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Gran Turismo Sport: Blumm Blumm!

Col gioco in dirittura d'arrivo, abbiamo provato un'ultima volta il titolo di Kazunori Yamauchi in Giappone

PROVATO di Antonio Fucito   —   22/09/2017

Ebbene sì, non dovrebbero esserci ulteriori ritardi: tra meno di un mese potremo mettere le mani sulla versione definitiva di Gran Turismo Sport, visione finale da parte di Kazunori Yamauchi della serie automobilistica che tanto ha dato (e ricevuto) ai possessori di console PlayStation. 
Con una leggera malinconia, quindi, ci siamo avvicinati alle postazioni presenti al Tokyo Game Show, consapevoli che sarà l'ultima volta in fiera perlomeno per quanto riguarda questo capitolo. Durante il nostro precedente viaggio giapponese di luglio l'iconico Yamauchi ci aveva confermato la presenza al lancio dei danni estetici e meccanici, evidenziati brevemente anche nell'ultimo trailer rilasciato. Dobbiamo dire che è stato fin troppo di parola, perché nemmeno durante il Tokyo Game Show 2017 era presente questa caratteristica: la demo era molto simile a quella che abbiamo provato due mesi or sono, rimescolata in termini di piste e automobili.

Gran Turismo Sport: Blumm Blumm!

Clash clash

Detto questo ci siamo comunque accomodati in uno dei cockpit motorizzati disponibili, accompagnati da un volante Thurstmaster: una configurazione probabilmente ad appannaggio unicamente dello 0,1% dei giocatori, ma che contribuisce sicuramente ad aumentare il senso di coinvolgimento e appagamento mentre si gioca una simulazione automobilistica. Ad ogni modo abbiamo provato diverse piste, tracciati e macchine in singolo e contro altri avversari, per riscontrare un frame rate granitico (erano tutte postazioni PlayStation 4 Pro) e un comparto tecnico oramai di grande livello, soprattutto grazie al sistema di illuminazione e la realizzazione eccezionale dei veicoli. Non soltanto dal punto di vista poligonale, ma anche da quello artistico: da sempre marchio di fabbrica della casa, i bolidi hanno una patina di realismo introvabile altrove e lontana da un aspetto "giocattoloso".

Gran Turismo Sport: Blumm Blumm!

È invece sempre difficile invece riscontrare piccoli accorgimenti nella fisica e modello di guida tra una prova e l'altra, ma comunque abbiamo ravvisato ulteriori rifiniture orientate all'assetto delle macchine in pista, sempre nell'ottica di restituire un piacere di guida e una grande scalabilità in base alle opzioni selezionate nel menu pre gara. Si può giocare alla stregua di un arcade infatti, abilitando tutti gli aiuti; con una macchina ad esempio a trazione posteriore senza alcun supporto tecnologico invece, le cose si fanno piuttosto serie ad alta velocità, nei cambi di direzione e perfino sui cordoli. È chiaro che la serie automobilistica sviluppata da Polyphony Digital viva di rendita col suo appellativo "The Real Driving Simulator", auto-proclamato ai tempi della prima PlayStation; rimane altresì la simulazione automobilistica più trasversale sulla piazza, in grado di essere apprezzata dal giocatore occasionale fino a quello puro che coltiva una grande passione per l'automobilismo in tutte le sue sfaccettature. Una volta capito per bene a chi è rivolto il gioco, c'è poco di cui lamentarsi quindi.

Gran Turismo Sport: Blumm Blumm!

La nostra attenzione in fase di recensione sarà rivolta ai contenuti veri e propri, perché questa iterazione di Gran Turismo avrà una forte propensione verso l'online con le modalità offline che sembrano essere quasi di preparazione prima di gareggiare contro altri avversari umani. Detto questo, inutile fasciarsi la testa prima del dovuto: fra 2 o 3 settimane il titolo Polyphony Digital sarà in nostro possesso - comprensivo dell'implementazione dei danni - e saremo pronti a raccontarvi tutto nel minimo dettaglio.

CERTEZZE

  • Graficamente al top
  • Modello di guida efficace e super scalabile

DUBBI

  • Ancora dobbiamo vedere i danni
  • Da verificare i contenuti offline