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Sword Art Online: Fatal Bullet e i pericoli del rinnovamento

Siamo tornati a provare un capitolo che ha molto di nuovo da offrire ma anche alcuni punti interrogativi

PROVATO di Umberto Moioli   —   23/09/2017

Durante la GamesCom di Colonia di un mese fa abbiamo già avuto modo di parlare di Sword Art Online: Fatal Bullet. Il nuovo capitolo della serie cerca in qualche modo di distanziarsi dai capitoli precedenti, pur partendo da simili premesse. Ci sarà ovviamente l'idea del "gioco nel gioco", con un nuovo mondo MMO, Gun Gale Online, da esplorare in solitudine ma accompagnati da una moltitudine di personaggi non giocanti che simulano quelli che nei MMORPG propriamente detti sarebbero gli utenti in carne ed ossa. Insomma gli amanti delle light novel originali oppure delle altre declinazioni del franchise, che oramai conta anime, manga e non solo, possono stare tranquilli perché l'universo narrativo è quello e probabilmente quelle saranno anche le tematiche della storia. In più c'è però la volontà di unire le classiche meccaniche da RPG con un'impostazione che va a sfiorare anche gli sparatutto in terza persona. Un mix vincente? Forse, anche se dalla nostra prova sono emersi ancora alcuni problemi.

Il nostro eroe

Per la prima volta ci sarà innanzitutto dato modo di creare un nostro eroe personalizzato, maschio o femmina. A quanto ci è stato raccontato, cosa che ovviamente per ora non abbiamo ancora potuto verificare, la scelta del sesso del protagonista e alcune altre decisioni avranno un peso specifico molto importante ai fini di determinare come si concluderà l'avventura. Pur non avendo potuto approfondire trama e personaggi, compito che quasi certamente sarà demandato alla recensione, già possiamo confermare come il mondo di Gun Gale Online cambi parecchio in quanto ad atmosfere rispetto a quelli del passato: i toni sono post apocalittici, le città distrutte e apparentemente senza vita mentre i deserti hanno preso il posto delle foreste e dei panorami bucolici. Il design dei personaggi all'apparenza è vicino a quello che ricordiamo, in realtà dettagli come lo stile dei vestiti e la modellazioni delle armi riportano ancora a quella volontà di creare un prodotto più adulto e di rivolgersi ad una audience un po' più vasta. In termini di gameplay questo si traduce in un non facilissimo gioco di equilibri: statistiche, punti vita e abilità restano.

Sword Art Online: Fatal Bullet e i pericoli del rinnovamento

Quello che cambia è però la scelta di spingere più forte sull'azione, aspetto che si nota soprattutto quando si scegliere di combattere con le armi da fuoco. In questo caso i controlli sono assimilabili a quelli di uno sparatutto, la visuale si avvicina alla spalla mentre prendiamo la mira e addirittura è stato inserito un rampino che può essere sfruttato per spostarsi in posizione sopraelevata. Tutto interessante, se non fosse che ad esempio alcuni particolari come l'intelligenza artificiale dei nemici e la telecamera non siano ancora esenti da difetti. Nel primo caso gli avversari tendono ad essere piuttosto statici e regolati da pattern di movimento e attacco basilari. Nel secondo ci è capitato in diverse occasioni di trovarci con la visuale fuori posto oppure ostacolata da diversi elementi dello scenario. Non sono dettagli in un gioco che vuole fare dell'azione uno dei suoi pilastri. Così come non è un dettaglio una componente grafica di certo migliore rispetto ai capitoli che abbiamo giocato negli anni passati, ma ancora non al livello di altre produzioni asiatiche recenti nel campo di JRPG. C'è l'impressione che il team al lavoro sul gioco debba comunque fare i conti con un budget non stratosferico. Un problema questo che eventualmente potrebbe ripercuotersi anche sulla varietà delle missioni e magari sulla durata dell'avventura. Sono speculazioni, è chiaro, ma sia che lo si guardi dal punto di vista degli sparatutto, sia da quello dei JRPG, di recente abbiamo assistito all'uscita di titoli realizzati con budget enormi e capaci di offrire una fedeltà audio video e una varietà di situazioni in gradi di imporre nuovi e prima inesplorati standard. In ogni caso Sword Art Online: Fatal Bullet difficilmente potrà ma soprattutto vorrà nascondere la sua natura di fan service per un pubblico di appassionati che, siamo sicuri, avranno di che divertirsi. Il giudizio andrà comunque sviluppato in maniera completa in sede di review, a inizio 2018 quando raggiungerà gli scaffali.

Sword Art Online: Fatal Bullet e i pericoli del rinnovamento

Sword Art Online: Fatal Bullet è un titolo con un certo coraggio, che prova a rinnovare una serie fino ad ora molto legata ad una formula che aveva probabilmente già detto tutto quello che aveva da dire. I toni più adulti, la voglia di dare al giocatore un po' di libertà extra e l'impostazione mista, a cavallo tra RPG e sparatutto in terza persona, sono tutti elementi potenzialmente interessanti, che andranno però accompagnati da migliori rifiniture sia in termini grafici che di intelligenza artificiale e telecamera. I fan dovrebbero comunque avere pane per i loro denti e potranno contare sul solito, enorme bagaglio di personaggi, situazioni e suggestioni tipici di una serie che oramai, nel suo piccolo, è diventata storica.

CERTEZZE

  • Un nuovo mondo da esplorare
  • Interessante l'ibridazione di RPG e sparatutto
  • Sarà di certo interessante per gli appassionati...

DUBBI

  • ...ma è difficile prevedere un'improvvisa esplosione di interessa da chi non mastica il brand
  • Nemici un po' fermi e azione sempre un po' troppo simile
  • La telecamera a volte fa un po' penare