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Il 2017 su mobile

Ripercorriamo il 2017 su iOS e Android fra titoli più o meno riusciti, idee originali e il ritorno del modello premium

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   26/12/2017

L'anno che sta per concludersi ha visto muoversi qualcosa sul fronte del mercato mobile, e non ci riferiamo semplicemente all'uscita di nuovi, potentissimi smartphone e tablet. Oltre al contributo tecnologico c'è stato quello creativo di tantissimi sviluppatori, più o meno grandi, che hanno portato su App Store e Google Play storie coinvolgenti, originali, capaci di conquistare fin da subito l'utenza e di offrirgli idee fresche e innovative, o magari ben collaudate ma implementate alla grande. Lo standard delle produzioni freemium ha visto più di un'eccezione, con un ritorno al modello premium per alcuni fra i titoli più importanti, spesso provenienti dal mondo PC e console, ma non solo. Ci sono state vere e proprie perle fra i tantissimi giochi pubblicati nel 2017: di alcuni abbiamo parlato qui, altri troveranno posto in questo speciale.

Il 2017 su mobile

Non solo endless runner

Il panorama è cambiato, non ci sono dubbi: abbiamo assistito per anni su iOS e Android al rincorrersi di progetti molto simili fra loro, ma è chiaro che si trattava di una tendenza a termine, che sarebbe stata rimpiazzata da qualcos'altro. Fa però piacere constatare come questo nuovo elemento non fosse semplicemente un genere o uno stile, e così nel corso del 2017 abbiamo potuto apprezzare svariati generi, sperimentazioni, titoli buoni e meno buoni ma accomunati dal desiderio di tentare nuove strade, o magari introdurre novità all'interno di filoni che pensavamo fossero condannati all'immobilismo.

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FRAMED 2 si pone certamente come l'interprete ideale di questa voglia di riscatto, del resto parliamo del sequel di uno dei mobile game più originali e accattivanti che si siano mai visti su App Store e Google Play. Nel gioco il nostro obiettivo rimane quello di comporre una sequenza di vignette al fine di raccontare una storia, lasciando che l'accattivante stile grafico faccia il resto, in un'ottica molto più ricca e variegata rispetto agli esordi ma chiaramente mossa da un senso di innovazione attenuato. Un discorso simile può essere fatto per Monument Valley 2, il ritorno della splendida avventura di Ustwo, che non si limita a riproporre quei meccanismi che avevano decretato il successo del primo capitolo, ma li arricchisce con una trama approfondita, le cui sfaccettature si riflettono sul gameplay stesso, rinnovandone alcuni aspetti.

Pur meno originale, anche Angry Birds Evolution ci ha molto colpito: farsi carico di un'eredità pesante come quella lasciata dalla serie Rovio non era ovviamente semplice, eppure il gioco riesce a reinterpretare in modo efficace le meccaniche degli episodi originali cambiando prospettiva, attori, e contesto fisico, con risultati strepitosi. Into the Dead 2 ha preso la struttura del primo episodio e l'ha arricchita di tantissimi elementi, superando brillantemente la prova della maturità; in modo del tutto simile a quanto fatto da Warhammer Quest 2: più ampio, più profondo e più impegnativo rispetto agli esordi. Fa infine piacere che l'anno si sia concluso con un titolo come Sonic Runners Adventure, un'avventura realizzata a quattro mani da SEGA e Gameloft e che dona nuova rilevanza al porcospino blu nel panorama mobile.

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La carica dei titoli su licenza

I nomi altisonanti sono quelli che spiccano di più su App Store e Google Play, dunque è chiaro che anche nel 2017 sono stati tantissimi i prodotti su licenza. Alcuni si sono rivelati dei fiaschi clamorosi, come quel Game of Thrones: Conquest che prometteva di rendere al meglio le atmosfere della serie televisiva di HBO, oppure l'insipido Futurama: Worlds of Tomorrow; ma hanno trovato posto anche tanti titoli molto ben realizzati, in grado di sfruttare efficacemente il brand a cui si ispiravano. È il caso di Star Wars: Force Arena, un accattivante incrocio fra i MOBA classici e Clash Royale, con tantissimi personaggi provenienti dall'universo di Guerre Stellari e un gameplay solido e convincente; oppure di Injustice 2, versione mobile del picchiaduro a incontri prodotto da Warner Bros. Interactive Entertainment, con i più celebri eroi di casa DC che se le danno di santa ragione, ricorrendo a un ampio repertorio di attacchi e manovre speciali di grande impatto. Abbiamo poi assistito al ritorno di una delle più famose serie Gameloft con Modern Combat Versus, episodio votato al multiplayer competitivo con meccaniche convincenti e un grande potenziale, sebbene al netto di elementi freemium un po' invasivi.

