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Ankama Convention Coverage

Dofus e Wakfu sono due giochi quasi sconosciuti al pubblico italiano che vantano una community seconda solo a World of Warcraft, ma basta poco per capire che la Dofus-Mania è pronta per conquistare anche il nostro mercato.

SPECIALE di Alessandro Milini   —   13/07/2009

Avete presente quando arrivate a una manifestazione che credete sarà visitata da un ristretto gruppo di appassionati e vi ritrovate invece immersi in una folla di uomini, donne e bambini degna di un evento mondiale? Questo è esattamente quello che abbiamo provato partecipando alla quarta edizione dell'Ankama Convention, una manifestazione che si svolge due volte all'anno in Francia e raggruppa i giocatori e gli appassionati di Dofus e Wakfu. Per certi versi sarebbe come organizzare un evento europeo dedicato agli appassionati di World of Warcraft.

Ankama Convention Coverage

Sicuramente l'età media dei partecipanti all'Ankama Convention è leggermente inferiore a quella dei giocatori di WoW, ma questo non significa che la quantità di persone accorse non fosse da record. Durante la due giorni parigina, infatti, si sono registrati più di 35.000 visitatori. Gli stand più frequentati, oltre ovviamente al mega lan party dedicato a Dofus, Wakfu e Dofus Arena, sono stati quelli dedicati al BoufBowl, una sorta di mix tra basket e football americano giocato con un Bouftou (un animale presente in Dofus e Wakfu molto simile a un agnellino), e quelli in cui i disegnatori della serie realizzavano piccole vignette per gli ospiti. In questo stand gli appassionati hanno creato lunghissime code con tempi di attesa che, domenica, hanno sfiorato le due ore. Anche lo shop Ankama è stato preso d'assalto dalle migliaia di fan che hanno letteralmente esaurito le scorte dei teneri Bouftou e messo a dura prova il servizio di vigilanza. Molto frequentato anche lo stand dedicato al gioco di carte di Wakfu, presentato per la prima volta al pubblico in questa occasione, dove i membri dello staff Ankama si sono prestati per mostrare al pubblico il regolamento e iniziarli così al gioco. Tutto questo mentre sul palco principale si alternavano sviluppatori, che si sono dimostrati disponibilissimi con il pubblico, cosplayer singoli o a squadre, cantautori che hanno cantato canzoni ispirate alle avventure di Dofus e proiezioni di episodi inediti della serie animata di Wakfu. Decisamente apprezzata dal pubblico francese è stata poi l'esibizione di ballerini di BoufTonik (la variante Dofusiana della Tektonik), alcuni addirittura in costume.

Un universo completo

Dofus è un MMORPG ambientato nel mondo di Amakna, un mondo estremamente vasto popolato da razze di vario tipo che riprendono gli stereotipi tipici del fantasy medievale, quello visto, per capirci, nel Signore degli Anelli e in moltissime altre saghe. La differenza principale però è che il mondo di Amakna è colorato, allegro e molto irriverente. Questo non significa superficiale o tranquillo. Oltre a placide foreste e cittadine di varie dimensioni, infatti, sono presenti numerosissimi luoghi stregati dove il male la fa da padrone e le creature della notte si muovono indisturbate. Il concetto alla base della creazione di Dofus si pone a metà strada tra un cartone animato interattivo e un videogioco. Graficamente, infatti, Dofus ricorda molti dei cartoni animati più in voga del momento ma il suo gameplay tattico e l'uso continuo di giochi di parole, enigmi e suoni lo distinguono in modo molto netto dal resto dei giochi di ruolo online.

