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L'impero colpisce ancora nella nuova demo di Assassin's Creed Origins

Abbiamo provato una demo completamente inedita del nuovo capitolo nella serie action adventure di Ubisoft

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   22/08/2017

Non è la prima volta che Ubisoft si rimbocca le maniche nel tentativo di svecchiare Assassin's Creed, e questo Origins ha in comune col vecchio Black Flag non solo il team creativo, ma anche ambizioni e obiettivi. Entrambi i capitoli sono emersi in un periodo di stanca per il franchise, ma mentre in Black Flag ci si focalizzava solo su una grande meccanica principale, ovvero quella navale, Origins è un potpourri di alcuni degli elementi più iconici e apprezzati dai fan: dalle cavalcature alla lama celata, passando per le tombe, le piccole barche con cui spostarsi e l'importanza dell'esplorazione. L'impressione è tuttavia che Ubisoft stia utilizzando molta cautela nel rilanciare la serie. Non solo si è presa un anno sabbatico, il tempo necessario a riordinare le idee e capire quali erano gli ingranaggi più arrugginiti della macchina. Per l'occasione si va dritti in Egitto, una delle location più richieste dai fan, e si scomodano pezzi da novanta come Cleopatra e Giulio Cesare, in un'ambientazione che, tra piramidi, sfingi e battaglie sulle rive del Nilo promette essere, nella peggiore delle ipotesi, estremamente memorabile. Per scoprire a fondo la storia di Bayek bisognerà pazientare ancora un paio di mesi, ma in occasione della Gamescom di Colonia abbiamo conosciuto dettagli inediti sulla trama del gioco e provato una nuova e ricca demo che ha rafforzato convinzioni e dubbi già emersi all'ultimo E3.

L'impero colpisce ancora nella nuova demo di Assassin's Creed Origins

Una guerra tra imperatori

Come già visto al debutto losangelino, diversi sono gli elementi della serie che Origins prova a rinfrescare, ma il modo in cui viene narrata la storia non sembra troppo diverso da quello a cui siamo abituati. Facendo ancora una volta forte uso di scene d'intermezzo cinematografiche, dialoghi non interattivi e testi scritti sparsi sotto forma di pergamene, la trama di Origins racconta di un Egitto in bilico in cui si scontrano tre grandi personaggi. A partire da Cleopatra, mandata in esilio a seguito di una guerra civile contro suo fratello Tolomeo XIII, faraone di fatto ma condizionato e controllato come un burattino da qualcuno che opera nell'ombra. Cleopatra è determinata, furba, cerca la benevolenza del suo popolo e addestra combattenti abili nell'arte dell'assassinio e della furtività. Nella battaglia tra fratelli si infila Giulio Cesare, arrivato in Egitto a caccia di Pompeo e pronto a collaborare con Cleopatra per far cadere Tolomeo. Questo è il palcoscenico di intrighi, complotti e battaglie da cui poi prenderanno forma le origini della fratellanza degli assassini. Per quanto riguarda la parte di gioco ambientata ai giorni nostri, gli sviluppatori sono molto attenti a non farsi scappare alcuna informazione. "L'universo del franchise, così come la metastoria, vengono rispettati appieno in Origins", ha affermato il creative director, Jean Guesdon, "ma ovviamente scoprirete maggiori dettagli a riguardo solo giocando". Cleopatra, Cesare e Tolomeo non sono però gli unici personaggi presentati all'evento, e la demo è stata anche occasione per fare la conoscenza di Aya, ex-moglie di Bayek e che gli farà da spalla per almeno una parte dell'avventura. "Aya e Bayek si conoscono da molto tempo e si sono allenati assieme", spiega Guesdon. "Ha conosciuto Cleopatra nella città di Alessandria, e da allora la serve fungendo da punto di contatto tra lei e Bayek".

L'impero colpisce ancora nella nuova demo di Assassin's Creed Origins

Esplorando Menfi

Il feeling tra Aya e il protagonista è più che evidente dai loro scambi di battute, ma ancora non è chiaro quanto in là si spingerà l'interazione tra i due. Dopotutto, l'abbiamo vista in azione soltanto in una semplice quest investigativa, mentre interrogava dei popolani in attesa che Bayek trovasse degli indizi. La nuova demo era ambientata nella città di Menfi, antica capitale d'Egitto che alterna basse abitazioni bagnate dal Nilo a palazzi imponenti come il tempio di Ptah. Proprio tale varietà costringe continuamente chi gioca ad adattarsi, nascondendosi nei campi di frumento o prendendo piccole strade secondarie quando non è possibile sfruttare la verticalità di alberi, colonne e palazzi. Il sistema di combattimento si riconferma come l'elemento di maggior rottura coi capitoli precedenti, prendendo chiaramente spunto dalla formula FromSoftware. "Abbiamo guardato a Bloodborne per la reattività dei colpi", ci ha detto Guesdon "Ovviamente siamo stati attenti a non andare troppo in quella direzione: non volevamo un'esperienza troppo impegnativa, ma quello che ci serviva era un combattimento che avesse profondità". Nel sistema di combattimento di Assassin's Creed Origins c'è però ancora qualche ingranaggio poco oliato: se è vero che gli scontri sono più impegnativi e interessanti, il feedback dei colpi non convince ancora del tutto, e in un paio di occasioni la telecamera ha fatto i capricci, incastrandosi dietro qualche oggetto e rendendo difficile capire bene le distanze tra Bayek e i suoi nemici. Fatta eccezione per una missione principale e una secondaria, tutte le quest all'interno della demo erano inaccessibili, ma questo non ci ha fermato dall'esplorare la mappa. Poche centinaia di metri fuori dalla città c'erano alcune piramidi, una delle quali nascondeva (prevedibilmente) una tomba. Come in Assassin's Creed 2, si tratta di luoghi segreti che nascondono enigmi ambientali e trappole. Di queste tombe ce ne saranno circa una ventina in tutto, e premieranno Bayek con punti abilità, pergamene e tesori. I pochi minuti passati dentro e fuori Menfi hanno anche dato un assaggio della fauna del gioco, tra aironi, alligatori, cavalli, cammelli e gru; la città è poi piena zeppa di gatti, ma Ubisoft ha clamorosamente perso l'occasione per dare a Bayek un comando per accarezzarli.

L'impero colpisce ancora nella nuova demo di Assassin's Creed Origins

Chi si aspettava insomma una completa rivoluzione del franchise non troverà in Origins un cambio di rotta così drastico: pur con un diverso sistema di combattimento, Origins è in tutto e per tutto fedele alla formula tipica della serie, e a spostare l'ago della bilancia sarà probabilmente l'ambientazione, i personaggi e la qualità della trama più che le novità nelle meccaniche. La speranza è che Ubisoft abbia ancora qualche asso nella manica, ma a questo punto il tempo rimasto dovrà necessariamente essere dedicato all'ottimizzazione del gioco, che a poche settimane dal lancio appare ancora un po' troppo grezzo.

CERTEZZE

  • Ambientazione molto promettente, tra scenari imponenti e personaggi memorabili
  • Tante attività da svolgere, quest secondarie e luoghi segreti
  • Sistema di combattimento più impegnativo...

DUBBI

  • ...ma non privo di difetti
  • Tecnicamente ancora abbastanza sporco