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Un Natale da giocare - Edizione 2010

Non sapete cosa regalarvi per Natale? O magari volete soltanto qualche consiglio per gli ultimi acquisti dell'anno? Ecco il nostro speciale natalizio!

SPECIALE di La Redazione   —   04/12/2010

In tempo per i classici acquisti natalizi di metà dicembre, la nostra corposa guida che cercherà di fornirvi una bella manciata di suggerimenti sui migliori titoli usciti nel corso del 2010 e che meritano di finire sotto l'albero di Natale di qualche amico o parente a cui volete molto bene. O magari questo nostro speciale può essere una buona scusa per recuperare qualche videogioco che vi siete lasciati sfuggire negli ultimi mesi e su cui investire una parte della tredicesima o della paghetta natalizia.
L'enorme guida è suddivisa in macroparagrafi, uno per piattaforma, comodamente navigabili attraverso il sommario che trovate sulla sinistra, al cui interno troverete una manciata di suggerimenti per venire incontro a tutti i gusti possibili e non lasciare nulla al caso. Ovviamente la guida non vuole e non può essere omnicomprensiva e la selezione ci ha obbligato, per questioni di spazio, a tralasciare numerosi videogiochi di indubbio valore soprattutto perchè abbiamo preferito concentrarci sull'ottica delle esclusive irrinunciabili che ogni sistema è in grado di offrire, senza però dimenticare i titoli multipiattaforma sui cui dirigersi a botta sicura, sapendo di fare un regalo gradito. Invitandovi, quindi, a leggere tutti i paragrafi, visto che i titoli disponibili su più piattaforme sono indicati in una sola per evitare ripetizioni.
Giusta o sbagliata che giudichiate quindi la nostra selezione, aspettiamo con grande piacere le vostre critiche nella speranza che lo spazio dei commenti sia il luogo ideale per leggere ulteriori, inediti suggerimenti fatti da voi lettori.

Un Natale da giocare - Edizione 2010

Gli Indie
Amnesia: The Dark Descent - Se siete alla ricerca di un vero gioco dell'orrore, capace di farvi saltare sulla sedia, dovreste tenere in seria considerazione Amnesia: The Dark Descent, titolo indipendente sviluppato da Frictional Games, quelli dei Penumbra, che riesce nell'intento di terrorizzare senza eccedere con nessuno dei mezzi a sua disposizione. Il protagonista, Daniel, si risveglia in preda all'amnesia in un castello immerso nelle tenebre, ricordando solo che deve eliminare un certo Alexander. Per farlo dovrà attraversare l'intera magione, affrontando creature dalla natura indefinita, da cui potrà difendersi solo sfruttando le ombre e fuggendo.

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Recettear - An Item Shop's Tale - Recettear è un gioco di ruolo giapponese che mette nei panni della proprietaria di un negozio di oggetti, Recette, con il compito di ripianare un debito contratto dal padre verso degli istituti di credito. Il tutto si traduce in un'originalissima avventura in cui bisogna imparare a vendere e a comprare beni, cercando guadagnare il più possibile, e in cui bisogna finanziare avventurieri per andare alla ricerca di pezzi pregiati in vari dungeon. Nonostante l'apparente semplicità, Recettear è una perla che riserva moltissime sorprese ed è in grado di appassionare per molte ore.
Minecraft - Il fenomeno dell'anno si chiama Minecraft, titolo che riesce a stupire pur nella sua apparente semplicità. Per ora è possibile acquistare soltanto la versione alpha, ma già con questa si possono passare intere ore a smembrare e ricreare il mondo di gioco. Minecraft è una specie di lego virtuale, in cui ogni parte dell'ambientazione è composta da cubi, ognuno con delle proprietà peculiari. Il giocatore può fare virtualmente tutto, dal costruire una casa, allo scavare un fiume e così via. Le possibilità da esplorare sono veramente infinite e rendono questo piccolo prodotto, realizzato da una singola persona, uno dei pochi capolavori di questo 2010.

Gli Economici
Saga di Baldur's Gate - Tra i titoli economici pubblicati quest'anno, la saga di Baldur's Gate, rinvenibile su GOG.com, merita sicuramente di essere presa in considerazione tra gli acquisti natalizi. Nel bene (e per alcuni, nel male) ha traghettato i giochi di ruolo nell'epoca moderna e ha fatto affermare sul mercato lo stile Bioware, che ancora oggi si perpetua con giochi come Dragon Age. Acquistando il primo e il secondo capitolo, porterete a casa molte ore di gioco di qualità, scenari disegnati a mano e una trama appassionante che vi condurrà a reclamare il trono di una divinità. Non mancheranno scontri epici da vincere e intricate missioni da completare.

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The Longest Journey - Nel cuore degli appassionati di avventure grafiche, The Longest Journey ha sempre avuto un posto d'onore. Quando si affacciò per la prima volta sul mercato, si affermò per la bellezza degli scenari e dei personaggi da sogno, che accompagnavano la protagonista in una storia narrata con delicatezza e consapevolezza dei mezzi ludici. Negli anni seguenti venne prodotto un seguito, che però non raccolse i consensi del primo capitolo. Sarebbe un delitto farsi sfuggire un'opera del genere, che potete trovare a prezzo stracciato su diverse piattaforme di digital delivery o nei negozi.
Planescape: Torment - Tra i giochi realizzati con l'Infinity Engine, Planescape: Torment, recentemente ripubblicato da GOG.com, è sicuramente quello più estremo nel cercare di rompere le consuetudini dei giochi di ruolo per computer. Le vicende del Nameless One appassionano per la loro profondità, grazie soprattutto a dei dialoghi scritti ottimamente, mentre il sistema di gioco permette di risolvere l'avventura combattendo pochissimo, facendo così la gioia di quelli che amano sperimentare forme di gameplay diverso dal classico ammazzatuttiquellicheincontri. Per molti si tratta di uno dei migliori giochi di ruolo per computer di sempre.

Civilization V
Erano in molti a temere un crollo qualitativo per la quinta incarnazione della serie Civilization, titolo storico nato negli anni novanta dal genio di Sid Meier, che permetteva di guidare una civiltà dagli albori fino alla conquista dello spazio (o alla dominazione del mondo, espletabile in diverse forme).

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Cosa aggiungere a una formula eccelsa, capace di rinnovare il proprio appeal ludico a ogni incarnazione, ma che negli anni era risultata difficile da alterare? La risposta è stata data in termini netti, rivoluzionando gli aspetti guerreschi del gioco con un salto all'indietro che si è tradotto in una spinta per un balzo più lungo in avanti: esagoni al posto dei quadrati e una sola unità militare per casella. Il risultato ha il feeling dei vecchi strategici a turni, ispirati ai giochi da tavolo, che immesso in una struttura forte e collaudata come quella di Civilization, ha avuto un effetto deflagrante (pur con diversi problemi, soprattutto di Intelligenza Artificiale). Tra le altre novità spiccano l'introduzione dell'arsenale militare nelle città, pensato per difenderle anche in assenza di truppe preposte, l'interfaccia rinnovata e l'introduzione delle politiche sociali per gestire la politica interna. Ovviamente anche la parte grafica è stata riveduta e corretta, anche se, come al solito, i Civilization non si fanno certo notare per le meraviglie tecniche. Tra i capisaldi che ritornano, citiamo l'albero delle conquiste scientifiche, indispensabile per dare una personalità alla propria civiltà, la possibilità di vincere il gioco sfruttando la sola diplomazia e il rinnovato sistema economico, sempre più completo e articolato.

Starcraft II: Wings of Liberty
Starcraft II: Wings of Liberty è il cantore di una certa filosofia dei videogiochi che ormai va morendo. Come ogni figlio modello della Blizzard, è stato rifinito come una miniatura medievale ed è uscito sul mercato perfetto e immacolato, capace di girare su moltissime configurazioni senza tentennamenti e brillante a tal punto da aver oscurato completamente qualsiasi concorrente o presunto tale.

