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Un cristallo è per sempre

La serie Crystal Chronicles torna sulla console Nintendo con un prodotto decisamente originale.

PROVATO di Fabio Palmisano   —   08/12/2009
Un cristallo è per sempre

Inaugurata su Gamecube, la serie spin-off di Crystal Chronicles può non aver annoverato tra le sue fila dei capolavori immortali, ma certamente si è sempre distinta per una notevole carica di originalità, anche nelle sue più recenti escursioni DS e WiiWare. Una caratteristica che traspariva sin dalle prime apparizioni di questo Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers, prodotto dal nome chilometrico e dalle meccaniche ludiche indubbiamente estranee ai classici schemi rpg: dopo l'assaggio rapido della demo presente allo scorso E3, torniamo dunque ad analizzare la particolare offerta dell'ultimo nato in casa Square Enix.

Fare cose, vedere gente

E' opportuno anzitutto fare un po' di luce su quello che è il posizionamento di Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers nel continuum della serie. La storia prende piede mille anni dopo quella narrata dall'originale Crystal Chronicles per Gamecube, ma lo scenario presenta delle familiarità che i fan non stenteranno a riconoscere, in primis la suddivisione della popolazione in quattro razze: Lilty, Clavat, Selkie e Yuke. Nel setting imbastito da Square Enix, gli Yuke sono stati annientati a seguito di quella che viene chiamata la Grande Guerra, mentre i Lilty hanno preso il potere: l'utente veste però i panni di Layle, un giovane che fa parte della temuta categoria dei Crystal Bearers, ovvero individui dotati sin dalla nascita di rari poteri magici. Proprio questa sua condizione sarà il leit motiv di una trama che sulla carta promette degli sviluppi interessanti, anche se il nostro playest ha messo in risalto qualche aspetto che potrebbe far storcere il naso: tra personaggi ricchi di cliché e dialoghi a volte irritanti per la loro vacuità, il gioco ci è sembrato alternare vertiginosi alti e bassi sul fronte della narrativa. Di converso, le frequenti cutscenes in real time denotano una cura degna delle migliori produzioni della software house nipponica, e rappresentano un sollazzo per gli occhi a cui il pubblico Wii non è propriamente abituato.

Un cristallo è per sempre

Merito anche di una cosmesi che non è esagerato definire come una delle migliori mai viste sulla console Nintendo, capace di regalare scorci notevoli nonostante le ben note limitazioni dell'hardware. Ottimi nella fattispecie i modelli dei personaggi, molto dettagliati e forniti di convincenti animazioni facciali, ma anche gli scenari non lasciano per nulla indifferenti, forti di una notevole complessità poligonale e pieni di NPC ed oggetti con cui interagire. Ancora, davvero interessanti sono le diverse soluzioni di regia che accompagnano cutscenes ed alcuni mini-game, spesso e volentieri in grado di regalare momenti di genuino eye-candy. Meno esaltante sembra invece la situazione sul fronte sonoro, con effetti piuttosto ripetitivi ed un doppiaggio in inglese che certamente non passerà alla storia.

Ti vorrei sollevare

Spostandoci sul fronte prettamente ludico, andiamo a sciogliere un po' di dubbi riguardanti la struttura ludica di Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers, sulla quale Square Enix ha sempre mantenuto un alone di mistero. Il gioco è a tutti gli effetti un action-rpg single player le cui meccaniche ruotano completamente attorno alla capacità di Layle di utilizzare una sorta di telecinesi con praticamente tutto ciò che lo circonda. Ciò apre la strada a puzzle ambientali da risolvere giustapponendo oggetti o meccanismi, fasi platform nelle quali sfruttare le abilità del protagonista per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, ed ovviamente nemici da sconfiggere sempre con l'ausilio di questi poteri. Nelle fasi di combattimento, l'utente è chiamato a sollevare elementi dello scenario e scagliarli contro gli avversari, oppure agire direttamente su di essi e spedirli contro superfici quanto più possibile dolorose. Il tutto si basa ovviamente su movimenti da compiere con il Remote: è sufficiente premere un tasto dedicato per eseguire un lock-on su un obiettivo, per poi inclinare il controller nella direzione desiderata allo scopo di effettuare il lancio. Un sistema senza dubbio divertente ed originale, ma che presta il fianco a qualche perplessità circa la sua appetibilità sul lungo periodo: staremo a vedere se il prodotto finale sarà in grado di scongiurare il rischio ripetitività per tutta la durata dell'avventura.

Un cristallo è per sempre

Di certo gli sviluppatori Square Enix si sono adoperati in tal senso infarcendo Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers di mini-game obiettivamente molto godibili, utili a spezzare il ritmo dell'azione e spesso forieri di momenti molto coreografici: è il caso, ad esempio, delle sezioni shooter in stile Sin & Punishment che fanno capolino di tanto in tanto e che uniscono un buon fattore divertimento ad una notevole carica di spettacolarità, ma nel corso del nostro playtest ci siamo imbattuti in situazioni molto diverse tra loro che lasciano ben sperare in termini di varietà. Come è evidente dalla situazione descritta finora, Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers è un prodotto sicuramente molto originale, diverso da tutti gli esponenti della serie usciti finora e che sembra sfruttare in maniera più che convincente le peculiari caratteristiche di Wii. Attenzione però a non farsi trarre in inganno dall'altisonante nome che lo accompagna: gli elementi rpg sono ridotti davvero all'osso, quindi a patto di avvicinarcisi con le giuste aspettative, l'opera Square Enix potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa.

CERTEZZE

  • Tecnicamente ad alti livelli
  • Originale e vario

DUBBI

  • Rischia di essere un po' superficiale