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Dragon Ball FighterZ: le ultime impressioni prima della recensione

La beta di Dragon Ball FighterZ si è appena conclusa. Che cosa ci ha lasciato, al di là dei problemi di server?

PROVATO di Aligi Comandini   —   16/01/2018

Non deve essere stato facile per coloro che domenica volevano testare Dragon Ball FighterZ trovarsi davanti il messaggio "impossibile inizializzare la rete", e men che meno riuscire a entrare dopo dozzine di tentativi solo per poi fissare in eterno una lobby dove non si trovavano partite. Lunedì però, Arc System e Bandai Namco hanno sistemato in larga parte la situazione (i server americani su Xbox One, ad esempio, sono saltati nuovamente in serata), e un gran numero di utenti è riuscito finalmente a darsi mazzate con Goku e compagnia bella. Il risultato? Persino superiore alle aspettative; ma preferiamo raccontarvi nel dettaglio la nostra esperienza con la beta con alcune, dovute precisazioni prima del lancio.

Quello che non c’è

Partiamo dalle basi, visto che abbiamo notato una certa confusione a riguardo. Il tutorial presente nella beta non è identico a quello del gioco:
nel prodotto completo si trovano infatti sfide dedicate ai singoli personaggi che ne svelano le combo di base, precisazioni aggiuntive sul sistema (che è molto complesso), e persino un gran numero di esercizi pensati per insegnare le basi ai giocatori inserite nelle missioni della modalità storia. Da sempre i titoli Arc System sono incredibili da questo punto di vista e cercano di svelare tutti i loro segreti all'utenza: Dragon Ball FighterZ non fa differenza, anche se la sua accessibilità nasconde un gran numero di chicche avanzate che sarà incredibilmente difficile padroneggiare in futuro. Non siamo qui oggi comunque per parlarvi un'altra volta nel dettaglio del sistema di combattimento - lo abbiamo già fatto fino allo sfinimento - bensì di quanto le sue caratteristiche abbiano retto in questi giorni di match online.

Dragon Ball FighterZ: le ultime impressioni prima della recensione

La risposta è prevedibilmente positiva, anche per giocatori normalmente non pratici di picchiaduro. La presenza di combinazioni automatizzate nel gioco e input semplificati per le mosse (per eseguire i colpi speciali servono solo i quarti di luna, e quasi chiunque può utilizzarli senza problemi) hanno dato a tutti la chance di difendersi in campo, e di divertirsi guardando le spettacolari super di ogni personaggio. Detto questo, la presenza di combo automatiche è stata valutata come un problema da alcuni giocatori più abili, ma in realtà è fortemente collegata al sistema, e l'utilizzo parziale di alcune di queste combinazioni si sposa a meraviglia alle manovre più avanzate, permettendo addirittura di "incollarle" alle combo più complesse con qualche trucchetto da esperto. In generale, insomma, Arc System ha calcolato con enorme furbizia il suo pargolo: è un'esperienza estremamente stratificata, che cattura i principianti con un comparto tecnico incredibile e basi accessibili, ma mantiene la solita barriera di abilità da padroneggiare quando si tenta di utilizzare al meglio tutto ciò che ha da offrire.

Un roster dimezzato

Ma parliamo dei nuovi personaggi mostrati, visto che durante la beta abbiamo finalmente avuto modo di provare Nappa, Beerus, Kid Buu e Gohan adulto (che avevamo già testato all'evento di Namco, ma con meno tempo a disposizione). La validità di questi guerrieri è innegabile - così come la solita cura per il dettaglio di Arc System e la fedeltà delle loro mosse all'opera originale - ma abbiamo trovato un po' altalenante il bilanciamento, poiché il gioco permette di eseguire combinazioni abbastanza complesse e "fisse" per ogni personaggio, ma alcuni possono bypassarle e utilizzare delle serie di colpi sensibilmente più pericolose del normale con l'ausilio delle loro mosse speciali. Gohan adulto, ad esempio, ha la capacità di utilizzare normal aggiuntive, e una volta caricatosi con la sua super può persino legare colpi normali comunemente non utilizzabili nelle combinazioni base; Nappa invece non sembra avere tecniche che gli permettano di fare roba anche solo lontanamente simile, nonostante la sua capacità di piantare Saibaman rimanga molto interessante per confondere il nemico.

Dragon Ball FighterZ: le ultime impressioni prima della recensione

Si parla ad ogni modo di prime impressioni: è impossibile stilare una lista dei personaggi più forti prima ancora del lancio, e persino guerrieri all'apparenza scarsini possono riservare sorprese incredibili in mano a gente abile. Quel che è certo è che, tra assist poderosi e combinazioni di base, praticamente ogni scelta può essere devastante. Un altro elemento molto curioso di questa beta poi, sono le sfere del drago, di cui abbiamo finalmente compreso il funzionamento. Si tratta a tutti gli effetti di una "comeback mechanic" (una tecnica che può ribaltare il match quando le cose si mettono male, in parole povere), ma nettamente più complicata da utilizzare rispetto alla maggior parte delle trovate di questo tipo. Ci spieghiamo meglio: per evocare Shenron bisogna ottenere le sfere a forza di combo automatiche e combinazioni manuali con conteggi abbastanza elevati; a quel punto (a otto sfere trovate) è necessario avere tutte e sette le barre del ki piene ed eseguire un'altra combo automatica leggera. Non solo per evocare Shenron è quindi necessario che entrambi gli avversari usino in modo estremo le combo, ma bisogna persino sprecarne una completa in favore di una leggera molto meno dannosa, conservando a lungo il ki normalmente utilizzato per le super e le mosse potenziate. Crediamo non valga molto la pena utilizzare questo stratagemma agli alti livelli, anche se il drago attiva effetti molto potenti.

Dragon Ball FighterZ: le ultime impressioni prima della recensione

Chiudiamo con le impressioni sulle funzionalità online, che sono le uniche negative che troverete in questo articolo, purtroppo. Che la beta sia implosa malamente il secondo giorno è stato un bene, perché in tal modo Arc System ha potuto provare sulla propria pelle l'effetto degli accessi in massa, e preparare eventuali interventi prima dell'uscita. Detto questo, è chiaro che sia Namco sia il team di sviluppo abbiano sottovalutato il numero di giocatori interessati a FighterZ, e che i server (o, peggio ancora, l'intera struttura dell'online) non abbiano retto. Sarà il caso di avere fiducia per il day one? Difficile a dirsi, ma noi speriamo con forza che eventuali problemi vengano risolti con una certa rapidità. Sarebbe un peccato mortale avere problemi online con un gioco del genere a disposizione.

La beta di Dragon Ball FighterZ ha confermato ancora una volta tutte le qualità del gioco Arc System, pur mettendoci un po' di paura per la sua stabilità online. Ora non resta che valutare il roster al completo e la validità dei contenuti complessivi, per capire se davvero siamo davanti ad uno dei migliori picchiaduro di sempre. Aspettatevi la recensione a breve!

CERTEZZE

  • Sistema di combattimento stratificato e accessibile, con finezze impressionanti agli alti livelli
  • Roster variegato e curatissimo
  • Tecnicamente meraviglioso

DUBBI

  • Le problematiche online della beta fanno paura per il lancio