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Forte di una fama immensa dovuta al predecessore, quello Starcraft ancora oggi giocato e ammirato, si è eretto a emblema del buono sviluppo su PC, con la sua campagna per giocatore singolo di più di venti ore e la modalità multiplayer praticamente infinita. Il gioco è sempre quello: bisogna estrarre risorse per potenziare le infrastrutture e l'esercito, per poi partire alla conquista degli obiettivi della mappa. La trama vede come al solito le razze dei terrestri, dei protoss e degli zerg combattere tra loro, ma è focalizzata principalmente sui Terran (le altre due, e forse una quarta, verranno trattate nelle future espasioni già programmate). Nelle ventisei missioni della campagna per giocatore singolo, si dovranno raccogliere potenti manufatti, salvare la popolazione e contrastare il Dominio.
Ovviamente, Wings of Liberty non sarebbe il seguito di Starcraft se non si concentrasse sulla parte multiplayer, capace di regalare immense soddisfazioni. Studiata sia per gli estimatori del primo capitolo, che per i nuovi giocatori, la modalità multiplayer permette a tutti di avvicinarsi al gioco senza problemi, anche se non va nascosto che per arrivare a certi livelli di bravura bisogna fare moltissima pratica. Ma cosa sono centinaia di ore di gioco di fronte alla prospettiva di battere un campione coreano?

World of Warcraft: Cataclysm
Dovrebbe far riflettere che tra i giochi PC consigliati per gli acquisti natalizi del 2010, due siano delle Blizzard e il terzo sia il quinto capitolo di una serie nata in un'epoca remota, in cui i concetti di capelli e di Pierpaolo erano ancora associabili.

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Considerazioni sull'universo a parte, non è difficile spiegare il perché abbiamo inserito Cataclysm tra i giochi consigliati del 2010: la terza espansione di World of Warcraft porta moltissimi nuovi contenuti e rinfresca una formula di successo che, nel corso degli anni, andava un po' sbiadendosi (tutti invecchiamo). La novità che salta subito agli occhi è la ristrutturazione geografica del mondo di gioco dovuta al cataclisma. Molte delle vecchie aree sono state stravolte dagli eventi e le missioni ottenibili sono state modificate di conseguenza. I giocatori di vecchia data si troveranno davanti a un mondo simile, ma molto diverso rispetto a quello che hanno abitato in passato. Anche i rapporti di forza tra le diverse fazioni sono cambiati ed è facile trovare nuovi insediamenti Horde o Alliance, o vecchi agglomerati urbani andati in rovina. Tra i molti contenuti inediti, ci sono diverse nuove zone (Uldum, Deepholm, la Sunken City of Vash'jir, le Twilight Highlands e il Mount Hyjal), due nuove razze giocabili (goblin e worgen) dei nuovi, impegnativi dungeon pensati per giocatori arrivati all'ottantacinquesimo livello (il nuovo level cap), tre nuovi raid (The Bastion of Twilight, Blackwing Descent e Throne of the Four Winds) più uno vecchio riadattato, nuove aree PvP e molto altro ancora che non è possibile elencare in questo spazio. Insomma, forse sarà l'ultima espansione di World of Warcraft, ma la Blizzard ha deciso di chiuderlo veramente in bellezza!

Call of Duty: Black Ops
L'ultimo capitolo di Call of Duty rappresenta uno dei videogiochi di maggior successo di critica e vendite nell'intera storia dei videogiochi. Si tratta di uno "sparatutto" con visuale in soggettiva, ma la differenza sta tutta in ambientazione, storia e personaggi, nonché in una giocabilità ovviamente sfaccettata e diversa grazie alle sue caratteristiche uniche. In questo gioco ci possiamo "gettare" in una guerra moderna fatta di polvere, carri armati, bombardamenti ed uccisioni furtive.

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Le "Black Operation" narrate in questo capitolo altro non sono che operazioni militari al limite della clandestinità, altamente rischiose e classificate come highly top secret anche dal Governo stesso degli Stati Uniti. Assassini, sabotaggi, guerra sporca e torture: questo il tema di un gioco crudo e veritiero che fa luce su alcuni aspetti d'ombra della guerra. Black Ops è ambientato prettamente durante il periodo della Guerra Fredda, e vede comparire all'interno della propria storia personaggi realmente esistiti ed esistenti come Fidel Castro, Robert McNamara o John Kennedy, che grazie anche ad un comparto grafico di eccezionale valore regalano una vena fortemente realistica. Come tanti giochi di questo genere quest'ultimo Call of Duty non gode di una longevità particolarmente alta, se goduto da soli attraverso la storia principale. Se, al contrario, è affiancato da una connessione ADSL... bingo! Black Ops può fare la felicità di tanti "smanettoni" del mouse e del joypad che si divertono a sparare, nascondersi, attaccare e difendere un campo di battaglia virtuale. Activision è maestra in questo, e i milioni di giocatori perennemente online dimostrano le incredibili qualità tecniche ed artistiche del team Treyarch, responsabile dello sviluppo. In caso di regalo, valutate se il destinatario ha già giocato e apprezzato uno qualsiasi tra gli ottimi Medal of Honor, Battlefield oppure un qualsiasi titolo di guerra. Black Ops, in questo settore, rappresenta il non plus ultra del genere.

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Heavy Rain
Il primo dei giochi che consigliamo ai nostri lettori per un eventuale regalo natalizio è Heavy Rain, il controverso titolo targato Cage che tanto ha fatto parlare di sé nei mesi passati. Esso non è definibile come un videogioco nel senso classico e stretto del termine, eppure nonostante ciò è riuscito a conquistare le attenzioni di quei giocatori predisposti verso un nuovo tipo di approccio che va oltre la semplice interazione con i personaggi su schermo e gli aspetti tipici del gameplay.

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Quest'ultimo è ridotto ai minimi termini e ogni azione si risolve in una pressione a tempo dei tasti giusti al momento giusto. Ma poco importa: Heavy Rain punta su qualcosa che va oltre le "semplici" meccaniche di gioco concentrandosi su quegli aspetti talvolta messi in secondo piano dagli sviluppatori, quali la trama e la narrativa che invece qui diventano elementi chiave, fondamentali dell'aspetto videoludico, del divertimento. Il gioco è un crescendo costante di emozioni e sensazioni, in cui un buon contributo è dato anche dalla realizzazione visiva del prodotto: motion capture totale per il corpo e la faccia, inclusi gli occhi, le pupille, le dita e le animazioni della bocca, lacrime ed espressioni facciali in tempo reale, che cambiano a seconda degli eventi, un impatto visivo tale che tutto sembra vero. La storia ruota attorno ai rapporti umani, ai problemi della gente, ai sentimenti di amore e rabbia, sull'intreccio delle vicende dei quattro protagonisti, la giornalista Madison Paige, l'agente dell'FBI Norman Jayden, l'investigatore privato Scott Shelby e Ethan Mars, padre disperato per la morte prematura di uno dei due figli e per il rapimento del secondo, Shaun, in un crescendo di tensione e dramma sulle tracce del killer dell'Origami, un criminale che rapisce bambini tra i 9 e i 13 anni durante la stagione della pioggia, per poi annegarli nell'acqua piovana lasciando sempre sui cadaveri un origami sulla mano destra e un'orchidea sul petto.

God of War III
Il secondo titolo che vi consigliamo per PlayStation 3 è invece di tutt'altro genere rispetto al precedente e, anzi, questo fa proprio del gameplay il suo punto di forza. Ci riferiamo a God of War, Re indiscusso del genere avventuroso/azione che è tornato in questo 2010 con un terzo episodio davvero imperdibile.

