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Everybody on the Move

PlayStation Move sta per arrivare nei negozi, ecco le nostre prime impressioni approfondite della versione finale e dei primi giochi!

SPECIALE di Antonio Fucito   —   01/09/2010

Ci siamo, il 15 Settembre arriverà in tutti i negozi la proposta di Sony per allargare il suo mercato di videogiocatori e proporre a quelli attuali metodi alternativi di controllo, seguendo la strada tracciata da Nintendo col Wii Mote e a breve da Microsoft con Kinect. In redazione da qualche giorno è arrivato un primo kit comprendente il Move Controller e due giochi, Start the Party! e Sports Champions, che se da un lato ci ha permesso di avere un primo contatto diretto e rilassato con la periferica, dall'altro a causa della mancanza di un secondo Move Controller non abbiamo potuto provare la componente multigiocatore in contemporanea.

Everybody on the Move

Quella che segue non è quindi una recensione nell'accezione classica del termine, bensì una prima disamina della periferica di movimento di Sony, condita da qualche giudizio preliminare che poi verrà approfondito quando avremo tra le mani il "pacchetto" completo, e potremo testare i giochi in uscita al lancio in chiave multiplayer e più a fondo. Il funzionamento di PlayStation Move dovrebbe essere oramai cosa assodata, Il Move controller ha in testa una palla morbida che in realtà nasconde un led che emette luce e che rappresenta la chiave di riconoscimento della periferica. La telecamera PlayStation Eye riesce infatti a determinare la posizione in altezza, larghezza e profondità del controller proprio grazie alla luce diffusa, e per gestire più giocatori in contemporanea semplicemente ogni controller ha un colore differente. Il risultato? Riconoscimento 1 a 1 del movimento e ampia scalabilità da uno a più giocatori, a patto ovviamente di posizionare correttamente la telecamera e avere spazio sufficiente davanti il televisore.

Io gioco, tu giochi, egli guarda

Come detto la nostra prova si è focalizzata su due titoli, Start the Party! prevede la classica schiera di minigiochi che proiettano il giocatore visivamente sullo schermo grazie alla telecamera e lo scopo è quello di interagire con quanto accade su schermo all'interno di diverse sfide a tempo. La peculiarità è quella, in fase di calibrazione unica e iniziale della periferica, di poter associare alla parte superiore del Move controller vari oggetti, e quindi il giocatore se ne ritrova virtualmente uno differente ad ogni sfida. Come ad esempio la torcia in quello dove bisogna scovare dei fantasmi e abbatterli premendo il trigger posteriore, la racchetta per scacciare mosche e zanzare oppure il pennello per colorare a schermo entro il tempo limite la figura raffigurata. E ancora, in un altro gioco ci siamo improvvisati barbieri tagliando capelli oppure con in mano un arpione virtuale abbiamo punzecchiato dei pesci palla del colore indicato a schermo.

Everybody on the Move

Un classico party game quindi che può avere senso soprattutto in multigiocatore, niente di nuovo come esperienza proposta se non per il fatto di essere inedita su PlayStation 3. Ad ogni modo il controllo con il Move è stato perfetto e molto preciso, l'abbiamo notato soprattutto aumentando il livello di difficoltà nella prova di disegno, dove il lag era decisamente accettabile. In Sports Champions le cose si fanno invece un attimino più corpose, pur rimanendo nella sfera dei giochi prettamente spensierati e tendenti al multigiocatore "comunitario". Questa volta a disposizione ci sono tutte discipline a sfondo sportivo, ognuna delle quali prevede anche una sorta di carriera in single player secondo tre differenti tipi di coppe che sono legate alla difficoltà e prevedono una serie di avversari da battere e affrontare in sequenza. Tra le più divertenti ne abbiamo scovate tre, il ping pong, dove il movimento 1 a 1 del controller si traduce in un'ottima risposta dei comandi e quindi buona immedesimazione, il beach volley, dove dopo il dovuto tutorial ci siamo esibiti in bagher, alzate e schiacciate simulando (nei primi due casi) il movimento reale, e il frisbee, che propone una struttura simile al golf con varie buche da centrare entro un numero di colpi rappresentati dal par. Prima di provare giochi quali il tiro con l'arco piuttosto che quello di combattimento con spada e scudo, il timore era quello che fosse necessario utilizzare due Move controller per giocare, il gioco invece chiede all'inizio la mano con la quale si impugna la periferica, e se si desidera utilizzarne una o due. Nel primo caso, ovvero quello nostro, era possibile ad esempio tirare fendenti con la spada attraverso il Move controller mentre per utilizzare lo scudo bastava lasciare premuto il trigger posteriore ed utilizzare ugualmente il controller per posizionarlo. Anche dal punto di vista tecnico Sports Champions è un po' più elaborato, lo stile è realistico e il gioco ovviamente è in alta definizione, il tutto funzionale alla tipologia di prodotto ma certo non in linea con produzioni di alto profilo per PlayStation 3.

