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Come ci immaginiamo il futuro di Fortnite

Il Battle Royale più giocato al mondo può essere migliorato ulteriormente?

SPECIALE di Tommaso Valentini   —   12/02/2018

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà. Torniamo nuovamente a trattare di Fortnite, forte di un nuovo record di giocatori contemporanei: parliamo di 3.4 milioni di giocatori connessi sui server di gioco all'unisono per l'esattezza. Numeri incredibili in sé, ma se analizziamo a dovere i dati non è difficile capire come Epic sia riuscita a battere sullo stesso campo il suo principale rivale. Il grosso del lavoro lo fa sicuramente la gratuità della produzione, che invoglia chiunque a provare il titolo e magari a restare invischiato nella ragnatela della partitella giornaliera, senza contare poi la più ampia diffusione delle piattaforme su cui può girare e un gameplay più immediato e forse meno ricercato rispetto a quello di PUBG ma, per questo, anche più accattivante per il giocatore medio. Oggi vogliamo quindi pensare a come il titolo Epic possa migliorare ulteriormente, a cosa ci piacerebbe vedere implementato qualcosa che possa insomma consacrarlo come miglior Battle Royale là fuori.

Come ci immaginiamo il futuro di Fortnite

Voglio il mio avatar!

Attualmente l'avatar per le partite online di Battaglia Reale non è personalizzabile ma viene invece scelto in maniera randomica tra una preselezione di personaggi. Quello che ci piacerebbe vedere in futuro è la possibilità di agghindare il nostro alter ego nei modi più disparati, modificandone non solo il costume o l'ombrellone per la caduta come già avviene, ma anche attraverso parametri estetici e di corporatura. Vorremmo insomma poter creare il nostro personaggio, quello che meglio ci rappresenta, magari lasciando le personalizzazioni più estreme come acconciature stravaganti o vestiti super cool alle canoniche microtransazioni. Essere unici e ben riconoscibili sul campo di battaglia sarebbe inoltre un punto di orgoglio per streamer e giocatori più capaci, in grado così di portare scompiglio nelle fila nemiche solo con la loro presenza. Non è una cosa impossibile da vedere, anche se pensiamo che Epic si limiterà ad introdurre una selezione del sesso e del colore della pelle, o magari far scegliere tra una serie di avatar già esistenti. Sarebbe inoltre comodo ottenere la possibilità di avere tanti e diversi slot per le personalizzazioni estetiche delle armature, così da poterle mischiare tra loro senza essere dei copycat poco originali che girano per lo schermo.

Come ci immaginiamo il futuro di Fortnite

Sfruttiamo la fantasia

Quello di Fortnite è un mondo bizzarro, fatto di creature immaginarie e armi davvero poco realistiche. E questo ai giocatori sta piacendo davvero un sacco. Cercare allora di allontanarsi il più possibile dall'esperienza di Playerunknown's Battleground potrebbe essere una scelta interessante, introducendo tutta una serie di armi e trappole studiate appositamente per rendere il gioco il più caciarone possibile. Ben vengano dunque le balestre di San Valentino e le Bombe Ballerine ma si potrebbe spingere il piede sull'acceleratore e inserire armi laser, lanciarazzi in grado di rimpicciolire o cancellare intere abitazioni o ancora mitragliatori e fucili a pompa folli. Ci piacerebbe vedere l'idea di Fortnite espansa all'inverosimile. In fin dei conti tutto l'aspetto del gioco è basato su uno stile cartoon che ben si presta a questo genere di sperimentazioni e gli sviluppatori paiono al momento fin troppo ancorati a scelte classiche atte a tutelare un bilanciamento che al momento non è che sia poi così ricercato. Buttiamola allora sul divertimento, riempiamo l'area di gioco di ricompense stravaganti e lasciamo che siano le esplosioni e la follia a farla da padrone!

Come ci immaginiamo il futuro di Fortnite

Ci vuole una fisica bestiale

Fortnite è un gioco leggero, con un motore ultra rodato e capace di girare anche sui tostapane di vecchia generazione. Certo che sparare a un carrello e vederlo sparire davanti ai nostri occhi non è proprio una bella sensazione così come vedere svanire nel nulla le basi nemiche dopo averne distrutte le fondamenta. Ci piacerebbe vedere Epic al lavoro su una riprogrammazione della fisica di Fortnite, di una cura maggiore nei dettagli e di una rivisitazione della struttura delle costruzioni. Un muro, sostanzialmente non dovrebbe poter reggere un soffitto da solo, così come tre o quattro scalinate in serie non dovrebbero poter volare a mezz'aria. Vogliamo la fantasia per le armi, vero, ma una credibilità per la fisica che renda il mondo di gioco molto più divertente e complesso rispetto a quanto sia attualmente. Non sarebbe male inoltre che i vari materiali, oltre ad avere semplici resistenze diverse fossero anche maggiormente vulnerabili a specifici tipi di danno ampliando di conseguenza la rosa di strategie possibili.

Modalità e mappe extra, servono davvero?

L'ultima implementazione che vorremmo vedere sui server è quella di nuove mappe. Ovviamente la Battle Royale 50 contro 50 o la battaglia tra cecchini sono un buon compromesso per portare qualche novità ma il grosso del lavoro lo si otterrebbe solo ed esclusivamente con una maggior varietà di location. Pur avendo fatto un eccellente lavoro con la rimodellazione dell'attuale mappa, vari ecosistemi sarebbero apprezzatissimi. Giocare in un deserto o su un isola vulcanica sarebbero temi interessanti, magari introducendo la possibilità di avere eventi climatici che modifichino costantemente il gameplay. Un bel terremoto che faccia tremare la mira dei giocatori o un'eruzione di magma che danneggi casualmente aree della mappa non ci sembrano implementazioni così impossibili e potrebbero essere buone variazioni sul tema. Ovviamente una sola playlist con scelta casuale per non dividere eccessivamente l'utenza, magari contornata, perché no, da una serie di classifiche online e di premi di fine stagione.