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La lotta contro gli dei dell'Olimpo continua: se nel primo capitolo il nostro eroe spartano era occupato a sfidare Ares, in God of War III, ha l'intero Olimpo contro, dal Dio dei morti, Ade, fino a Zeus, capo degli dei. Il gioco comincia esattamente dove finisce il secondo capitolo, quando Kratos dopo un primo scontro con Zeus vuole completare la sua vendetta e si trova quindi sulla schiena del Titano Gaia mentre prova a risalire verso l'Olimpo, accompagnato dagli altri giganti intenzionati a riprendersi quanto tolto dopo la Grande Guerra. Il capo degli dei però ha tra le proprie fila ancora tanti alleati: Poseidone, Ade, già citato poco sopra, Ermes, Elio e altri, uniti per uno scontro epico e senza esclusione di colpi. Come tradizione per la serie di God of War anche in questo terzo episodio il giocatore viene immediatamente proiettato al centro dell'azione più totale, al punto che la prima ora è uno dei momenti con il maggiore tasso di adrenalina mai visti in un videogioco, un crescendo di azione, emozioni e di elementi buttati su schermo che restituiscono un impatto assolutamente fuori parametro. Per dirla tutta questo è uno di quei titoli dove uno straordinario comparto tecnico, il lato artistico, la creatività degli sviluppatori e la spettacolarità vanno tutte di pari passo per restituire al giocatore un'esperienza coinvolgente e piena di colpi di scena dall'inizio alla fine. Rimane, ovviamente, un prodotto palesemente ancorato a un preciso contesto e non pretende di ridefinire o far evolvere il genere, ma certo amplifica in positivo tutte le caratteristiche che hanno reso famosa questa saga di cui rappresenta la degna e naturale chiusura della trilogia.

Red Dead Redemption
Red Dead Redemption è stata la nota lieta, la bella sorpresa di questa stagione videoludica. Al di là di qualche glitch, il seguito di Red Dead Revolver di Rockstar si è rivelato a conti fatti uno splendido gioco. Divertenti, affascinanti e longeve quanto basta, le avventure di John Marston, bandito reietto in cerca della libertà e delle redenzione agli occhi della legge, hanno conquistato il pubblico come pochi videogiochi ambientati nel selvaggio far west erano riusciti a fare fino a oggi.

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Nel gioco, che rispecchia tutti i cliché tipici del genere cinematografico a cui si ispira, si può fare praticamente di tutto: andare a caccia, giocare a poker, fare la guardia ai ranch o alle città di notte ricevendo in cambio dei soldi, domare i cavalli selvaggi per poi rivenderli o tenerli, perfino catturare banditi per guadagnare denaro con le taglie. Soldi spendibili nei vari locali oppure nei negozi dove comprare di tutto, dalle armi ai vestiti. La mappa di gioco poi è vastissima, con paesaggi mozzafiato che cambiano a seconda delle locazioni e delle condizioni atmosferiche, dal caldo tipico dei canyon al gelo delle montagne, così come la fauna che li abita. Più di una volta può capitare, giocando, di perdersi in lunghe cavalcate lungo le varie aree giusto per il gusto di godersi il panorama o di rivedere una cittadina, un bosco, un ranch, accompagnati da una colonna sonora di tutto rispetto. Rockstar in questa avventura ha voluto creare un mondo vivo e dinamico dove il giocatore non sa mai cosa può capitare, come un'imboscata, l'aggressione di qualche bestia feroce che sbuca dai cespugli, l'irruzione di delinquenti in città o la richiesta di aiuto di una diligenza assaltata dai bandidos. Insomma, Red Dead Redemption è un GTA ambientato agli inizi del '900. Come se non bastasse il gioco trova nuova linfa vitale dalle tante espansioni rilasciate dagli sviluppatori tramite i soliti contenuti scaricabili, sia per l'online che per il gioco in singolo: in questo caso Red Dead Redemption si trasforma in un gioco a forti tinte horror con zombi, creature e mostri di ogni specie grazie al DLC Undead Nightmare. Il tutto è pure racchiuso in un apposito DVD.

Gran Turismo 5
Il quinto prodotto per PlayStation 3 che vi consigliamo in questo speciale ha proprio il cinque nel suo titolo. Stiamo parlando di Gran Turismo 5 che dopo anni e anni di attese è finalmente disponibile nei negozi di tutto il mondo, più o meno da qualche settimana. L'ultimo capitolo della saga di Polyphony Digital, mostra fin dalle prime partite quali erano e sono le intenzioni dei suoi creatori: regalare il realismo assoluto agli utenti sia per quanto riguarda il controllo e il feeling dell'auto sia per quanto riguarda la grafica e il sonoro. Il tutto condito dalle licenze ufficiali vecchie e nuove, comprese le inedite di NASCAR e WRC.

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Presenti per la prima volta nella serie anche i kart che si aggiungono alle centinaia di macchine tra cui scegliere, al gioco online fino a 16 giocatori, ai più di 100 circuiti ufficiali realizzati fin nei minimi dettagli, ai danni realistici calcolati in tempo reale sulle vetture, alla visuale interna per tutti i veicoli e alle condizioni meteo variabili oltre alla possibilità di scegliere a che ora correre e molto altro. C'è perfino il supporto al PlayStation Move, e quello per la visualizzazione in 3D, attraverso occhiali e televisori predisposti. In GT5 è presente una sorta di social network legato al gioco e la possibilità di controllare la modalità B-spec tramite interfaccia web. Completamente distaccata da quella classica, B-Spec si presenta come un'altra modalità che compone l'esperienza in singolo. Tramite questa opzione il giocatore è posto al comando di una sorta di scuderia composta fino ad un massimo di sei piloti, con il compito di portarli alla vittoria in gare dedicate e agendo su tutta una serie di caratteristiche decisionali che esulano dalla guida. Quest'ultima è invece demandata alla modalità A-Spec, quella classica, che come da tradizione è ricca di opzioni ed elementi realistici che vanno a influire sulla gara vera e propria. Nota finale sulla personalizzazione dei circuiti: il prodotto offre la possibilità di scegliere un tracciato e di modificarne tutta una serie di parametri che spaziano dal numero di curve alla loro ampiezza, passando per angolazione e altro. Le piste così create possono essere testate immediatamente e condivise con gli altri utenti, in modo da sfidarli anche su percorsi inediti.

Assassin's Creed Brotherhood
Terzo capitolo della saga di Assassins Creed, quest'ultimo brotherhood rappresenta un successo incredibile di pubblico e critica. In Italia è amatissimo grazie ai suoi splendidi paesaggi che ritraggono il nostro Bel Paese nelle sue città artistiche più belle e famose: dopo Assassins Creed 2 ambientato a Firenze, questa volta l'avventura è quasi totalmente vissuta nella Roma antica, saltellando tra un Colosseo ed il Vaticano, con una capatina in Spagna e persino a Napoli.

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La storia ci vede vestire ancora i panni di Ezio Auditore, protagonistra della precedente installazione, e inizia da dove quest'ultima ci aveva lasciato, ma con possibilità ed un gameplay rinnovati. E' ora possibile reclutare "assassini" al nostro soldo e spedirli in missioni, oppure farci aiutare, e quest'opportunità apre le porte del multiplayer alla serie, con opzioni e modalità totalmente inedite e decisamente appassionanti, tanto da meritarsi numerosi riconoscimenti e un plauso generale dalla critica. Assassins Creed Brotherhood è un'avventura con elementi da gioco di ruolo, perchè il nostro personaggio cresce e si evolve grazie ad oggetti, invenzioni (di Leonardo da Vinci!) item da collezionare; elementi platform, perchè Ezio corre e saltella come un moderno parkour tra mura della città, edifici e tetti; infine action, in quanto i combattimenti sono una parte fondamentale dell'esperienza di gioco provata in questo titolo sviluppato dalle sapienti mani di Ubistoft Montreal. Il comparto visivo è assolutamente eccezionale e dipinge veri e proprio scorci di un'Italia del passato nel pieno del suo splendore, con panorami mozzafiati coaudiuvati da un motore 3D di incredibile impatto e potenza. Colline sperdute fino all'orizzonte, migliaia di palazzi ed edifici, decine e decine di persone e personaggi non giocanti presenti su schermo fanno da cornice ad una storia basata sulla fantascienza (ebbene si, l'avventura si svolge grazie ad una macchina futuristica che permettere di rivivere i ricordi del passato racchiusi nel genoma umano). Facile intuire a chi potrebbe piacere questo titolo: di sicuro a tutti gli abitanti di Roma! Ma ovviamente non solo a loro: a tutti coloro che hanno già giocato i primi due, agli appassionati di videogiochi d'azione come Prince of Persia, oppure agli amanti dei titoli basati su "mondi aperti" ed esplorabili.

