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Continua la rivoluzione umana

Alla GamesCom 2010 abbiamo visto una nuova demo dello shooter ruolistico in sviluppo presso Eidos Montreal

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   20/08/2010

Di Deus Ex: Human Revolution abbiamo già avuto modo di parlare nel corso dell'E3 2010: il terzo capitolo della saga partorita dalla mente di Warren Spector si propone di rinverdire il mix di elementi ruolostici e da sparatutto che da sempre hanno reso peculiare la serie, inserendoli in un contesto narrativo quanto più ricco possibile. Al centro delle vicende, ambientate nel 2027, ci sarà Adam Jensen, un agente che dovrà indagare su un attentato alla compagnia per cui lavorava ad opera del gruppo rivoluzionario Purity First. Un uomo rimasto solo dopo la morte di tutti i colleghi a cui non resta che mettersi sulle tracce dei responsabili di quanto successo, percorrendo le vie di qualche futuristica quanto decadente città, tra uomini dotati di impianti cibernetici in grado di regalare loro straordinarie abilità e gli effetti della crescente crisi globale che dilata la forbice tra le classi sociali.

Scuola di polizia

Il livello presentato era ambientato a Detroit e chiedeva di introdursi all'interno di una stazione di polizia al cui piano interrato, nell'obitorio, veniva custodito il corpo di uno degli attivisti di Purity First e il cip inserito nel suo cervello, in grado di rivelare importanti dettagli sull'operazione che lo aveva visto protagonista. Lo scopo della presentazione era quello di dimostrare, ancora una volta, quanto i singoli livelli di Deus Ex: Human Revolution agiscano come mini-sandbox al cui interno muoversi liberamente sfruttando le possibilità offerte dal gameplay emergente.

Continua la rivoluzione umana

Un primo passaggio è quindi stato fatto entrando nell'edificio dalla porta principale, ignorando i poliziotti intenti a impedire il raggiungimento delle aree riservate agli agenti e, quando impossibile fare altrimenti, sfoderando le armi per uccidere chiunque si mettesse tra l'alter ego del giocatore e il suo obiettivo. Le sparatorie godono di un sistema di potenziamento delle armi decisamente articolato - che ad esempio offre la possibilità di combinare una mina antiuomo con diversi tipi di granate, così da ottenere nuovi e devastanti effetti - ma ancora sembrano difettare di una perfetta implementazione del sistema di coperture, sempre di difficile gestione quando la telecamera deve spostarsi dalla prima alla terza persona, e soprattutto delle collisioni, a tratti anche molto approssimative. Recuperato l'oggetto e quindi completata la missione, gli sviluppatori l'hanno ricaricata dall'inizio per mostrare come fosse possibile raggiungere lo stesso risultato semplicemente applicando i principi dell'ingegneria sociale: chiacchierando con il rappresentante delle forze dell'ordine presente al gabbiotto si viene a scoprire di un passato in comune, che qui non approfondiremo per evitare spoiler inutili, al punto da convincerlo, dopo un abile uso delle risposte a scelta multipla presenti durante i dialoghi, a garantirci l'accesso a tutte le stanze dell'edificio. Vedere gli uffici dei detective in ordine, con le persone intente nella loro quotidianità anziché nascoste dietro ai tavoli cercando di non farsi uccidere, come nel passaggio precedente, è stata una buona dimostrazione della potenziale varietà offerta dal titolo. Il terzo e ultimo attraversamento dello schema era incentrato sull'uso di tecniche stealth per intrufolarsi senza farsi notare, passando da un'entrata sul retro raggiungibile attraverso una scala antincendio e dopo aver aggirato la serratura elettronica di una porta.

Superuomini

Nel complesso la demo e le tre volte che abbiamo assistito al suo completamento, sono state un buon manifesto della possibile varietà ottenibile. Tra un passaggio e l'altro, inoltre, abbiamo potuto dare una rapida occhiata al sistema di potenziamento che, gestendo i punti esperienza ottenuti via via si prosegue lungo l'avventura, permetterà di regalare ad Adam tutta una serie di nuovi impianti cibernetici, così ad esempio da rilevare i valori vitali delle persone con cui si sta parlando, intuendone lo stato d'animo, oppure acquisendo la facoltà di vedere la disposizione degli avversari anche se nascosti dietro alle pareti.

Continua la rivoluzione umana

Tantissima carne al fuoco che ha come contraltare diversi elementi ancora perfezionabili. Le fasi stealth, soprattutto, sembrano godere di meccaniche un po' troppo antiquate, con le solite telecamere di cui si vede il raggio d'azione e i personaggi non giocanti posti a pattugliare ancora e ancora gli stessi percorsi, in cerca di qualcosa di cui evidentemente avvertono la presenza. Eidos Montreal, insomma, ha lavorato bene inserendo tantissimi contenuti e possibilità di scelta per il giocatore, ponendosi adesso nella condizione di doverle rifinire al meglio in modo da amalgamarle una con l'altra in modo credibile. Deus Ex: Human Revolution è attualmente in pre alpha e non raggiungerà i negozi fino all'anno venturo, potendosi così permettere ancora diversi mesi di rifiniture.

CERTEZZE

  • Tanta libertà d'azione pur in contesti ben delimitati
  • Ambientazione e trama sembrano ben realizzate
  • Il sistema di potenziamenti promette grande profondità

DUBBI

  • Coperture non perfette, collisioni migliorabili
  • Fasi stealth a tratti antiquate
  • Graficamente persistono alcuni problemi di aliasing e superfici meno dettagliate