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In arrivo la quinta stella?

I mondiali si avvicinano, EA ci porta in Sud Africa in anticipo. Pronti per bissare il successo degli Azzurri?

PROVATO di Matteo Santicchia   —   09/02/2010

Dopo aver visto FIFA Online è il momento di parlare degli altri due titoli che Electronic Arts ha presentato all'interno dello Stamford Bridge, Mondiali FIFA Sudafrica 2010 dedicato ai prossimi mondiali e Ultimate Team, revisione dello "strategico cartaceo" che aveva colpito molti per la profondità del gameplay proposto.

In arrivo la quinta stella?

Parlando del gioco che ci renderà più dolce l'attesa del campionato del mondo, bisogna per prima cosa dire che c'è stato un avvicendamento al timone. Al posto del buon David Rutter, ora al comando è arrivato Simon Humber, line producer con le mani in pasta in tutti gli ultimi titoli calcistici EA. Per quanto si è potuto vedere e provare l'avvicendamento è stato del tutto indolore, e anzi sin dalle prime battute è possibile notare che alcune critiche mosse dagli utenti hanno ricevuto un pronto correttivo.

Volti nuovi in campo

Da un punto di vista prettamente tecnico il balzo in avanti è notevole: non si è ovviamente ripartiti da un motore nuovo di zecca ma il lavoro si è focalizzato nel cambiare il menù, implementando una sorta di Google Maps per la scelta delle squadre, nell'arricchire l'illuminazione generale, specialmente sui volti, e nel rifare ex novo alcuni modelli come quello di Rio Ferdinand o di Crouch, il quale finalmente non ha più l'aspetto di Sloth dei Goonies. I giocatori beneficiano quindi di giochi di luci ed ombre, e anche di giorno, il sole si riflette più realisticamente sui volti, creando una sorta di alone bianco sulle parti sudate, senza sfociare ovviamente in una antiestetica e anti realistica aurea rilucente. Anche le animazioni, fiore all'occhiello della precedentemente versione, sono passate sotto un procedimento di revisione: l'impressione è quella di una fluidità maggiore, soprattutto nei repentini cambi di direzione, ma cosa più importante sembrano essere aumentate di numero, cosa certamente piacevole quando in partita si vede fare qualcosa di inedito dal proprio giocatore preferito.

In arrivo la quinta stella?

Un altra criticità sollevata dagli utenti è stata presa in carico. I campi sono decisamente più ricchi e dettagliati, con belle texture per i vari tipi di "usura" dell'erba, decisamente meno omogenei, senza quell'effetto da campetto sintetico tutto uguale che aveva fatto storcere il naso ai più, dando voce a infinite discussioni di confronto con la concorrenza. Dove i ragazzi di EA hanno invece calcato decisamente la mano è nell'atmosfera che si respira negli stadi che ospiteranno i mondiali. Una vera e propria festa, carnival atmosphere usando le parole di Simon Humber, gli stadi sono pieni di striscioni, coriandoli, fuochi artificiali, gente che salta e canta, e nei non rari momenti in cui la telecamera stacca dalla partita è possibile vedere, oltre ad un numero maggiore di allenatori, Maradona incluso, il pubblico mascherato con tanto di maxi cappello da jolly che incita la propria squadra del cuore. E' sicuramente un bell'effetto di contorno, non sarà certamente questo il fattore principale per la riuscita del gioco, ma di sicuro raggiunge l'obiettivo di farci sentire in pieno clima mondiale. Scendendo in campo le varie partite giocate ci hanno dato la possibilità di verificare le molte correzioni apportate. Ovviamente è ad ora impossibile dire se tutto quello promesso in sede di presentazione da Simon Humber ha avuto una reale ed effettiva riuscita, per quanto provato però, Mondiali FIFA Sudafrica 2010 segna un buon passo avanti rispetto alla precedente uscita.

Tra le mura amiche

Come da copione nel gioco non sono presenti le squadre di club, bensì tutte le 199 nazioni che hanno partecipato ai gironi di qualificazione. Per cercare di rendere più realistica la fase eliminatoria pre mondiale EA ha incluso due parametri decisamente interessanti. Vi ricordate la magra figura rimediata dall'Argentina quando perse 6-1 a La Paz con la Bolivia grazie agli oltre tremila metri sul livello del mare della capitale boliviana? Nel titolo l'altitudine conta, le squadre abituate a giocare in quota risulteranno più avvantaggiate. Similarmente giocare in casa avrà un forte impatto sull'esito del match. Una nazione debole ad esempio giocando tra le mura amiche avrà un "bonus", giocando più d'attacco e con una mentalità più aggressiva, alla stessa maniera in trasferta giocherà più coperta, meno incline a sbilanciarsi in avanti. Per quanto riguarda la porzione online del gioco, è possibile sfidare altri giocatori con Battle of the Nations, non un classico maxi torneo mondiale visto che le vittorie si portano in dote dei punti da spendere o sui singoli giocatori o sulla squadra intera, in più per invogliare gli utenti più bravi a scegliere non solo le nazionali di punta gli sviluppatori hanno fatto in modo che le squadre con un ranking più basso ricevano più ricompense premiando la scelta di una formazione più debole. Come tutto ciò funzioni nell'ottica del matchmaking è da verificare, ma sembra insomma una mossa azzeccata per donare maggior varietà al gioco.

