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I dieci titoli che aspettiamo di più dopo l'E3 in uscita oltre il 2017

Vediamo quali sono i giochi presentati all'E3 che vale la pena attendere oltre la fine del 2017

SPECIALE di Giorgio Melani   —   25/06/2017

Forse più di altre edizioni, l'E3 2017 è stato all'insegna del medio-lungo termine: nonostante siano molti i giochi presentati che raggiungeranno il mercato entro la fine di quest'anno, ci sono state anche parecchie presentazioni di giochi previsti solo fra svariati mesi e molte altre senza alcuna data specifica di riferimento. Una situazione che rispecchia un po' la fase di transizione delle piattaforme hardware, con una Switch appena arrivata (che tuttavia sembra la più organizzata sul fronte delle produzioni first party per i prossimi mesi), il lancio di Xbox One X e l'assestamento di PlayStation 4 Pro, su cui Sony punta particolarmente nel periodo natalizio di quest'anno. Se ci si mette anche una prima metà del 2017 alquanto ricca di titoli importanti sulla console Sony e a quanto pare una riorganizzazione generale dei first party sul fronte Microsoft, i cui risultati si potranno vedere soltanto a distanza di almeno un anno da ora, appare chiare come molti progetti attualmente in corso possano trovare realizzazione soltanto nel 2018 e oltre. Per questi motivi, l'E3 2017 è parso particolarmente proiettato verso il futuro, oltre a registrare una quantità di novità assolute probabilmente più bassa rispetto a quanto visto nelle conferenze dei primi anni per le console di attuale generazione. Cerchiamo dunque di fare una panoramica su questi titoli in arrivo nella distanza sulle varie piattaforme, facendo una premessa: prendiamo qui in considerazione soltanto i giochi che erano presenti in qualche forma all'E3 2017, dunque mostrati, presentati o annunciati in qualche modo nel corso dell'evento. Per questo risulteranno diverse assenze illustri, come Death Strading, Shenmue III e The Last of Us: Part II, lo diciamo subito.

Anthem

Erano mesi, almeno, che si parlava in giro di una nuova proprietà intellettuale in sviluppo presso BioWare, e finalmente questa si è presentata prima brevemente durante l'EA Play e poi con una spettacolare demo sul palco della conferenza Microsoft all'E3 2017. Anthem è il suo nome, e si tratta di un action RPG ad ambientazione fantascientifica che ha tutte le caratteristiche della produzione kolossal videoludica, con tanto di ciclo vitale previsto lungo una decade, in maniera simile a quanto annunciato all'epoca da Activision e Bungie per Destiny. È una specie di sogno da videogiocatore, almeno stando a quanto visto e alle prospettive annunciate dagli sviluppatori: esplorazione libera di un enorme mondo aperto, quest principali e secondarie che compongono una lunga e complessa storia in stile BioWare e, soprattutto, la possibilità di controllare dei possenti esoscheletri da combattimento in grado di esaltare chiunque abbia mai avuto interesse per fantascienza, cyberpunk e tecnologia futuribile. L'uscita è prevista nel 2018 su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Metroid Prime 4

Nintendo is on fire, e questo E3 2017 l'ha confermato: con un colpo teatrale che in effetti esula anche dal tipico stile della compagnia, lo Spotlight è letteralmente esploso con l'apparizione del semplice logo di Metroid Prime 4 accompagnato dal classico theme della serie. Tanto è bastato per "vincere l'E3", secondo parecchi, e poco ha importato il fatto che del gioco non si sia visto né saputo nulla. In effetti, se c'è una compagnia che ha bisogno di poche parole per rassicurare tutti sulla qualità dei propri titoli di punta first party quella è proprio Nintendo, e dopo tutti questi anni d'attesa possiamo stare certi che sullo sviluppo del nuovo Metroid Prime si siano voluti spremere particolarmente. Ci piacerebbe capire almeno se lo stile sia rimasto lo stesso, splendido ma con un necessario lavoro di attualizzazione, dei capitoli per Gamecube, ma adesso è solo il momento della fede nella grande N in attesa di qualche informazione. Nintendo ha recentemente riferito di prevedere il lancio di Metroid Prime 4 nel 2018 e la cosa ha sorpreso un po' tutti, vista la totale assenza di informazioni. Possibile? Noi intanto ci speriamo.

