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Halo: Reach inizia la beta!

Oggi inizia ufficialmente la beta multiplayer di Halo: Reach per chi ha acquistato Halo 3: ODST. Dopo un week end di gioco, ecco la nostra prova con il Noble Team!

PROVATO di Antonio Jodice e Claudio Camboni   —   03/05/2010

Ci siamo, da oggi chi ha comprato a suo tempo HALO 3: ODST può accedere alla Beta di Halo: Reach, l'ultimo capitolo della saga sviluppato da Bungie, almeno per adesso. Di questa beta, rigorosamente multiplayer, si è fatto un gran parlare anche perché Microsoft si aspetta almeno 3 milioni di giocatori pronti a darsi battaglia con le nuove mappe, quattro in totale, e con le nuove modalità.

Halo: Reach inizia la beta!

Noi stessi avevamo già raccontato tutte le novità emerse dalle prime prove andando ad esaminare le nuove arene di gioco e le notizie più rilevanti. A mancare, però, era la prova pad alla mano che abbiamo finalmente potuto fare avendo accesso alla beta durante il week end, rendendoci conto che, pur trattandosi di un tipo di gameplay a cui siamo abituati da anni a livello di sensazioni, Bungie ha portato così tanti cambiamenti da stravolgere quasi completamente l'ossatura base del gioco. Andando a cambiare i respawn time, inserendo le classi, nuove modalità e una struttura di levelling che per la saga è del tutto inedita.

Ci siamo!

Innanzitutto, bisogna tener presente che quanto stiamo per raccontare potrebbe non corrispondere a quel che vi troverete sullo schermo quando andrete a scaricare il file da 1.15 giga della demo, perché Bungie ha strutturato la vita della beta in più fasi, con il rilascio graduale di modalità e mappe. Durante il week end, solo due erano disponibili delle quattro previste, ovvero Powerhouse e Sword Base, che trovate descritte più sotto, Team Slayer da 16 giocatori non era ancora selezionabile e si poteva giocare solo con una modalità chiamata Free For All, sostanzialmente un tutti contro tutti per 8 giocatori, e la più gettonata serie di modalità, ovvero quella che mette sul campo due squadre da 4 giocatori che si combattono in una rotazione di modalità.

Halo: Reach inizia la beta!

All'inizio di ogni match, vengono proposte ai due gruppi 3 modalità diverse sulle due mappe disponibili, in modo che si possa votare quella desiderata con il capogruppo che decide i criteri di ricerca del matchmaking tra il più rapido, uno che tenga conto della velocità di connessione, della lingua e del livello di gioco dei partecipanti. La novità più rilevante è quella relativa ai poteri superiori delle armature che si attivano con LB: scegliendo una delle modalità che vede possibile scegliere uno Spartan (e per adesso sono tutte quante tranne Covy Slayer, unica in cui spuntano gli Elite Covenant), si presenta al giocatore una selezione di quattro combinazioni ovvero Ricognitore, Guardiano, Aereo e Cacciatore. Il potere superiore legato alla prima è la corsa che, unita alla spada Covenant o al Martello permette sequenze infinite di kill, soprattutto negli spazi più ristretti. Scegliendo Guardiano, invece, si ha la possibilità di attivare uno scudo energetico che prosciuga le difese dei nemici vicini e che rende invulnerabili fino al suo esaurimento; con Aereo si ha disposizione il jet pack e con Cacciatore si diventa invisibili e si fanno impazzire i radar avversari. Dei Covenant si sa poco ancora, visto che entrambe le combinazioni di armi e poteri disponibili danno solo una mossa di evade che è una capriola in qualsiasi direzione.
Dopo poche partite ci si rende conto che le possibilità offerte da questi poteri sono infinite e che ogni match si risolve in un bilanciamento continuo di intuizioni, di abilità da dosare e gestire a seconda della conformazione della mappa e della modalità che si sta giocando. In Cattura la Bandiera un giocatore può proteggere il portatore attirando su di sé il fuoco mentre attiva lo scudo, per permettere ad un altro di colpire l'avversario. Con il Jetpack si possono raggiungere più velocemente i territori da conquistare in King of the Hill. Con l'Invisibilità si diventa assassini letali, con tanto di fatality alle spalle del giocatore, mentre con la corsa, arrivare per primi a prendere un'arma diventa più facile. Insomma, questione di scelte e di strategia. Anche perché il gameplay è cambiato, i respawn sono molto più veloci che in precedenza e non c'è quasi mai un attimo di sosta. E' una sensazione nuova perché laddove Halo 3 si inseriva perfettamente nella continuità della saga, qui si ha la netta impressione, e sin da subito, che ci sarà da familiarizzare con una serie di meccaniche divertenti e completamente nuove, sempre con il lavoro certosino di bilanciamento che ha fatto della saga uno dei giochi online più giocati di sempre.

