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Nella Tomba col nuovo aggiornamento di World of Warcraft

Blizzard completa l'aggiornamento 7.2 con una nuova incursione, un nuovo scenario e altre novità

SPECIALE di Christian Colli   —   25/06/2017

Grazie al cielo, i ragazzi di Irvine hanno finalmente spalancato le porte della Tomba di Sargeras, la nuova incursione che terrà i giocatori impegnati fino al BlizzCon e forse oltre, quando cominceremo a saperne di più sul terzo - e probabilmente conclusivo - aggiornamento di Legion, l'ultima espansione in ordine cronologico di World of Warcraft. Sinceramente, non ne potevamo più di rincorrere missioni mondiali ogni giorno, accumulare Potere Artefatto praticamente fine a sé stesso, ripetere spedizioni Mitiche+ e compiangere gli incarichi settimanali della Riva Dispersa. A leggere queste righe sembrerebbe che da fare, nel MMORPG firmato Blizzard, ce ne fosse eccome, ma in realtà eravamo entrati in quel circolo vizioso e ripetitivo che di solito accompagna i mesi tra la fine di un'espansione e il lancio della successiva, solo con parecchi mesi e aggiornamenti di anticipo. In seguito all'uscita della Rocca della Notte, Blizzard non ha giocato benissimo le sue carte: dividendo in due gli ultimi aggiornamenti ha, sì, introdotto più contenuti in meno tempo, ma li ha anche diluiti nel tempo, rendendo la ripetitività molto più manifesta, specialmente nel corso di un'espansione in cui crescere personaggi secondari è più complicato che in passato. L'aggiornamento 7.2 pubblicato lo scorso aprile mirava a risolvere parzialmente il problema e ora che è uscita la seconda parte, a quasi tre mesi di distanza, abbiamo deciso di tirare le somme.

L'imbarazzo della Riva Dispersa

Nel corso di questa espansione, Blizzard sembrava aver trovato una nuova dimensione narrativa che pescava a piene mani nella mitologia più antica di Warcraft. In una recente intervista, i ragazzi di Irvine ci avevano promesso degli sviluppi avvincenti in concomitanza con la pubblicazione dell'aggiornamento 7.2: quest'ultimo, infatti, avrebbe introdotto le missioni nella zona della Riva Dispersa, insieme a una campagna divisa in undici missioni settimanali che doveva introdurci alla Tomba di Sargeras, l'incursione che Blizzard avrebbe aperto qualche settimana dopo. In realtà, la Riva Dispersa si è subito trasformata nell'ennesima zona da "farming" in cui completare le missioni giornaliere per accumulare un nuovo tipo di valuta e la campagna si è rivelata una deludente sequela di banalissime missioni. Tutto l'ambaradan degli stabilimenti da costruire e delle invasioni - cicli di missioni a tema con uno scenario finale che sostituiscono le attività in una certa regione per circa sei ore al giorno - ha inciso pochissimo sull'esperienza generale, offrendo soltanto qualche altro modo in più di accumulare Punti Artefatto e aumentare le chance di trovare un oggetto leggendario.

Nella Tomba col nuovo aggiornamento di World of Warcraft

Intorno alla lotteria dei leggendari e all'accumulo dei Punti Artefatto continuano a girare i problemi di Legion: il vecchio motto "bring the player, not the class" è diventato sostanzialmente "bring the legendary, not the player" nella maggior parte dei casi in cui un paio di oggetti arancioni possono letteralmente rovesciare le performance di una classe, mentre per quanto riguarda i Punti Artefatto bisogna ammettere che Blizzard ha limato qualche spigolo, accelerando i tempi di ricerca della Conoscenza Artefatto e implementando la possibilità di sbloccare tutti e quaranta i livelli in un sol colpo, purché si abbia raggiunto il livello massimo di Conoscenza con almeno un personaggio nello stesso account. È una soluzione che allieva comunque poco lo stress di crescere più personaggi e tenerli tutti al passo e che getta sotto una luce diversa anche l'espediente dell'Armonia degli Spezzalegione, l'ultimo tratto che possiamo sbloccare in ogni Artefatto e che possiamo potenziare più e più volte... nonostante gli sviluppatori stessi abbiano ammesso che è prettamente inutile: si tratta infatti di un bonus passivo che a ogni nuovo grado aumenta soltanto marginalmente la propria efficacia. Dunque, ecco l'ambiguità finale della progressione in Legion: crescere e aggiornare un personaggio secondario è ora meno faticoso, mentre continuare a potenziare il proprio personaggio principale ha relativamente senso. Ma non volevano che i giocatori si concentrassero su un personaggio alla volta? Ragazzi, decidetevi!

