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Smembramento tattico

Non solo laboratori per la seconda avventura dell'ingegnere Clarke!

PROVATO di Antonio Jodice e Matteo Santicchia   —   19/08/2010

Versione testata: PlayStation 3

Alla GamesCom di Colonia, abbiamo assistito alla presentazione di Dead Space 2, consistita nel team che ha mostrato lo spezzone di demo della conferenza di Electronic Arts, ma giocato in tempo reale su un televisore a pochi centimetri dal nostro naso. Il verdetto? Spettacolare, niente da dire. Isaak, tre anni dopo gli accadimenti del primo episodio, torna a infilarsi in un mare di guai e l'abbiamo trovato intento in una missione a circa metà gioco, momento in cui doveva riattivare tre reattori nell'immensa struttura costituita da una stazione orbitale.

Smembramento tattico

Il primo è presto attivato con un normale interruttore, i restanti son ben altra questione, col nostro eroe costretto a librarsi nello spazio grazie alla sua tuta a gravità zero, al di fuori della stazione orbitale e con un sole bruciante a fare da sfondo, con anche la necessità di sbarazzarsi di una sorta di bestia carnivora, ancorata sulla scocca esterna.
Per riattivare l'ultimo interruttore Isaak doveva spostare una fila di pannelli solari in modo che incanalassero l'energia proveniente dalla stella vicina, dopo averli fatti riflettere su una delle pareti della stazione orbitale. L'aspetto di maggiore impatto era che, al cambiare della posizione dei raggi solari, cambiava tutta l'illuminazione della scena. A quel punto, il punto più spettacolare della demo, quando l'ex ingegnere, oramai guerriero provetto, si lanciava nello spazio, proiettato da una sorta di slitta a propulsione in quello che il team chiama "Halo Jump", in modo da raggiungere il pianeta sottostante. Lungo tutta la discesa, che non è una scena pre renderizzata, ma una sequenza di gioco a tutti gli effetti, Isaak doveva schivare relitti spaziali e pezzi di altre piattaforme non meglio identificate con un effetto grafico che sottolineava il calore sprigionato dall'attrito con l'atmosfera del pianeta. La superficie si avvicinava a velocità crescente, arricchendosi di costruzioni e palazzi tutti poligonali fino all'impatto con una vetrata, il tetto di una sorta di centro commerciale, infestato dalle solite creature paradisgustose, che in poco tempo hanno avuto la meglio sul nostro eroe, coperto di una specie di vomito corrosivo, che gli dilaniava le carni rivelandone il volto tumefatto e coperto di piaghe.
Al termine della dimostrazione, abbiamo potuto noi stessi provare la demo dell'E3, la cui descrizione potete trovare più in basso, in versione PlayStation 3. I comandi son rimasti invariati, così come l'intuitività dell'interfaccia e il fascino delle armi e dei poteri a disposizione di Isaak, protagonista di un gioco che si conferma ben bilanciato e giustamente impegnativo, in un panorama di titoli un po' troppo remissivi. Da quel che continuiamo a vedere, Dead Space 2 potrebbe essere uno dei migliori giochi del prossimo anno.

E3 2010

Dopo averlo per la prima volta visto in movimento a Londra un mese fa, abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcune nuove caratteristiche del secondo capitolo delle avventure di Isaak Clarke.

Smembramento tattico

Molte cose sono cambiate, i necromorfi hanno invaso non una nave spaziale ma un'intera stazione mineraria, chiamata The Sprawl, ma soprattutto il protagonista, sopravvissuto alla precedente infestazione, è un veterano, un guerriero a tutti gli effetti, e non un semplice ingegnere alle prese con qualcosa di più grande di lui. La corposa demo ne è stata la dimostrazione. Lo abbiamo visto combattere gli alieni usando tutto il suo arsenale, dalla semplice arma standard, passando per una specie di balestra, un mitra, sino al Javelin, una sorta di cannone impalatore utile dalla lunga distanza, con in più la possibilità di incenerire o elettrificare il bersaglio, generando in caso di fuoco una sorta di danno ad area per rallentare gli attacchi nemici.

