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I più attesi del 2018 – Gli indie

Vediamo qualche proposta interessante della scena indipendente per il 2018

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   07/01/2018

Difficile dire quali siano i titoli indipendenti più attesi del 2018. Il motivo è semplice: se ne prevedono decine, molti dei quali probabilmente di grande qualità. Inoltre, essendo produzioni spesso poco pubblicizzate, è arduo capire quale sia l'effettivo interesse del pubblico per il loro lancio. Per questo motivo abbiamo operato una selezione che non esitiamo a definire arbitraria, consci di tutti i suoi limiti rispetto al quadro complessivo delle uscite del 2018. Se non ci trovate il gioco che aspettate di più, prendete l'elenco che segue come una collezione di buoni consigli per l'anno appena varato. Invece, se siete interessati ad avere un quadro più ampio di ciò che ci attende nel 2018, in altri articoli abbiamo elencato anche quali sono le esclusive, le possibili sleeper hit e i sequel più attesi del 2018.

Agony

Agony è uno dei videogiochi horror più attesi del 2018. Annunciato nel 2016, vuole far viaggiare il videogiocatore all'inferno... letteralmente. Sin dai primi filmati gli sviluppatori hanno voluto mettere in chiaro la natura della loro opera, presentandola come un survival horror dai contenuti decisamente splatter. Lo stile dovrebbe essere quello degli Amnesia, ma invece di muoverci tra le ombre di una qualche misteriosa costruzione, dovremo attraversare corridoi fatti di corpi, aree popolate da demoni sanguinari e altri luoghi ameni, prendendo il possesso delle anime dei dannati per riuscire a sopravvivere. Certo, va detto che quando abbiamo avuto modo di provare Agony non ne siamo stati particolarmente colpiti, visto che lo sviluppo risultava ancora molto acerbo. È indubbio comunque che si tratti di un titolo attesissimo, su cui molti puntano davvero tanto. Speriamo che per l'uscita tutti i problemi siano stati risolti.

Ashen

Come ben ricorderete, la conferenza di Microsoft all'E3 2017 è stata caratterizzata dalla presenza di titoli indipendenti davvero esaltanti. Uno di questi era Ashen, un gioco di ruolo d'azione sviluppato dal team Aurora 44, in cui un misterioso avventuriero va alla ricerca di un luogo da chiamare casa. Purtroppo per lui non ci sono agenzie immobiliari dove vive, e per raggiungere il suo obiettivo dovrà attraversare dei luoghi pieni di nemici terrificanti, illuminati da eruzioni di cenere. Caratterizzato da una grafica minimale, da uno scenario intrigante e da un sistema di combattimento apparentemente originale e ben fatto, Ashen potrebbe essere uno dei titoli indipendenti del 2018... e forse uno dei giochi migliori dell'anno, almeno stando a chi lo ha potuto provare. Insomma, che sia un altro Cuphead?

Death's Gambit

Che fine ha fatto Death's Gambit? Questa la domanda che molti si sono posti nel corso dell'anno appena trascorso, visto che inizialmente l'uscita del gioco era prevista appunto per il 2017. In realtà il primo filmato di gameplay fu mostrato a giugno 2015, con la promessa di poterci giocare nel 2016. Insomma, stiamo parlando di un progetto dallo sviluppo quantomeno travagliato. Comunque, il 2018 dovrebbe essere il suo anno, nonostante negli ultimi mesi siano state diffuse pochissime notizie in merito. L'ultima risale a fine novembre 2017, quando gli sviluppatori, i White Rabbit, hanno mostrato su Twitch alcuni nuovi artwork. Prima, il 10 agosto 2017, avevano pubblicato un'immagine off-screen del gioco, raccontando che erano in corso dei test. Il progetto nel frattempo non è cambiato: si parla sempre di un gioco di ruolo d'azione in cui, nei panni di un emissario della morte, si deve esplorare un pianeta alieno medievale, pieno di mostri di ogni sorta. Aspettiamoci di saperne di più nei prossimi mesi.

Iconoclasts

Più che un titolo molto atteso, Iconoclasts è uno di quelli lungamente attesi. Konjak (Noitu Love 1 e 2), al secolo Joakim Sandberg, ci ha lavorato infatti per dieci anni. Inizialmente doveva chiamarsi Ivory Springs, ma il nome è stato cambiato in corso d'opera e l'intero progetto è stato ripensato graficamente e in molte delle sue meccaniche. Insomma, lo sviluppo ripartì praticamente da zero nel 2011, con Konjak che definì Iconoclasts come il remake di Ivory Springs (sì, è un tipo molto particolare). Ci troviamo di fronte a un nuovo Owlboy? Speriamo di sì. Iconoclasts racconta la storia di Robin che, armata di una grossa chiave inglese, deve aggiustare il mondo in cui vive sfruttando la sua passione per la meccanica. Il tutto si traduce in un metroidvania lungo diverse ore, in cui dovremo esplorare dieci vaste ambientazioni rese in una deliziosa pixel art, affrontando nemici di ogni sorta, tra i quali più di venti boss. Fortunatamente al momento di scrivere questo articolo non manca molto per poterci giocare, visto che l'uscita è stata fissata per il 23 gennaio.

