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La trilogia è completa

Ad un evento esclusivo nella downtown di Los Angeles abbiamo provato la modalità Beast e non solo...

PROVATO di Antonio Jodice e Claudio Camboni   —   17/06/2010

Dopo aver assistito all'uscita da vera e propria rockstar di Cliffy-B sul palco della conferenza Microsoft, qui all'E3 2010, in cui finalmente è stato mostrato un breve spezzone della campagna single player di Gears of War 3, ecco che ci siamo trovati la modalità Beast tra le mani, durante un evento in un locale di Downtown a LA. Tra cocktail di qualsiasi sorta e personaggi dell'industria dei videogiochi, dallo stesso Cliffy, fino a Peter Molyneux ci siamo accomodati su un divano di pelle, in un setting che ricordava in tutto e per tutto Bioshock, e abbiamo giocato diverse ondate di questa nuova idea Multiplayer di Epic che, ne siamo certi, mieterà diverse vittime su Xbox Live.

Siederai alla destra del Padre

Chi avrebbe mai scommesso, quasi quattro anni fa, che quel biondino ci avrebbe regalato una delle esperienze videoludiche più complete e profonde della generazione? Un autentico capolavoro che, proprio come ha saputo fare Halo tra gli sparatutto in soggettiva, ha rivoluzionato quelli in terza persona buttando sul piatto innumerevoli trovate, idee e meccaniche di gioco inedite. L'impresa non era affatto facile, soprattutto quando si ha tra le mani un gioco quasi perfetto, ma con il secondo capitolo Epic aveva introdotto numerose novità, di fatto consegnandolo al mondo come vero e proprio seguito piuttosto che un piatto more of the same.

La trilogia è completa

Con l'arrivo del capitolo conclusivo della saga il lavoro è ancora più delicato e difficile, perchè il terzo Gears of War introduce ancora una volta tanti elementi, ma mantenendo il proprio feeling caratteristico ed il suo gameplay perfettamente bilanciato negli scontri tra umani ed alieni. L'introduzione del soldato donna non è una novità per nessuno, visto che si poteva intravedere da alcuni artwork distribuiti molto prima della presentazione del gioco. Cliffy-B ha definito la sua ultima creatura "il peggior segreto della storia dei videogiochi" proprio perchè tante informazioni sono trapelate ben prima di quanto dovuto. All'E3, fortunatamente, non si parla di voci o rumor ma sono le Xbox 360 e i loro joypad a parlare direttamente per conto di Cliffy.

Scatena la bestia che è in te!

Se il secondo capitolo di Gears of War ha visto l'introduzione dell'ottima modalità Orda, nel terzo Epic fa specchio riflesso e gira completamente la prospettiva di gioco di questa modalità. Prendete una serie di mappe, metteteci dentro qualche COG ed una serie infinita di Locuste, ora fateli scontrare ad ondate. Cosa c'è di nuovo? Che stavolta non siamo i buoni, gli umani, ma vestiamo i "panni" delle Locuste cercando di stanare quelle montagne di muscoli di soldati. Ovviamente non abbiamo solo una vita disponibile, ma ci rigeneriamo dopo ogni morte. Fare il Ticker non sarebbe altrimenti molto gratificante, visto che le simpatiche bestiole esplodono non appena raggiunto l'obiettivo. Possiamo di volta in volta scegliere qualche particolare guerriero può servire alla (dis)onorata causa, sfogliando il menù di Locuste disponibili: classici droni, granadier per combattimenti tra launcher, Sniper, se i COG sono nascosti lontano, Boomer per devastanti incursioni oppure una intelligente e astuta guardia Theron per uno scontro alla pari su tutti i livelli. La fauna delle Locuste è decisamente variegata e ribaltando la prospettiva di gioco le possibilità si moltiplicano, creando un gameplay ancora una volta profondissimo, ricco di elementi ma ugualmente bilanciato alla perfezione. Ogni qual volta si riesce ad abbattere un COG veniamo ricompensati di un bonus che ci permette di cambiare tipologia di Locusta, riportandoci alla mente un altro grandissimo gioco che risponde al nome di Left 4 Dead, nel quale proprio come nella modalità Bestia, si possono indossare i panni dei "cattivi".