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Pur partendo da un impianto meno originale, Transformers: Combattenti ha fatto altrettanto bene, sfruttando al meglio la licenza Hasbro per metterci al comando dei vari Optimus Prime, Bumblebee, Ironhide e Autobot vari in un picchiaduro a incontri con controlli gestuali: divertente, spettacolare e molto bello da vedere. WWE Champions ha offerto una suggestiva interpretazione dei match-3 alla Puzzle Quest, condendo le nostre combinazioni con match di wrestling esaltanti e belli da vedere, in particolare per quanto concerne lo stile dei personaggi, mentre Dynasty Warriors: Unleashed è riuscito nel non semplice compito di portare l'esperienza tipica dei Musou sui dispositivi iOS e Android. Ci sono stati tie-in poco riusciti (vedi Saint Seiya: Cosmo Fantasy), altri decisamente migliori (Captain Tsubasa: Dream Team), probabili blockbuster come Naruto x Boruto: Ninja Voltage, trasposizioni ben fatte come Yo-Kai Watch: Wibble Wobble e persino ottimi esponenti del genere endless runner, vedi Rabbids Crazy Rush. Insomma, quest'anno non ci siamo fatti mancare proprio nulla...

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Un anno di giochi "grandi"

Sembrano aumentare sempre di più le produzioni multipiattaforma che nascono su PC e console per poi trovare anche un'edizione mobile. Nel corso del 2017 questi titoli sono stati in effetti numerosi: dal card battler The Elder Scrolls: Legends alla splendida Enhanced Edition di Planescape: Torment, il classico RPG di Beamdog che ci mette nei panni del misterioso "Nameless One", il personaggio privo di memoria che si ritrova a vivere una coinvolgente avventura nella leggendaria città di Sigil. Gli appassionati di picchiaduro a incontri hanno potuto mettere le mani su due prodotti molto famosi e apprezzati: da un lato Skullgirls, tradotto con competenza su touch screen e dotato di un sistema di combattimento intuitivo ma allo stesso tempo profondo e sfaccettato; dall'altro Street Fighter IV Champion Edition, versione estesa e arricchita del beat'em-up Capcom, con un roster composto da ben venticinque personaggi.

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Layton's Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari ha sancito un importante passaggio di consegne in casa Level-5, arrivando sui dispositivi iOS e Android prima ancora che su Nintendo 3DS e raccontandoci le mirabolanti avventure di Katrielle, figlia del celebre Professor Layton, alle prese con un'indagine molto particolare sullo sfondo di una Londra suggestiva e affascinante. Un po' Metroid, un po' No Man's Sky, Morphite ci ha offerto una visione accattivante dei viaggi spaziali, con un gameplay in prima persona che spinge a esplorare gli scenari alla ricerca di segreti e nemici da affrontare, laddove invece The Talos Principle ci ha invitato a ragionare sul senso della vita, anche di quella artificiale, nel corso di una campagna basata sui puzzle ambientali, con tanti dispositivi da attivare, spostare e individuare per procedere verso l'enigma successivo.

L'anno è stato chiuso col botto da GRID Autosport, riduzione mobile del famoso gioco di corse targato Codemasters, caratterizzata da un modello di guida verosimile e convincente, nonché da numeri di assoluto prestigio nella cornice del formato premium; nonché dalle versioni iOS e Android di due splendide avventure, molto distanti fra loro per temi e contenuti, ma ugualmente valide: Thimbleweed Park, il gioiellino creato da Ron Gilbert, e Life is Strange, l'emozionante racconto targato Dontnod Entertainment. Non sono mancate infine le perle provenienti dalla scena indie, con l'eccellente metroidvania tutto italiano forma.8, l'originale Wheels of Aurelia, lo straordinario Inside di Playdead e il divertente crossover Bridge Constructor Portal. Piccoli, convincenti indizi su quello che potrebbe essere l'andamento del mercato mobile nel corso del 2018, magari più focalizzato sulla qualità e su modelli di vendita tradizionali che non sull'omologazione freemium degli ultimi anni. Incrociamo le dita.