Livelli e crediti

Cambiato radicalmente è anche il sistema di progressione. Dopo ogni match vengono attribuiti dei crediti, a seconda della prestazione. Accumulandoli si sale di livello e, soprattutto, si possono acquistare nuovi elementi con cui personalizzare il proprio Spartan, dai corpetti alle spalle alle visiere e agli accessori, con variazioni che sono unicamente estetiche ma che andranno ad identificare il tempo dedicato al gioco di ogni utente. Graficamente si vede sin da ora il lavoro dedicato da Bungie al perfezionamento dell'engine di Halo. Finalmente è stata inserita una forma di Antialiasing, che se pur è un 2x, rende l'immagine molto più pulita delle precedenti incarnazioni su Xbox 360, eliminando gran parte delle scalette che piagavano Halo 3. Le texture sono ancora più definite e i modelli di Covenant e Spartan sono molto più dettagliati, cosa che si nota ancora di più per via delle moltissime nuove animazioni soprattutto nel corpo a corpo, parte che ha evidentemente ricevuto un boost di attenzioni davvero notevole. I Cacciatori che alle spalle sguainano il coltello per colpire mortalmente gli altri Spartan con una sequenza di fotogrammi degna di un action, o i Guardiani che si chinano a terra per attivare lo scudo energetico ghermendo il pugno a terra danno una venatura da action all'azione che è una ventata d'aria fresca che rispetta quanto fatto sinora da Bungie.

Halo: Reach inizia la beta!

Queste le novità a caldo e le nostre impressioni, formatesi giocando con giornalisti e giocatori che, facendo carte false, sono riusciti ad accaparrarsi dei codici per arrivare online con qualche giorno d'anticipo. Meccaniche oliate che si sposano con novità che richiederanno mesi per essere assimilate a dovere, mentre si dovrà imparare a saper ben scegliere il potere da selezionare, a seconda del tipo di gioco che si vuole tenere durante una partita, pronti a cambiare tattica dopo un Respawn con un dinamismo tutto nuovo.
Nelle prossime settimane torneremo a fare il punto della situazione, tenendo sotto controllo l'evolversi della beta ed andando a provare le nuove Mappe, i mezzi e le modalità che mano a mano verranno messe a disposizione. Per adesso, questa beta ha tutta l'aria di essere una vera festa per tutti quelli che hanno imparato ad amare l'universo di Halo nel corso degli anni.

Tutte le info!

Ancora pochi giorni e tutti i milioni di fan che hanno acquistato Halo ODST potranno accedere finalmente a quella che si preannuncia già come la beta più attesa della storia. Halo Reach è pronto a sbarcare su Xbox 360 di tutto il mondo con un assaggio del suo multiplayer fino all'uscita del gioco completo a settembre 2010. Quello che sulla carta appare come solo con un piccolo test si rivela invece una sostanziosa anteprima di quello che ci attende a fine anno: ben quattro mappe e quattro modalità inedite sono quasi pronte ad essere scaricate dal servizio Live Arcade, semplicemente inserento il disco di ODST e autenticandosi online.

Halo: Reach inizia la beta!

Fin dalla sua prima apparizione, quasi dieci anni fa, Halo ha saputo reinventare un genere fino ad allora molto PC oriented creando un sapiente mix tra bilanciamento delle armi, gameplay allo stesso tempo user-friendly e profondo ed un magistrale level design che è riuscito ad esaltare tutte queste caratteristiche. Chi crede che in realtà Halo non abbia mai inventato niente ha probabilmente ragione, ma in realtà la serie Bungie è stata la prima a saper mescolare in un modo così perfetto ed equilibrato tutti quegli elementi che fanno grande uno sparattutto e a portare un genere intero, gli FPS, su console di fatto. Ad ogni capitolo, poi, la serie si è sempre saputa reinventare con nuove armi disponibili al proprio arsenale, modalità di gioco inedite ed items dalle funzioni più disparate, ma riuscendo al contempo a mantenere quell'equilibrio perfetto magicamente conquistato. Halo ha ridefinito il genere e si appresta a farlo ancora una volta, il 3 Maggio 2010, nel frattempo abbiamo raccolto tutte le novità che sono emerse dai primi test in anteprima.

