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Rivoluzione Cyberpunk

Dal novembre 2008 solo voci. Finalmente con la GDC di San Francisco arrivano le dichiarazioni, accompagnate da un trailer realizzato con gli assets grafici del gioco. Basterà per saziare la nostra brama di Deus Ex?

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   16/03/2010

Ad oggi possiamo dire che nessun titolo, nonostante molti abbiano percorso la strada asfaltata da Looking Glass e Warren Spector, sia riuscito a riproporre la formula di Deus Ex in modo convincente, con la stessa cura e la stessa resa. Seguendo le orme di System Shock e Thief, il titolo Ion Storm ha integrato gioco di ruolo e componente action a livelli unici, riuscendo a regalarci un'esperienza quasi completamente dinamica in cui è realmente possibile scegliere come affrontare ogni singolo ostacolo ci si ponga davanti.

Rivoluzione Cyberpunk

Abilità, stealth e congegni cyberpunk hanno fatto di J.C. Denton l'agente segreto definitivo. Un super uomo che ogni giocatore ha potuto adattare al proprio stile di gioco, ritoccando in modo diretto le reazioni sul campo attraverso l'incremento di determinate abilità. Una formula davvero eccezionale ma anche talmente delicata da suscitare parecchi timori nei riguardi della possibilità di riuscita di questo terzo capitolo della serie. Il feeling del titolo è infatti talmente delicato da essere stato inficiato anche dai pochi cambiamenti che hanno interessato il secondo capitolo. Inoltre alle spalle di Deus Ex: Human Revolution non c'è Warren Spector e in questi ultimi mesi alcune dichiarazioni, come quella relativa all'utilizzo dello stesso motore di Tomb Raider, hanno appannato l'entusiasmo per una produzione che ad ogni modo non può che essere tenuta in grande considerazione.

La natura di Deus Ex

La paura che la ricetta originale venga storpiata è rafforzata da quanto successo ad altri nomi importanti che, dopo il ripescaggio, hanno visto la propria natura stravolta e impoverita nel tentativo di raggiungere una maggior fetta di pubblico. Per fortuna dal punto di vista della trama sembra che tutto sia al posto giusto. Deus Ex: Human Revolution è ambientato 25 anni prima degli eventi a cui abbiamo assistito nel primo capitolo e ha come protagonista Adam Jensen.

Rivoluzione Cyberpunk

Lo troviamo al centro del nuovissimo trailer rilasciato da Eidos che ci presenta un uomo a metà tra la menomazione e la rivoluzione del proprio corpo. Super soldato da una parte e vulnerabile essere umano dall'altra. Il filmato ci mostra un sogno premonitore in cui le due braccia di metallo del protagonista si trasformano in ali da angelo. Adam vola quindi verso il sole che brucia le sue piume ricacciandolo verso il suolo e uccidendolo. L'antico mito di Icaro si interfaccia con il mito moderno del cyberpunk di Human Revolution, che ci narra le vicende di un'umanità in bilico tra la tentazione di abbracciare l'evoluzione meccanica e il timore di perdere la propria natura. In ballo ci sono etica, eserciti potenziati, esseri biomeccanici e una vera e propria evoluzione della specie, tanto miracolosa quanto insidiosa. Si tratta di un argomento caro a Sheldon Pacotti, lo scrittore che ha tracciato i primi due titoli della saga e che, fortunatamente, ha voce in capitolo anche per quanto riguarda il terzo Deus Ex.

Action RPG


Molti sono stati i tentativi di unire gioco di ruolo e azione, molti dei quali, per una questione di esigenze, appartengono al genere dei giochi di ruolo online. Alcuni titoli, come Diablo e altri hack & slash, si sono accontentati di usare alcuni elementi RPG senza integrarli con il combattimento. Altri, come Morrowind, hanno si legato abilità e azione, ma in modo troppo semplicistico. Si tratta insomma di una strada percorsa più volte ma che solo con Deus Ex e Vampire Bloodlines ha trovato una complessità tale da integrare i due stili di gioco senza compromessi. Una strada lastricata di sforzi talvolta incompresi, talvolta eccessivamente costosi, spesso non colti da parte dell'utenza. La vittima più illustre è stata proprio Looking Glass Studios, la software house che ha dato i natali a System Shock e Thief e ha visto crescere Warren Spector. Quel Warren Spector che ha creato Deus Ex in seno alla sperimentale ma fallimentare Ion Storm. Uno sforzo riconosciuto dalla critica e da una parte dell'utenza ma che non ha salvato la software house dalla chiusura, nel 2005.

