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Ninja, draghi e spade magiche

Il ninja più famoso del mondo dell'animazione giapponese torna su Wii, questa volta a caccia di draghi.

Ormai celebre quasi quanto Dragon Ball, Naruto non ha bisogno di presentazioni.

Ninja, draghi e spade magiche

Il manga di Masasashi Kishimoto si appresta a raggiungere il ragguardevole traguardo del cinquantaduesimo volumetto: con undici anni di pubblicazione alle spalle, svariate stagioni della serie animata, molteplici lungometraggi e una trentina di videogiochi, il biondo ninja adolescente è riuscito a farsi conoscere in tutto il mondo, anche da chi i fumetti giapponesi non li legge. Naruto Shippūden: Dragon Blade Chronicles è il quarto videogioco prodotto per Wii ma non ha niente a che vedere con i primi, tutti appartenenti alla serie Clash of Ninja Revolution.

Cacciatori di Draghi

A dirla tutta la storia proposta da Naruto Shippūden: Dragon Blade Chronicles è perfino inedita. Gli eventi si collocano più o meno durante l'arco narrativo della caccia a Itachi Uchiha, dunque Naruto Uzumaki è già cresciuto e Sasuke Uchiha ha abbandonato il villaggio e creato la sua squadra segreta, ma la storia procede in modo un po' diverso, per esempio non c'è traccia di Pain e del suo scontro fatale con l'eremita Jiraiya. La storia si dipana seguendo i due protagonisti: Naruto e una squadra di ninja del Villaggio della Foglia devono infatti fermare Kuroma, un inedito villain intenzionato a liberare cinque draghi malefici.

Ninja, draghi e spade magiche

Per sconfiggerli Naruto disporrà di una spada magica, donatagli dalla sorella minore di Kuroma, Akari; d'altra parte, Sasuke è sulle tracce di suo fratello Itachi ma è ostacolato dall'organizzazione segreta Alba, la quale mira a controllare proprio i cinque draghi scatenati da Kuroma. Gli eventi e le azioni dei due amici/nemici si intrecciano durante la storia e il giocatore controlla Naruto o Sasuke, sfruttando le loro abilità e quelle dei loro altrettanto famosi comprimari per farsi largo tra i nemici che popolano i vari livelli di gioco. Una caratteristica particolare di Naruto Shippūden: Dragon Blade Chronicles è il nuovo design degli indumenti dei personaggi più famosi: i loro costumi sono infatti quelli indossati anche nel cartone animato, ma arricchiti da varie parti corazzate e contenitori per pergamente, le quali assumono un ruolo molto importante nel sistema di gioco.

Go ninja go

Naruto Shippūden: Dragon Blade Chronicles propone essenzialmente due distinte modalità di gioco ma la modalità Versus è in realtà davvero essenziale e rappresenta quasi unicamente un omaggio ai fan più sfegatati dei due giovani ninja: Naruto e Sasuke sono infatti gli unici personaggi controllabili da un giocatore e un eventuale amico, dunque non si parla di una modalità particolarmente longeva o varia.

Ninja, draghi e spade magiche

La modalità di gioco principale, invece, racconta la trama inedita di questo capitolo videoludico facendo uso di lunghe sequenze dialogate che fanno uso del motore grafico del gioco, tra l'altro lo stesso di Clash of Ninja Revolution, proprio come se fosse un episodio della serie animata o addirittura un lungometraggio. In questo caso ci si rende conto che il gioco è indirizzato espressamente ai fan della serie poichè gli sceneggiatori danno per scontata una certa familiarità con i vari personaggi e le loro relazioni: in Naruto Shippūden: Dragon Blade Chronicles ci sono davvero molti dialoghi e sequenze narrative di una certa lunghezza, che introducono o concludono i vari livelli di gioco. Il timore è però che gli sviluppatori si siano fatti prendere un po' la mano in tal senso: la nostra prova con una versione preliminare del gioco ha evidenziato una presenza davvero esorbitante di cutscenes, che hanno costituito di fatto un buon 70% della nostra sessione ludica. Un po' troppo, considerando anche che la qualità delle stesse non ci è parsa particolarmente elevata, anzi. Riservando comunque le valutazioni del caso alla recensione del prodotto finale, parliamo delle impressioni relative al gameplay: il titolo è un action game puro con una forte propensione ai combattimenti, declinati però ad un solo pulsante riservato agli attacchi, anche se le capacità offensive del protagonista comprendono l'utilizzo delle già citate pergamene e la chiamata in aiuto di uno dei propri compagni di viaggio. Nondimeno, il tutto è parso piuttosto scialbo, complice anche un'intelligenza artificiale degli avversari d'altri tempi ed un livello di difficoltà tutt'altro che irresistibile. Oltre ad affrontare demoni e mostri vari, l'utente si troverà chiamato anche a superare alcune zone platform in aggiunta agli immancabili puzzle ambientali, ma anche in questo caso le impressioni non sono state tra le migliori: la sostanziale piattezza degli scenari ed un sistema di telecamere fisse un po' troppo rigido sembrano penalizzare questi due aspetti della produzione Atlus, ma anche qui speriamo di trovare delle smentite in fasi più avanzate di gioco. Sul fronte tecnico, infine, un buon lavoro sembra essere stato fatto sia per quanto riguarda il sonoro (con le voci originali giapponesi) sia in merito alla grafica in-game, anche se la nostra versione di prova era visualizzata in un tanto insolito quanto sgradevole formato letterbox che ci auguriamo sinceramente non sia quello definitivo...

CERTEZZE

  • Diverso rispetto ai precedenti su Wii
  • Tanto materiale per i fan

DUBBI

  • Il gameplay pare un po' scialbo
  • Fin troppe cutscenes