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Civiltà a confronto

Abbiamo provato una versione non definitiva della nuova incarnazione dello strategico a turni firmato Sid Meier

PROVATO di Umberto Moioli   —   05/08/2010

Anche per l'anno in corso, a 2K Games è davvero difficile non voler bene. Dopo aver rilasciato Bioshock 2 a febbraio, l'altra metà della stessa luna che porta nei negozi Rockstar Games si appresta a una doppietta di titoli che, per quanto diversissimi tra loro, hanno in comunque lo status di seguiti d'eccezione:

Civiltà a confronto

se di Mafia II conosciamo oramai gran parte dei dettagli e soprattutto vi abbiamo parlato poche settimane or sono attraverso un imponente provato, Civilization V era stato al centro di un paio di incontri durante la GDC 2010, prima, e l'E3 dello scorso giugno, poi, facendoci però mancare fino a oggi la possibilità di cimentarci in un test diretto di diverse ore. Opportunità infine arrivata attraverso un codice non finale sprovvisto di diverse modalità, come l'intero comparto multiplayer o qualsivoglia supporto alla creazioni dei mod, e opzioni, come le mappe di dimensioni maggiori, ma già in grado di darci un'idea del tipo di lavoro portato avanti da Fireaxis Games in questi anni di sviluppo e pronto a culminare con l'uscita nei negozi, il prossimo 24 settembre in Europa esclusivamente su PC Windows e Mac.

Uno contro tutti

Terminato il download via Steam e giunti al menù principale, Civilization V non mostra nulla di davvero nuovo: tutte le opzioni di un tempo, quelle che ci si aspetta, sono esattamente dove le si erano lasciate con single e multiplayer a fare da principale punto d'interesse, accompagnati dai richiami alle opzioni, al supporto per i contenuti creati dagli utenti e alla galleria in cui verranno raccolti i riconoscimenti per le imprese portate a compimento.

Civiltà a confronto

Come detto in apertura l'unica via percorribile all'interno del codice fornitoci puntava dritta al gioco in solitaria, con la classica partita rapida, anche guidata da una serie di tutorial per i nuovi arrivati, nelle vesti di alternativa più immediata alla creazione di uno scenario personalizzato, con le dimensioni della mappa, la durata della partita in turni e molti altri parametri a fare da cartina tornasole di quanto flessibile sia il sistema di gioco studiato ancora una volta da Sid Meier e soci. Scelta la civiltà e atteso il tempo necessario alla creazione del terreno di gioco, Civ V non nasconde in nessun modo il suo retaggio, chiedendo di fondare la città che farà da apripista allo sviluppo del proprio impero, sia che si decida di basarlo sull'espansionismo più sfrenato sia che si cerchi di mantenere il giusto equilibrio che porta alle vittorie tecnologiche e diplomatiche. Nulla di nuovo, verrebbe da dire, e invece no perché l'unione di due aggiunte solo apparentemente minori ha modificato non di poco l'esperienza: da una parte, come oramai noto, Civilization V porta in dote le caselle esagonali sulle mappe, dall'altra non è più possibile sovrapporre unità militari sulla stessa porzione di terreno.

L'unione di questi due elementi regala una maggior libertà di movimento ma nel contempo impone una più oculata disposizione delle truppe sul terreno di gioco, fornendo profondità tanto in attacco quanto in difesa senza considerare le implicazioni legate all'acquisizione di nuovi terreni lungo i confini dei propri possedimenti.

Civiltà a confronto

Sempre nell'ottica del dinamismo entrano in gioco le città stato, regioni geograficamente limitate all'interno della partita e non in corsa per la vittoria finale, importanti però sia da un punto di vista geografico, occupando aree di possibile interesse, sia perché come ovvio entrano nel più ampio discorso legato alla diplomazia. Quest'ultima gode di un'intelligenza artificiale rivisitata e di un più complesso sistema di interazione con i capi delle altre civiltà, che ora sono dotati di tratti caratteriali differenti e possono essere consultati attraverso un menù capace di suggerire trattative complesse. Nei panni del leader Giapponese, ad esempio, ci è capitato più di una volta di sfidare l'irascibile Regina Elisabetta, perdendone l'amicizia dopo l'invasione di Monaco, per qualche motivo a lei cara nonostante l'assenza di rapporti diretti, e poi finendo in guerra contro l'Inghilterra intera, dopo un doppio assedio agli Stati Uniti capeggiati da Washington intervallato da un breve trattato di pace di dieci turni.

Pensato per tutti

Ai margini delle aggiunte più immediatamente impattanti in termini di esperienza di gioco, se ne aggiungono altre comunque significative, sempre rivolte all'aumento di dinamismo. Le città, ad esempio, possono difendersi da sé anche qualora non avessero delle unità di istanza al loro interno, mentre il nuovo pannello delle politiche sociali mette sul piatto un ulteriore mazzo di carte da cui pescare,

Civiltà a confronto

in base ai gusti e agli obiettivi che ci si è prefissati, così da ottenere bonus che spaziano dall'economia alla cultura, dal rapporto con la popolazione fino alla produttività. Insomma il buon vecchio strategico a turni di provenienza americana non sembra uscirne stravolto dai cambiamenti, ma la ventina di ore spese su questo codice preview hanno evidenziato un lavoro che farà piacere ai vecchi utenti ma strizza anche l'occhio a quelli nuovi. In tal senso è stata completamente - o quasi - rivista l'interfaccia di gioco, ora attenta nell'evidenziare nel corso di ogni turno gli elementi più importanti o che richiedono nuove decisioni, mettendo in primissimo piano lo sviluppo tecnologico e lo stato dei lavori all'interno di ogni singola città, accompagnando il giocatore nelle sue scelte pur senza limitarle.

Civiltà a confronto

Graficamente Civilization V mostra l'uso di un motore di gioco 3D funzionale, in grado di passare dalla visione tridimensionale a quella su soli due piani in un istante, senza sacrificare la chiarezza sull'altare della spettacolarità. I modelli delle unità e degli edifici sono ben fatti, precisi anche se non sempre colmi di dettagli, mentre l'uso accurato di alcuni effetti riesce a mettere l'accento sugli elementi più interessanti prodotti dal punto di vista tecnico, come l'illuminazione. Aspettando di mettere le mani su un codice finale, il nuovo prodotto di Fireaxis Games ci è parso un ottimo compromesso tra quello che la serie è sempre riuscita a regalare, ovvero un coinvolgimento che fa letteralmente volare le ore spese davanti allo schermo, e l'altrettanto importante aggiunta di nuovi elementi, tutti ben studiati. Il 24 settembre è vicinissimo e ancora prima potremo esprimerci compiutamente, le premesse sembrano delle migliori.

CERTEZZE

  • Struttura di gioco solida e profonda
  • Novità intelligenti, a prima vista ben riuscite
  • Nel complesso piacevole da vedere

DUBBI

  • Ancora mancano i dettagli sul multiplayer
  • Ci sono alcuni bug che vanno risolti per rendere più stabile il gioco