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Il rally di giugno

Poche settimane e si tornerà a correre sullo sterrato: noi ci siamo portati avanti e abbiamo già provato DiRT 4

PROVATO di Umberto Moioli   —   24/05/2017

Diversi, seppur con modalità e formule differenti, sono arrivati alla conclusione che "l'attesa del piacere è essa stessa un piacere". Qualsiasi giocatore sa bene che si tratta di menate filosofiche e che è cento volte meglio avere per le mani il gioco tanto atteso quanto prima, senza aspettare mesi e mesi o anni dall'annuncio. E il recente rinvio di Red Dead Redemption 2 è una ferita ancora aperta che ben esemplifica quanto estenuanti possano diventare questi periodi di hype prolungato. Codemasters con DiRT 4 ha scelto la strada del pragmatismo: il titolo è stato annunciato a fine gennaio e tra poche settimane, il 9 giugno prossimo, potremo metterci le mani sopra. Veloce come un fulmine, il nuovo capitolo della serie inglese è già stato oggetto di una nostra prova e si è ripresentato a Milano in questi giorni forte di una versione quasi definitiva e della possibilità di esplorare liberamente i contenuti che verranno inseriti nel disco. Non ci siamo ovviamente lasciati scappare questa succulenta opportunità, approfittandone anche per scambiare alcune battute con Paul Coleman, Chief Game Designer del progetto.

Quote

La nostra ultima prova di DiRT 4 ci ha presentato un titolo solido e ricco di contenuti

Le curve che non ti aspetti

"I piani per questo capitolo sono nati nel 2011, subito dopo il rilascio di DiRT 3. In particolare l'idea di realizzare una tecnologia che creasse circuiti procedurali che potessero essere aggiunti al gioco all'infinito, era qualcosa che a lungo ci veniva chiesta dalla nostra utenza, ma che allo stesso tempo si prospettava complessa e costosa da mettere in pratica. Dopo DiRT Rally, registrato il suo successo e il potenziale ancora inespresso della serie, avevamo finalmente in mano le giuste carte per andare dalla nostra dirigenza e chiedere che quel tipo di investimento venisse finalmente fatto. Non è stato facile perché per dieci anni abbiamo disegnato le nostre piste allo stesso modo, ma penso che sia stato fatto un bel lavoro". Scelta l'opzione Your Track si parte selezionando l'ambientazione, ovviamente diversa per morfologia, terreno e condizioni meteo a seconda che si corra, per dire, in Francia, Spagna o Norvegia. Quindi si hanno a disposizione due selettori che determinano la lunghezza del percorso e la complessità dello stesso. Complessità intesa come numero di curve, non per forza difficoltà visto che una pista da rally molto veloce e stretta può causare grattacapi maggiori rispetto a una lenta e con tanti cambi di direzione.

Il rally di giugno
Il rally di giugno
Il rally di giugno

"Noi stessi abbiamo usato questo strumento per realizzare i tracciati della campagna: tutti tranne i circuiti, che restano disegnati a mano, sono stati fatti così. O meglio, con una versione un po' più potente di quel tool che un giorno, se le cose dovessero andare bene, potremmo anche decidere di condividere con la nostra utenza". A proposito della campagna, abbiamo corso alcune gare tra quelle presenti nei numerosi eventi che vanno a formare l'esperienza single player di DiRT 4: la struttura non sembra straordinariamente nuova, ma la mole di opzioni e contenuti è incoraggiante. Il garage, che va rimpolpato nel tempo acquistando nuovi bolidi, spazia da tutte le categorie del gruppo R fino alle Stadium Buggy e Truck, senza scordarsi vetture particolari come i Cross Kart. Difficilmente ci sarà qualcuno che non sa le basi e i controlli di un titolo di guida, più facile invece che manchino le competenze specifiche per controllare bolidi del genere fuoristrada: Codemasters ha messo a punto anche una "scuola guida" divisa per lezione e obiettivi, un sistema piuttosto articolato che un pezzo per volta darà modo a chi lo volesse di impratichirsi tanto con le tecniche di base quanto con quelle avanzate. Proprio la scalabilità dell'esperienza sembra essere uno dei punti forti del pacchetto: "questo non è DiRT Rally 2 e, nonostante quell'esperimento abbia avuto un grande successo, ci dovevamo assicurare che si trattasse di un prodotto adatto a tutti. Sapevamo che quell'impostazione si sarebbe rivelata troppo hardcore per alcuni utenti, ma allo stesso tempo non volevamo che chi avesse accolto positivamente quell'impostazione non ritrovasse qui abbastanza profondità: per questo abbiamo deciso di lasciare all'utente la scelta, fin da subito". Il gioco propone infatti una gara non appena lo si lancia la prima volta, una corsa di riscaldamento alla fine della quale si viene messi davanti alla possibilità di scegliere uno tra quattro livelli di difficoltà, dal più permissivo fino a quello più realistico, complesso da padroneggiare ma potenzialmente gratificante. "In generale abbiamo fatto alcune modifiche importanti al modello di guida, ad esempio per quanto riguarda l'aerodinamica. Le auto da rally non ne fanno un elemento cruciale come altre classi di vetture da corsa, ma resta un aspetto che influenza la tenuta a terra e il rientro in traiettoria dopo una curva in derapata. Questo aspetto in particolare è stato curato più che in passato e il risultato si riflette sul grip e la risposta in strada dei diversi modelli, che rispondono in modo differente". Se avete letto la nostra precedente anteprima saprete che siamo rimasti ben impressionati dal lavoro fatto sul modello di guida, impressioni che qui non possiamo che riconfermare e a cui si aggiunge la consapevolezza che le sbavature tecniche di qualche mese addietro sono state ora risolte. DiRT 4 su Xbox One gira ora con un frame rate stabile e senza incertezze di sorta, offrendo un bel colpo d'occhio, un'ottima resa delle auto ed effetti atmosferici convincenti. Sembra il gioco di rally che tanti stavano aspettando: non inventa molto ma è divertente e ha una gran quantità di cose da fare. Sperando che la voglia di tornare a fare qualcosa per tutti non metta da parte lo spirito, più di nicchia ma interessantissimo, che ha animato il progetto DiRT Rally e che speriamo possa tornare a vivere presto in un seguito ufficiale.

CERTEZZE

  • Tanti contenuti: c'è qualcosa da fare per tutti
  • Il sistema di creazione procedurale dei tracciati
  • Modello di guida che abbraccia tipologie diverse di giocatori...

DUBBI

  • ...ma riuscirà a toccare le vette di profondità di DiRT Rally?
  • Ancora dobbiamo sperimentare la componente multigiocatore