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Ace Combat 7: i nostri cieli sono ancora lì

Sono passati oltre dieci anni dall'ultimo capitolo principale di Ace Combat: ora la serie vuole tornare alle sue radici e riabbracciare i fan storici, con e senza VR

PROVATO di Aligi Comandini   —   19/06/2017

È un po' strano mettersi davanti a una console e giocare ad Ace Combat 7, perché riporta alla mente ricordi di una gioventù lontana. Una gioventù in cui i caccia da guerra sembravano la cosa più bella del mondo, giravano ancora le enciclopedie con le specifiche degli aerei, e la storica serie Namco rappresentava la più spettacolare trasposizione (non simulativa) di battaglie nei cieli a disposizione di un ragazzino appassionato di ingegneria militare. Eppure gli anni sono passati e Ace Combat è diventata una serie ricca di capitoli, ove gli sviluppatori hanno osato sperimentare in molti campi e alle volte sono cascati malamente nel tentativo di innovare. Molti giocatori saranno quindi sollevati dal ritorno alle origini che questo capitolo rappresenta: la demo da noi provata era chiaramente molto legata alle sue radici, ed è evidente l'abbandono dei duelli "incollati" e adrenalinici di Assault Horizon in favore di sistemi più classici. Ace Combat 7, però, non è un gioco "vecchio"... lo abbiamo testato per un po' nello stand Namco all'E3 di Los Angeles, e oggi vi racconteremo le nostre scoperte.

Quello è un grosso uccello di ferro. Aiuto

La missione da noi testata era estremamente lineare, e partiva con il solito immancabile pippotto narrativo a cui la serie ci ha abituato. Ace Combat 7 non cerca di avvicinarsi ai film hollywoodiani sull'argomento, anzi, si rifà di più alle storie dei vecchi Gundam, incentrate su equilibri politici e guerre di potere. Di certo è un tipo di campagna che si sposa molto bene coi gusti di alcuni giocatori, ma non dubitiamo che la trama passerà in secondo piano per molti, più interessati all'azione che agli elaborati spiegoni che la introducono. Detto ciò, la complessa campagna dovrebbe venir narrata da diversi protagonisti, anche se non è ancora chiaro se questi saranno utilizzabili e qualcosa cambierà tra l'uno e l'altro (di sicuro non la tipologia di mezzi utilizzati, visto che Ace Combat 7 sembra volersi concentrare sui soli caccia, senza elicotteri e quant'altro). Torniamo alla missione, comunque: la scelta offerta dalla demo era solo tra un F14 e un F18 - con un bel riquadro a mostrare le statistiche e le armi a disposizione dei vari jet - e inizialmente vedeva il giocatore alle prese con un semplice attacco nemico, che di lì a poco si sarebbe trasformato in qualcosa di più complesso.

Ace Combat 7: i nostri cieli sono ancora lì

Eliminato un dovuto numero di caccia, infatti, faceva la sua apparizione un "Arsenal Bird", ovvero un gigantesco trasporto aereo pieno zeppo di droni da guerra MQ-101, che andava distrutto entro un certo tempo limite (il timer era proprio della demo, non della missione nel titolo completo). Ora, fino a quel punto si arrivava con un gameplay estremamente vicino a quello visto nel quinto capitolo: manovrabilità elevata degli aerei, due armi utilizzabili (mitragliatore con proiettili illimitati e un'arma secondaria a scelta tra due opzioni intercambiabili), mira manuale e nemici con la tendenza a muoversi molto per risultare difficili da eliminare; le novità tuttavia sono presenti e partono proprio dalle sparatorie aeree. I nemici vengono difatti eliminati molto rapidamente, con la potenza elevata di missili e mitragliatore che fa a pezzi la loro carlinga in modo piuttosto scenico (se si riesce ad arrivare abbastanza vicini da ammirare la scena) ricordando alla lontana la devastazione degli scontri di Assault Horizon e migliorando il feeling complessivo quando una battaglia si fa ravvicinata. Non solo, nel gioco c'è una certa enfasi sulle nuvole, che sono riprodotte in modo abbastanza realistico, bloccano la visibilità, possono provocare congelamento e venire addirittura utilizzate per nascondersi dai nemici.

Dentro al caccia

Dobbiamo precisarlo, è ancora difficile capire se gli avversari abbiano o meno un'intelligenza artificiale influenzata a dovere dalla presenza di queste ostruzioni naturali al campo visivo, ma almeno abbiamo notato un secco cambio di comportamento tra i caccia pilotati da umani e i droni fuoriusciti dall'Arsenal Bird, incredibilmente più agili e con la tendenza a schivare i missili a forza di avvitamenti e manovre improvvise. Lo stesso Bird non andava eliminato a forza di colpi alla cieca, ma colpendo sistematicamente i suoi tanti motori (una cosa che purtroppo non ci è riuscita prima dello scadere del tempo). In generale dunque il gioco sembra avere la volontà di offrire variazioni sul tipico tema delle battaglie aeree, grazie mezzi futuristici dotati di caratteristiche speciali e avversari con pattern differenti dal solito. È una cosa molto positiva, che potrebbe rendere questo capitolo sensibilmente più variegato dei suoi predecessori.

Ace Combat 7: i nostri cieli sono ancora lì

L'altro elemento "evoluto" presente è legato all'uso della realtà virtuale, perché in sala era disponibile anche una demo dedicata a Playstation VR, che permetteva di giocare una missione pressoché identica a quella appena provata (attenzione però, le missioni VR saranno distaccate dalla campagna, non sarà possibile giocare tutto Ace Combat 7 con il visore). Graficamente il titolo goduto con questa modalità di fruizione è abbastanza atroce, con una risoluzione molto bassa e scalettature evidentissime, ma mantiene una elevata fluidità ed è innegabile che la chance di girare la testa all'interno del cockpit del caccia aumenti il coinvolgimento. Sicuramente un ulteriore punto a favore per i possessori del visore Sony che vorranno acquistare il gioco.

Ace Combat 7 è un deciso ritorno al passato per il team di sviluppo, che ha abbandonato gli esperimenti per cercare di rafforzare la formula classica con una maggiore varietà e l'introduzione di nuove incognite (come l'uso delle nuvole). Funziona e diverte, anche se l'effetto deja vu è tanto. Sembra, insomma, che gli appassionati della serie possano stare tranquilli, con in più la non indifferente aggiunta delle missioni VR a fare da ciliegina sulla torta.

CERTEZZE

  • Gameplay classico ma solido e non privo di novità
  • Il solito paradiso per gli appassionati di caccia
  • Il gioco rende molto in VR

DUBBI

  • Tecnicamente non eccelso, specialmente quando si gioca col Playstation VR
  • Non sarà troppo attaccato alle sue radici?