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Uno dei suoi punti di forza rispetto ad altri è rappresentato poi dall'essere un gioco multipiattaforma dove i giocatori potranno confrontarsi a prescindere dal sistema operativo con cui accederanno al gioco. Dofus è disponibile infatti per Windows, Mac e Linux e richiede il download di un file zippato della grandezza di soli 150 MB. Rispetto alla maggior parte degli MMORPG l'accesso a Dofus è gratuito e non richiede il pagamento di una quota mensile iniziale. Questa sarà richiesta solamente dopo aver esplorato alcuni scenari e se si vorrà far progredire il proprio personaggio oltre un determinato livello. Ma Dofus non è fine a sè stesso. Il gioco fa parte di un universo in cui rientrano anche Wakfu (l'equivalente di Dofus ambientato però 1.000 anni dopo), Wakfu Arena (una versione esclusivamente PvP di Wakfu), un gioco di carte collezionabili, una serie tv (che verrà trasmessa si spera anche in Italia), e un futuro action/rpg game per Xbox 360 chiamato Island of Wakfu. A questi sono legati numerose pubblicazioni che comprendono fumetti, libri illustrati e riviste specializzate oltre a un numero enorme di merchandise che comprende pendagli per cellulare, magliette, peluche, adesivi, stampe, mouse pad e quadri.

Avventura epica

Come ogni MMORPG che si rispetti Dofus è legato a una storia epica in cui il giocatore dovrà esplorare il mondo di Amakna alla ricerca delle sei magiche uova di drago chiamate Dofus. Queste racchiudono un potere enorme e alimentano la continua guerra tra le città di Bonta e Brâkmar. Ma la guerra non è la sola ombra presente nel mondo di Amakna. Da qualche tempo, infatti, strane creature stanno iniziando a prendere vita in un ecosistema già di per sé florido e nuove terre appaiono dove prima vi era il nulla.

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In più anche le creature sembrano avere interesse nello scoprire dove si nascondono le uova di drago e che poteri magici racchiudono. In questo mondo il giocatore dovrà scegliere di impersonare una delle 12 razze presenti (sadida, osamodas, anutrof, etram, xelor, pandawa, ecaflip, aniripsa, yop, ocra, feca, sacrido) scegliendone il sesso e i colori dell'abbigliamento. Una curiosità, provando ad anagrammare alcuni dei nomi di queste razze si potranno scoprire alcune delle fonti di ispirazione dei programmatori. Ma sono le caratteristiche proprie del gioco che rendono Dofus un qualcosa di unico e davvero interessante. In primo luogo Dofus è un MMORPG molto colorato che utilizza una grafica 2D isometrica molto ricercata, interamente realizzata in flash. Poi offre numerosissimi tipi di combattimento, fasi di commercio e costruzione di oggetti curate fin nei minimi dettagli e molto articolate, gilde, famigli e tutto quanto possa desiderare un giocatore di ruolo.

Dofus 2.0

Durante la convention è stato presentato anche Dofus 2.0, la versione con grafica completamente rivista di Dofus. L'attesa per giocare a questa nuova versione prevista per la fine del 2009 era grandissima e non era raro vedere capannelli di giocatori attorno alle oltre 100 postazioni presenti. Questa versione si differenzia anche per una completa rivisitazione degli scenari, molto più dettagliati e rifiniti, e per una quantità incredibile di animazioni, oltre 2.000, integrate rispetto alla versione originale (attualmente siamo alla versione 1.27).

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La versione 2.0 di Dofus, a pieno regime, potrà contare su oltre 20 milioni di giocatori in tutto il mondo essendo il gioco disponibile in francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano, olandese, portoghese e, poco prima della diffusione della versione 2.0, giapponese, russo e cinese. Questa ricchezza di lingue farà in modo di rendere disponibile il gioco in oltre 150 paesi nel mondo. Non appena i server saranno pronti ci cimenteremo anche noi nella ricerca dei sei Dofus dispersi in Amakna e non mancheremo di scrivere un pare più approfondito sul gioco e sulle novità che lo distinguono dalla versione attuale.

