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Project Octopath Traveler: non chiamatelo SaGa

Abbiamo giocato la demo del nuovo JRPG nostalgico firmato Square Enix ed ecco le nostre impressioni

PROVATO di Christian Colli   —   26/09/2017

Lo sviluppo di Project Octopath Traveler, annunciato originariamente nel gennaio del 2017 per Nintendo Switch, è davvero uno dei più strani che si siano mai visti. Il gioco ha un aspetto quasi low budget, eppure Square Enix lo sta trattando come un prodotto di alto livello. Ancora più strana, la questione della demo: la versione che abbiamo scaricato dall'eShop Nintendo è palesemente preliminare, e fin qui non c'è nulla di strano, ma Square Enix sta chiedendo ai giocatori come vorrebbero che fosse il prodotto finale attraverso una serie di sondaggi che rimandano a un'uscita nel 2018. Un producer, in questi giorni, ha persino dichiarato che "manca ancora un anno all'uscita". È chiaro, insomma, che Project Octopath Traveler è ancora un gioco largamente incompleto, anche perché non ha neppure un titolo vero e proprio. Nonostante ciò, la demo che abbiamo giocato promette veramente benissimo, anche se ci ha ricordato un franchise che non sempre ha saputo colpire nel segno: SaGa.

Il polipo viaggiatore

La verità è che di questo progetto Octopath Traveler - ironicamente, i giapponesi pronunciano "octopath" come "octopus", polipo in inglese - non sappiamo quasi niente perché abbiamo visto pochissimo, a parte alcune foto e un paio di brevi trailer. Persino la demo che abbiamo giocato, pur dimostrando la bontà del sistema di combattimento, ha sollevato parecchi dubbi sulla struttura finale che avrà il gioco. E attenzione: dubbi, non perplessità. Ma andiamo con ordine. All'inizio della demo, abbiamo dovuto scegliere tra due degli otto protagonisti intorno ai quali si svilupperà la trama del gioco, nella fattispecie Olberic e Primerose. Per la nostra prima partita, abbiamo scelto Olberic, e un sogno/flashback ci ha raccontato subito l'antefatto: Olberic era il braccio destro di un re che ha perso la vita in un'importante battaglia quando il migliore amico del nostro protagonista l'ha tradito. Senza un sovrano da servire e un paese da proteggere, Olberic ha appeso la spada al chiodo e, sotto mentite spoglie, si è rintanato in un piccolo villaggio come maestro d'armi. L'incursione di una banda di briganti e il rapimento di un bambino lo costringono a tornare in azione e a svelare la sua vera identità quando il capo dei briganti confessa di conoscere l'uomo che lo ha tradito e, soprattutto, qualcuno che sappia dove si trova. È dunque per vendetta che Olberic indossa nuovamente la sua vecchia uniforme e abbandona la sua vita tranquilla per mettersi in viaggio.

Project Octopath Traveler: non chiamatelo SaGa

Ed è sempre la vendetta a guidare Primerose Azelhart, l'altra protagonista. Cominciando la partita nei suoi panni, apprendiamo - sempre in sogno - che Primerose è l'unica superstite della sua casata, annientata in un sol giorno da un terzetto di loschi figuri tatuati quando lei era ancora bambina. Primerose riuscì a salvarsi e da allora lavora come danzatrice in un locale malfamato. Anche lei scoprirà un indizio sugli uomini che hanno massacrato i suoi cari e partirà alla loro ricerca. Come avrete intuito, la storia di Project Octopath Traveler è piuttosto cupa e i toni in cui viene raccontata ci hanno ricordato a più riprese le grige atmosfere medievali de Il Trono di Spade o, per restare in tema di videogiochi, Vandal Hearts e Final Fantas Tactics, due colossi degli anni '90. A contribuire a questa sensazione ci ha pensato anche l'affascinante impostazione grafica "retro-moderna": in pratica, il team ha disegnato in pixel art gli scenari e i minuscoli sprite di protagonisti e abitanti, facendoli somigliare ai personaggi dei primi Final Fantasy per NES o Super NES, e al contempo ha realizzato in alta definizione ogni altro elemento visivo come la nebbia, i focolari, gli effetti luce e le ombre. Il risultato è straniante ma davvero d'impatto. La combinazione dà al gioco una personalità tutta sua che non lo confina nella fascia dei giochi retrò e lo rende accattivante, anche se avremmo preferito che almeno gli sprite dei nemici, più grandi e dettagliati di quelli dei nostri eroi, avessero goduto di qualche animazione in più. Va anche detto che gli artisti hanno saputo giocare magistralmente con le inquadrature, gli zoom e la parallasse nella progettazione dei dungeon, nascondendo biforcamenti e passaggi segreti alla vista per incentivare il giocatore a esplorare ogni angolo dello scenario. L'unico ostacolo? I combattimenti casuali.

