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Piccoli Hamilton crescono

Come si va più veloci su Mario Kart 8 Deluxe?

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   28/04/2017

Prima di addentrarci nei consigli di guida veri e propri, partiamo da un interessante aspetto prodromico all'argomento: il sistema di controllo. Mario Kart 8 Deluxe, grazie alla versatilità di Nintendo Switch, propone molti tipi di approcci diversi: pur avendo trovato i comandi col singolo Joy-Con più comodi di quanto preventivato, non rappresentano di certo una soluzione ottimale né per dare il massimo, né tanto meno per imparare. Le possibilità appetibili sono due: o il Pro Controller, oppure entrambi i Joy-Con (slegati o meno, non cambia niente). Questo vi consentirà di raggiungere agevolmente tutti i pulsanti necessari all'azione, oltre ai fondamentali dorsali.

Piccoli Hamilton crescono

Visto il depotenziamento del fire hopping, una tecnica dell'originale Mario Kart 8 che consentiva di andare più veloci effettuando balzelli ripetuti a destra e sinistra, stavolta è anche possibile raggiungere i massimi livelli attraverso l'uso dei motion control, coi quali eseguire questa - ormai - vecchia tecnica era alquanto ostico. I controlli via giroscopio sono accessibili con qualsiasi pad, ma generano soluzioni tendenzialmente scomode; per giocare bene, o quantomeno dignitosamente, con le periferiche base di Nintendo Switch, l'unico modo è connettere i due Joy-Con alla base e utilizzarli come se fossero un volante. Non è il massimo, e non è paragonabile all'accoppiata Wiimote/volante, ma è comunque un buon compromesso. Non abbiamo testato il piccolo sterzo in cui incastrare il Joy-Con, che sospettiamo possa essere l'altra valida alternativa per approcciare il gioco attraverso i motion control: del resto sopperisce alle due lacune del singolo Joy-Con, ovvero le dimensioni del pad e la posizione dei dorsali (sul volante sono più grandi e collocati posteriormente, come accadeva su Wii).

Mario Kart è un gioco adatto a tutti, ma competere con i migliori non è facile: come si fa?

150cc

A molti giocatori di Mario Kart è una modalità che non piace, ma non c'è modo migliore per imparare a guidare che cimentarsi nelle prove a tempo. Per due motivi: è possibile sfidare il proprio fantasma, e quindi comprendere dove e come conviene effettuare una determinata manovra. In secondo luogo saper guidare è importante tanto quanto conoscere a memoria i circuiti, le loro curve e i loro rilievi, e anche in questo caso le prove a tempo sono il luogo ideale dove fare esperienza.

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Chiaramente non vogliamo dirvi che si tratta dell'unica via per imparare, e nemmeno che sia quella più divertente, ma di sicuro è quella più veloce ed efficace. Parlando della modalità a 150cc, se non avete alcuna esperienza vi consigliamo di iniziare con un personaggio leggero su un kart altrettanto agile, mentre, una volta raggiunto un determinato livello, è preferibile utilizzare un veicolo veloce (anche a discapito dell'accelerazione) con un personaggio medio o pesante (nel primo caso si va meno forte ma si riparte meglio dopo un urto, nel secondo accade l'esatto contrario). Se non seguirete i nostri consigli e vi butterete subito in mischia senza affrontare le prove a tempo, ricordatevi di disattivare l'autoguida che, sebbene non vi permetta di uscire dal tracciato, non consente né di sfruttare le scorciatoie né di utilizzare l'ultra Miniturbo, una delle novità di questa edizione Deluxe. Ecco, scelto il vostro pad preferito e il vostro personaggio ideale, c'è subito una cosa da fare: imparare ad utilizzare bene le derapate, quelle che si effettuano col dorsale R (raggiungibile con l'indice destro). È una tecnica basilare, che però fa la differenza tra un giocatore scadente di Mario Kart e uno capace. Se non le avete mai padroneggiate, per comprenderne bene il funzionamento cercate di tenerle attivate il più a lungo possibile su una curva larga, capendo quanto e come poterle allargare o stringere: mentre premete R inclinate il control stick a destra e sinistra, così da allungare o accorciare la manovra.

