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Gli zombie di Metal Gear Survive

Ci siamo ributtati nell'azione del particolare titolo d'azione firmato Konami

PROVATO di Umberto Moioli   —   02/10/2017

Per gli orfani della decennale collaborazione tra Hideo Kojima e Konami sono momenti di incertezza: l'autore giapponese è attualmente al lavoro su Death Stranding, misterioso e interessante progetto con cui dovrà dimostrare di saper camminare con le sue gambe ed essere capace di gestire tutti gli aspetti produttivi dello sviluppo di un videogioco, mentre per la casa giapponese, che detiene i diritti sulla serie di Metal Gear, non sarà facile presentarsi al pubblico con un capitolo nuovo di zecca. Sembra che entrambi le parti abbiano qualcosa da perdere, ma soprattutto che gli utenti debbano ancora aspettare per capire come andranno a finire le cose. Nel frattempo all'inizio del 2018 arriverà sugli scaffali Metal Gear Survive, uno spin off che già dal nome indica una natura diversa dal solito, orientata alla sopravvivenza e al gioco in compagnia di un gruppo di amici. Durante la GamesCom 2017 lo avevamo provato e siamo tornati a farlo durante il Tokyo Game Show 2017, manifestazione dove - a giudicare dalla notevolissima coda a cui siamo stati costretti - ha generato parecchio interesse. La domanda quindi è: valeva la lunga attesa?

Una difficile battaglia

La struttura di Metal Gear Survive è piuttosto semplice: in quattro ci si deve impegnare all'interno di una serie di mappe per difendere un generatore da orde di zombie intenzionati a distruggerlo (non chiedeteci il perché) resistendo per tre ondate. Un po' come nei classici tower defense, prima di ogni attacco vengono visualizzati a terra i percorsi degli avversari, quindi è possibile predisporre le difese in modo tale che agiscano nei punti precisi dove passeranno. C'è un po' di tutto, dal filo spinato alle reti metalliche, fino a piattaforme elettrificate, altre in grado di sbalzare in aria gli zombie e potenti torrette. Ogni oggetto è stato ripreso dall'immaginario di Metal Gear, quindi parte della follia e delle trovate che hanno reso popolare la serie sono qui presenti sia per dare sostanza a un gameplay in sé e per sé abbastanza classico, sia per fare la gioia dei fan che troveranno mille riferimenti noti. Lo stesso discorso vale per i personaggi controllati dai giocatori: divisi tra combattenti dalla distanza e melee, possono contare su armi primarie e secondarie (fucili, pistole, coltelli, spadoni, mazze... sono davvero tante le opzioni) ma anche su un equipaggiamento che permette di scegliere cosa indossare sul torso, le gambe, le mani e la testa.

Gli zombie di Metal Gear Survive

Nel corso delle partite si ottengono sia oggetti che valuta in game, entrambi necessari per acquisire nuovi pezzi utili a migliorarsi oppure per realizzarne di inediti. Il crafting, che purtroppo non abbiamo potuto testare, sembra offrire una certa profondità ed essere un motivo più che valido per lanciarsi ancora e ancora nelle bizzarre sfide online di Metal Gear Survive. Un altro aspetto dell'esperienza che ci ha colpito positivamente è la difficoltà, piuttosto elevata nonostante abbiamo testato quella che, a detta degli sviluppatori, è una delle mappe più semplici. La necessità di coordinarsi si fa immediatamente sentire e la quantità limitata di punti vita e munizioni impone una certa consapevolezza in quello che si sta facendo. Tra un'ondata e l'altra ci si può impegnare nelle brevi missioni secondarie sparse per la mappa, che di solito richiedono di uccidere nemici e scovare delle casse piene di rifornimenti, ma è comunque un bonus piuttosto risicato che non garantisce di arrivare a fine partita in condizioni ottimali. Il sistema di controllo e di combattimento è ripreso da quello di Metal Gear Solid 5, quindi è ancora piuttosto valido e si presta bene ad essere recepito anche da chi non ha mai preso in mano la serie principale. In modo simile la grafica è paragonabile a quella dell'ultimo capitolo firmato da Hideo Kojima, quindi piuttosto precisa ma di certo non rivoluzionaria o capace di lasciare a bocca aperta. D'altra parte siamo curiosi di capire quanto il gioco riesca a mantenere alto l'interesse nel lungo periodo: la modalità single player, che ci chiederà di costruire e difendere una base, per ora resta un punto interrogativo e serviranno un gran numero di mappe, nemici e opzioni per rendere Metal Gear Survive un prodotto vendibile a prezzo pieno. Entro qualche mese dovremmo avere tutte le risposte alle nostre domande.

Gli zombie di Metal Gear Survive

Metal Gear Survive è un esperimento interessante, a metà strada tra la (lecita) volontà di sfruttare un brand popolare e la voglia di creare qualcosa di nuovo per un pubblico un po' diverso dal solito. Nelle nostre recenti prove abbiamo trovato che il gameplay funziona piuttosto bene, l'esperienza è divertente e ci sono sufficienti variabili da realizzare una cooperativa interessante. Allo stesso tempo permangono alcuni dubbi relativi alla durata di prodotto che ha grossi punti interrogativi riguardo alla componente single player.

CERTEZZE

  • L'universo di Metal Gear è sempre affascinante
  • Esperienza divertente
  • Tante armi, oggetti ed elementi per creare la difesa perfetta della propria base

DUBBI

  • Tecnicamente è buono ma non incredibile
  • Il single player è ancora un mistero