PlayStation Move arriverà in tutti i negozi il prossimo 15 Settembre in diversi bundle. Quello principale, denominato Starter Pack, prevede il Move Controller, la PlayStation Eye e lo starter disk, che ha al suo interno alcune demo di titoli quali Echochrome, Kung fu Rider, The Fight e così via. Questa configurazione è sufficiente per giocare tutti i titoli che supportano la periferica (come descritto nel nostro speciale), mentre il costo di un Move controller aggiuntivo è pari a 39,99 euro, quello del Navigation Controller 29,99 euro. Tra i primi accessori disponibili ci saranno l'adattatore per la ricarica simultanea di entrambi (o di due periferiche dello stesso tipo) e la pistola che ospita il Move controller, che abbiamo avuto modo di provare con Time Crisis durante la GamesCom 2010. Nella nostra galleria immagini ci sono tutte le foto in alta risoluzione.

Un primo commento

E' ancora presto per esprimere un giudizio articolato e definitivo su PlayStation Move, vuoi per il materiale che abbiamo attualmente a disposizione, vuoi perché siamo solo agli albori per questa periferica di controllo, che cerca di affiancare all'esperienza "classica" una più casual da un lato, più intuitiva dall'altro. Dal punto di vista puramente tecnologico il lavoro fatto da Sony è apprezzabile, l'accoppiata Move controller e telecamera PlayStation Eye funziona egregiamente e con lag accettabile (il software dovrà fare il resto), riconoscimento perfetto e buona ergonomia grazie all'impugnatura e alla vibrazione presente. I primi due titoli provati hanno chiaramente una tendenza casual, sono indicati per passare un po' di tempo in maniera spensierata e in compagnia ed offrono un risultato che potremmo dire molto simile, se non identico, a quello che abbiamo visto su Wii con produzioni analoghe, con una struttura a singolo giocatore più corposa e con il supporto dei trofei. Nei prossimi giorni avremo modo di provare anche Kung fu Rider e Eye Pet Move Edition e potremo quindi estendere la nostra analisi, con a seguire i primi titoli più "hardcore" (come LittleBigPlanet 2 e compagnia) che sfruttano il Move nella sua interezza o con alcune funzionalità. Da un punto di vista strategico non crediamo che questo tipo di periferica possa rappresentare l'evoluzione verso la quale i sistemi di controllo devono dirigersi per contribuire a rendere il mezzo videoludico sempre fresco e attraente, altresì possiamo guardare con ottimismo il supporto che Sony sembra voler dare alla periferica, sia in titoli interamente dedicati, che potranno sfruttare sempre e comunque il riconoscimento 1 a 1, un comparto grafico in alta definizione e -ci auguriamo- estendere questo concetto di videogioco anche al multiplayer online, sia in quelli invece avranno alcune funzionalità specifiche, dove il rischio di fare la fine del Sixaxis deve essere scongiurato. In fondo anche la prima Eye Toy, arrivata nell'oramai lontano 2003, aveva diverse idee carine e ha avuto il suo momento di successo prima di esaurire il suo corso, quindi è auspicabile che la casa giapponese possa rendere il supporto più continuo per cercare di attirare nuovi giocatori e riuscire davvero a proporre qualcosa di intuitivo che possa attrarre anche quelli abituati, nel caso degli utenti PlayStation 3, a pane e God of War.

CERTEZZE

  • Ottima precisione
  • Buona ergonomia
  • Sony sembra intenzionata a dare ottimo supporto...

DUBBI

  • ...che dovremo verificare in futuro
  • Giochi e caratteristiche in grado realmente di attirare tutti i tipi di utenti