Cacciatore di taglie su Powerhouse

Ogni ambientazione inserita nella beta multiplayer ha la specifica funzione di mostrare le potenzialità di una nuova modalità. Le mappe sono studiate per far rendere al massimo le novità introdotte, anche se due di esse si prestano ad utilizzi general purpose, ovvero per qualsiasi tipo di gioco. Powerhouse, la prima mappa selezionabile, è una vecchia centrale idroelettrica riconvertita ed utilizzata dai locali su Reach per ottenere energia. E' una mappa quasi simmetrica che contiene nella sua parte centrale le armi più potenti (come il Rocket launcher). La sua natura ibrida di mappa aperta/chiusa favorisce un approccio del tutto personale all'attacco della squadra nemica: si può passare dalla parte centrale affrontando il fuoco avversario frontalmente, oppure fare il giro dalla parte sopraelevata, magari sfruttando la posizione favorevole per colpire da cecchino ed aiutare i compagni ad addentrarsi. La zona chiusa, quella interna della stazione, invita i giocatori ad un approccio vis-a-vis con fucili a pompa e granate. Powerhouse è ideale per testare la nuova modalità Headhunter appositamente inventata per Halo Reach.

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Gli Spartan devono qui raccogliere teschi (ottenendoli facendo tante più kill possibile, ogni uccisione ne fa ottenere uno), e depositarli nel proprio magazzino posizionato nella parte più esterna della mappa. I vari teschi trasportati (anche più di uno alla volta), a differenza delle bandiere, consentono comunque allo Spartan di poter combattere ed utilizzare abilità ed item, sfruttandone i vantaggi a proprio favore. Se si viene uccisi, però, perdiamo tutti i teschi che stiamo trasportando ed è necessario rimetterci nuovamente "a caccia" gironzolando per la mappa. A complicare ulteriormente la faccenda, dando ancora più sale alla modalità Headhunter, ci pensa un bell'indicatore sopra le nostre teste che suggerisce a tutti i nostri nemici quanti teschi stiamo trasportando, rendendoci di fatto bersagli ancora più facili ed appetibili in caso stiamo tornando carichi al magazzino. Lo sprint per la corsa, una delle nuove abilità, è qui fondamentale per colmare il gap che ci separa dalla zona di scarico in modo molto più veloce e rapido, e spesso consente di salvarci la vita con relativi teschi annessi.

Generator Defense su Overlook

Bungie definisce con poche e semplici parole Generator Defense, la seconda modalità inedita aggiunta in Halo Reach: "si tratta fondamentalmente di mettere tre Spartan contro tre Elite". I primi sono chiamati a difendere tre generatori energetici posizionati nella parte superiore di una collina, mentre i secondi devono riuscire ad avvicinarsi e distruggere i tre obiettivi. Questa modalità è possibile (al momento) solo nella nuova mappa di Overlook, studiata appositamente per rendere al meglio le caratteristiche di Generator Defense. La mappa è asimettrica e ricorda vagamente quella indimenticabile delle "scale" nel primo Gears of War, nella quale due squadre si scontravano, a rotazione, partendo dal basso o dall'alto. Gli Elite sono sicuramente più grossi, veloci e resistenti ma allo stesso tempo risultano anche più facili da colpire, considerata anche la posizione favorevole degli Spartan. I giocatori possono sperimentare entrambe le fazioni in quanto questa modalità scambia le squadre con turni di cinque minuti, a meno che una delle due non riesca a distruggere tutti e tre i generatori. All'inizio del turno viene "droppata" un'arma, a favore degli attaccanti, a rotazione tra Sniper rifle o i nuovi Spartan Laser e Rocket Launcher, cosicchè ancor prima di inquadrare l'obiettivo dei generatori si debba pensare all'equipaggiamento.