In arrivo la quinta stella?

Due delle problematiche più in vista di FIFA 10 sono state fortunatamente risolte: dopo un lancio lungo il difensore se pressato da un attaccante non cercherà di stoppare la palla per poi spazzare, ma calcerà via subito la palla. Alla stessa maniera se la situazione lo consente un attaccante dopo un cross lascerà scorrere il pallone, evitando di stopparlo, per non perdere il "momentum", l'abbrivio insomma, andando di filata verso la porta o sulla fascia. Un'altra importante correzione riguarda i portieri, ora aspettano di più a tuffarsi nelle uscite basse, mentre sono sembrati un filo più reattivi nel cambiare direzione in caso di tiro deviato. Queste le modifiche più visibili, ma ogni singolo aspetto del gameplay è stato rivisto, andando a migliorare o rivedere del tutto se necessario ogni singolo aspetto del gameplay. Una prova più approfondita ci potrà dire qualcosa in più, per adesso, pad alla mano le sensazioni sono state decisamente positive. Il gioco sembra più rapido, ma non perchè ci sia stato un boost generale alla velocità, quanto alla fluidità e ai tempi di reazione dei giocatori. Le azioni sono più scorrevoli, le squadre attaccano gli spazi in maniera più ordinata, senza intasare zone del campo, ma cercando di allargare il gioco per creare la superiorità numerica. I tiri, croce e delizia della serie FIFA, sono sembrati più tesi, mentre cross, svirgolate e ribattute soffrono ancora di parabole non ancora perfettamente realistiche, comunque in maniera minore rispetto a FIFA 10.

In arrivo la quinta stella?

La squadra definitiva

L'evento EA è terminato con FIFA 10 Ultimate Team, in uscita il 25 febbraio su PlayStation 3 e Xbox 360, al costo rispettivamente di 4.99€ o 400 Microsoft Points. FIFA Ultimate Team è un simulatore manageriale che ci permette tramite l'acquisto di vere e proprie bustine di figurine, di gestire in modo accurato la propria squadra, in un modo per certi versi simile ad un titolo come Football Manager. Come per Mondiali FIFA Sudafrica 2010 gli sviluppatori si sono basati sui feedback degli utenti, per rendere se possibile ancora più verosimile, autentico e profondo il gameplay del gioco. Le novità più importanti investono due settori principalmente, andando a sistemare la precedente incarnazione sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. In un'ottica prettamente numerica ora sono disponibili oltre 7500 giocatori da mettere alla prova in trentasei tornei online, di cui uno inedito ogni settimana. Inoltre ci è data la possibilità di gestire un massimo di quindici squadre contemporaneamente nelle quali far ruotare i giocatori acquistati. Questo è quello che molto stringatamente il gioco offre a livello di scheletro della struttura, pad alla mano l'addizione del nuovo chemistry system amplia il concetto di amalgama in mezzo al campo. Ora fattori come nazionalità, ruolo, e reparto donano un bonus alla squadra di maggior rilievo, è stato inoltre eliminato il caveat che bloccava lo scambio di ruoli tra i giocatori. Ora un terzino può anche giocare come ala e viceversa, questo di sicuro allenta tutti vari paletti imposti al momento di fare la formazione.

In pratica il ventaglio delle scelte aumenta di molto, ci è stato fatto vedere come non sempre i giocatori più forti danno risultati migliori se questi magari non parlano la stessa lingua. Provare le diverse combinazioni è quindi l'unica strada per ottenere risultati positivi, fare scelte difficili sull'altare del gioco di squadra è la chiave per il successo, proprio come un vero allenatore insomma. Inoltre anche il sistema di ricerca e compravendita è stato ripensato: sono stati aggiunti diversi filtri in più, è possibile anche semplicemente "tenere d'occhio" un giocatore, più in generale l'impressione è quella di avere un maggior controllo nel mare magnum delle migliaia di tesserati a disposizione. Altre modificano riguardano l'ingresso ai vari tornei, con i ratings delle squadre che bloccano l'accesso ai tornei più prestigiosi, e un sistema di premi che si compone di semplici coins o di più complicati moltiplicatori per ricompensare il giocatore. In definitiva questa FIFA 10 Ultimate Team sembra avere tutte le carte in regola per bissare il successo della precedentemente versione, in particolare sono piaciuti molto gli sforzi per cercare di approfondire la parte tattico gestionale del gioco, cosa questa molto importante e che molti chiedevano a gran voce.

CERTEZZE

  • Graficamente migliorato
  • Diverse correzioni apportate al gameplay
  • Atmosfera festosa del mondiale

DUBBI

  • Solo squadre nazionali