PlayStation Move
In un elenco per i consigli degli acquisti di Natale per PlayStation 3 non poteva mancare Playstation Move, il nuovo controller di movimento di Sony sviluppato appositamente per la sua piattaforma di gioco casalinga. Grazie all'azione combinata di console e periferiche, e al lavoro di sofisticati sensori di movimento i giocatori hanno con esso la possibilità di sentirsi parte integrante dei videogiochi che supportano questa tecnologia e viverne appieno tutte le emozioni.

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PlayStation Move è disponibile in diversi bundle per tutti i gusti e tutte le tasche. Quello principale, che poi è il più vecchio, è denominato Starter Pack e contiene nella confezione Move Controller, PlayStation Eye e starter disk, che ha al suo interno alcune demo di titoli tra i quali Echochrome, Kung fu Rider e The Fight. Questa combinazione di prodotti è sufficiente per giocare tutti i titoli che supportano la periferica. Però se volete un Move controller aggiuntivo potrete sempre comprarlo al prezzo di 39,99 euro, mentre se preferite il Navigation Controller è disponibile a 29,99 euro. Disponibili poi a parte diversi accessori come l'adattatore per la ricarica simultanea di due periferiche dello stesso tipo e la pistola che ospita il Move controller, perfetto per titoli alla Time Crisis, tanto per fare un esempio. Dal punto di vista prettamente tecnico il lavoro fatto da Sony su questo accessorio è apprezzabile, l'accoppiata Move controller e telecamera PlayStation Eye funziona piuttosto bene, con lag tutto sommato accettabili, riconoscimento perfetto e buona ergonomia grazie all'impugnatura e alla vibrazione presente. Inoltre la compagnia nipponica ha intenzione di supportare massicciamente il prodotto contando anche sull'appoggio di varie software house: i titoli disponibili al momento pur essendo maggiormente incentrati su un gameplay più immediato, adatto ai giocatori Casual, vantano una struttura in singolo più corposa e con il supporto dei trofei, mentre a breve dovrebbero arrivare molti più prodotti hardcore.

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Mass Effect 2
Il primo consiglio che la redazione di Multiplayer.it si sente in dovere di dare ai propri lettori e lettrici è quello di recuperare assolutamente una copia di Mass Effect 2, gioco di ruolo con una spiccata componente action e dall'ambientazione fantascientifica che farà di sicuro la felicità di tutti coloro che adorano esplorare lo spazio, salire a bordo di un'astronave, solcare pianeti alieni.

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Si tratta di un vero e proprio sequel dell'originale uscito ormai anni addietro, ma rappresenta comunque un titolo pienamente godibile indipendentemente dal presupposto di aver giocato o meno il primo: nei panni del Comandante Shephard ci sarà da vivere un'avventura decisamente lunga ed impegnativa lungo una trama in stile hollywoodiano farcita da un cast al doppiaggio a dir poco stellare, una componente grafica di primissimo livello ed una storia impegnativa ed adulta. Per questo lo consigliamo ad un pubblico maturo: contenuti e difficoltà non sono in questo adatti a bambini e bambine. Il gioco ci mette nei panni di un team di personaggi armati di tutto punto che dovranno indagare una fitta trama di misteri e potere alla volta dello spazio, arrivando dopo molte ore di gioco ad un finale che lascia evidentemente presagire l'arrivo di un terzo capitolo a chiudere il cerchio disegnato dai sapienti sceneggiatori. Mass Effect 2 è un blockbuster assoluto, pregiato da riconoscimenti provenienti da ogni sito o rivista, recensioni entusiastiche e voti altissimi che lo elevano a capolavoro di questa generazione di console. Qualche indizio per capire se il regalo può essere quello giusto: l'obiettivo del vostro dono apprezza pellicole come Star Trek, Guerre Stellari o le saghe cartoon fantascientifiche degli anni '80? Con buona probabilità andrà matto anche per questo gioco di ruolo sviluppato da BioWare.

Alan Wake
Alan Wake è stato uno dei titoli più attesi del 2010, una perla di assoluto prestigio e qualità nel panorama dei giochi d'azione con componenti horror e da thriller psicologico, che farà la felicità di tutti gli amanti delle avventure misteriose e movimentate dalla presenza di creature malvagie e ombre malefiche.

Un Natale da giocare - Edizione 2010

Dagli autori del glorioso Max Payne, Alan Wake narra la vicenda personale dell'omonimo scrittore che, persa la vena creativa, decide di trasferirsi per un periodo nella ridente e (poco) soleggiata cittadina di Bright Falls, alle pendici di una minacciosa catena montuosa perennemente adombrata dal buio della valle. La lucidità abbandonerà ben presto il nostro personaggio, trascinandolo in un incubo senza fine a metà strada tra realtà e finzione (d'altra parte, è uno scrittore). Alan Wake è un titolo estremamente piacevole sia da guardare che da giocare, si lascia proseguire e finire da solo, in un susseguirsi di eventi ed emozioni fino al capitolo finale, interamente scaricabile da internet tramite il servizio Xbox Live. Fortemente sconsigliato a chi odia foreste tenebrose e montagne minacciose, visto che il gioco è ambientato interamente a Bright Falls, ci sentiamo di suggerire l'acquisto se il soggetto a cui desideriamo fare un regalo (oppure noi stessi!) è amante degli horror, thriller e film psicologici in pieno stile Shining, pellicola dalla quale Alan Wake attinge in molti frangenti della trama. Essendo uscito ormai da qualche mese è di facile reperimento a prezzo budget, oppure nella sua splendida edizione Limited con il vero libro degli appunti usato all'interno del gioco dallo scrittore. Per molti, ma non per tutti, sopratutto chi non ha sangue freddo e nervi saldi!

Fable III
Più che un'avventura, una favola. In una parola ecco descritto l'animo di Fable 3, ultimo capitolo di una saga partita ormai tanti anni fa sulla prima Xbox. Sviluppato dagli inglesi Lionhead sotto la guida del "visionario" e leggendario Peter Moulineux, questo gioco segna un solco netto tra i normali giochi di ruolo e un nuovo stile di narrazione e giocabilità, molto più immediata, veloce, semplice, per molti assolutamente più divertente.

Un Natale da giocare - Edizione 2010

Niente menu astrusi o infinite liste di caratteristiche legate al personaggio, bensì una profondità di gioco meno visibile, ma per lo più legata alla creazione di rapporti umani tra il nostro protagonista ed i personaggi non giocanti ora diventati amanti, mariti, mogli, figli, amici o nemici. In Fable 3 c'è anche la possibilità (come nei precedenti) di poter comprare case, negozi, attività e poi utilizzarli ai nostri scopi più o meno nobili. Laddove nel secondo Fable ci calavamo nei panni del leggendario eroe, in questo seguito la storia continua poco dopo la fine del precedente, in una Albion dominata da un Re malvagio che va assolutamente deposto e sconfitto, ma non prima di aver cercato alleati e rivoluzionari da assoldare. Il punto di forza di Fable 3 è sicuramente la giocabilità, come detto immediata ma profonda, semplice ma non banale, raffinata ma non complicata. I combattimenti sono rapidi e divertenti, basati su un combat system navigato ed efficacie che ci permette di usare armi di tutti i tipi, dalla lunga distanza, corpo a corpo, magie, armi bianche, fucili e pistole. Il motore grafico, di grande pregio e impatto visivo, è capace di creare mondi colorati, vivi e ricchi di dettagli, personaggi, case e castelli con una grande quantità di oggetti e cose su schermo. Lo stile è totalmente nuovo e particolare: a metà strada tra un fantasy cartoonesco e il realismo di tanti giochi simili. Grazie alle future espansioni ed alla possibilità di poterlo godere insieme ad un amico, Fable 3 rimarrà inserito nella Xbox 360 per molto, molto tempo. Indizi per capire se questo gioco potrebbe essere apprezzato? Niente di più semplice. Amare il fantasy in generale (Signore degli Anelli, ad esempio) può essere un punto a favore, ma se sotto sotto scoprirete che tra i giochi già apprezzati in passato si celano anche software del calibro di Gothic o Oblivion, ebbene, più di un indizio fanno una prova: il vostro lui/lei potrebbe certamente divertirsi anche con Fable 3.