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Gli Spartan, oltretutto, hanno la capacità di "bloccare" un generatore (premendo il tasto X accando ad esso) per la durata di 30 secondi. Potrebbe sembrare un tempo molto breve, ma in un turno frenetico di 5 minuti, con tre nemici che ci attaccano da ogni lato e direzione, appaiono come secondi infiniti. La strategia che può scaturire da un match 3 vs 3 in una mappa asimmetrica di questo tipo è enorme. Pensiamo solo che, in modo del tutto naturale, tre giocatori tendono a coprire altrettanti generatori in difesa. Ma se anche uno solo di questi viene ucciso può rimanere un generatore scoperto, che a sua volta può essere attaccato non da un'Elite, ma da due o tre nemici contemporaneamente. L'azione corale e la strategia di squadra, in questo senso, è fondamentale e fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Non c'è un modo universalmente giusto di difendere o attaccare se non quello di comunicare al meglio possibile con i propri compagni. In questo senso Gears of War ha probabilmente insegnato molto.

L'Invasione su Boneyard

La nuova modalità Invasion, disponibile solo sull'immensa mappa Boneyard appositamente creata per l'occasione, è una delle due che mette di fronte Spartan agli Elite, esattamente come Generator Defense. La differenza, però, è che adesso sono proprio gli umani ad essere posizionati in difesa mentre gli Elite cercano di attaccare e conquistare il territorio durante tre fasi/obiettivo distinte. In ognuna di esse vengono resi disponibili nuovi mezzi da poter essere utilizzati man mano che ci avviciniamo alla base nemica. La mappa è una delle più grandi di Halo Reach e consente battaglie in grande scala con ampio uso di carri, jeep e mezzi di trasporto. Apparentemente lineare, Boneyard è disegnata per avere innumerevoli sbocchi, strade secondarie, scorciatoie e luoghi dove nascondersi, anche se l'intento primario dei level designer è evidentemente quello di voler far sperimentare una vera e propria "invasione" di massa in stile sbarco in Normandia provocando si un'azione corale e di gruppo, ma anche l'angoscia e la solitudine del "si salvi chi può" sotto il fuoco e le granate Spartan.

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Dopo aver attraversato la parte esterna della mappa si arriva al cuore di Boneyard, la roccaforte Spartan ricavata dal cimitero di un'antica fabbrica in disuso, ed è proprio qui dentro che si concentrano i combattimenti. La modalità Invasione è definita dagli stessi Bungie una "vehicle-full frenzy" ambientata in un enorme sandbox abbastanza grande da contenere mezzi corazzati per tutti i giocatori. Per capire meglio di cosa si tratti, ai giocatori di Battlefield Bad Company 2 basti pensare che Invasion è molto simile a quanto già visto nella modalità "Rush" dello sparatutto Electronic Arts. Non tutte le modalità di Halo Reach sono disponibili immediatamente nella Beta rilasciata il prossimo 3 Maggio: Bungie ha in mente almeno 5 fasi distinte nelle quali poter rilasciare altri contenuti e opzioni multiplayer. Pensiamo solo ai classici Slayer, Re della Collina, cattura la bandiera e le vecchie modalità territorio di Halo 2 che faranno la loro ricomparsa. Quasi sicuramente verrà inserita anche una nuova modalità Slayer Pro nella quale l'unica abilità attiva sarà la corsa e dove saremo sprovvisti di motion tracker.

Stockpile su Sword Base

La quarta ed ultima mappa della prossima Beta di Halo Reach è una imponente base operativa umana chiamata Sword Base. Il complesso, enorme e ideale per scontri ravvicinati in ambienti chiusi, si eleva in verticale per 5/6 piani (dipende da quale lato si parte, è una mappa leggermente asimmetrica) dal cortile principale che si trova di fronte al palazzo. Internamente si susseguono atri, scalinate, corridoi e stanze e le armi principali sono dislocate in ogni livello. Uno sniper rifle si trova ovviamente all'ultimo piano e farà la felicità dei cecchini che amano seguire l'azione defilati e nascosti, mentre il nuovo Plasma Launcher si trova nella passerella più alta della base. Poteva mancare una spada energetica in una mappa che si chiama Sword Base? Ovviamente no, e proprio come in una mappa analoga di Halo 3 sarà l'arma che farà la differenza in questi ambienti chiusi. Stockpile è una mappa ideale per modalità team vs team essendo un'ambientazione quasi simmetrica e per di più disegnata con colori netti e differenti a seconda della zona di nascita (rosso / blu).

