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Qualche ora con Switch

A Londra abbiamo provato per la prima volta la nuova console di Nintendo

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   14/01/2017

Mentre ci rigiriamo il Nintendo Switch tra le mani, cerchiamo di dare una risposta a un interrogativo che ci martella il cervello: "È una console casalinga che si porta in giro o un portatile che si può collegare al televisore di casa?" Sembra una domanda sconclusionata, una semplice elucubrazione mentale, ma è un punto di vista in realtà importante e sul quale non tutti sembrano essere d'accordo. Dopotutto Switch da un lato è una console schizofrenica, dall'altro è la sintesi di generazioni di hardware, tentativi e sperimentazioni, dentro e fuori il soggiorno di casa. In Switch ci sono i Wiimote, c'è il GamePad di Wii U, c'è un po' del Game Boy Player, ma soprattutto ci sono i decenni di esperienza di Nintendo nel mercato delle console portatili. Parallelamente alla conferenza stampa tenuta a Tokyo, Nintendo ha organizzato in diversi posti del mondo degli eventi locali per permettere alla stampa di provare la nuova console. E, dopo aver passato qualche ora "switchando" tra i giochi della lineup, le potenzialità della macchina ci hanno sorpreso più di quanto in realtà ci aspettavamo.

Nintendo Switch: tanto potenziale e tante idee, ma la strada è in salita

Un curioso ibrido

La prima cosa che salta subito all'occhio una volta impugnata la console nella sua configurazione portatile (con i Joy-Con ai lati dello schermo, per intenderci) è la distanza tra le mani. Col suo schermo di sei pollici, Switch è la console portatile meno "portatile" che Nintendo abbia mai realizzato (non consideriamo il Virtual Boy), e in larghezza è paragonabile se non leggermente superiore al GamePad di Wii U.

Qualche ora con Switch

Eppure, a differenza di quest'ultimo, Switch non è goffo ma leggero ed elegante, coi Joy-Con agganciati talmente bene all'unità centrale che subito ci si dimentica che sono delle parti separate. A proposito dello schermo a 720p, pur non essendo all'altezza dei più moderni touch screen, riesce a restituire colori brillanti, un'ottima illuminazione e un'immagine molto definita, permettendo di lanciarsi in sfide a Mario Kart 8 Deluxe e Splatoon 2 senza far rimpiangere troppo il televisore di casa. Purtroppo, all'evento a cui abbiamo partecipato non abbiamo avuto modo di testare il touch screen capacitivo, visto che nessuno dei giochi da noi provati sembrava implementarlo (quantomeno non nelle versioni presentate). Un po' meno convincente il piccolo stand sul retro che permette di reggere la console e che dà la sensazione di potersi spezzare o staccare con relativa facilità. Come promesso dal primo trailer di presentazione della console, il passaggio dalla modalità "portatile" a quella TV, e viceversa, avviene in un istante. Una volta estratto il tablet dal dock (o inserito al suo interno) bisogna solo premere un tasto per confermare il cambio di configurazione e l'immagine passa immediatamente da uno schermo all'altro. Il più tradizionale Pro Controller resta sicuramente preferibile per giochi come The Legend of Zelda: Breath of The Wild, ma le dimensioni ridotte dei tasti e degli stick sui Joy-Con non hanno dato particolari grattacapi, né in modalità portatile, né quando agganciati al Joy-ConGrip.

Versatilità prima di tutto

I veri protagonisti dell'evento sono indubbiamente stati i due minuscoli Joy-Con, che possono essere estratti e impugnati in numerose configurazioni, rendendo l'esperienza di gioco su Switch estremamente versatile. È stato sorprendente notare quanto questi due mini-controller fossero comodi da impugnare, leggeri ma allo stesso tempo parecchio solidi e stilosi. In confronto, il Wiimote sembra ormai un vecchio telefono a disco. Per chi prevede di giocare spesso fuori casa, l'autonomia di Switch potrebbe essere un problema. La forbice suggerita da Nintendo è ampia (dalle 2.5 alle 6 ore) ma se le tre ore di gioco concesse da The Legend of Zelda sono indicative, è evidente che lunghe sessioni in viaggio senza ricaricare la console difficilmente saranno possibili.

Qualche ora con Switch

Durante ogni partita premiamo il tasto home, sperando ingenuamente di riuscire a dare un'occhiata alla dashboard, ma sfortunatamente questa era disabilitata in tutte le demo provate. I dettagli sulla dashboard, ma più in generale i servizi che questa permetterà di accedere, rappresentano una delle grandi incognite a cui Nintendo deve ancora dare risposta. Il passaggio a un'infrastruttura a pagamento sullo stile di Xbox Live e PlayStation Plus farebbe pensare a un miglioramento dei servizi online, ma l'offerta (che si limita a un gioco NES o SNES da giocare soltanto per un mese e che prevede un'app mobile per lobby e comunicazione in multiplayer) ci porta a essere piuttosto scettici da questo punto di vista. Dopotutto Nintendo non è mai stata un asso coi suoi servizi online, e le poche informazioni diffuse finora non sono di certo le più rassicuranti. La speranza era che Nintendo avesse imparato dagli errori di comunicazione di Wii U, ma a meno di due mesi dall'arrivo sul mercato di Switch tanti sono i punti interrogativi, tanti gli aspetti da chiarire, sui servizi ma anche e soprattutto sui giochi che la console accoglierà nel suo anno di debutto. Il prossimo 3 marzo, i titoli che affiancheranno Switch nei negozi si conteranno sulle dita di una mano, e la situazione migliorerà solo di poco nelle settimane successive. Certo, all'orizzonte ci sono Splatoon 2, Xenoblade Chronicles 2 e soprattutto Super Mario Odyssey, ma è indubbio che quello di Switch sarà un lancio difficile, e la strada per ottenere la fiducia dei vecchi fan e dei nuovi giocatori è tutta in salita. Di sicuro Switch si è rivelata una console promettente, di ottima fattura e dalle enormi potenzialità: ora sta a Nintendo giocarsi bene le sue carte.

CERTEZZE

  • Una console ricca di idee e ben costruita
  • Design estremamente versatile
  • Ottimo schermo
  • Bei giochi all'orizzonte

DUBBI

  • Pochissimi contenuti al lancio
  • I servizi online rappresentano ancora un'incognita
  • La batteria durerà poco