Sea of Thieves

Non è certo una novità, ma Sea of Thieves è ancora uno dei titoli più interessanti tra quelli presentati sul palco della conferenza Microsoft all'E3 2017. Sono passati due anni dalla prima presentazione e il gioco sembra nettamente maturato e arricchito, avendo attraversato un lungo periodo di alpha test che ha portato progressivamente sempre più elementi di gameplay nel vasto mondo piratesco, da vivere con la libertà tipica di chi abbraccia la filosofia del Jolly Roger nella visione più romantica possibile. Al di là delle evoluzioni tecniche lo stile è rimasto quello particolare e caricaturale impartito da una delle migliori accezioni creative di Rare ma quello che ha convinto maggiormente è il fatto che Sea of Thieves sembri ora sempre più un videogioco vero e proprio, più che una strana esperienza da costruire a piacere. Certo il multiplayer cooperativo resta l'essenza fondamentale, ma intorno a questa sembra essersi proprio formato un gameplay in grado di fornire stimoli e obiettivi variegati agli aspiranti pirati.

God of War

God of War fa parte dei titoli che avremmo voluto vedere nel corso del 2017, ma a quanto pare anche in questo caso la sua prima presentazione è stata forse un po' troppo precoce rispetto ai tempi richiesti da una produzione di questo calibro. L'importante è che il gioco continui a dimostrarsi sempre più convincente a ogni nuova build messa a disposizione del pubblico, e anche in questo caso sembra che le gesta di Kratos abbiano ricevuto una degna rappresentazione in videogioco. Cory Barlog e il suo team si sono dimostrati estremamente sicuri dei propri mezzi modificando profondamente l'impostazione classica dell'action e convince particolarmente il fatto che abbiano deciso di farlo proprio per dare una nuova spinta al gameplay, secondo quanto detto dal director. Insomma, anche in questo caso non c'è bisogno di tante chiacchiere: l'evoluzione impartita a God of War non vuole piegare la serie ai canoni dell'action story driven, a quanto pare, ma solo offrire un modo nuovo di vivere da vicino le epiche mazzate del protagonista.

Kingdom Hearts III

Il re dei ritardatari, in questo particolare frangente e non solo, è Kingdom Hearts III, presente all'E3 2017 con un nuovo trailer ma ancora, rigorosamente, privo di un qualsiasi riferimento al periodo d'uscita. Facciamo finta che arrivi nel 2018 anche se gli sviluppatori hanno già messo ampiamente le mani avanti e lo inseriamo comunque in questa lista, perché si tratta sicuramente di uno dei giochi più attesi dalla community mondiale. L'ultimo assaggio visto in occasione della fiera di Los Angeles è andato a toccare tutte le corde giuste per gli appassionati della serie, mettendo insieme epica, caratterizzazione marchiata Disney e la fantasia tipica delle produzioni Square Enix più classicamente nipponiche, seppure con un occhio di riguardo al pubblico occidentale. La novità presentata in questi giorni è il mondo di Hercules, che va dunque ad arricchire la gigantesca iconografia Disney su cui il gioco può contare. In attesa di vedere quando tutto questo ben di Dio possa effettivamente essere giocato, l'hype si rinnova puntualmente.

Beyond Good & Evil 2

Un altro esponente dei titoli con uscita da definire è Beyond Good & Evil 2, la cui esistenza, d'altra parte, è stata confermata in via ufficiale solo di recente. Un semi-annuncio c'era stato in precedenza ma è stato con il trailer cinematico alla conferenza Ubisoft dell'E3 2017 che il gioco ha fatto il suo ingresso ufficiale sulla scena, facendo crescere ulteriormente il livello di attesa con la successiva presentazione del gameplay attraverso una breve sessione di gioco mostrata dallo stesso Michel Ancel, creatore dell'originale e nuovamente alla direzione dei lavori. Lo stile sembra piuttosto cambiato, sia per quanto riguarda l'aspetto estetico che varie caratteristiche del gameplay, eppure sembra persistere quello strano alone magico, cartoonesco e avventuroso che ha reso celebre il primo capitolo. Nel frattempo, tante idee sono state messe in gioco: vasti mondi esplorabili liberamente, viaggi spaziali ed elementi da action RPG rendono Beyond Good & Evil 2 una sostanziale evoluzione del primo capitolo, sperando che non ne diventi anche uno snaturamento.

