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Monster Hunter: World, e la nuova dimensione della caccia

Ad ogni trailer il nuovo Monster Hunter crea sempre più aspettative, ma fino ad oggi non eravamo ancora riusciti a testarlo

PROVATO di Aligi Comandini   —   23/08/2017

L'annuncio di Monster Hunter World non sarà stato dei più cristallini, ma c'è voluto davvero poco per mettere le cose in chiaro dopo la confusione generale delle prime ore. Con una serie di sessioni di gameplay Capcom ha mostrato chiaramente la natura del gioco: un capitolo completo, evoluto e in grado di mutare numerosi aspetti della serie, ma al contempo desideroso di mantenerne tutti i migliori aspetti, tra cui l'incredibile complessità del sistema di combattimento. Finché si parla di gameplay accuratamente studiati per mostrare il meglio di un titolo, però, risulta facile creare esaltazione nel pubblico; ben diversa è la situazione quando il prodotto lo si testa per la prima volta. Immaginate quindi la nostra soddisfazione nel momento in cui abbiamo scoperto la presenza di una demo giocabile alla Gamescom, ambientata nella prima mappa svelata del gioco: l'Antica Foresta.

Caccia concentratissima

Nonostante l'impatto generale sia stato più che positivo, abbiamo notato discussioni piuttosto preoccupate tra i fan della serie, legate in primis ad alcune semplificazioni del sistema. Tra queste la presenza di lucciole guida, che indicano la posizione dei bersagli con facilità una volta raccolte un numero sufficiente di tracce. Ebbene, ve lo confermiamo: le lucciole rendono effettivamente più semplice il ritrovamento del mostro - anche a causa del gran numero di tracce sparse per la mappa tra impronte, graffi e secrezioni varie - eppure non riteniamo che il loro inserimento rovini più di tanto l'esperienza. Il fatto che ci siano è quantomai sensato all'interno delle nuove mappe senza transizioni del gioco, indicano anche i materiali oltre alle tracce, così da non distrarre dall'eventuale raccolta degli stessi, e permettono di concentrarsi al 100% sul vero obiettivo di una missione, senza perdersi inutilmente in disperate ricerche di mostri molto ben nascosti (che comunque vengono sempre ritrovati quasi istantaneamente in tutte le cacce successive).

Monster Hunter: World, e la nuova dimensione della caccia

Più che le lucciole, però, i timori riguardavano le semplificazioni meccaniche e la difficoltà dei nemici, elementi che hanno sempre rappresentato il cuore pulsante dei Monster Hunter e che se snaturati avrebbero potuto rovinare irrimediabilmente l'esperienza. Ora, la nostra prova ci ha messo a disposizione armi e armature sensibilmente più avanzate del necessario, e l'Anjanath (il nuovo bestione che fa dell'Antica Foresta il suo territorio) è pur sempre un mostro tra i primi affrontabili, eppure dopo aver equipaggiato una luccicante Charge Blade non abbiamo percepito particolari facilitazioni rispetto ai capitoli precedenti. Meglio precisare: è vero che per ogni mossa eseguita ora le combinazioni delle varie armi risultano subito visibili, ma le meccaniche avanzate e più complesse restano comunque difficili da padroneggiare, e non basta qualche consiglio a schermo a permettere di usare a dovere una data arma. Non bastasse, avevamo già precisato in passato come l'intelligenza artificiale dei mostri fosse migliorata sensibilmente - in parte a causa dell'hardware più potente, in parte per la necessità di aumentare l'interazione tra le bestie delle varie location - e questo fattore si percepisce molto in battaglia, poiché sia il Great Jagras che l'Anjanath da noi affrontati hanno dimostrato la capacità di seguirci praticamente ovunque, una pericolosa tendenza ad infuriarsi, e una maggior varietà comportamentale rispetto ai mostri iniziali a cui eravamo abituati.

Monster Hunter: World, e la nuova dimensione della caccia

Per carità, l'interattività aumentata della mappa, con elementi naturali utilizzabili a proprio vantaggio in vari modi, l'uso della fionda per attirare i nemici, e la possibilità di sfruttare il comportamento di alcune bestie a proprio favore, può offrire grandi vantaggi in battaglia... ma non è impossibile che le cose vadano in modo completamente opposto alle aspettative, e una volta faccia a faccia col nemico gli scontri appaiono tutto fuorché più semplici. Le uniche modifiche immediatamente percettibili riguardano le hitbox delle armi (ritoccate e più precise, tanto che la spada lunga ora risulta più gestibile se usata in un gruppo, mentre altre armi hanno acquisito una maggiore efficacia nelle manovre in salto) e la varietà delle mosse, poiché praticamente ogni strumento ha acquisito una o più tecniche aggiuntive. Per la cronaca, l'aumento di varietà e approcci rende anche le cacce ripetute per la raccolta materiali molto più divertenti, poiché si è spinti a variare strategia per evitare la noia, ed è interessante creare tragitti particolarmente ricchi di pericoli per mettere in seria difficoltà i mostri (dubitiamo comunque che sia possibile con tutti i mostri e in ogni mappa, d'altronde già il Rathalos presente nell'antica foresta risulta quasi immune a gran parte degli elementi interattivi già solo per la sua capacità di volare). Pensate, è addirittura possibile cambiare equipaggiamento a metà missione ora, grazie a una tenda presente al campo base, nel caso si voglia variare l'esperienza durante una caccia a più bestiacce contemporaneamente. Insomma, il gioco c'è, è in tutto e per tutto all'altezza degli altri Monster Hunter, e la nostra prova diretta ci ha soddisfatto pienamente. Restano da vedere le fasi avanzate, ma siamo veramente ottimisti.

Dopo aver finalmente messo le mani sul gioco, attendiamo il nuovo Monster Hunter: World più che mai. Vero, è più intuitivo rispetto agli altri capitoli, specialmente per i neofiti, ma le basi sono tutte lì, le evoluzioni sono azzeccate, e la caccia non ci è mai parsa così viva, fluida e divertente. Sembra davvero il gioco che gli appassionati della serie volevano, e non vediamo l'ora di vedere cosa offriranno i mostri più pericolosi.

CERTEZZE

  • Stili abbandonati in favore di una maggior varietà delle mosse base
  • Mappe senza transizioni e sensibilmente più interattive
  • Intelligenza artificiale sensibilmente migliorata

DUBBI

  • Difficoltà dei mostri avanzati ancora da dimostrare