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Yu Suzuki ci racconta della grande scommessa di Shenmue III

Abbiamo incontrato lo storico autore giapponese per saperne di più sul ritorno di Ryo Hazuki

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   27/08/2017
Yu Suzuki ci racconta della grande scommessa di Shenmue III

Poter parlare con Yu Suzuki, oggi, riguardo Shenmue, è un po' come entrare in una bolla in cui il tempo si è fermato a una quindicina di anni fa. Mentre ci parla del terzo capitolo in una stanzetta della Gamescom di Colonia, l'autore giapponese ci racconta di come si sia riavvicinato alla serie come si fa con un vecchio amico. "La mia visione dell'universo di Shenmue e il modo in cui vedo i personaggi non sono mai cambiati, per me è come se non fosse passato neanche un giorno", dice sorridendo mentre ci mostra una serie di immagini e bozzetti di Shenmue III realizzati da Kenji Miyawaki. A cavallo del nuovo millennio, la serie di Sega ha rappresentato un punto di svolta nel genere degli open world, e chi ha vissuto il passaggio dal prima al dopo Shenmue non può restare indifferente al tentativo di Suzuki di portare avanti la storia di Ryo. Amato all'unanimità in passato, oggi Shenmue è un franchise che spacca in due gli appassionati: mentre i seguaci più affezionati non vedono l'ora di entrare nella stessa bolla di nostalgia di Suzuki, molti altri tempestano social network e forum di critiche perlopiù rivolte alla realizzazione grafica, alle legnose animazioni dei personaggi e le loro inesistenti espressioni facciali.

Yu Suzuki ci racconta della grande scommessa di Shenmue III

Nostalgia canaglia

Stando alle parole di Sukuzi, è ancora presto per mostrare al pubblico una versione giocabile di Shenmue III. "Oltre la metà del lavoro è stata fatta, ma in realtà non dovrei dirti a che punto dello sviluppo siamo", ci confida facendo riferimento al recente accordo con Deep Silver. La collaborazione col publisher tedesco permetterà al team YsNet di focalizzarsi sullo sviluppo, svolgere un lavoro migliore, ma allo tesso tempo la comunicazione sarà meno trasparente e diretta sia con la stampa che con chi ha finanziato la campagna Kickstarter. In compenso, durante il nostro incontro ci è stata mostrata una versione estesa (circa 3 minuti) del controverso trailer diffuso in occasione della Gamescom. Non c'erano dialoghi o particolari riferimenti alla trama, che vedrà Ryo continuare il suo viaggio in Cina alla ricerca di Lan Di, l'uomo che ha assassinato suo padre. Il filmato dava invece un'idea delle ambientazioni, dei personaggi, delle interazioni tra loro, mostrando alcuni combattimenti e attività secondarie. Soprattutto, il trailer mostrava un gioco che, un po' come il suo autore, cerca con fatica il giusto equilibrio tra l'avanzamento tecnologico e la nostalgia per lo stile originale di Shenmue. Agli splendidi villaggi della prefettura di Guilin si affiancano personaggi con un design volutamente più cartoon, ma allo stesso tempo con modelli troppo rigidi e senza carisma.

Yu Suzuki ci racconta della grande scommessa di Shenmue III

A seguito delle critiche ricevute dalla community, Suzuki ha voluto comunque rassicurare i fan: "I personaggi visti nel trailer sono ancora provvisori. Abbiamo appena incorporato un nuovo sistema di animazioni facciali, ma il filmato che abbiamo preparato per la Gamescom è stato realizzato utilizzando ancora la versione del gioco precedente". Ci ha mostrato poi una serie di immagini, modelli 3D dei personaggi privi di texture ma che mostravano una complessità sensibilmente superiore a quella vista nel trailer. "Questo è il livello di qualità a cui stiamo puntando per la versione finale", ci ha detto, sebbene la preoccupazione generale riguardi l'espressività dei personaggi più che la quantità dei poligoni. A meno che Sega non si decida a pubblicare una versione rimasterizzata dei primi due capitoli, chi si avvicina per la prima volta alla serie con Shenmue III farà probabilmente fatica a immedesimarsi pienamente nel viaggio di Ryo. Il team di sviluppo sta prendendo in considerazione diverse idee per facilitare ai neofiti l'ingresso nel mondo di Shenmue. "Stiamo ancora valutando se inserire un qualche tipo di riassunto all'inizio del viaggio", dice Suzuki. "Tuttavia, per accogliere i nuovi giocatori ci saranno diversi elementi che permettono di conoscere gli eventi accaduti in Shenmue e Shenmue II, come flashback, dialoghi e anche la possibilità di scambiare messaggi con altri personaggi". Ovviamente non mancheranno numerose attività extra, minigiochi e passatempi: nel trailer abbiamo visto Ryo esercitarsi prendendo a pugni un cabinato in stile Fighting Mania o giocare con un flipper, ma non mancheranno grandi classici, come i distributori di gashapon o la guida del muletto. Novità, infine, anche nel sistema di combattimento: nel filmato abbiamo visto una serie di QTE non troppo diversi da quelli visti nei vecchi Shenmue, ma Suzuki afferma che stanno introducendo alcune idee per ammodernarli e renderli più dinamici. Su questo, e su molto altro, non possiamo fare altro che concedere il beneficio del dubbio.

Yu Suzuki ci racconta della grande scommessa di Shenmue III

Quella di Yu Suzuki, del suo team, e adesso anche di Deep Silver, è una scommessa molto ambiziosa. Assieme a pochi altri franchise, Shenmue ha segnato un sentiero nel bosco dei giochi open world, con una formula fatta di ambientazioni e personaggi che sembravano incredibilmente vivi, negozietti da visitare in determinate ore, attività secondarie da portare avanti tra dialoghi e combattimenti cinematografici. Shenmue viene ricordato con piacere proprio per il suo essere moderno nell'aspetto e all'avanguardia nelle meccaniche, ed è per questo che la sfida più grande di Suzuki sarà trovare quell'equilibrio tra nostalgia e ammodernamento che permetta alla sua bolla di non scoppiare.

CERTEZZE

  • Ambientazione dettagliata e ricca di fascino
  • Per molti, continuare la storia di Ryo è un sogno
  • Resta fedele allo spirito della serie

DUBBI

  • Riuscirà tuttavia a non sembrare troppo obsoleto?
  • Personaggi, allo stato attuale, inespressivi e rigidi