Spider-Man

La conferenza Sony all'E3 2017 si è conclusa con una lunga demo di Spider-Man, l'action game di Insomniac in sviluppo esclusivamente per PlayStation 4. Da una grande licenza derivano grandi responsabilità, e sembra che in questo caso l'adattamento videoludico del super-eroe Marvel abbia goduto di un'attenzione straordinaria da parte del publisher e del team di sviluppo, in modo da diventare un punto di riferimento nell'affollato panorama degli action game in terza persona. La presenza di un personaggio di questo spessore, insomma, dovrebbe rappresentare un importante arricchimento e non l'elemento principale di forza per questo titolo, nonostante la caratterizzazione sia strettamente connaturata con il gameplay. Insomma, trovarsi a controllare l'Uomo Ragno è inevitabilmente un'emozione unica di per sé, ma se intorno è stato costruito anche un gran gioco, il tutto assume contorni da vero e proprio evento videoludico. Con arrivo previsto nel corso del 2018, dopo anni un po' oscuri il buon vecchio Spider-Man si appresta a fare un ritorno in grande stile.

Pokémon Switch

Anche in questo caso, ci troviamo a parlare di un gioco di cui non sappiamo praticamente nulla al di là del fatto che esista, ma l'affermazione sul suo arrivo nel corso del 2018, sebbene da prendere con le dovute cautele, impone la sua menzione in questa lista. Parliamo del nuovo Pokémon per Switch, un gioco che potrebbe avere il potere di spostare gli equilibri del mercato videoludico, considerando il seguito di cui gode la serie. Dopo mesi di rumor su un misterioso Pokémon Stars, l'annuncio di Pokkén Tournament DX è stato accolto con una certa delusione, ma Game Freak e Nintendo hanno confermato che c'è un nuovo capitolo della serie principale in sviluppo per Switch. Si tratterà, a quanto pare, di un gioco inserito nel canone più classico della serie, strutturato secondo i classici principi "trova, combatti e allena" che hanno fatto la storia dei mostriciattoli tascabili. Per il resto, non è dato sapere altro e anche questa scarsità di notizie, così come per Metroid Prime 4, rende un po' dubbia l'idea che possa effettivamente arrivare per il 2018, ma anche in questo caso confidiamo in Nintendo.

Ori and the Will of the Wisps

Ori and the Blind Forest meritava un seguito, e il suo annuncio arrivato nel corso della conferenza Microsoft all'E3 2017 è giunto a rendere giustizia allo splendido titolo di Moon Studios, confermando anche alcune voci di corridoio emerse in precedenza. Si è visto solo un trailer del nuovo capitolo, poco per capire quali novità sono state apportate alle meccaniche del gioco ma abbastanza per notare come le particolari atmosfere dell'originale siano rimaste intatte in Ori and the Will of the Wisps, così come lo stile grafico. Visto l'impianto ben orchestrato e apprezzato, è verosimile pensare che la struttura del gioco sia destinata a rimanere la stessa con il secondo capitolo, con alcune nuove implementazioni ad arricchire la struttura ma mantenendo intatto il perfetto equilibrio tra elementi platform, action e adventure che caratterizza ogni buon metroidvania, e questo è in effetti un ottimo esponente del genere ibrido. Attendiamo dunque di sapere qualcosa di più su questo titolo, che a prescindere dalle dimensioni del budget rappresenta uno dei titoli più interessanti in arrivo nel 2018 su PC e Xbox One.

Dragon Ball FighterZ

Se la visione del trailer di Dragon Ball FighterZ non vi ha esaltato nemmeno un po' è perché probabilmente non vi interessa assolutamente nulla di Dragon Ball, visto che questo titolo di Arc System Works ha tutte le carte in regola per rappresentare un rilancio in grande stile della serie in forma di picchiaduro classico. Potrebbe essere finalmente il degno erede del filone Butoden, facendo tornare Dragon Ball sul piano bidimensionale e con la meccanica in stile "tag team" annunciata dagli sviluppatori. L'esperienza del team responsabile è una garanzia per quanto riguarda la struttura da picchiaduro uno contro uno, così come per la particolare tecnica di rappresentazione grafica che utilizza l'impianto tridimensionale mascherandolo perfettamente da 2D, una soluzione già padroneggiata perfettamente in Guilty Gear Xrd e che sembra proprio rendere giustizia ai personaggi di Akira Toriyama, mai così vivi e perfettamente riprodotti in un videogioco. Insomma, Dragon Ball FighterZ si affaccia sul difficile e tecnico panorama dei picchiaduro a incontri con un piglio nuovo e promettente: non vediamo l'ora.