Project Octopath Traveler: non chiamatelo SaGa

Tra SaGa e Bravely Default

La demo non finisce una volta completato il prologo di uno dei due protagonisti: a quel punto è infatti possibile girovagare per una parte della mappa, affrontare alcuni nemici decisamente ostici e reclutare... l'altro personaggio, Primerose nel caso di Olberic e, ovviamente, Olberic nel caso si sia cominciato nei panni di Primerose. Questa possibilità spalanca le porte a molteplici scenari, ma finché non sapremo con esattezza che cosa ha in mente Square Enix, continueremo a brancolare nella dimensione delle ipotesi. Il codice finale potrebbe infatti strutturarsi in vari modi. Forse decidendo con chi cominciare l'avventura determineremo anche il punto di vista attraverso il quale osserveremo lo svolgersi della storia durante il gioco: succedeva qualcosa di simile in alcuni vecchi JRPG come Star Ocean 2 o nel più recente Tales of Xillia. Questo potrebbe significare che la trama si dipanerà nello stesso modo e che cambieranno soltanto alcune scene o missioni secondarie, obbligandoci a ricominciare l'avventura da capo con gli altri sette personaggi per avere una visione d'insieme più precisa. Ma forse Project Octopath Traveler seguirà la strada di un altro vecchio classico di Square Enix, e cioè il mai localizzato Seiken Densetsu 3: in quel RPG, il protagonista scelto dal giocatore determinava un "percorso" che lo portava a incrociare soltanto alcuni degli altri personaggi proposti all'inizio del gioco perché le loro storie si intrecciavano in modo più organico. Potrebbe anche essere possibile un approccio alla Wild ARMs 3, e cioè che una volta giocato il prologo di ogni personaggio poi la storia si sviluppa allo stesso modo per tutti quanti. A noi Project Octopath Traveler ha ricordato soprattutto il Free Scenario System del primissimo SaGa Frontier, in cui il protagonista scelto e i personaggi successivamente reclutati determinavano le missioni che si potevano affrontare e la progressione nella narrativa.

Project Octopath Traveler: non chiamatelo SaGa

Tante ipotesi, come abbiamo detto, e ancora nulla di concreto. Sappiamo però per certo che ogni personaggio possiederà un'abilità speciale che gli permetterà di interagire in maniera specifica con gli NPC: Olberic, per esempio, può sfidare qualunque NPC a duello, mentre Primerose li può "sedurre" e convocare in combattimento. A proposito di questi ultimi, Project Octopath Traveler richiama i classicissimi scontri a turni dei primi Final Fantasy e dei JRPG vecchio stampo, ma introduce una meccanica molto simile al sistema Brave di Bravely Default, l'apprezzatissima serie uscita per Nintendo 3DS. In pratica, è possibile caricare una serie di "bonus" agendo normalmente a ogni turno e poi scaricandoli tutti insieme nello stesso turno per infliggere maggiori danni o potenziare l'effetto di incantesimi o abilità di supporto. Questa modalità, denominata Potenza, va usata in tandem con la cosiddetta condizione di "dominio" che si verifica attaccando i nemici nel modo più efficace: ogni avversario, infatti, è protetto da una serie di scudi che si dissolvono impiegando le armi giuste. Una volta eliminati tutti gli scudi, il nemico rimane stordito per un turno e subisce una maggiore quantità di danni. Dunque il meccanismo funziona pressapoco così: il giocatore colpisce normalmente il nemico o i nemici usando l'arma più efficace e poi, dopo averli storditi, scarica in modalità Potenza i suoi attacchi più forti per spazzarli via. È un sistema indubbiamente molto interessante che nella demo chiaramente non riesce a esprimersi al massimo, ma che negli scontri avanzati richiederà sicuramente un'attenta pianificazione strategica, specialmente quando il gruppo del giocatore sarà composto da più di due personaggi. C'è da dire che nella demo gli scontri casuali ci sono sembrati non solo troppo frequenti, ma anche troppo lunghi, al netto di molteplici stordimenti e attacchi potenziati al massimo. Come abbiamo detto, però, Project Octopath Traveler è ancora in divenire e Square Enix ha ancora parecchi mesi di tempo per aggiustare il tiro seguendo le indicazioni dei suoi nuovi fan.

Project Octopath Traveler: non chiamatelo SaGa

Project Octopath Traveler si sta evolvendo in qualcosa di molto speciale. Manca ancora parecchio tempo all'uscita, ma sembra che Square Enix si stia muovendo a passi piccoli e determinati nel tentativo di realizzare un JRPG originale che strizza l'occhio al passato ma che guarda anche attentamente a quello che vogliono davvero i fan del genere. Farà la fine dei peggiori SaGa o ci stupirà come Bravely Default? Restate sintonizzati per scoprirlo.

CERTEZZE

  • Lo stile è davvero unico
  • Il sistema di combattimento ha grandi potenzialità
  • La storia prende subito una deriva molto matura

DUBBI

  • L'intreccio delle otto storie è ancora un mistero
  • Gli scontri casuali lunghi e frequenti possono annoiare
  • Com'è che non hanno ancora deciso il titolo?