Wakfu

L'altro vero dominatore della community è stato Wakfu, la versione sempre ambientata nel mondo di Amakna ma 1.000 anni dopo gli eventi di Dofus. I meccanismi e le modalità di gioco per Wakfu sono molto simili a quelle di Dofus. Le classi di personaggi, i mondi e tutto quanto ruota attorno al gioco stesso sono una trasposizione quasi identica del gioco originale ma dobbiamo dire che graficamente il gioco sembra essere una via di mezzo tra la versione attuale e quella a venire di Dofus. Ma il vero valore di Wakfu risiede, oltre che nel gioco stesso, nell'essere una perfetta piattaforma multimediale che comprende pubblicazioni, giochi di carte, merchandising, episodi animati per la Rete e per il mobile, manga, videogiochi e serie animate televisive.

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Parlando con alcuni giocatori, in media più "maturi" rispetto alla controparte Dofusiana, ci siamo resi conto che questo brand è in grado di appassionare anche i genitori che spesso fruiscono di Wakfu (in una qualsiasi delle sue forme) assieme ai propri figli. Uno dei segreti di Wakfu è poi rappresentato dal fatto che la vita "virtuale" segue i ritmi di quella reale. Per fare un esempio, il gioco è sottoposto a continui aggiornamenti dovuti all'implementazione di ricette, oggetti, libri e ambientazioni che vengono resi disponibili dopo che questi vengono "presentati" nella serie animata che, in Francia, sta riscuotendo un successo incredibile. Noi stessi siamo rimasti affascinati dalla proiezione della cosiddetta "trilogia" conclusiva della serie apprezzando non solo il tratto ma, anche, la dinamica della trama. I giocatori hanno poi la possibilità di giocare le storie secondarie viste nella seria animata direttamente come quest all'interno di Wakfu, un qualcosa di mai visto nel mondo dei videogiochi. In anteprima per l'Italia abbiamo poi avuto modo di provare Island of Wakfu, un ibrido tra RPG e azione destinato alla distribuzione su Xbox 360. Ad eccezione di una parte di tutorial a tratti noiosa ma necessaria a comprendere le meccaniche di gioco come ricerca, combattimento e spostamento, ne abbiamo tratto un'impressione molto positiva. Nei due livelli disponibili per la prova abbiamo notato una cura nei particolari e nelle animazioni davvero incredibili per una versione ancora così "acerba". Il gioco è ricco di microenigmi e quest secondarie finalizzate al raggiungimento di quella principale e dispone di un sistema di controllo estremamente semplice, caratterizzato da una curva di apprendimento molto rapida. Anche in questo caso, anche se in modo più limitato rispetto a Wakfu, è possibile combinare oggetti e magie per ottenere artefatti molto potenti. Per Island of Wakfu però sarà necessario aspettare indicativamente la fine del 2009 o l'inizio del 2010 per esprimere un parere più obiettivo.

Conclusioni

Non ci aspettavamo che Dofus, Wakfu e la gamma di prodotti Ankama risultasse così varia e appassionante, dobbiamo ammetterlo. Così come dobbiamo ammettere che l'eterogeneità del pubblico accorso all'Ankama Convention ha quasi dell'incredibile. Raramente ci è capitato, infatti, di vedere un gioco in grado di mettere a confronto giocatori di età così diverse tra loro, così come raramente abbiamo assistito a episodi di cos playing che coinvolgessero allo stesso modo bambini, adolescenti e genitori. Siamo poi convinti che, almeno inizialmente, il mercato italiano rimarrà scettico verso questo prodotto (inteso come insieme di videogiochi, carte, fumetti, merchandise e serie animata) almeno fino a quando non sarà portato alla ribalta dalla serie animata che, però, non sarà trasmessa almeno fino alla fine dell'anno in territorio italiano. Solo il tempo potrà dire se Dofus e Wakfu riscuoteranno in Italia lo stesso successo che stanno avendo nel resto del mondo, noi ce lo auguriamo, nel frattempo scusate ma abbiamo da recuperare l'ultimo Dofus...