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L'orrore ibrido di Resident Evil Revelations 1 & 2

Abbiamo testato la conversione per console Nintendo dei due giochi Capcom

PROVATO di Umberto Moioli   —   23/09/2017

Resident Evil Revelations e il suo seguito non saranno forse i capitoli più noti o apprezzati della saga, ma hanno avuto il grosso merito di riportarla alle origini, soprattutto a livello di gameplay, in un periodo nel quale la direzione intrapresa da Capcom puntava verso la sperimentazione e i fan sembravano chiedere un passo indietro. Dal 2012, anno della prima uscita su 3DS, questa mini serie ha raggiunto quasi ogni piattaforma in circolazione, con il primo capitolo che fece da apripista per il supporto del Circle Pad del portatile Nintendo e il secondo che ha tentato l'avventura su PS Vita: restava insomma fuori solo Nintendo Switch che, forte di un successo non da tutti preventivato, sta rapidamente diventando un ecosistema interessante per i publisher terze parti. In questo caso si tratta solo, tra virgolette, di un porting ma l'esperimento non è detto che possa essere un interessante primo passo. Al TGS 2017 ci siamo potuti mettere comodi e provarlo per una quindicina di minuti.

Torna l’orrore

Eviteremo in questa sede di tornare su ogni singolo capitolo nel dettaglio, rimandandovi alle due recensioni, che potete trovare qui e qui, per i resoconti dettagliati. Basti sapere che nei Resident Evil Revelations la visuale è quella classica in terza persona da dietro la spalla, le munizioni sono contate e c'è quella stessa necessità di stare attenti a come ci si muove che ha reso popolare la saga alle sue origini. Non parliamo di due capolavori, questo deve essere subito messo in chiaro, sia perché la trama, che riprende l'universo della serie pur raccontandone nuove pagine, non è tra le migliori mai scritte, sia perché tutto sommato si contano una manciata di difetti a livello ludico. Eppure nel complesso l'esperienza funziona, è chiaramente pensata per i nostalgici ma ogni tanto un tuffo nel passato non fa male.

L'orrore ibrido di Resident Evil Revelations 1 & 2

La conversione per Nintendo Switch è prevedibilmente ben fatta: tecnicamente il passare degli anni rende piuttosto semplice portare due prodotti del genere su una console di nuova generazione, seppur non ideata con la potenza bruta in mente, e i due Resident Evil Revelations si presentano con ambienti puliti, nessun tipo di rallentamento e un impatto che nel complesso, mettendo in prospettiva l'operazione, non è affatto male. Purtroppo abbiamo unicamente potuto giocare il titolo sulla TV, con la console nel dock: sarebbe stato forse più interessante vederla girare in modalità portatile perché, ad eccezione delle due apparizioni su 3DS e PS Vita, in fondo è quella la novità di questa riedizione. Noi abbiamo giocato con i controlli classici, ma ci sarà il supporto al motion control per prendere la mira, così come la modalità cooperativa sarà possibile affrontarla sulla stessa console impugnando un singolo Joy-Con. Insomma ci siamo trovati al cospetto di un porting "facile", in un certo senso, che però farà la gioia di chi vuole due survival horror nel complesso ben fatti, magari aspettando di capire se il successo di Nintendo Switch convincerà Capcom a fare qualcosa di dedicato. In fondo le due aziende hanno lavorato moltissime volte assieme e non escluso che possano tornare a farlo in maniera importante.

L'orrore ibrido di Resident Evil Revelations 1 & 2

Resident Evil Revelations 1 & 2 usciranno su Nintendo Switch il prossimo 28 novembre portandosi dietro un carico di nostalgia e un po' di ore di survival horror vecchio stile. Non sono due giochi perfetti ma hanno già trovato e troveranno diversi estimatori, anche grazie a una conversione che di primo acchito ci è sembrata piuttosto ben fatta.

CERTEZZE

  • Due giochi godibilissimi
  • Buona conversione

DUBBI

  • I titoli si sono già visti in tutte le salse
  • Non sono i migliori Resident Evil di sempre