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Bungie ha inserito Sword Base per far provare la nuova modalità Stockpile di Halo Reach: si tratta, in sostanza, di un party game tra due squadre avversarie in un mix tra il buon vecchio "cattura la bandiera" e un "difendi il territorio". Nella mappa appaiono random quattro bandiere da catturare e riportare alla propria base. Non basta, però, impossessarsi di una di esse o depositarle nel nostro magazzino per siglare un punto, ma il sistema "scannerizza" e conteggia le bandiere contenute nella base di ogni team ogni 60 secondi, anche se queste si trovano in mano ai nemici. In un match di 10 minuti, in pratica, il gioco fa 10 check delle bandiere presenti e ad ognuno di essi assegna un certo punteggio in base a quante sono in possesso di ognuno dei due team. I punti di respawn delle bandiere sono random ma precalcolati in circa 10/12 posizioni diverse che si possono memorizzare dopo poche partite: il bello è che nessuno può prevedere esattamente quali saranno.

Armor Abilities

Proprio come in Modern Warfare, una della più grosse innovazioni provate nella beta di Halo Reach è quella di poter assegnare al proprio personaggio tutta una serie di "power up" specifici da poter utilizzare in battaglia, magari scelti in base al tipo di mappa o modalità che stiamo per affrontare. Ricordate gli item presenti a giro per le mappe di Halo 3? Scordateveli. Adesso non c'è più bisogno di dover correre verso uno di essi richiando di lasciarci la pelle perchè un nemico se ne è già impossessato. Nella HUD di gioco c'è uno specifico slot per le "Armor Abilities" che può essere personalizzato in base alle nostre esigenze. Una volta utilizzata l'abilità, questa si ricarica automaticamente in modo abbastanza veloce. Non ne abbiamo parlato nei paragrafi precedenti proprio per lasciarvi libera l'immaginazione di creare situazioni, azioni di combattimento e tattiche in ogni mappa o modalità disponibile nella beta. Da sempre, il gameplay perfettamente calibrato di Halo si regge su un sistema di bilanciamento in stile carta-forbice-sasso, nel senso che in ogni situazione si può vincere o perdere grazie ad una combinazione di armi/items/bravura particolarmente favorevole ed intelligente (o il contrario, ovviamente).

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In molti temevano che una personalizzazione del genere rovinasse il gameplay regalando eccessivi vantaggi o svantaggi in modo squilibrato. Ebbene, le nuove abilità regalano si qualcosa in più al giocatore che le usa, ma la loro implementazione ed i loro effetti secondari fanno si che nessuno sia mai veramente superiore ad un altro giocatore. La bravura e la manualità sul joypad sono quanto mai fondamentali per vincere, quindi. Una delle più grosse aggiunte è il Jet Pack, accessorio fondamentale per chi ama volare: con questo simpatico gadget, già utilizzato da Michael Jackson in alcuni concerti per svolazzare sopra il pubblico, è possibile infatti spiccare il volo sulle teste dei nostri attonici nemici e poterli colpire così in volo. Tenendo premuto il tasto dorsale ci teniamo a mezz'aria con la possibilità di salire sempre di più. Attenzione, però, a raggiungere altitudini troppo elevate ed esaurire il carburante, il risultato potrebbe essere comico. Ma cosa succede se ci dovessimo trovare a librare in aria insieme ad un nemico? Halo Reach ha inserito un sistema di "Aerial Execution", mosse che consentono di colpire ed uccidere un avversario che si trova in aria proprio come noi, e ancora una volta sarà questione di giusto timing e coordinazione. Pensate a mappe verticali come Sword Base e capirete velocemente come un Jet Pack possa essere il miglior amico dello Spartan, a volte.

Call of Reach

In mappe chiuse, o in modalità difensive, è invece molto interessante l'Active Camouflage (Active CAMO), che consente di disperdere i nostri movimenti sui radar avversari, rendendoci praticamente invisibili negli spostamenti (nei precedenti Halo era necessario muoversi acquattati). Anche l'Active Camo può essere utilizzato sia da Spartan che da Elite, ma non ha una durata infinita. Si consuma infatti velocemente tanto quanto è rapido il nostro spostamento, e comunque alla scadenza del proprio timer il suo effetto svanisce. Una delle caratteristiche di gioco più richieste dai giocatori di tutto il mondo (dopo averla provata in praticamente tutti gli sparatutto), è invece lo sprint, la corsa.