Halo: Reach
Il nome già parla da solo. L'ultimo capitolo di una saga che si è saputa conquistare milioni di appassionati in tutto il mondo, un nuovo modo di concepire e strutturare il gioco online e vette di giocabilità mai raggiunte prima per uno "sparatutto" in soggettiva.

Un Natale da giocare - Edizione 2010

Halo è "il" gioco da avere per Xbox 360, il consiglio che diamo è quasi superfluo: se non ci avete ancora giocato, o la persona a cui lo vorreste regalare non lo annovera nella propria collezione di videogiochi, Halo Reach è un acquisto obbligatorio almeno quanto lo sarebbe comprare un Super Mario su Nintendo. Reach è un prequel che anticipa gli eventi di Halo: Combat Evolved uscito ormai anni orsono sulla prima console Xbox, e ci vede far parte di una squadra chiamata Noble Team nel disperato tentativo di respingere un'offensiva aliena in atto. Siamo il soldato di Elite chiamato Noble Six, anno 2552, pianeta Reach. La colonia umana qui residente sta per essere spazzata via dall'arrivo dei Covenant: siamo l'unica speranza per questo pianeta ormai al collasso. Halo Reach è uno sparatutto in prima persona (il tipo di visuale su schermo che nasconde il personaggio e mostra solo braccia, mani ed armi impugnate, così da favorire l'immedesimazione in quanto appare sulla nostra TV), è un titolo molto appagante se giocato da soli, ma che dà il suo meglio in compagnia di amici, sia in assenza di internet che collegati a Xbox Live. E' proprio grazie all'infrastruttura di gioco online che questo gioco riesce a stupire e offrire il grado maggiore di divertimento. Diamo degli indizi a chi volesse regalarlo: il vostro lui (o lei) ha una Xbox collegata in rete e possiede un paio di cuffie e microfono? Bene, Halo Reach potrebbe essere la nutella che manca al suo pane. Volete esserne ancore più sicuri? Scrutate lo scaffale, e se uno qualsiasi dei precedenti "Halo" compare tra le costole delle confezioni dei giochi Xbox 360, bene, procedete all'acquisto ed impacchettate tranquillamente il vostro regalo. Successo garantito.

F1 2010
Il quarto consiglio che ci sentiamo di dare ai nostri lettori e lettrici è quindi un gioco dove non si spara, non si fa la guerra e non si combatte nessuno... se non altri bolidi in pista!

Un Natale da giocare - Edizione 2010

F1 2010 rappresenta un gradito ritorno dello sport motoristico per eccellenza sugli schermi di tutti gli appassionati di videogiochi. In Italia, grazie alla presenza di Ferrari nel Mondiale, esiste una base di fan decisamente più larga e sfegatata di altri paesi del mondo: ne va di conseguenza che unire questa passione alla presenza di una Xbox 360 in salotto più voler dire solo una cosa, ovvero che l'acquisto di questo F1 2010 è passo pressoché obbligatorio. Questo gioco è sviluppato da un team esperto nel genere, gli stessi Codemasters autori di Grid, la serie di Colin McRae Rally, Fuel, TOCA e tantissimi altri titoli di successo, che garantiscono il fatto che sia una simulazione di assoluto valore, sia dal punto di vista prettamente tecnico e visivo, che dal punto di vista ludico e del divertimento puro. Grande il suo pregio, quello di "svecchiare" il genere rendendo i bolidi da pista finalmente divertenti da guidare, creando la propria tattica pre gara ed impostanto le nostre manovre dentro e fuori dai box sempre con un sano entusiasmo, mai smorzato da una simulazione troppo aspra o al contrario eccessivamente permissiva. Il bilanciamento del gameplay è la chiave del successo di questo F1, e non potrà non fare la felicità di ogni giocatore Xbox che apprezzi questo sport. Questa volta gli indizi da fiutare sono semplicissimi da seguire: basterà sapere se chi riceverà il gioco sia un amante dei motori oppure no. In caso di affermazione positiva, procedete senza indugio all'acquisto e godetevi il fatidico momento dello "scartamento", nel quale un sorriso a trentadue denti solcherà il suo viso felice e contento.

Microsoft Kinect
Piccolo capitolo a parte lo merita sicuramente una breve lista dei titoli più rappresentativi di coloro che vorranno mettersi in casa l'ultima "meraviglia" Xbox 360: il sensore di movimento Kinect, quella telecamera nera che permette ai giocatori di interagire con i videogiochi senza avere niente in mano, ed esclusivamente grazie al proprio corpo.

Un Natale da giocare - Edizione 2010

Il lancio di questa nuova e intraprendente periferica di gioco ha visto sugli scaffali dei negozi un numero esorbitante di nuovi videogiochi ad essa dedicati, ma una rapida ed efficace selezione ci permette qui di citare i titoli più rappresentativi e sicuramente meglio riusciti. Innanzitutto parliamo di Kinect Sports, gioco multievento da godere da soli o in compagnia che rappresenta il "Wii Sport" di Xbox 360, in buona sostanza. Dance Central, invece, è un titolo incentrato sul ballo che ci permette di valutare la nostra coordinazione ed efficacia nella danza grazie ad un perfetto sistema di interazione. Una bella tracklist ed un comparto grafico molto piacevole lo rende uno dei titoli migliori in assoluto. Per concludere, infine, parliamo di Your Shape: Fitness Evolved, un software che ci permette di fare ginnastica e mantenerci in forma grazie ad un personal trainer direttamente sullo schermo della TV. Anche in questo caso i movimenti del corpo sono trascritti in modo impeccabile sul nostro avatar a schermo, e questo rende possibile che il gioco sia estremamente efficace ed appagante da provare. Ognuno di essi, ricordiamolo, necessita di una telecamera Kinect per Xbox 360, sempre venduta separatamente.

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Super Mario Galaxy 2
Sembra quasi che non possa mancare un Mario a Natale ma in questo caso non ci troviamo di fronte a una forzatura: Super Mario Galaxy 2 è senza dubbio il titolo del 2010 per la console Nintendo e uno dei più importanti degli ultimi anni.

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Se credevate di aver visto tutto nell'universo di Super Mario Galaxy, pochi minuti di gioco a Super Mario Galaxy 2 vi faranno ricredere: non c'è un attimo di stanca, non ci sono tentennamenti, il nuovo platform di Nintendo presenta uno strepitoso game-design che non evolve soltanto i concetti proposti dal prequel, ma presenta a sua volta novità sorprendenti. Le galassie sono completamente nuove, perfino quelle ispirate al leggendario Super Mario 64, e le sfide da affrontare dimostrano ancora una volta le capacità senza rivali di Nintendo. In questa nuova avventura, poi, Mario non dispone soltanto di inediti power-up, come il Fiornuvola che gli permette di generare soffici piattaforme ad ogni piroetta, ma il nostro idraulico baffuto può contare ancora una volta sull'aiuto di Yoshi, che potrà essere cavalcato in alcuni livelli per sfruttare la sua lingua prensile e i poteri speciali di particolari frutti che gli consentiranno, per esempio, di correre ancora più rapidamente. Il game-design di Super Mario Galaxy 2 combina tutti questi elementi in stage di ampio respiro che si sviluppano senza seguire una regola precisa, passando dalla tradizionale visualizzazione laterale al movimento in tre dimensioni con grande scorrevolezza. Il sistema di controllo, ancora più preciso che nel prequel, rende Super Mario Galaxy 2 un piacere da giocare, nonostante il livello di difficoltà questa volta decisamente più impegnativo ma anche più soddisfacente, che rende la conquista delle Superstelle, e delle nuove Stelle Verdi, uno spasso videoludico destinato a durare dozzine di ore, all'insegna della più alta qualità Nintendo.

