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Yoshi, dinosauri di carta

Il nostro dinosauro verde preferito torna protagonista in un'avventura "fatta a mano"

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   14/07/2017

Difficile dire se l'amore che i fan di Nintendo nutrono per Yoshi derivi esclusivamente dalle sue comparsate nei Mario. Noi, in tutta sincerità, siamo convinti che molto dell'affetto per il coccoloso dinosauro verde provenga in larga parte da uno specifico gioco a lui dedicato, quel Yoshi's Island che nel periodo d'uscita rappresentò uno dei più magnifici esempi di direzione artistica e game design della lista titoli Super Nintendo. E l'impatto di quel capolavoro deve aver colpito Nintendo stessa, perché quando si tratta di videogame dedicati a Yoshi la casa nipponica adotta un approccio a dir poco atipico ai platform comuni, dimostrato qualche tempo fa con il coloratissimo Woolly World. Ora tocca ovviamente a Switch, con un nuovo platform che sembra voler dimostrare ancora una volta l'incredibile creatività del team assegnato a questo amatissimo personaggio. Il nome scelto per ora è solo "Yoshi", ma in attesa di scoprire come l'avventura si chiamerà realmente è già possibile visionare svariati video di gameplay che dimostrano come i lavori siano già a uno stadio piuttosto avanzato. Dopo averlo osservato all'E3 e di nuovo durante un recente evento milanese al VG Party Home di Milano, lo stesso che ci ha fruttato il nuovo incontro con Super Mario Odyssey, siamo pronti a scoprirne le qualità in vostra compagnia.

Mezza dimensione in più

Iniziamo con una precisazione necessaria riguardo di questo Yoshi per Switch: è un gioco chiaramente pensato per tutte le età, ma che pende verso l'utenza più giovane e sembra voler seguire le orme di Yoshi's Woolly World in larghissima parte. Alla base il gameplay è praticamente identico, così come simile sembra essere il livello di sfida, tendente al basso nel livello mostrato durante nella demo. Questa mancanza di situazioni impegnative non deve comunque far desistere gli amanti dei platform di qualità, poiché esattamente come il suo predecessore questo Yoshi è un platform costruito attorno a un concetto di design ibrido, che unisce livelli creativi e ricchi di puzzle basilari a una struttura da Collectathon facoltativa, e così facendo acquista tutto un altro senso. Se non sapete cos'è un Collectathon, è presto detto: si parla di giochi dove lo scopo primario è la raccolta di oggetti di vario tipo, i cui quadri sono costruiti attorno a tale compito e pertanto tendono a contenere una miriade di segreti ed elaborate sezioni pensate per nascondere i collezionabili più rari.

Yoshi, dinosauri di carta

La sfida in Woolly World stava tutta qui, e questo nuovo Yoshi sembra basato su una filosofia simile, anche se la applica a una struttura diversa e ancor più originale. Stiamo dopotutto parlando di un gioco 2.5D, dove il fulcro del gameplay è bidimensionale ma è possibile interagire col fondale in vari modi. Nasce così una formula che nasconde un enorme potenziale: i livelli, ad esempio, possono venir percorsi in due sensi; scegliere l'uno o l'altro li ruota, permettendo a Yoshi di vedere segreti e dettagli che durante la prima esperienza non era possibile notare. Oggetti e chicche scoperti in tal modo possono venir approcciati direttamente facendo entrare Yoshi in percorsi laterali di cui le mappe sono piene, o scagliando uova ottenibili mangiando i nemici o saltellando sotto a speciali cubi dedicati (una meccanica pressoché identica a quella di Woolly World, al di fuori dell'interazione coi fondali).

Yoshi, dinosauri di carta

Un diorama bellissimo

Le meccaniche del gioco non vanno davvero molto al di là di quello che abbiamo descritto poco sopra: saltare, scagliare uova e mangiare cose. Se ci sono power up speciali non si sono ancora visti e lo scopo dei livelli, al di là dell'ovvio raggiungimento dell'uscita, sembra essere la raccolta di monete sparse in giro o tenute attentamente sotto controllo da un'armata di carinissimi Tipi Timidi. La qualità del tutto dipende quindi completamente dal design dei livelli, che fortunatamente sembra già abbastanza brillante dalla prima demo mostrata: tutto è costruito in cartoncino, una trovata che dona al gioco un look unico e artigianale che per certi versi risulta ancor più d'impatto di Woolly World (anche se esteticamente è meno riuscito, va detto). Gran parte dell'ambiente è poi distruttibile, un modo facile per svelare la posizione di alcuni dei Tipi Timidi e delle monete, senza contare che la natura "cartacea" del mondo di gioco ha permesso a Nintendo di sperimentare inserendo piattaforme controllate da elastici, o interi edifici che vanno "aperti" a forza di pareti da buttare giù. Lo spazio per puzzle creativi e idee inaspettate, insomma, è davvero moltissimo.

Yoshi, dinosauri di carta

Una fortuna anche il fatto che artisticamente il gioco sia all'altezza del compito. I nemici sono così carini che si fa quasi fatica a eliminarli (si comportano come aiutanti e figuranti su un set teatrale, e alle volte si fanno i fattacci loro senza in alcun modo influenzare l'azione), le casupole dove si trovano le fasi platform più elaborate sono ricche di dettagli stupendi e hanno l'innocenza e la fantasia dei diorama costruiti dai bambini, e alle volte è davvero spassoso scoprire la vera natura di certi oggetti del paesaggio (come delle farfalle sullo sfondo che, quando si percorre il livello al contrario, si scoprono essere bandierine tenute in piedi da Tipi Timidi nascosti dietro a cartonati a forma di cespuglio). In parole povere, per ora Yoshi sembra un gioco basato in larga parte sull'impatto visivo, sull'umorismo e sull'originalità, e pensato in primo luogo per essere un platform perfetto per famiglie e giocatori più piccoli (la cooperativa a due giocatori è confermata). Resta da vedere quanto il gioco completo potrà conquistare anche gli utenti più "anziani", ma è indubbio che ci troviamo ancora una volta di fronte a un prodotto curatissimo.

Yoshi è l'ennesimo progetto che dimostra l'amore degli sviluppatori di Nintendo per i loro personaggi più noti. Non è un platform ambizioso e imponente come Mario Odyssey, né chiaramente un prodotto capace di offrire un gran livello di sfida, ma la sua natura ibrida vicino al predecessore e le possibilità offerte dai giochi di prospettiva dei livelli gli donano un notevole potenziale. Siamo curiosi di vedere come verrà espresso.

CERTEZZE

  • Artisticamente splendido, coloratissimo e ispirato
  • La natura 2.5D del gioco offre innumerevoli spunti agli sviluppatori

DUBBI

  • Saprà realmente sfruttare il suo potenziale?
  • Livello di sfida apparentemente molto basso, che lo rende indicato per i più giovani