Friday 13th! Tutti quanti conosciamo la storia malata e in un certo senso strappalacrime che aleggia dietro la leggenda di Jason Voorhees. Ragazzino nato con disturbi mentali, si trasferisce con la madre da piccolo al campeggio di Crystal Lake, dove viene maltrattato e fatto cadere nel lago. Incapace di nuotare viene dato per morto dalla madre, la quale pianifica una vendetta destinata a trasformarla, a dispetto di quello che tanti credono, nel primo vero serial killer della serie Venerdì 13. A seguito di una moltitudine di eventi, sarà Jason a prendere l'eredità della madre e cominciare ad uccidere tutti coloro hanno la malsana idea di campeggiare nei meandri del lago. Fatte le dovute premesse e spiegato con quale furia omicida abbiamo a che fare, che gioco è Friday 13th: The Game? Il titolo, come già detto, risulta essere un'idea vicina a Dead by Daylight, ma con alcune sostanziali differenze.

Friday 13th: The Game sembra voler rendere reali tutti gli incubi scaturiti da quarant'anni di film

In 7 è meglio che in 4

La prima cosa che balza all'occhio è che lì dove in Dead by Daylight il gioco si svolge in mappe relativamente piccole e quattro contro uno, Friday 13th: The Game aggiunge ancora più carne al fuoco, con la bellezza di sette (aspiranti) sopravvissuti chiamati a sfuggire dalla ridente località balneare.

Cosa resterà di questo Crystal Lake

La mappa, che ricrea in maniera sufficientemente fedele l'atmosfera della serie, è chiaramente molto più grande e sfrutta le varie zone per cercare di rendere il gioco di squadra la reale fonte di salvezza del gruppo. Le modalità per fuggire sono molteplici: dal riuscire a riportare l'alimentazione al campeggio e chiamare così la polizia, fino al ricercare i pezzi necessari a rimettere in moto l'auto e scappare il più velocemente possibile dal Crystal Lake. In aggiunta, la chicca ideata dagli sviluppatori è stata quella di inserire un ulteriore modo per avvantaggiarsi sul celebre serial killer: uno dei giocatori già uccisi da Jason può tornare nei panni del cacciatore con uno shotgun e un solo colpo, utile a togliere una buona dose di energia a Jason. Questa è un'altra delle più grandi differenze inserite dal team di sviluppo dietro a Friday 13th: The Game rispetto al diretto avversario. Lì dove in Dead by Daylight l'uccisione del killer è preclusa, qui Jason può invece morire. È possibile raccogliere una moltitudine di oggetti in giro per la mappa con i quali colpire il mastodontico bestione, ma è chiaro che senza un po' di piombo in corpo, l'idea di riuscire ad avere la meglio risulta quantomeno vana. Ciò che è chiaro, a fronte di una serie di partite giocate durante il periodo di closed beta del titolo, è che il bilanciamento tra possibilità e concreta realizzazione delle varie meccaniche, deve ancora trovare il suo compimento. La mappa enorme, l'introduzione della chat vocale di prossimità tra giocatori - compreso Jason, quindi attenzione - e le molteplici possibilità per la fuga, sono comunque motivo di divertimento, ansia e varietà.

La mia maschera da hockey…

Cosa resterà di questo Crystal Lake

Siamo certi che una delle domande che più ci si pone di fronte all'idea di questo titolo è relativa alla gestione del killer e alla varietà delle sue meccaniche. Per quanto possa sembrare scontato, l'idea di inserire nel gioco una serie di versioni dello stesso personaggio sembra funzionare a dovere. Differenti nel vestiario, nelle armi e nelle abilità, le versioni del "bimbo" con il machete in mano restituiscono un feeling unico, fermo restando che la base rimarrà sempre la stessa. Inoltre i poteri di Jason - tra cui spiccano il teletrasporto e la visione attraverso gli oggetti - lo rendono attualmente un po' sbilanciato. Questo si traduce nella quasi totale impossibilità di vincere a meno di essere un team completo di sette sopravvissuti e di giocare realmente di squadra. L'individuazione dei malcapitati è talmente semplice e veloce che ci si sente troppo potenti in un caso e inermi nell'altro, e pensare di vincere partite solo con le proprie capacità è quanto di più audace si possa chiedere da un titolo del genere. Se in Dead by Daylight una discreta squadra di sopravvissuti vince agilmente contro l'assassino, in Friday 13th: The Game la situazione si fa estremamente più complicata a causa di un tempo di ricarica dei poteri e una mobilità dell'assassino sovrannaturali.

…e il tuo sangue sul machete

Parlando più specificatamente dei sopravvissuti, è difficile dare un'idea generale delle loro possibilità. Ogni personaggio interpretabile spicca in determinati aspetti e mostra inesorabilmente il fianco in altri. Seguendo la scia classica di parametri come resistenza e forza, gli sviluppatori hanno deciso di implementare una serie di caratteristiche e oggetti - passivi o consumabili - con i quali è possibile personalizzare il proprio alter ego.

Cosa resterà di questo Crystal Lake
Cosa resterà di questo Crystal Lake

Accanto a questa scelta, che rende il titolo più profondo di quanto non si creda, si accosta un valore, quello della paura, che modifica sostanzialmente il comportamento dei personaggi. Sulla scia di Darkest Dungeons, per fare un confronto piuttosto ingeneroso, Friday 13th: The Game cerca di trasmettere quel senso di inquietudine che i film della saga hanno generato in più di una generazione di spettatori. Questo valore modifica il comportamento, la reattività e anche la visibilità dell'interfaccia a schermo, con la conseguente impossibilità di sapere in quale dei vostri slot sono inseriti gli oggetti. Per quanto sembri inconsistente questa caratteristica, basterà poco per rendersi conto che non sapere a quale tasto sia demandato il vostro coltello quando volete scambiarlo con la batteria della macchina, vi metterà nella spiacevole situazione di poter sbagliare. La diretta conseguenza si tradurrà in un'animazione e una perdita di secondi preziosi mentre Jason vi è alle calcagna. L'introduzione della paura risulta quindi azzeccata, tenendo comunque sempre a mente che il titolo ha ancora bisogno di una importante opera di pulizia, ottimizzazione e bilanciamento, che come di consueto arriveranno nelle settimane successive all'uscita prevista per questa primavera, dopo lunghi ritardi. Possiamo concludere questo assaggio parlando dell'aspetto tecnico del gioco, che regala una serie di scorci e di modelli estremamente migliori di quanto non ci si potesse aspettare. A spiccare per una cura insospettabile, sono le espressioni facciali impaurite dei sopravvissuti - seppur a volte talmente esagerate da risultare ridicole. Il titolo soffre ancora di una serie di bug che sembrano ormai essere un marchio di fabbrica di tutto questo genere di produzioni e il lavoro di pulizia del codice richiederà non poco tempo al team di sviluppo. Dal canto nostro attenderemo con sufficiente impazienza la possibilità di testare la versione finale del titolo e farci un'idea definitiva delle sue possibilità.

CERTEZZE

  • È Jason Voorhees, serve altro?
  • Sembra discostarsi parecchio da Dead by Daylight
  • L'introduzione della paura può essere la carta vincente

DUBBI

  • Il bilanciamento di Jason è ancora tutto da rivedere
  • Se durerà sul lungo periodo dipenderà dal supporto del team
  • A poche settimane dal lancio è ancora pieno di bug