Donkey Kong Country Returns
Dopo New Super Mario Bros. continua il recupero delle vecchio glorie Nintendo e in questo caso parliamo di un brand assente da quasi quindici anni. Rare, che aveva curato Donkey Kong Country ai tempi del Super NES, lascia il posto a Retro Studios con il difficile compito di mantenere il feeling nostalgico di uno dei platform più famosi di sempre, proponendo al contempo nuove soluzioni e idee che possano appassionare anche i nuovi giocatori.

Un Natale da giocare - Edizione 2010

Il risultato è un platform vecchio stile tremendamente fresco e impegnativo, che farà la felicità degli amanti del genere e della grande N. Nonostante l'utilizzo di un motore completamente tridimensionale (in contrapposizione della vecchia grafica prerenderizzata) Donkey Kong Country Returns ripropone un game-design squisitamente a due dimensioni con gli elementi tradizionali della serie: banane da raccogliere, liane per dondolarsi, barili per farsi sparare da un punto all'altro dello schermo, e altre amenità. I punti cardine della serie ci sono tutti, comprese le sequenze nei carrelli da miniera e il supporto offerto da cavalcature come Rambi e Squawks, ma Retro Studios ha aggiunto anche delle meccaniche inedite, come la possibilità di arrampicarsi. Come se non bastasse, Donkey Kong Country Returns supporta anche una simpatica modalità multigiocatore: il giocatore singolo può infatti usufruire dell'aiuto di Diddy Kong in qualità di power-up ma un secondo giocatore può entrare in azione controllando direttamente la scimmietta. Con i suoi otto mondi e la difficoltà crescente degli stage, sempre più complessi e ostici, da rigiocare anche sfidando il tempo record, e la tonnellata di segreti da trovare, Donkey Kong Country Returns è un gioco per gli amanti delle vere sfide e degli scimpanzè cravattati.

Disney Epic Mickey: La Grande Avventura di Topolino
La premessa è abbastanza semplice: un giorno Topolino riesce ad entrare nella dimora di Yen Sid il mago e, mentre questi è distratto, decide di giocherellare con il suo pennello magico, combinando un vero pasticcio con la mappa del mondo che Yen Sid stava creando per ospitare le creazioni perdute dell'universo Disney.

Un Natale da giocare - Edizione 2010

Anni dopo, Topolino viene rapito dalla stessa entità che aveva creato per sbaglio, e imprigionato in un mondo corrotto e deformato in cui perfino Oswald il Coniglio Fortunato vuole fargli la pelle. La nuova avventura di Topolino è decisamente dark e adulta, nonostante il mondo sia ispirato ai theme-park storici della Disney e sia abitato da personaggi più o meno famosi. Ideato dal famosissimo Warren Spector (System Shock, Deus Ex) esclusivamente per Wii, Disney Epic Mickey può in apparenza ricordare Kingdom Hearts come tematiche, ma è un prodotto decisamente diverso, che miscela elementi RPG e platform condendoli con svariati puzzle in cui Topolino dovrà utilizzare pennello e solvente per creare o cancellare il mondo circostante al fine di completare le missioni assegnate dai bizzarri e inquietanti personaggi che popolano questa specie di incubo Disney. I luoghi che Topolino visiterà sono ispirati a parchi di divertimento reali come Adventureland o Tomorrowland ma per viaggiare tra essi il giocatore dovrà affrontare delle brevi sessioni platform a scorrimento orizzontale ispirate ai cortometraggi Disney meno conosciuti. Disney Epic Mickey non è consigliato soltanto ai fan della mascotte Disney per eccellenza, ma a tutti gli amanti delle avventure 3D e dei platform.

GoldenEye 007
Chiunque pensava che GoldenEye 007 fosse un pallido remake del GoldenEye originale per Nintendo 64 si è dovuto ricredere: il nuovo First Person Shooter sviluppato da Eurocom per Wii possiede un'identità propria ed è senza dubbio uno dei migliori titoli del 2010.

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Anche la storia è un po' diversa e lo stesso James Bond ha qui le fattezze di Daniel Craig, l'ultimo 007 cinematografico, impegnato a sventare un micidiale complotto in cui è coinvolto anche il ribelle 006. GoldenEye 007 è quasi un film diviso in svariate missioni in cui il giocatore potrà scegliere se agire d'astuzia, evitando i nemici o uccidendoli di soppiatto, o farsi largo a colpi d'arma da fuoco: ogni approccio è consentito da un level-design straordinario, che incita alla rigiocabilità grazie ai numerosi livelli di difficoltà che aggiungono ad ogni missione nuovi obbiettivi da completare. GoldenEye 007 è longevo e difficile ma è anche ricco di varietà e situazioni imprevedibili, grazie a un'intelligenza artificiale dei nemici sopra le righe e a sessioni di guida o spettacolari Quick Time Event che conducono a diverse evoluzioni dei livelli. Come se non bastasse, propone anche una modalità multigiocatore, sia online che offline, davvero divertente che strizza l'occhio a Call of Duty con un sistema di perks e bonus grazie al quale personalizzare l'esperienza a proprio piacimento. L'unico difetto? Un frame-rate ballerino, impossibile da biasimare a causa della quantità di elementi costantemente in movimento sullo schermo: GoldenEye 007 non è solo un piacere da giocare con qualunque sistema di controllo, ma è anche bellissimo da vedere, ricco di dettagli e tocchi di classe. Gli amanti del genere, e dell'agente segreto creato da Ian Fleming, sono avvertiti!

E' Qui la Festa?
Le feste natalizie sono un'ottima occasione per amici e parenti di incontrarsi e trascorrere le serate assieme. Ma carte e tombola sono così démodé ormai! Perché non coinvolgere gli ospiti, quindi, in una sfida di ballo? O preferite una gara di equilibrio?

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Non è un mistero che il Wii abbia aperto le porte dell'universo videoludico anche a chi ha finito col conoscere il Wii Fit prima di Super Mario; per quanto i videogiocatori "duri e puri" abbiano criticato la quantità e qualità di giochi casual, bisogna ammettere che questi titoli sono in grado di riunire persone come un tipico platform probabilmente non riuscirebbe. E' il caso per esempio di Just Dance 2, il nuovo titolo Ubisoft che propone musica, sfide e tanta allegria. Ricalcando lo straordinario successo del precedente episodio, Ubisoft ha aggiunto nuove cover per una tracklist base di 44 canzoni, ma sopratutto due ottime novità: un negozio virtuale per acquistare nuove musiche e alcune coreografie per duetti, giusto per condividere l'imbarazzo insieme a un amico. Just Dance 2 si gioca sempre alla stessa maniera: Wii Mote in pugno, bisogna copiare la coreografia delle silhouette sullo schermo e inscenare una vera e propria danza. Un'idea esilarante per divertirsi in compagnia, insomma, così come quella alla base di Wii Party. Quest'ultimo ripropone l'idea del pacchetto di minigiochi già vista e rivista in titoli come Wii Sports o i vari Mario Party; tuttavia, la varietà di minigiochi offerti dal disco è straordinaria: ce n'è letteralmente per tutti i gusti e i giocatori, rappresentati dai loro unici Mii sullo schermo, potranno affrontare le tantissime sfide divise nelle categorie Giochi di Gruppo, Giochi di Coppia e Giochi in Casa. Quest'ultima è decisamente originale e incentiva i partecipanti a giocare in maniera creativa senza restare necessariamente di fronte allo schermo. Risate assicurate!

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Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo
Dopo aver riscosso un enorme successo in Giappone, il nono episodio della strafamosa serie di RPG è arrivato anche in Italia: la console scelta da Square Enix per ospitare Dragon Quest questa volta è stata proprio il Nintendo DS e le dimensioni ridotte non gli hanno certo impedito di sfornare un vero capolavoro.

