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Nuovi tasselli del puzzle

Il secondo incontro, la seconda (breve) prova e... tutte le classi!

PROVATO di Umberto Moioli   —   03/12/2009

Se da una parte Dragon Age: Origins ha soddisfatto le anime ruolistiche più disparate, rivelandosi quanto di meglio si potesse fare per rilasciare un titolo di qualità a cavallo tra la formula classica del genere e il pubblico mainstream, e Mass Effect 2 si appresta il prossimo gennaio a rivedere e correggere i pochi difetti di una delle proprietà intellettuali più ispirate e sfuggevoli alle definizioni di questa generazione, dall'altra Bioware ha ovviamente una terza opera in produzione tra quelle annunciate,

Nuovi tasselli del puzzle

quello Star Wars: The Old Republic che tanto fa sognare gli appassionati della saga di casa Lucas e tutti coloro sperano finalmente in un vero concorrente per World of Warcraft, capace negli ultimi mesi di ridimensionare le ambizioni di Champions Online, prima, e Aion, dopo. Un evento tenutosi a Londra e dedicato alla line-up di Electronic Arts ha permesso di vederlo e provarlo ancora, seppur brevemente, con questa volta protagoniste le rimanenti classi tra quelle che saranno rese disponibili all'uscita.

I pezzi mancanti

In sede di presentazione il primo annuncio è stato quello relativo all'oramai conosciuto Imperial Agent, personaggio dell'Impero non dotata di poteri Jedi e piuttosto unico, come background, nel panorama del titolo essendo una sorta di sicario, capace di muoversi dietro le linee e colpire al momento giusto il proprio bersaglio nel modo più efficace possibile.

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Dal punto di vista della giocabilità e premesso che ancora non è stato possibile metterci mano o vederlo in azione se non attraverso un breve trailer, si dovrebbe incastonare nella montatura solitamente riservata al rogue, con un fucile da cecchino in dotazione per colpire da lontano e una serie di strumenti volti alla pianificazione degli attacchi, oltre che allo sfruttamento delle coperture pre-impostate all'interno dell'ambiente di cui già si era parlato in occasione dell'annuncio dello Smuggler e che sono piuttosto innovative nel panorama degli MMO. Le ultime due classi - in teoria l'annuncio era sotto embargo ma oramai tutti ne conoscono l'esistenza - sono il Jedi Consular e il Sith Inquisitor. Per entrambi l'uso delle spade laser è limitato a favore dello sfruttamento dei poteri telecinetici ed elementali; nel caso del primo si può pensare a qualcosa di simile al Maestro Yoda, seppur non basso, vecchio e verdastro. Insomma rappresentano la risposta di Bioware all'annoso problema di inserire qualcosa di simile a un mago in un universo fittizio dove i combattenti melee, dotati di uno degli strumenti d'offesa più originali mai creati in un'opera di narrativa, sono anche i depositari della Forza, imponendo quindi la creazione di una linea di demarcazione piuttosto netta.

Nelle puntate precedenti...

Di Star Wars: The Old Republic avevamo già avuto modo di parlare estensivamente durante la GamesCom 2009. L'articolo che introduce l'MMO di Bioware si trova a questo indirizzo.

Se quindi il Jedi Knight e il Sith Warrior prediligono lo scontro ravvicinato e le acrobazie, pur non disdegnando una serie di abilità con le quali interrompere o bloccare l'avversario, il Jedi Consular avrà capacità tipiche dei curatori a cui si affiancheranno una serie di tecniche di supporto al party e attacco, come Smash, o alterazione dello stato, come Sleep, mentre il Sith Inquisitor si proporrà come uno dei maggiori damage dealer del gioco grazie ai vari Shock, Lighting Charge o, da vicino nei casi estremi, Saber Strike.

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E' molto difficile azzardare al momento un giudizio sul complesso di differenti tipologie di personaggi inseriti: le differenze con quanto fatto inizialmente con Star Wars Galaxies di Sony Online ci sono e si vedono, così come è chiaro l'intento di mettere il giocatore innanzitutto di fronte a scelte fortemente iconografiche. Ancora molto ci sarà da scoprire sul fronte delle specializzazioni anche se qualche indizio è stato dato nel corso di un'appendice dedicata allo Smuggler e alla scelta delle abilità perfette per amalgamare i tratti tipici del personaggio con la funzionalità in combattimento: Luck, Recklessness, Opportunism, Cover, Cowboy sono alcune delle skill di partenza a cui se ne aggiungeranno delle altre tipiche della classe più quelle specifiche nel caso si scelga di evolversi nella direzione del Gunsliger - con una doppia pistola utile alla distanza e buone doti di persuasione - o dello Scoundrel - abile nella medio-breve distanza, con capacità curative ed elusive.

Curiosità

Difficile trovare il sito ufficiale di un gioco ricco di contenuti come quello di The Old Republic. Una visita è obbligatorie viste le moltissime informazioni. Qui.

Voglia di distinguersi

Nel corso del test di Star Wars: The Old Republic avvenuto a Colonia era stato possibile discutere della volontà di creare un gioco fortemente narrato e dotato di un background degno delle altre opere Bioware, capace di immergere il giocatore all'interno di vicende che lo vedono protagonista e quindi superando una delle difficoltà tipiche dei giochi di ruolo online, per motivi di impostazioni poco adatti a far sentire l'utente una delle forze che dominano la fiction che fa da sfondo all'azione. In questo caso una breve demo dedicata al Jedi Consular, intento a sgominare alcuni avversari sul verde pianeta Tython, e una prova diretta di una decina minuti all'interno di un dungeon hanno sventato un'altra grande limitazione solitamente accostabile al genere: in entrambi i casi personaggi erano di livello piuttosto basso, entro il decimo, e nonostante questo già possedevano di una buona selezione di abilità oltre che di stili di combattimento definiti e di efficace spettacolarità; insomma, come anche ci è stato confermato, c'è la ferma volontà di non far spendere le prime ore di gioco con uno stuzzicadenti in mano a caccia di conigli e selvaggina, ma di dare sin da subito un feedback alla propria scelta iniziale, aumentando così anche il coinvolgimento.

Nuovi tasselli del puzzle

Tutti spunti positivi fino a questo momento, anche se, in un panorama molto più che in divenire e compreso solo in piccolissima parte, non sono mancati elementi da rivedere. L'intelligenza artificiale dei nemici non è ancora stata implementata al punto da renderli quasi incapaci di deambulare e se gli scorci di Tython hanno convinto, quelli offerti dalle tombe sotterranee sono sembrati troppo geometrici, alternando lunghi corridoi dritti spezzati da angoli retti. Ci sono alcune incertezze nelle collisioni e qualche crash, mentre l'aspetto cartoonesco dato in generale all'opera continua a convincere chi scrive, ben adattandosi a quelle che sono le immagini tipiche di Star Wars senza diventare banale - oltre che fornendo un bell'assist a chi non è dotato di una macchina particolarmente potente. I problemi potranno essere superati e il tempo che ci separa dall'uscita - credibilmente prevista non prima della fine del 2010 - è più che sufficiente a confezionare qualcosa di spettacolare, nuovo e dal potenziale di un terremoto per il genere degli MMO. Le premesse ci sono tutte.

CERTEZZE

  • Lo stile Bioware in un MMO
  • Attenzione alla caratterizzazione e al feeling delle classi
  • Immediato e riconoscibile all'interno del genere, personale e dotato di elementi originali
  • Una mitologia praticamente sterminata a disposizione

DUBBI

  • Stato di sviluppo ancora primitivo
  • La licenza di Star Wars portata online è un possibile boomerang