Look cyberpunk

Sullo sfondo della rivoluzione cybernetica troviamo Detroit. La città dei motori compie un balzo in avanti diventando la città della biomeccanica. Ma la città natale del protagonista è solo uno dei molti luoghi che Eidos Montreal ha promesso di farci visitare. Sul fronte artistico troviamo indizi nelle dichiarazioni rilasciate a Gamasutra dall'art director di Eidos Montreal Jonathan Jaques-Belletete: nessun elemento riciclato ma studio serrato dei primi due capitoli in modo da immergerci nel cyber-rinascimento che ha portato l'umanità fino agli eventi narrati durante il primo Deus Ex. L'obiettivo è dunque quello di raccontare l'epoca in cui tutto è cominciato. Il periodo in cui l'immaginario si è riformulato intorno alle nuove possibilità offerte dalla cybernetica plasmando il mondo fisico, la moda, le abitudini. Un mix di vecchio e nuovo che sta alla base degli immaginari cyberpunk più riusciti e che terrà conto di quanto è stato fatto con Gears of War, GRAW, Killzone 2 e compagnia bella in modo da ottenere un risultato che sia completamente nuovo, originale, affascinante e che al contempo sia artisticamente robusto e coerente. Parole queste confermate retroattivamente dagli artwork e dagli screenshot rilasciati ormai un anno emmezzo fa e che già mostravano un minuzioso lavoro di ibridazione tra passato e futuro, regalandoci un'idea di ciò che potremo aspettarci nel gioco finale.

In sintesi

Annunciato nel 2007, Deux Ex: Human Revolution è stato al centro di un vero e proprio vortice di voci, soffiate, mezze verità e notizie mai confermate. Alcune informazioni, come lo sviluppo su console, sono state rilasciate per vie traverse e le modalità di distribuzione sono ancora avvolte nella nebbia. Per fortuna in occasione della GDC il lungo silenzio si è rotto e le dichiarazioni alla stampa sono fioccate come la neve delle settimane passate. Le parole dei ragazzi di Eidos Montreal hanno delineato i contorni di un Deus Ex che sembra essere fedele al concept originale della serie. Certo ci saranno cambiamenti e non mancano quei riferimenti alla necessità di introdurre nuove idee e rinnovare la serie che fanno tremare le gambe ai fans più fedeli. Ma la svolta verso lo sparatutto di cui si parla da qualche tempo e che ha alimentato parecchie discussioni, non sembra avere alcun riscontro reale. Le parole "sparatutto tattico" apparse chissà dove hanno fatto sì che in alcune anteprime si sia parlato di totale abbandono della componente RPG, il tutto in barba all'intervista rilasciata a IGN dallo stesso direttore del progetto. Intervista che invece ci assicura che Deus Ex 3 resterà incollato al mix calibrato di gioco di ruolo, bivi, azione e stealth che dieci anni orsono ci ha fatto innamorare della serie. Confermati hacking e interazione sociale per aggirare alcuni ostacoli. Nominati finali multipli e confermata la presenza di più locazioni. Il tutto con l'obiettivo di raggiungere la stessa robustezza del primo capitolo in termini di narrazione, riflessione sociologica e complessità. Un obiettivo che ancora una voltà alienerà a Deus Ex la possibilità di avere una componente multiplayer, incompatibile con l'impostazione del gioco. Ma paradossalmente è proprio questa notizia apparentmente negativa a confermarci la veridicità di quanto dichiarato dai ragazzi di Eidos Montreal.

Rivoluzione Cyberpunk

La verità

Ci permettiamo di riportare la lampante dichiarazione rilasciata a IGN dal direttore del progetto Deus Ex 3.
Jean-Francois Dugas : Deus Ex: Human Revolution uses the first Deus Ex game, which perfectly married the first-person shooter and roleplaying game, as its reference point, so you can expect an experience similar to it.
Jean-Francois Dugas : Deus Ex: Human Revolution sfrutta il primo Deus EX, che ha perfettamente unito elementi da sparatutto in prima persona e ruolistici, come suo punto di riferimento, quindi ci si può aspettare un'esperienza simile a quella [dell'originale].

CERTEZZE

  • Stesso concept del primo Deus Ex
  • Trama articolata e matura
  • Parecchie locazioni

DUBBI

  • Concept ambizioso e complicato da realizzare
  • Nessuna nuova sul comparto tecnico