Armi di distruzione

Lo smembramento strategico torna in grande stile, e questa volta ci viene data la possibilità una volta fatto a pezzi l'avversario di usare parti del suo corpo, magari quelle più appuntite che non mancano mai nella fauna necromorfa, come arma da lancio, per finire il lavoro o per accanirsi su gli altri in arrivo. Il combinare i nostri attacchi dalla distanza con le abilità di stasi e di telecinesi di Clarke donano a Dead Space 2 un sapore action decisamente intrigante e ben congegnato, di sicuro in misura maggiore rispetto al primo episodio, cosa questa che potrebbe far storcere il naso ai duri e puri del survival horror, ma che a conti fatti sembra funzionare piuttosto bene. La parte di gioco mostrata oltre a farci conoscere il sistema di combattimento ci ha permesso di vedere anche diversi ambienti e uno dei puzzle ambientali che di tanto in tanto punteggiano il titolo, per rifiatare dalle lunghe battaglie nelle viscere della base spaziale. Tutto è iniziato in quello che superficialmente sembrava essere una sorta di cattedrale gotica, dalle mura nere, con tanto di strane incisioni, rivelatasi poi essere un laboratorio di ricerca ghiacciato. Dopo aver fatto la conoscenza con uno dei nuovi nemici, il cosiddetto Puker, lo sputatore, un disgraziato essere capace di incapacitare momentaneamente Isaak, lo abbiamo visto armeggiare con una strana apparecchiatura rotante, da bloccare attraverso l'uso ragionato di stasi e cinesi, per togliere gravità all'ambiente. Fatto ciò l'ingegnere si è librato in aria grazie al proprio jet pack salendo verticalmente attraverso dei condotti, ripristinando poi la gravità. Se quanto visto sinora è sembrato molto eccitante, tra numerosi scontri ravvicinati da superare combinando armi e poteri, la parte successiva della dimostrazione è stata decisamente spettacolare, visto che sono entrati in gioco i grossi calibri. Il piccolo antipasto gotico di inizio demo si è rivelato in tutto il suo splendore, ovvero abbiamo osservato Isaak combattere nella cattedrale vera e propria, non propriamente "canonica" a giudicare dalle statue raffiguranti strane creature sui muri.

Smembramento tattico

Nemmeno il tempo di avviarsi lungo la navata centrale che ha fatto la sua comparsa un gigantesco boss dal design davvero disturbante, un ripugnante intreccio tra un uomo e la creatura di Cloverfield, con tanto di bozzoli umani innestati sulle zampe aguzze. Sembrava di aver assistito al momento culminate della demo e invece subito dopo gli eventi sono precipiti in maniera ancor più grave. Non possiamo dire che Dead Space 2 difetti di ritmo visto che in rapida successione si è palesato un'altra enorme creatura tentacolare dalla forma meno definita e successivamente, dopo una caduta in una botola il protagonista ha dovuto risalire una struttura fino ad un appartamento dallo stile barocco con vista sulla stazione spaziale. Nemmeno il tempo di tirare il fiato che qualcosa ha iniziato a sparare attraverso le paratie stagne generando una paurosa decompressione. La telecamera a questo punto ha abbandonato la visuale in terza persona scegliendo un'inquadratura ravvicinata su Isaak intento a cercare invano di mantenere salda la presa sul pavimento per evitare di essere sparato fuori nello spazio, cosa che è puntualmente successa. La demo terminava con una sequenza di grande impatto, veloce e frenetica, con Clark aggrappato al misterioso assalitore, lottando disperatamente per la sua sopravvivenza. Per quanto visto, Dead Space 2 imbracciando la via dell'action "d'atmosfera", sembra aver fatto la scelta giusta, pur non rinnegando le sue origini da survival horror. Quello che più è piaciuto, oltre al finale di demo davvero epico e spettacolare, è il sistema di combattimento che sembra donare al giocatore un'ampia possibilità di scelte d'attacco. Le prossime uscite, pad alla mano, potranno dirci qualcosa in più sul bilanciamento generale del tutto, ma la sensazione preliminare sembra essere piuttosto positiva.

CERTEZZE

  • Sistema di combattimento
  • Varietà di ambienti

DUBBI

  • Decisamente action. Piacerà ai fan del primo episodio?