Meno male che c'è Illidan!

Mentre il panorama PvP diventa sempre più desolante e abbandonato a sé stesso, l'aggiornamento 7.2 ha giovato al PvE istanziato con l'aggiunta di una nuova spedizione - la Cattedrale della Notte Eterna che però non ha riscontrato un grande successo - e, soprattutto, con la recente apertura della Tomba di Sargeras, la nuova incursione protagonista del recentissimo update 7.2.5. Quest'ultimo ha aggiunto anche altri contenuti che meritano sicuramente menzione: intanto i cicli di missioni che sbloccano le specifiche cavalcature di classe, poi una nuova spedizione per le mascotte nelle Miniere della Morte e un divertente scenario intitolato Le morti di Cromie in cui si affrontano i nemici insieme alla stravagante "gnoma" che viaggia nel tempo. Il tutto è stato condito da un bilanciamento generale di cui si sentiva il bisogno è che andato a sistemare le discutibili performance di alcune classi nel competitivo panorama PvE... andando a scuotere gli equilibri di altre perché, si sa, bilanciare un MMORPG è sempre un'operazione incredibilmente complicata. In generale, comunque, il riscontro del pubblico giocante è stato abbastanza positivo e la Tomba di Sargeras - in cui si sono messi sotto torchio i suddetti cambiamenti - ci ha colpito per la cura riposta dal team non solo nella progettazione dei vari encounter, ma anche nella realizzazione dello stesso scenario. Ricordiamo che la Tomba di Sargeras era inizialmente un tempio dedicato a Elunae e il conflitto tra la sua natura sacra e la corruzione della Legione si coglie in ogni inquietante angolo.

Nella Tomba col nuovo aggiornamento di World of Warcraft

Il nostro scopo sarà quello di farci largo nella cripta, sconfiggendo una decina di boss e una discreta quantità di nemici normali, e utilizzare i Pilastri della Creazione che avevamo recuperato durante le nostre prime disavventure nelle Isole Disperse per affrontare Kil'jaeden in persona, una vecchia conoscenza che avevamo già combattuto ai tempi del Pozzo Solare. Dopo aver trascorso mesi nella Rocca della Notte, coi suoi boss caotici ed estremamente casuali, il controllo esercitato sulla maggior parte dei boss della Tomba è stato quasi rinvigorente. I boss seguono pattern logici e anche nei momenti più concitati non si ha l'impressione di essere alla mercé del caso. Lo scontro finale con Kil'jaeden è inoltre chiaro e divertente, nonché altamente spettacolare, e spalanca direttamente le porte al viaggio verso il pianeta Argus che era stato anticipato già allo scorso BlizzCon... anche se il modo in cui affronteremo lo scontro finale con la Legione Infuocata si è rivelato abbastanza sorprendente. La patch 7.2.5 con la Tomba di Sargeras, insomma, ha salvato un aggiornamento di World of Warcraft che ci aveva fortemente deluso. Chi ha giocato finora potrà prendersi una piccola pausa dall'accumulo di Punti Artefatto per dedicarsi finalmente a qualche personaggio secondario oppure alla nuova incursione, mentre i giocatori che cominciano adesso, grazie al meccanismo di catch-up della Conoscenza Artefatto e agli oggetti di alto livello facilmente recuperabili con le missioni alla Riva Dispersa, potranno avvicinarsi all'endgame in modo più veloce e indolore. La domanda resta sempre la stessa: basterà tutto ciò ad accompagnarci per altri quattro mesi come minimo?

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