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Guerrieri in rete

La serie Dynasty Warriors sbarca anche in rete, con un episodio in stile MMO che vede squadre di giocatori affrontarsi sul campo di battaglia. Abbiamo provato per voi la beta della versione PC

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   17/11/2010

Versione testata: PC

Forse non molti si ricordano del primo episodio di Dynasty Warriors: si trattava a tutti gli effetti di un clone di Tekken, ovvero di un picchiaduro a incontri (con le armi, però) con grafica poligonale e gameplay rigorosamente "2D". Uscito per PSone nel 1997, il gioco ebbe un discreto riscontro da parte della critica, ma ottenne risultati commerciali modesti e limitati al solo Giappone.

Guerrieri in rete

Per il sequel su PlayStation 2, dunque, gli sviluppatori di casa Koei pensarono di cambiare completamente rotta, lasciando intatta l'ambientazione storica e i riferimenti al vecchio strategico a turni Romance of the Three Kingdoms, ma abbracciando la struttura e le meccaniche tipiche degli action game in terza persona, con il giocatore che selezionava uno dei personaggi disponibili per poi lanciarsi in assurde battaglie "uno contro diecimila" che venivano risolte a suon di combo e mosse speciali. Questo tipo di approccio ha portato a risultati decisamente migliori in termini di popolarità e infatti è stato mantenuto fino a oggi, dando peraltro vita a diversi spin-off (vedi Dynasty Warriors: Gundam, l'interessante Warriors: Legends of Troy e l'attesissimo Fist of the North Star: Ken's Rage). Quello che ancora mancava era un'interpretazione "online" della serie, che verrà appunto fornita da Dynasty Warriors Online: il gioco è disponibile in Giappone già da un bel po' di tempo, e da qualche giorno è stata aperta anche per l'Europa una beta a numero chiuso che abbiamo avuto modo di provare su PC. Ecco com'è andata.

Lo spirto guerrier ch'entro mi rugge

Scaricato e installato il client di DWO, la prima cosa da fare è creare un proprio personaggio dandogli un nome, indicandone la città di appartenenza (l'elemento territoriale in Dynasty Warriors ha molta importanza, chiaramente), conferendogli un preciso aspetto fisico tramite un semplice editor, determinandone le abilità in base a una serie di attributi e decidendone la fazione di appartenenza fra le tre disponibili: l'Impero Wei, comandato dal potente Cao Cao e composto da truppe provenienti dalle regioni nordiche della Cina; l'Impero Shu, con a capo il saggio Liu Bei, che si pone l'obiettivo di unificare tutti i territori sotto un'unica bandiera; l'Impero Wu, controllato dai fratelli Sun Ce e Sun Quan, che tenta da decenni di trovare un'alleanza con l'Impero Wei per formare un esercito imbattibile.

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Queste tre forze non sono le uniche che troveremo sul campo di battaglia, tuttavia: il caos della guerra porterà all'arrivo anche di truppe esterne e bande di criminali desiderose di arricchirsi e guadagnare un po' di potere. Nella sua versione finale, il gioco ci offrirà cinque differenti modalità: Melee, un quattro contro quattro basato unicamente sull'azione e sulla costruzione delle combo, in cui vince il team che colleziona il maggior numero di uccisioni; Showdown, la modalità più caotica, con due squadre formate da dodici giocatori che si affrontano senza poter contare sullo sviluppo delle combo; Campaign, ovvero la conquista di un'intera città tramite il controllo delle sue basi, con una squadra che controlla gli invasori mentre l'altra è impegnata nella difesa delle postazioni; Mock Battle, una sorta di "partita veloce" e non classificata, con team da quattro giocatori e la possibilità di assistere agli scontri come semplici spettatori; Arena, una serie di duelli all'ultimo sangue in cui personaggi appartenenti a diverse fazioni possono misurarsi per vedere chi è più forte. Per partecipare a ognuna di queste modalità bisognerà ottenere il grado minimo di Luogotenente Maggiore, ovvero aver maturato già un'esperienza di svariate ore all'interno delle quest introduttive e delle missioni di allenamento.

