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Extinction: orcone non ti temo

I ragazzi di Iron Galaxy sono passati dai picchiaduro agli action, e lo hanno fatto sfoggiando la loro solita originalità

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   26/06/2017

È davvero arduo quantificare l'abilità effettiva degli Iron Galaxy. Da un lato questo team americano ha dimostrato le sue capacità tenendo abilmente in piedi l'ottimo Killer Instinct dopo l'acquisizione dei creatori originali del picchiaduro da parte di Amazon (i Double Helix), dall'altro però si tratta di una squadra nota principalmente per aver lavorato su una miriade di port, che quando si è dedicata a progetti propri ha sfornato videogame tutt'altro che impressionanti dal punto di vista tecnico come Dive Kick (anche se, bisogna ammetterlo, quel titolo è costruito su un'idea tanto svalvolata quanto brillante). Oggi le cose potrebbero cambiare, perché i Double Helix si sono finalmente dedicati a un progetto discretamente ambizioso: un action di nome Extinction, presentato durante l'E3 2017. Il titolo non ha avuto grande risonanza mediatica e di sicuro non è dei più impressionanti da vedere in movimento, tuttavia si tratta di un lavoro ricco di buone idee, che abbiamo osservato in compagnia degli sviluppatori e a nostro parere merita un po' di notorietà. Pronti a dare la caccia ai giganti?

Scalare un mostro

Le fonti da cui Extinction trae ispirazione sono di certo molteplici, ma nel minestrone deve esserci una sana dose di Attack on Titan (noto in Italia come L'Attacco dei Giganti), perché ci si trova a combattere contro giganteschi orchi che hanno dimensioni simili ai titani di quel manga, all'interno di cittadine protette da solide mura. La premessa è basilare ma comunque stuzzicante: voi siete l'ultimo guerriero di un antico ordine che in passato è riuscito a ricacciare le forze del male nelle tenebre da cui sono venute; ora si sono risvegliate, voi da solo non siete sufficienti a sconfiggerle, e il vostro unico compito è combatterle tentando di mettere in salvo più persone possibile, in una situazione dove l'estinzione della razza umana è quasi inevitabile. Una trama creata a puntino intorno alla struttura del gioco insomma, che vede il barbuto protagonista muoversi in mappe cittadine per eliminare prima orde di nemici visti e stravisti, e poi i giganteschi orchi di cui abbiamo già parlato, contraddistinti da armature di resistenza variabile.

Extinction: orcone non ti temo

Il gioco, in verità, sembra puntare tutto sulla velocità: Extinction non è particolarmente bello da vedere, ma offre un sistema di movimento acrobatico complesso, che prende a piene mani da giochi come i Titanfall (pur essendo in terza persona) e da una marea di altri titoli che sfruttano il "parkour" al loro interno. Il vostro alter ego può infatti correre sui muri, scalare in verticale pareti molto ripide, eseguire salti in aria e sfruttare la sua frusta a mo' di rampino per raggiungere certe zone, il tutto all'interno di mappe ricche di ostacoli dove questo genere di mobilità è indispensabile per eliminare i tanti nemici delle varie ondate. Il sistema di combattimento, dal canto suo, è invece piuttosto "tipico" e permette di eseguire combo spettacolari ma semplici, incentrate spesso sul danno ad area per facilitare il controllo di gruppi di nemici (nella demo abbiamo osservato mostriciattoli classici, ma anche fastidiosi avversari volanti) e su poderosi attacchi runici che fungono da colpo di grazia. Quando però gli enormi orchi entrano in campo le cose cambiano sensibilmente...

Extinction: orcone non ti temo

Con gli orchi di mezzo il gameplay viene ribaltato, e l'enfasi sulla mobilità del protagonista aumenta in modo notevole. Qui non si parla più di gruppi di bestiacce su cui sbizzarrirsi con delle combo, ma di veri e propri giganti da scalare come palazzi, a cui basta un colpo secco per mandarvi al creatore. L'eliminazione degli orchi è dunque una sorta di gioco di abilità, dove tra una schivata e l'altra dovrete riuscire a raggiungere i vari pezzi dell'armatura del gargantuesco nemico, e spezzarli uno ad uno per poter raggiungere il suo collo ed ucciderlo tagliandogli la testa. Solo con la decapitazione potrete realmente liberarvi di queste mostruosità: tutti gli altri arti si rigenerano rapidamente, ma tagliarli resta comunque necessario perché rallenta i giganti, facilita il raggiungimento del collo e accumula energia necessaria a sferrare il colpo finale. Insomma, sulla carta abbiamo un'idea notevole, che - stando a quanto detto dagli sviluppatori - verrà ulteriormente arricchita dall'inserimento di fasi platform che chiederanno al giocatore di sfruttare al meglio le meccaniche di movimento durante la campagna. In pratica però il titolo contiene degli elementi che ci hanno fatto in parte dubitare della sua validità, perché anche con armature più resistenti purtroppo gli scontri con gli orchi si assomigliano un po' tutti, e il timore è che sulla lunga la corsa contro il tempo per salvare i cittadini delle varie mappe possa stancare. Non sono previsti purtroppo altri nemici al di fuori dei giganti già visti, ma il gioco è ancora in pieno sviluppo, ha tutto il potenziale per crescere e per offrire un sistema di combattimento più diversificato. Dopo quanto visto siamo abbastanza fiduciosi; sarebbe bello, dopotutto, veder riuscire alla grande il primo "progetto serio" di questo curioso e giovane team di sviluppatori.

Extinction è un titolo che si basa su un concept a dir poco interessante, e su cui gli Iron Galaxy sembrano scommettere molto, anche in virtù di un gameplay frenetico e ricco di potenzialità. La demo da noi visionata ci ha però lasciato più di un dubbio, che speriamo di risolvere una volta messe le mani sulla versione completa del gioco. Il talento per una sorpresa inaspettata secondo noi c'è, speriamo di aver ragione.

CERTEZZE

  • Mobilità elevata e azione rapidissima
  • Concept estremamente interessante

DUBBI

  • Sistema di combattimento sui giganti semplicistico, che potrebbe venire a noia
  • Graficamente non è proprio un bijoux