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Non c'è alternativa a padroneggiare questa tecnica, quindi non rinunciate se all'inizio incontrate delle difficoltà. Derapando qua e là vi accorgerete che, dopo un certo spazio percorso in questa posizione, dalle ruote inizieranno a fioccare scintille colorate: questo implica che, una volta lasciato il tasto R, il kart otterrà una piccola accelerazione. Questa mossa è detta Miniturbo, ed esiste - per la prima volta nella serie - in tre tipologie: normale, super e ultra. Capire quando e come utilizzare quella giusta, cioè se conviene rilasciare la seconda o continuare a caricare la terza, dipende come sempre dalla conoscenza del circuito. Spesso nelle chicane è utile premere premere R una singola volta (il che provoca un piccolo salto) tra una curva e l'altra: si esce col Miniturbo dalla prima, si clicca R per stringere verso la direzione opposta, infine si effettua un'altra derapata, adesso che si è nella posizione ideale, per approcciare il tornante successivo. Prima di passare alla cilindrata 200 vi diamo altri due consigli: alla fine di ogni rampa premete R, così da ottenere un'accelerazione all'atterraggio della vettura, e soprattutto ricordatevi, appena prima di saltare, di inclinare il control stick verso la giusta direzione. Se ad esempio c'è una rampa prima di una curva verso destra, alla fine della salita e appena prima del salto cliccate R e inclinate lo stick a destra, così che all'atterraggio sarete nella posizione ideale per sterzare. Come vi accorgerete dalle prove a tempo, raccogliere le monete - fino a dieci - è fondamentale: più monete si hanno, più si va veloci. Ogni volta che potete acchiappatele, ma non deviate la direzione di proposito, se non dopo uno studio oculato del circuito e solamente nelle prove a tempo. Infine la partenza razzo, un classico della serie: in questo Mario Kart 8 si ottiene iniziando a premere il gas poco dopo la comparsa del "2" sul semaforo di Lakitu.

Armi e 200cc

Quando conoscerete bene i circuiti e avrete padroneggiato la derapata, avrete buone probabilità di gareggiare per le prime posizioni: tuttavia Mario Kart è pur sempre Mario Kart, e anche foste così bravi da percorrere una gara in testa, dovrete stare attenti alle armi degli altri giocatori. Un oggetto centrale lo abbiamo già citato, ovvero le monete. Un altro molto importante, da conservare il più a lungo possibile (soprattutto se primi o secondi) è il clacson: è l'unico strumento capace di distruggere l'infernale guscio blu, carnefice di ogni buon pilota (colpisce l'auto in testa al momento dell'utilizzo). Per proteggersi dagli attacchi altrui è importante ricordarsi di porre le armi a scudo dietro la macchina, attraverso la pressione continuata del dorsale sinistro: azione che si può effettuare con gusci rossi e verdi, banane e bombe. In quest'ultimo caso è preferibile lanciarle indietro (cliccando L e inclinando l'analogico verso il basso) un momento prima dell'impatto, altrimenti l'esplosione potrebbe coinvolgere anche il vostro veicolo.

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Per quanto concerne l'attacco non va mai sottovalutato il boomerang, anche se il suo utilizzo online è spesso ostacolato dal lag, e soprattutto le palle di fuoco, uno dei pochi strumenti potenti a volte concessi anche ai piloti in terza o quarta posizione: usatele con parsimonia e valutando rimbalzi ed eventuali carambole, volendo anche contro gli inseguitori. Se avete la stella ricordatevi che non solo permette di andare più veloce ma consente anche di attraversare quasi indenni i percorsi sterrati, e soprattutto che è l'unica possibile risposta ai fulmini in arrivo dalle retrovie: quindi, se siete a metà classifica e avete la fortuna di beccarne una, non è così stupido ritardarne l'uso per sfruttarne al massimo i poteri. Bene, siamo in conclusione: per tutta la restante parte dell'articolo parleremo della cilindrata 200, quindi se non vi interessa potete benissimo smettere di leggere ora. Questa modalità vi farà sembrare molto lente le altre cilindrate, quindi affrontatela a vostro rischio e pericolo, tenendo ben presente che online - purtroppo - è ormai relegata ai tornei. Alternare spesso tra 150cc e 200cc non è semplice, perché, oltre alle diverse sensazioni, è proprio differente l'approccio ideale ai circuiti. A 200cc spesso conviene caricare più a lungo una derapata piuttosto che farne due, così da ottenere l'ultra Miniturbo, e allo stesso tempo non di rado è preferibile non sfruttare un acceleratore (che sia a terra, o semplicemente scaturito da una rampa). Bisogna davvero ricostruire i circuiti da un'altra prospettiva, una prospettiva atipica in cui a volte può convenire non accelerare, e in cui è spesso necessario picchiettare il freno durante le curve più strette, così da non urtare i guard rail. Se avete intenzione di approcciare seriamente questa modalità, armatevi di pazienza e buttatevi nella prova a tempo del Circuito di Yoshi: se e quando riuscirete a battere il fantasma della CPU, allora avrete intuito qualcosa di questa cilindrata.