Guerrieri in rete

Senza esclusione di colpi

L'idea di non mandare chiunque allo sbaraglio fin da subito, bensì di imporre un minimo di livellaggio prima di poter partecipare a qualsivoglia modalità, ha certamente un suo perché. Del resto, come qualsiasi MMO, Dynasty Warriors Online punta molto sulla crescita del personaggio, sull'acquisizione di nuovi oggetti (vestiti, bonus) e sul graduale potenziamento delle armi.

Guerrieri in rete

Il "dojo", ovvero la base di partenza del nostro guerriero, dispone di strutture che ci permettono in qualsiasi momento di cambiarci d'abito, equipaggiare potenziamenti di varia natura e impugnare l'arma che più riteniamo adatta alla battaglia a cui desideriamo prendere parte. Una volta dentro una quest, il gioco funziona esattamente come un normale episodio della serie; dobbiamo dunque farci strada a colpi di combo per raggiungere il nostro obiettivo (che sia semplicemente lo sterminio delle truppe nemiche, la conquista delle loro basi o la distruzione di determinati avamposti), decimando i soldati avversari dieci alla volta e cercando di individuare i luogotenenti della fazione opposta per metterli fuori gioco. Il sistema di combattimento è quello a cui Dynasty Warriors ci ha ormai ben abituato, con un pulsante deputato all'attacco veloce e uno all'attacco lento che vanno combinati in vari modi (ma senza troppa fantasia, anzi) per eseguire combo tanto spettacolari quanto efficaci. Una barra posta sotto quella della salute ci indica la possibilità di sferrare un attacco speciale, e chiaramente a un livello di esperienza maggiore corrispondono ulteriori abilità. La presenza di diversi giocaotori umani sul campo di battaglia, purtroppo, non ci è sembrato un elemento capace di produrre sostanziali differenze in un gameplay che finisce ben presto per rivelarsi ripetitivo e semplicistico. Le quest che vedono prevalere chi elimina più soldati, ad esempio, possono essere vinte semplicemente spostandosi di volta in volta verso gli assembramenti più numerosi di nemici ed eseguendo un colpo caricato.

Guerrieri in rete

La sensazione di impatto è scarsa, ovvero il nostro personaggio colpisce i propri nemici esattamente come colpisce il vuoto, e questo non restituisce il feedback tipico dei picchiaduro più blasonati. Al momento, inoltre, la beta soffre di un fastidioso freeze che blocca di fatto i progressi e si presenta al termine delle quest iniziali, impedendoci di raggiungere il livello desiderato: gli sviluppatori hanno individuato il problema e si spera vi porranno rimedio in tempi brevi con un aggiornamento. Dal punto di vista tecnico, l'esigenza di mettere il gioco a disposizione del maggior numero possibile di persone ha portato a limitare la risoluzione a 1280x720 punti, ma lo spettacolo offerto dal titolo Koei è comunque di buona qualità, con un gran numero di poligoni, buone animazioni (a parte quella a personaggio fermo, inguardabile) e un'ottima fluidità (50-60 FPS) anche su sistemi di fascia medio-bassa (nella fattispecie un Intel Core i3 con ATI Mobility Radeon HD 5650). Da quanto abbiamo potuto vedere, in conclusione, Dynasty Warriors Online si pone senz'altro come un'interessante alternativa di carattere action agli MMO in cui basta cliccare sul tasto sinistro del mouse per attaccare e in cui conta il livellaggio più che l'abilità del giocatore. Il prodotto Koei conserva tuttavia i propri limiti storici, dunque difficilmente potrà conquistare chi non è un appassionato della serie.

CERTEZZE

  • Un MMO action è senz'altro ben accetto
  • Interessante sistema di accesso alle quest
  • Grafica ben realizzata...

DUBBI

  • ...nonostante le esigenze di accessibilità
  • Azione di gioco molto ripetitiva
  • Scarsa sensazione di impatto