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E se un mondo nei guai non basta...

Sta per arrivare il seguito di Two World, controverso e criticatissimo gioco di ruolo uscito contemporaneamente a Oblivion. Cerchiamo di capire se riuscirà a farci dimenticare il suo predecessore.

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   09/03/2010

Two World II è ambientato cinque anni dopo i fatti narrati nel primo episodio e inizia con una rocambolesca fuga di prigione che farà riguadagnare la libertà al nostro eroe e che lo metterà nuovamente a confronto con le forze del male che minacciano il mondo (anzi, i due mondi... meglio).
Il primo Two World sembrava un gioco non finito. Aveva sicuramente grosse potenzialità e, sorvolando sui difetti più evidenti, se ne poteva trarre parecchio divertimento.

E se un mondo nei guai non basta...

Ciò non toglie che era afflitto da numerosi problemi: animazioni pessime (sia in gioco che nei filmati), mancanza di dettagli generali, quest non terminabili, bug vari e così via rendevano arduo innamorarsi di un mondo di gioco pur vasto e articolato che consentiva una crescita e una gestione del personaggio principale piuttosto approfondita e, soprattutto, un livello di sfida decisamente elevato che rappresentava una buona attrattiva per i giocatori più navigati. Purtroppo, a poco è servita l'opera di rattoppamento operata dagli sviluppatori nei mesi successivi alla pubblicazione: il nome Two World è diventato sinonimo di occasione fallita.
Gli sviluppatori di Two World II, la cui uscita è prevista per questa primaversa su PC, Macintosh (gioia e tripudio per i fan della Apple), PlayStation 3 e Xbox 360, sono consapevoli di dover risalire la china della notorietà e hanno cercato di fare tesoro di tutte le critiche ricevute dai videogiocatori, a partire dagli aspetti strettamente cosmetici.

Questione di Grazia

Il motore grafico che muoverà Two World II si chiama Grace e comprenderà tutti i moderni ritrovati tecnici visti negli ultimi tempi, tra i quali un sistema di illuminazione dinamica e l'implementazione di un motore fisico applicato a tutti gli oggetti movibili. Quindi possiamo aspettarci barili che rotolano, tavoli ribaltati, oggetti che cadono in modo realistico e così via. Ovviamente gli interventi maggiori hanno riguardato le animazioni, che ora sfruttano il motion capture per essere più realistiche.

E se un mondo nei guai non basta...

Tante sono state le critiche ricevute al riguardo che si è scelto di scritturare dei fiorettisti olimpionici per i combattimenti e di rivolgersi a Hollywood per le animazioni dei cavalli, acquistando tra l'altro le animazioni già usate in Assassin's Creed. Pare che anche le scene di sesso presenti nel gioco siano state realizzate con il motion capture (...dove si firma per il lavoro?). Ahem, non vi aspettate niente di particolarmente sconcio. Scherzi a parte, il risultato complessivo sembra veramente convincente e può far dimenticare in un baleno le brutture del titolo passato che tanti incubi hanno causato e che probabilmente hanno ispirato la canzone sanremese di Emanuele Filiberto di Savoia e Pupo. Le stesse ambientazioni hanno subito un grosso restyling, con un occhio particolare alla resa dei paesaggi, ancora più vasti e dettagliati di prima, e dei dungeon, sicuramente più vari e dall'aspetto più oscuro e minaccioso. Il livello di dettaglio appare notevole e Reality Pump, lo sviluppatore, ha garantito di aver particolareggiato ogni stanza di ogni edificio del gioco, in modo da differenziare tutti gli ambienti. A quanto pare nessun mobile sarà uguale a un altro.

Gameplay e multiplayer

Per quanto riguarda il gameplay, tra le novità annunciate particolare enfasi è stata posta sul sistema degli incantesimi, che permetterà di svilupparne un numero illimitato. Di base le magie saranno legate a degli amuleti, che nella loro forma base consentiranno l'esecuzione di incantesimi dagli effetti comuni (ad esempio la classica saetta d'energia o l'indispensabile scudo magico). Si tratta di poteri ben conosciuti che accontenteranno gli utenti meno scafati e quelli che non vogliono perdere troppo tempo con la magia. Chi volesse approfondire invece, potrà smontare gli amuleti e aggiungere ingredienti diversi per ottenerne di personalizzati.

E se un mondo nei guai non basta...

Ad esempio sarà possibile aggiungere poteri evocativi alle magie d'attacco, oppure modificare i bonus degli incantesimi protettivi e di supporto. Le possibilità sono veramente molte e siamo curiosi di verificare sul campo il funzionamento di tutto il sistema.
Sarà possibile giocare anche online in modalità appositamente sviluppate. Si potrà quindi affrontare una campagna in co-op, opzione sempre gradita dai videogiocatori, da cui pare si trarranno chiarimenti sulla campagna per giocatore singolo, e scontrarsi con gli altri giocatori in un PvP molto particolare in cui bisognerà costruire e gestire le risorse di un vero e proprio villaggio per creare truppe da scagliare contro gli avversari, difendendosi nel frattempo dalle diverse minacce messe in campo dalla CPU. In effetti a descriverla così, questa modalità sembra più da strategico in tempo reale che da gioco di ruolo. Di interessante, oltre all'ambiziosità del progetto, che andrà sicuramente testato a dovere, c'è il fatto che parte di quanto realizzato in una modalità si rifletterà anche nelle altre. Si parla di vere e proprie specializzazioni nella creazione di oggetti particolari. Per chi se lo stesse chiedendo, diciamo subito che non si potrà usare il personaggio della modalità giocatore singolo, scelta che ha un senso in virtù dei diversi equilibri che regolano i due ambiti. Per il momento non abbiamo altri dettagli, torneremo a parlarne nel momento in cui avremo qualcosa di concreto su cui mettere le mani.

CERTEZZE

  • Sono visibili grossi miglioramenti dal punto di vista tecnico
  • Interessanti e originali le novità del gameplay
  • Modalità multigiocatore tutta da scoprire

DUBBI

  • Un progetto troppo ambizioso rischia di rivoltarsi contro sé stesso
  • Il multiplayer è tutto da verificare
  • La trama sarà all'altezza del resto?