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Dragon Quest IX non è un RPG qualsiasi e anche la storia, frammentata in minitrame che riconducono tutte a una linea principale, è piuttosto originale. Il giocatore assume il ruolo di una specie di angelo custode e dovrà affrontare mille peripezie, viaggiando per un mondo vastissimo insieme a un gruppo di comprimari creati direttamente da lui: se questo può sembrare un difetto, in realtà permette di comporre una squadra che possa soddisfare qualunque stile di gioco, grazie anche alle numerose classi disponibili, alle tantissime abilità e alle centinaia di armi e armature che permettono di personalizzare l'aspetto dei nostri personaggi. Sembra quasi una sfilata di moda e la varietà non manca mai: il mondo, i personaggi e i nemici sono in un ottimo 3D, uno dei migliori proposti dal Nintendo DS, colorato e ricco di dettagli. I combattimenti a turni di stampo decisamente classico richiedono strategia e intelligenza ma Dragon Quest IX è un gioco davvero per tutti e probabilmente anche uno dei più longevi sul mercato: centinaia di missioni prima di finire il gioco, tantissime altre ancora dopo averlo completato, anche scaricabili dall'apposito servizio online ogni settimana, un sistema di contenuti aggiuntivi praticamente infinito nella forma degli Antri e come se non bastasse l'innovativa possibilità di giocare insieme a tre amici per sfidare nuovi mostri e ottenere oggetti inediti. Chi parla di gioco dell'anno per Nintendo DS, potrebbe averci preso in pieno!

Pokémon HeartGold & SoulSilver
Provate a chiedere quale sia la generazione di Pokémon più amata dai fan: vi risponderanno certamente la seconda, della quale facevano parte Argento, Oro e Cristallo ai tempi del Gameboy Color. Dopo tutti questi anni, Nintendo regala ai fan un remake di quel leggendario trittico di RPG.

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Ed è un remake coi fiocchi, perchè HeartGold & SoulSilver sono a mani basse i migliori giochi di Pokémon mai realizzati: ricchissimi di contenuti, lunghi e perfezionati sotto ogni punto di vista. E poi ci sono i pokémon, quasi cinquecento, da catturare e scambiare, anche online, con amici o vecchie cartucce. Le regioni di Johto e Kanto tornano in tutta la loro vastità, esplorabili dai giocatori man mano che si ottengono nuovi pokémon e abilità, allo scopo di sconfiggere ben sedici capipalestra e centinaia di allenatori. Nuovi puzzle, nuovi design per zone e città, tanti nuovi gadget e minigiochi: forse non sarà l'edizione più innovativa della serie, ma è anche quella che racchiude tutto il meglio che Pokémon ci abbia offerto in quasi quindici anni. E come se non bastasse, c'è il Pokéwalker: Nintendo ha incluso nella confezione del gioco anche questo piccolo contapassi che ricorda un po' il Tamagotchi. Tramite una semplice procedura il giocatore può trasferire un pokémon nel Pokéwalker e portarlo con sè: i passi accumulati si tradurranno in punti esperienza e ricompense, in più è possibile giocherellare con il gadget per catturare altri pokémon esclusivi. Insomma, se siete fan dei simpatici mostriciattoli Nintendo, HeartGold & SoulSilver sono due edizioni imperdibili. E se non avete mai catturato un Pikachu in vita vostra, questo è un ottimo momento per cominciare!

Golden Sun: L'Alba Oscura
Il 2010 del Nintendo DS, quasi all'insegna del RPG, non poteva finire in modo migliore che con il terzo, inedito capitolo di una delle serie che più fu amata ai tempi del Game Boy Advance. Golden Sun: The Lost Age uscì nel 2003 e gli anni non sono passati soltanto per noi che abbiamo aspettato un altro sequel, visto che ne L'Alba Oscura i protagonisti sono proprio i figli di Isaac, Jenna, Garet e compagnia, impegnati a combattere una nuova minaccia per il mondo che i loro genitori avevano protetto trent'anni prima.

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Il nuovo Golden Sun di Camelot Software non si distanzia troppo dai prequel e questo è soltanto un bene vista la qualità della serie: si tratta di un RPG piuttosto tradizionale con i consueti combattimenti a turni, ma l'esplorazione del mondo è ostacolata da moltissimi puzzle ed enigmi che il giocatore dovrà risolvere utilizzando in modo creativo e intelligente le magie, o Psyenergy, a disposizione. Tornano anche i Djinn, le creaturine elementali con le quali è possibile equipaggiare i personaggi: sono ben settantadue e le svariate combinazioni di Djinn garantiscono il potere di lanciare magie ed evocare mistici guardiani. Grazie all'ottimo 3D il mondo di Wayard è ancora più bello che in passato e le battaglie sono decisamente più spettacolari e pirotecniche. Golden Sun: L'Alba Oscura non è un RPG difficile ma è sufficentemente lungo e ricco di extra da garantire ai fan del genere tantissime ore di divertimento anche dopo la conclusione della storia.

Il Professor Layton e il Futuro Perduto
Ormai appuntamento natalizio fisso, il Professor Layton è entrato a sorpresa nel cuore di milioni di giocatori e questa terza avventura non delude le aspettative, semmai aumenta l'interesse verso il prossimo episodio della serie.

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Level 5 propone la stessa struttura di sempre, un intreccio narrativo di grande spessore da seguire insieme al Professor Layton e al suo assistente Luke risolvendo i centosessantacinque enigmi sulla strada per il gran finale. Impreziositi da una cornice artistica di grande spessore, fatta di sequenze a cartoni animati e splendide tavole 2D, i puzzle sono intelligenti e molto vari, richiedendo soltanto un po' di logica per essere risolti; i meno pazienti però non si scoraggino, poiché è possibile "acquistare" fino a tre suggerimenti per risolverli: in questo modo, Il Professor Layton e il Futuro Perduto è un gioco alla portata di tutti, in grado di regalare una quindicina di ore di grandi soddisfazioni ed emozioni. Non mancano in questa edizione anche i consueti minigiochi di contorno, che includono un album di sticker e un trespolo da costruire, e la combinazione di personaggi eccentrici e spassosi con una splendida Londra vittoriana a fare da sfondo a una narrazione appassionante rendono questo terzo episodio probabilmente il migliore della serie e la degna conclusione di questa prima trilogia. E' un arrivederci, insomma, che i fan del Professore non possono lasciarsi scappare e che tutti gli altri dovrebbero quantomeno provare.

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Metal Gear Solid: Peace Walker
E ora, last but not least, come direbbero in quel di Albione, concludiamo la nostra carrellata dei consigli per gli acquisti vedendo cosa regalare per la piccolina di casa Sony, Playstation Portable. Qui la scelta dei prodotti è stata un tantino più semplice da effettuare, e questo non per la mancanza di giochi di un certo livello, quanto piuttosto per la presenza di tre titoli che più di ogni altro hanno segnato l'intera stagione videoludica su questa piattaforma.

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Uno di questi è anche il primo della nostra lista: Metal Gear Solid: Peace Walker di Konami, gioco che ha segnato l'acclamato ritorno dello Snake originale. Ambientato dieci anni dopo gli eventi di Metal Gear Solid 3: Snake Eater, quindi sempre in piena Guerra Fredda, il gioco vede come protagonista infatti Big Boss, o, se preferite, Naked Snake, l'uomo dal cui DNA sono nati (come cloni) Solid, Liquid e Solidus. Esso non è un semplice spin-off di MGS, ma un vero e proprio episodio chiave della saga Konami, ricco di contenuti inediti sia a livello di trama che di giocabilità. Mimetizzarsi, agire nell'ombra, addormentare le guardie o prenderle di sorpresa alle spalle eliminandole del tutto restano come tradizione vuole per la serie elementi cardine del gameplay. Che però viene ulteriormente arricchito dalla presenza dei compagni d'arme di Solid, i "Militaires Sans Frontières", un gruppo di mercenari senza fissa dimora di cui il protagonista della vicenda è a capo. La loro, infatti, non è una presenza di contorno, nell'ombra, ma viva e determinante per l'intera avventura. E' tramite la loro gestione e il loro impiego nelle apposite missioni extra che diventano disponibili man mano che procediamo con la trama principale, o in operazioni esterne dal funzionamento automatico, ovvero che vengono simulate, che si aiuta Big Boss. Migliorare le unità di ricerca e sviluppo, che a sua volta dipende dall'unità di spionaggio per la raccolta di nuovi progetti, o le unità mensa e l'unità medica diventano un fattore importante nel gioco, poiché grazie a essi si ottengono nuovi equipaggiamenti per il protagonista e gli alleati, cure e cibo. Il che regala al prodotto un'inedita opzione strategica. Che dire di più se non che qualsiasi fan della serie non può permettersi di perdere questo gioco?

