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La vera recensione di Pillars of Eternity II: Deadfire

Obsidian contro ogni forma di tirannide delle console

SPECIALE di ilmasterracer fanboy   —   11/05/2018

Come sempre le recensioni istituzionali di Multiplayer.it fanno schifo e vengono fatte scrivere a dei corrotti incapaci come Pugliese, Colli, Greco o Tagliaferri, che meriterebbero di essere impalati in pubblica piazza ogni volta che mettono mano a un gioco e i cui cadaveri andrebbero fatti quindi essiccare al sole, piuttosto che dati da mangiare agli avvoltoi. Fortunatamente la redazione ha deciso di redimersi permettendo anche a dei veri videogiocatori, quelli con la Passione con la "p" maiuscola, di scrivere delle contro recensioni, molto più accurate e sentite delle originali. Quindi eccoci qua a rivedere per l'ennesima volta un voto dato a caso a un gioco che avrebbe meritato molto di più, anche solo per il fatto di essere uscito prima su PC (ma su PC non c'è nessuno che corrompe, quindi niente).

Master race
Master race

Pillars of Eternity II: Deadfire ha un vantaggio immenso rispetto a moltissimi altri videogiochi, soprattutto quelli per console. Si tratta di una caratteristica incredibile, che da sola dà lustro all'intera produzione, portandoci a parlare di capolavoro senza se e senza ma. Il solo fatto che la si possa citare è motivo di orgoglio personale di chi scrive, nonché dell'intero settore: il sistema di controllo funziona meglio con mouse e tastiera che con i joypad. Mentre usando il mouse facciamo correre il cursore a tutta velocità da un lato all'altro dello schermo, cliccando ovunque con la massima precisione, ce li immaginiamo quei mezzi videogiocatori che proveranno a fare lo stesso con una levetta analogica, impiegando il doppio del tempo per far indossare un'armatura a un personaggio. Ma Pillars of Eternity II: Deadfire è così, bello e impossibile per chi non accetta la sfida di giocarci su PC. La trama racconta di un'alleanza improbabile e malata per formare il governo di un territorio unito ma diviso, in cui le bande criminali la fanno da padrone e le promesse elettorali sono da sempre fumo negli occhi... Forse abbiamo sbagliato gioco di ruolo. Quello di Obsidian è molto meno ridicolo, nonostante ci siano divinità inferocite, Watcher sfollati, pirati e barili di grog, ma senza Guybrush Threepwood, i polli di gomma con carrucola e i duelli a insulti. L'obiettivo è fermare i piani del dio Eothas, quello che nel primo Pillars of Eternity faceva da scenografia nel dungeon sotto a Caed Nua, la roccaforte del Watcher. Tra il dire e il fare c'è letteralmente di mezzo il mare e ci sono un sacco di isole da esplorare, piene di eventi da vivere un click alla volta, possibilmente a 4K e a 120fps, sennò non siete nessuno, come un qualsiasi possessore di console. C'è videogioco oltre il menù di configurazione? C'è videogioco lì dove dei cretini provano piacere a farsi vibrare un controller vicino al pacco? Noi ne dubitiamo.

Gioco di ruolo ultra hardcore

Deadfire riparte da Pillars of Eternity che a sua volta ripartiva dai Baldur's Gate, che a loro volta evolvevano i giochi di ruolo di SSI, che a loro volta nascevano dagli Ultima che a loro volta... ci siamo capiti. Che poi fare tante citazioni è inutile, perché il giocatore console al massimo conosce gli ultimi tre giochi che gli hanno venduto Sony, Nintendo e Microsoft e non va oltre. Qualche rara volta si ricorda di un paio di serie del passato a cui non ha mai giocato, ma che tiene nella cartucciera per quelle occasioni in cui citare roba più vecchia di lui faccia fico. Ma non perdiamo altro tempo a parlare di qualcuno che proprio non ce la fa e che è antropologicamente diverso da noi e torniamo a vagabondare per il nostro bell'arcipelago a 4k.

Master Race
Master Race

Dopo aver creato il personaggio, ci ritroviamo arenati su una delle isole che compongono il mondo di gioco e dobbiamo andare alla ricerca di qualcuno che possa aiutarci a riportare in mare la nostra nave. Dobbiamo anche comporre una ciurma e trovare dei compagni di party che ci aiutino nell'esplorazione. Già qui possiamo vedere in azione l'abile mano di Obsidian, che arricchisce ogni dialogo con scelte multiple diverse a seconda del personaggio creato. Ci sono anche alcuni, semplici combattimenti da sperimentare, per saggiare il sistema di gioco e capire che gestirlo con un controller sarebbe un casino e che solo una scimmia poco evoluta potrebbe volerci giocare in quel modo, magari a 1080p. Svolte alcune missioni secondarie e seguiti i primi passi del dio inferocito, riusciamo a prendere il mare e a saggiare il sistema delle battaglie navali, che richiedono di selezionare le azioni da compiere per tentare di affondare le navi nemiche a cannonate o di abbordarle per razziarle. Da qui in poi è tutto un crescendo di situazioni e avventure, che ci porteranno a esplorare l'immensa mappa che compone il gioco, visitando grandi città piene di personaggi improbabili, caverne misteriose occupate da antichi mostri e templi dimenticati posti in luoghi apparentemente irraggiungibili. Questo lo potranno fare anche i giocatori console, ma più lentamente e quando i giocatori PC staranno già pensando alla prima espansione.

Dal punto di vista narrativo Deadfire è un titolo eccellente, con moltissimo testo. Vi confessiamo di aver saltato quasi tutti i dialoghi per ammirare gli effetti speciali a 4K delle magie, ma quel poco che abbiamo letto ci è piaciuto davvero tanto e ci ha fatto venire voglia di rigiocare, magari per leggere le parti che ci mancano. Oltretutto è stato anche tradotto in italiano, la ciliegina sulla torta di una produzione che solo per questo e per il fatto di essere uscita prima su PC merita di essere premiata e consigliata a tutti... i giocatori PC, ovviamente. Su console lasciatelo perdere, perché ovviamente non è un titolo che possa fare al caso vostro. Non è solo una questione di sistema di controllo, è che proprio non ci arrivate e vi annoiate ogni volta che dovete attivare un neurone per andare avanti. Comunque non è giusto sprecare altro tempo parlando del nulla e vi consigliamo quindi di acquistare e giocare Pillars of Etrnity II: Deadfire, titolo che dà il suo meglio su PC.

Conclusioni

Pillars of Eternity II: Deadfire è senza alcun dubbio un gioco da 9.9. Non raggiunge il 10 perché prima o poi uscirà anche su console, quindi da qualche parte avrà subito sicuramente dei compromessi qualitativi per essere adattato a delle macchine così inferiori. Purtroppo il mercato va così e non ci si può fare molto. Comunque sia è un gioco da avere a tutti i costi, che darà grandi soddisfazioni ai cultori dell'accoppiata mouse + tastiera, nonché a quelli con il monitor grosso. Obsidian poteva fare qualcosa di più per spremere le nostre amate schede grafiche, ma si può compensare lanciando un bel benchmark o provando a far girare Crysis al massimo dettaglio dopo ogni partita.

PRO

  • Usa bene mouse + tastiera
  • È uscito prima su PC
  • 4K

CONTRO

  • Uscirà anche su console