La trilogia è completa

La modalità Bestia è ovviamente giocabile insieme a quattro altri giocatori, e regala le maggiori sensazioni in multiplayer perchè per quello è stata studiata. Oltre alla grande quantità di Locuste e di armi, è anche la rotazione delle mappe ad assicurare che il gameplay sia sempre diverso, fresco e nuovo. Epic promette una grande diversificazione delle location di gioco proprio per sfruttare al massimo l'eterogeneità delle caratteristiche aliene. Non tutte le razze saranno disponibili nei menù di scelta l'11 Aprile 2011, però: le Locuste più forti e potenti vanno sbloccate ed ottenute con un sistema di livellamento simile a quello di un gioco di ruolo o altri sparatutto moderni, visto che dopo ogni ondata si ottengono dei crediti a seconda della propria prestazione.
Si parte quindi dalle truppe di fanteria leggera, fino ad arrivare ai possenti Berzerk una volta ottenuta la necessaria esperienza. Ogni tipologia ha le sue precise caratteristiche, sia nel gameplay che per quanto riguarda la visuale di gioco. Ad esempio i Ticker possono camminare sui muri e sui soffitti delle stanze, ed una volta individuati i COG da colpire, tramite la pressione del tasto B, si possono far esplodere. La velocità di spostamento cambia per ogni classe, anche. Ovviamente i Berzerk sono i più lenti, ma anche i più potenti e distruttivi. Hanno una visuale miope che ci costringe a posare tutta l'attenzione su cosa accade nei metri più ravvicinati e tralasciare le distanze lunghe. La modalità Bestia è nettamente più raffinata, completa e divertente di quella Orda, prorio grazie alle mille variabili messe in campo da questo tipo di gameplay.

Curiosità

All'evento di Los Angeles, la stessa versione su cui si poteva giocare a Beast, incorporava anche la campagna single player nel breve trattato mostrato alla conferenza Microsoft e che potete vedere qui nell'articolo. Impietosito dalle nostre richieste, l'addetto di Epic ci ha lasciato ammazzare un paio di locuste proprio in questa parte iniziale della demo, giusto il tempo per godere di una cosmesi che lascia sempre il segno, rivisitata e migliorata com'è in tutti i suoi elementi. Pochi istanti per tirare giù un paio di lucertoloni con il nuovo Lancer, armato di baionetta, e per farsi venire una gran voglia che il tempo voli fino alla primavera del 2011!

Carne al fuoco

La novità della modalità Bestia nel comparto multiplayer è ovviamente una delle sorprese più grosse ma soprattutto gradite da tutti, ma anche la campagna per il giocatore singolo ha tutte le carte in regola per stupire. Innanzitutto il cooperativo è stato "potenziato" e portato fino a 4 giocatori, introduzione di tutto rispetto visto che Gears of War 2 era in molti frangenti imperniato proprio sulla cooperazione. In Gears of War 3, infatti, ci sono numerosissimi passaggi da affrontare necessariamente in gruppo, ma tutto il gioco è evidentemente disegnato attorno alla possibilità di muoversi compatti in quattro. Il level design tiene conto di tutti i giocatori in campo e regala scorciatoie, vie secondarie e passaggi nascosti da percorrere come ognuno meglio crede. Ma cosa ancora più importante il gioco non si sviluppa esclusivamente in orizzontale come i "vecchi" Gears of War, ma sale spesso in verticale per dare l'opportunità ai cecchini di fare la loro parte e coprire la squadra sottostante, che nel frattempo sta affrontando le odiate Locuste a suon di fucili (a doppia canna, anche) e mitragliatori. Se qualcuno può pensare che il gioco sia più semplice, in gruppo, è presto contraddetto: Gears of War 3 alza il livello di sfida con una difficoltà calibrata su questa novità, ed introduce anche nuovi temibili alieni ancora più potenti e incattiviti. Le radiazioni dell'imulsion hanno provocato mutazioni genetiche alle Locuste che hanno subito profonde trasformazioni (in peggio, ovviamente) e alcune deformazioni. I cambiamenti sono subito evidenti: lunghi e bruttissimi tentacoli spuntano dai loro corpi, librandosi nell'aria con fare minaccioso e nervoso.

La trilogia è completa

Questi tentacoli non solo ne potenziano le capacità distruttive, ma li rendono anche in grado di distruggere alcuni nostri ripari, rendendoci di fatto più vulnerabili e scoperti. Le coperture, si sa, sono il cuore di Gears of War, ed il loro utilizzo è sempre al centro del suo gameplay. Oltre alle novità sulle locuste e le nuove armi presentate (il fucile a doppia canna), anche i combattimenti corpo a corpo sono stati resi ancora più spettacolari e vari con l'introduzione di mosse inedite. Ad esempio, grazie alla lama inforcata sulla punta della motosega, è possibile "impalare" letteralmente le Locuste correndoci contro e premendo il tasto B con il giusto tempismo. Le novità nel gameplay sono tante, quindi, e vanno di pari passo con il potenziamento grafico che la serie ha avuto in passato e che anche oggi, in Gears of War 3, conferma: l'Unreal Engine 3 è spremuto all'inverosimile. L'introduzione del cooperativo a quattro giocatori ha reso necessario creare mappe di gioco più vaste, aperte e sviluppate in ogni direzione, e questo si è poi riflettuto in un deciso incremento della spettacolarità degli scenari. Gears of War è pronto a tornare, più grande, grosso e cattivo che mai, ma a noi non ci resta che aspettare l'11 Aprile 2010 per mettere le mani sulla versione completa del gioco. Ibernateci!

CERTEZZE

  • La modalità Beast è una sorpresa
  • La cosmesi è ancora migliorata
  • Coop a 4 giocatori

DUBBI

  • Mancano ancora troppi mesi