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Rispetto a videogiochi analoghi, infatti, si è sempre avuta l'impressione che i personaggi di Halo "camminassero" molto lentamente in battaglia, invece di correre. Scelta probabilmente mutuata dallo sviluppo specifico su console e lo sfruttamento del pad analogico piuttosto che di un rapido mouse. In un certo senso, Bungie ha quindi ed infine ceduto ed inserito la famosa "corsa", creando una Armor Ability specifica per effettuarla. Ovviamente, anche in Halo Reach non è possibile sparare o mirare durante le veloci scorribande con lo sprint attivato. L'abilità "Evade", invece, consente di fare un rapido "salto" in una qualsiasi direzione per schivare nemici, pallottole, mezzi o quant'altro si pari dinnanzi a noi all'improvviso, come una sorta di mossa evasiva atta a salvarci la pelle in situazioni disperate.

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Un'ultima abilità difensiva molto utile è la "Armor Lock", che consente di congelare la propria corazza e renderla invulnerabile ad ogni attacco per pochi attimi o secondi (dipende da quanto teniamo premuto il pulsante). In quegli istanti i proiettili vengono deviati dalla barriera, ma rimaniamo praticamente pietrificati e senza la possibilità di muovere un pollice. Anche questa è un'abilità di difesa passiva utile a salvarci nelle situazioni più difficili e compromesse. Le Armor Abilities possono essere selezionate e scelte ad ogni respawn, ma sono necessariamente collegate a specifiche armi per non rendere sbilanciato il gioco. Almeno nella Beta.

Mille altre novità

Coloro che, con spavalderia, impugneranno il pad nella beta di Halo Reach convinti di saperci giocare già alla perfezione si ricrederanno presto. Il layout dei tasti, infatti, è stato dopo anni ed anni modificato, lasciando inizialmente spiazzati tutti coloro che ormai avevano fatto il callo premendo sul tasto B per gli attacchi corpo a corpo. Nella Beta di Halo Reach è infatti svelato che il tastone rosso adesso serve a lanciare granate, mentre ne è stato riservato uno speciale per i colpi ravvicinati. Adesso è infatti possibile eseguire le cosiddette "Assassination Move", mosse speciali che uccidono l'avversario se preso in un agguato ravvicinato. A seconda della posizione d'attacco si ottiene un'animazione diversa nella quale la telecamera stacca dalla soggettiva e diventa in terza persona, lasciandoci godere appieno la nostra azione assassina. L'attacco è diverso se piombiamo addosso ad un nemico dall'alto (magari utilizzando il Jet Pack), oppure gli sgusciamo da dietro grazie all'Active Camo. Per quanto riguarda gli altri tasti, il dorsale sinistro è dedicato alle abilità, mentre X serve a ricaricare l'arma. Per fortuna, già nella Beta è attiva la modalità Teatro e la condivisione dei file che permetteranno di poter rivedere e salvare le migliori azioni di gioco per poi condividerle con tutti i nostri amici o direttamente sul sito ufficiale Bungie tramite upload diretto.

Halo: Reach inizia la beta!

Già nella Beta, inoltre, possiamo apprezzare tutti i miglioramenti e le novità inserite nel matchmaking: l'auto-queue permette di inserirci in partita automaticamente quando i nostri amici hanno completato un turno, l'active roster permette invece di accedere direttamente alla lista amici senza dover utilizzare quella principale della dashboard Xbox, rimanendo quindi sempre all'interno del gioco, un nuovo sistema di scelta delle connessioni da la priorità alle linee più veloci ed inoltre è stato creato un metodo di votazioni dei giocatori. La beta di Halo Reach è qualcosa più di una "piccola prova" e contiene la maggior parte delle innovazioni create da Bungie per dar vita al loro Halo definitivo. Nuove armi, mappe incredibili, modalità inedite, abilità ed un nuovo e più prestante matchmaking promettono scintille che dureranno molto a lungo. Halo Reach si prepara veramente ad essere il non-plus-ultra degli sparattutto, mescolando elementi di gameplay classici presi dal primo, indimenticabile Halo: Combat Evolved, mescolandoli con un gameplay ancora più fresco, divertente e veloce, mutuato dall'incontro con i nuovi grandi classici moderni come Modern Warfare e Battlefield, ma mantenendo il suo personalissimo feeling e la solita, ancora una volta perfettamente bilanciata, giocabilità impareggiabile.

CERTEZZE

  • Nuove modalità, armi e abilità
  • Gameplay sempre perfettamente bilanciato
  • Le armor abilities aggiungono strategia

DUBBI

  • Il nuovo matchmaking è da testare a pieno regime