Kingdom Hearts: Birth by Sleep
Il secondo gioco che vi suggeriamo per i vostri regali natalizi è Kingdom Hearts: Birth by Sleep di Square Enix, titolo che si è rivelato uno dei capolavori assoluti di questa stagione videoludica per PlayStation Portable, e uno dei migliori giochi di sempre dell'intera saga.

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Come consuetudine per la serie, anche questo episodio unisce in sé stili narrativi, personaggi e filosofie Disneyane con quelle tipicamente orientali dei creatori di Final Fantasy. Il gioco è ambientato dieci anni prima delle avventure di Sora, in un mondo in cui la pace e l'armonia sono ancora monitorate e garantite dai Maestri. In questo contesto si svolgono le vicende di tre giovani allievi del Maestro Eraqus, il serioso Terra, l'allegro Ventus e la protettiva Aqua, i protagonisti del gioco che vengono coinvolti loro malgrado in una grave crisi che riguarda l'intero loro universo. Ognuno dei tre ragazzi ha una sua situazione da raccontare che deve essere vissuta dal videogiocatore interpretando a turno ognuno di loro, fino al finale segreto e chiarificatore. La giocabilità di Kingdom Hearts: Birth by Sleep mantiene la struttura tradizionale del franchise che prevede l'esplorazione di varie locazioni ambientate principalmente nell'universo Disney, con una certa libertà di movimento. A esso si uniscono poi il combattimento contro i nemici che li popolano, in genere con l'aiuto di famosi personaggi come Pippo e Paperino, e il completamento di alcune missioni secondarie. Ogni scenario comprende tesori nascosti, divertenti mini-giochi, mappe e scontri ostici con i boss finali. Fra le novità più importanti si segnalano un gameplay che, pur mantenendo forti reminiscenze di Kingdom Hearts II, appare più dinamico e veloce, grazie anche a un deck command più immediato da gestire, che consente di personalizzare a piacimento lo stile di combattimento del personaggio utilizzato rendendolo unico. E una sorta di board-game per il potenziamento delle abilità dei vari eroi.

God of War: Il Fantasma di Sparta
Terzo e ultimo titolo consigliato per PlayStation Portable è quello legato alle avventure del mitico Kratos. God of War: Il Fantasma di Sparta è un nuovo capitolo della saga che vede protagonista l'eroe spartano più amato dai videogiocatori di tutto il mondo, il secondo rilasciato per la console portatile di Sony.

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E probabilmente è anche il meglio riuscito dei due. Anzi, a volerla dire tutta il gioco è talmente bello da imporsi senza ombra di dubbio, per la qualità di ogni sua componente, da un lato come uno dei punti più alti a livello tecnico raggiunti da questa piattaforma. Dall'altro uno dei capitoli più interessanti della saga. Al punto tale da non soffrire alcun timore reverenziale nei confronti dei "fratelli maggiori" su PlayStation 2 e PlayStation 3. Questo non è un God of War ridotto, insomma, ma quello vero, come sempre. La storia racconta le origini di Kratos e ha come sfondo la città perduta di Atlantide, con la trama che va a porsi a livello temporale tra il primo e il secondo capitolo originale. L'eroe spartano è alla ricerca del fratello Deimos, rapito dagli dei quando entrambi erano poco più che bambini. E ciò lo porta a compiere un lungo viaggio irto di insidie, dove spesso incrocerà tutta una serie di luoghi e personaggi della mitologia greca, e combattimenti all'ultimo sangue, specie con enormi mostri come Scilla. Il gioco è caratterizzato da un gameplay simile agli altri capitoli della serie, ma presenta anche parecchie novità di rilievo. A partire da una serie di nuove armi, come per esempio le Lame di Atena o la possibilità per l'eroe di utilizzare in battaglia una lancia e uno scudo, o nuovi poteri magici come il Flaggello delle Erinni che consiste nel lanciare una sfera di energia che insegue il nemico o l'Occhio di Atlante. Più delle inedite abilità di navigazione. Il tutto non poteva che ripercuotersi sul sistema di combattimento che è stato di conseguenza aggiornato per permettere a Kratos di utilizzare quanto poco sopra descritto. E consentirgli pure di eseguire altre forme di attacco, come quella di dare pugni ai nemici a terra o di tirarli, e di eseguire attacchi in aria.

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Cut the Rope

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Uno dei migliori titoli dell'anno per iPhone è anche l'ennesima freccia all'arco della prolifica etichetta Chillingo, "quelli" di Angry Birds tanto per intenderci; Cut the Rope rappresenta l'essenza dell'iGaming, facendosi portabandiera di quei titoli che non cercano di scimmiottare esperienze nate su altre console, ma al contrario sviluppano concept vincenti partendo proprio dal touch screen. Cut the Rope è un puzzle game dinamico, divertente e innovativo, che dà il meglio di sé nelle brevi sessioni di gioco ma che si dimostra capace di mantenere vivo il divertimento anche in partite più lunghe. Graficamente delizioso e venduto ad un prezzo a cui è impossibile dire di no (0,79 su iPhone e 1,59 su iPad) soprattutto considerando i continui aggiornamenti gratuiti con nuovi livelli promessi, il gioco sviluppato da Zeptolab è uno di quelli che non possono mancare nella vostra collezione, e che potrebbero far divertire anche quel vostro amico che proprio non sopporta i giochini per iPhone...

Piante contro Zombi

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Certamente non un'esclusiva per iDevice essendo disponibile anche per Pc, Mac e XBLA, Piante contro Zombi non poteva però non essere presente dalla nostra lista; l'acclamato tower defence di PopCap Games trova sulle piattaforme Apple un ambiente perfetto grazie al matrimonio con il touch screen, ideale per sostenere il gameplay nella maniera migliore. Per il resto, c'è poco da aggiungere ad un prodotto che ha contribuito a migliorare ulteriormente la reputazione di una delle software house più abili nel realizzare giochi immediati, attraenti e "casual", ma non per questo semplicistici o poveri di contenuti. La battaglia tra non morti e regno vegetale nel giardino di casa è una di quelle a cui sarebbe davvero un peccato sottrarsi, soprattutto al prezzo irresistibile di 2,39 euro. Piante contro Zombie è quindi un piccolo gioiello che andrebbe acquistato senza remore se non avete avuto già modo di giocarlo su altre piattaforme.

FIFA 11

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Lo abbiamo detto anche nella nostra recensione: i giochi sportivi, e quelli di calcio nello specifico, sono probabilmente tra i meno adatti ad essere trasportati su iPhone, fondamentalmente per l'impossibilità di replicare un sistema di controllo complesso all'interno dei limiti dei device Apple. Detto questo, per molti versi Fifa 11 è stata una rivelazione, sia considerando la pessima qualità dei precedenti capitoli su App Store, sia valutando semplicemente il fattore divertimento che la produzione EA è in grado di garantire. Fifa 11su iPhone è un'esperienza assolutamente valida, che dimostra il lavoro e l'impegno dei programmatori nel cercare di adattare il gioco a pregi e difetti dell'hardware, con un risultato finale che riesce facilmente ad imporsi sui comunque agguerriti e numerosi sfidanti. Peccato per una generale scarsità di contenuti nelle modalità di gioco, ma a fronte della bontà del gameplay si può chiudere un occhio. Chi ama il calcio e vuole avere la possibilità di farsi una partita in ogni momento non rimpiangerà di certo i soldi spesi.