Into the Breach

Subset Games finora ha pubblicato un solo gioco, quindi non si può dire che abbia un portfolio ricchissimo. Chiamandosi però quel gioco Faster Than Light, meglio conosciuto come FTL, ossia essendo uno dei capolavori riconosciuti della scena indipendente, è naturale che la sua seconda opera, Into the Breach, sia molto attesa dalla comunità. Di cosa si tratta? Into the Breach è uno strategico a turni con mappe generate proceduralmente, in cui l'obiettivo è difendere delle città dalla razza aliena dei Vek. A caratterizzarlo è il forte minimalismo: ogni mappa, contenuta in una singola schermata, è teatro di combattimenti molto rapidi. Il giocatore deve quindi imparare a comprendere gli alieni e agire di conseguenza, adeguando i suoi mech alla sfida crescente con nuovo equipaggiamento e nuove unità. Come in FTL, in caso di fallimento la sconfitta è definitiva e bisogna ricominciare da capo in una nuova linea temporale, con però la possibilità di inviare preziose informazioni per avere maggiori chance di vittoria. L'uscita di Into the Breach è per ora fissata su "quando è finito", data che dovrebbe coincidere con un qualche giorno del 2018.

I più attesi del 2018 – Gli indie

Mosaic

Mosaic è un gioco d'avventura 3D con degli elementi puzzle 2D. Si tratta della nuova opera di Krillbite Studio, cui dobbiamo l'horror Among the Sleep, e non sembra per niente male. Il protagonista, ancora senza nome, vive un'esistenza monotona e senza scopo in una città fredda ed alienante. Quando però un giorno iniziano ad accadergli strane cose, tutto finisce per cambiare, anche se non necessariamente per il meglio. Riuscirà a prendere coscienza del suo stato? Capirà di essere soltanto un ingranaggio di un meccanismo più grande che lo considera meno di zero? Potrà liberarsi della mostruosa routine cui si trova incatenato? Purtroppo la trama di Mosaic, che a quanto pare sarà uno dei suoi punti di forza, rimane ancora in gran parte misteriosa. Ciò che è certo è che giocando ci troveremo a vivere un vero e proprio incubo fatto di grigi grattacieli e di folle anonime, oltre che di un tocco di surrealismo che non fa mai male.

SINNER: Sacrifice for Redemption

SINNER: Sacrifice for Redemption è conosciuto da molti come il "Dark Souls cinese". In effetti l'ambizione del team Dark Star, proveniente dalla Cina, sembra proprio essere quella di andare a fare concorrenza a From Software, ma cercando di metterci del suo. In SINNER: Sacrifice for Redemption il giocatore vestirà i panni di un cavaliere senza paura, Adam, che deve affrontare una moltitudine di boss e nemici di difficoltà crescente. In apparenza si tratta di un classico gioco di ruolo d'azione, ma in verità è caratterizzato da una trovata molto interessante: per avanzare bisogna sacrificare parte delle caratteristiche di Adam, equilibrando quanto perso con l'equipaggiamento trovato in giro. In questo modo il livello di sfida dovrebbe rimanere sempre elevatissimo. A quanto pare, oltre alla modalità base, ce ne saranno diverse altre che garantiranno una buona rigiocabilità. Degno rivale dei Souls o solo un fuoco di paglia? Staremo a vedere.

Spelunky 2

Per adesso di Spelunky 2 sappiamo poco, ma già il solo apprendere della sua esistenza ha esaltato non poco i molti estimatori dell'originale. Mossmouth lo ha presentato con un teaser a fine ottobre 2017, durante la conferenza di Sony alla Paris Games Week. Il filmato mostra il protagonista del primo capitolo che, dopo tante avventure, ha messo finalmente su famiglia con uno dei personaggi sbloccabili. Dal loro rapporto è nata una bambina che, appena cresciuta, decide di partire a caccia di tesori accompagnata dal suo fido animale domestico. Evidentemente deve aver ereditato l'amore per l'avventura dai suoi genitori. Del gameplay in sé si sa poco, a parte che dovrebbe riprendere e ampliare le meccaniche del primo episodio. Per chi non lo conoscesse, Spelunky è un platform d'esplorazione con livelli generati proceduralmente, caratterizzato da una difficoltà altissima e da un'enorme rigiocabilità. Si tratta anche di uno dei titoli più venerati sulla scena indipendente: alcuni lo considerano addirittura uno dei migliori videogiochi che siano mai stati realizzati.

The Last Night

Questo elenco non poteva dirsi completo senza The Last Night, titolo che ci ha letteralmente stregati, come del resto ha fatto con molti di voi. Presentato nel corso della conferenza di Microsoft all'E3 2017, si tratta di un'avventura ambientata in un mondo cyberpunk, che richiama fortemente le atmosfere delle opere di Gibson e Dick. In un futuro non troppo lontano, il genere umano non avrà più bisogno di lavoratori: tutto sarà affidato alle macchine. Quella che doveva essere l'evoluzione definitiva della nostra specie, si è però trasformata in una disperante distopia da cui non si vede via di uscita. Per ora non si sa molto altro della trama, ma già i suoi presupposti sono davvero intriganti. Da notare che oltre agli elementi narrativi, The Last Night avrà anche molte scene d'azione, con sparatorie e sezioni stealth. Speriamo di saperne di più nel corso dei prossimi mesi, perché non vediamo l'ora di provarlo.

The Legend of Bum-bo

Che cosa sappiamo di The Legend of Bum-bo? Poco o nulla, in verità. Perché allora è così atteso? Semplice: dietro ce il nome di Edmund McMillen, una delle figure di spicco della scena indipendente. Inoltre si tratta, o almeno dovrebbe trattarsi, di uno spin-off di The Binding of Isaac, titolo amatissimo che non ha bisogno di presentazioni, ormai disponibile su svariate piattaforme. Stando a McMillen, The Legend of Bum-bo è di una specie di gioco di ruolo a turni con elementi puzzle. Per ora non ne è stato mostrato praticamente nulla, anche se giusto a inizio anno è stato promesso che sarà pubblicato entro la prima metà del 2018 e che a febbraio sarà svelato per intero. Insomma, non ci resta che aspettare.

I più attesi del 2018 – Gli indie