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PC Magazine #13

Nemmeno il tempo di far arrivare i Magi e già torna PC Magazine, pronto a iniziare al meglio un anno all'insegna di tutto ciò che riguarda il videogaming davanti al monitor

RUBRICA di La Redazione   —   05/01/2011

Pronti, partenza, via! Il 2011 è iniziato e non potremmo essere più eccitati per dodici mesi che si prospettano di eccezionale spessore sul fronte del PC gaming. Una prova? Beh, per avere un primo riscontro su quanto aspettarsi dalle parti di Windows e dintorni è possibile consultare il nostro speciale sui giochi più attesi dell'anno appena incominciato, oppure aspettare la pubblicazione di quelli che dedicheremo a quanto è lecito attendere dal mondo degli MMO e poi dal panorama indipendente.

PC Magazine #13

Insomma, se da una parte è vero che gennaio non è mai ricchissimo, specialmente nelle prime settimane, è sempre possibile sognare ad occhi aperti su quanto ci aspetta in futuro.
La settimana dopo Capodanno, come noto, non riserva poi enormi sorprese dal punto di vista delle news, lasciandoci da segnalare come stretta attualità la via intrapresa da Ubisoft per dismettere, finalmente, il sistema di protezione che l'anno passato aveva provocato tante polemiche: aspettando di valutare quali mosse seguiranno questa presa di coscienza, troviamo sia un atto dovuto nei confronti dei giocatori (paganti) di mezzo mondo e speriamo si estenda in fretta a tutti i prodotti del publisher francofono.

PC Magazine #13

Una lettura da non perdere, invece, è quella apparsa sul sito della società che si è occupata della pubblicazione in Occidente di Recettear: An Item Shop's Tale, Carpe Fulgur: l'occasione è quella del raggiungimento, a metà dicembre, delle 100'000 copie vendute, un risultato non da poco a cui però, viene precisato, si è arrivati soprattutto grazie all'opera di (s)vendita a prezzo scontatissimo, anche troppo a leggere quanto spiegato nel lungo intervento. Ad ogni modo l'analisi è di grande interesse perché da una parte mette in luce alcuni aspetti della pubblicazione dei giochi indie che raramente vengono discussi, dall'altra annuncia la possibilità - non la certezza! - di un doppiaggio in lingua inglese per Recettear e l'intenzione di pubblicare un nuovo gioco dallo stesso sviluppatore giapponese; il titolo prescelto è Chantelise, titolo d'azione con elementi ruolistici uscito nel Paese del Sol Levante oramai nel lontano 2007. Molto divertente, invece, il post di Adam Biessener sul blog di Game Informer: il redattore si è impegnato nella causa di promuovere Baldur's Gate II come miglior gioco di ruolo della storia, iniziando a confrontarlo con Oblivion, Mass Effect e Final Fantasy X ma esprimendo in chiusura la disponibilità a raccogliere il paragone con qualsiasi altro titolo; a prescindere dalla premessa un po' bizzarra, una lettura che strappa più di qualche risata. Consigliamo anche l'oramai un po' vecchiotto - ce l'eravamo persi! - sguardo sul futuro prossimo e remoto che BigDownload ha provato a fare a proposito del gioco su PC, con tante previsioni per cui servirebbe la sfera di cristallo ma anche un interessante punto di vista di come le cose potrebbero evolversi a partire da dove ci troviamo in questo momento. Chiunque invece si sentisse in vena di retrogaming e di giochi di ruolo, sappia che è stato rilasciato di recente Morrowind 2011, mod grafico di circa 4GB di dimensione che dona al terzo capitolo di The Elder Scroll un aspetto decisamente più moderno. Infine non potevamo iniziare l'anno nuovo senza un video dedicato a qualche follia costruita all'interno di Minecraft e, infatti, vi rimandiamo alla visione di una delle più straordinarie macchine di Rube Goldberg che ci sia capitato di vedere in un videogame.

di Umberto Moioli

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Alien Shooter + Expansions

C'era una volta il videogioco, viene da pensare giocando ad Alien Shooter. Nessuna evoluzione morale del personaggio, figli a carico, o storie d'amore consumate in lerce tende da campo. Al giocatore è richiesta solo un'esecuzione sempre più difficile di comandi che, forse non ve lo sareste aspettati, si traducono in un massacro di alieni. Proprio così, sono tra noi: verdi, crudeli, e fissati con il compimento di un genocidio della razza umana. Purtroppo hanno compiuto il proprio dovere con zelo teutonico, e sulla Terra sono rimasti un pugno di esseri umani che possono solo tentare di resistere. Ovviamente a colpi di arma da fuoco. La visuale isometrica di Alien Shooter potrebbe farvi tornare alla mente capolavori assoluti come Syndicate, ma qui non c'è nulla da decidere, se non quali attributi potenziare, a seconda se giochiamo con il personaggio maschile o con quello femminile, e soprattutto di quali armi servirci. Naturalmente ci sono armature, valigette del pronto soccorso, droni da combattimento e altre amenità come la torcia e il visore notturno, ma è l'artiglieria il vero pezzo forte della nostra collezione. Si parte con le pistole per passare presto al fucile a pompa, facendo poi transitare le nostre mani sul lanciagranate, approdando successivamente al lanciafiamme, e infine baloccandoci con altri gingilli esotici dal potere devastante.

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Non crediate che la potenza di fuoco sia mai abbastanza. Quando lo schermo si affolla di alieni senza poesia né sentimento, e vi trovate accerchiati peggio che in un livello di Smash TV, non rimpiangerete di esservi caricati in spalla il cannone-super-definitivo-si-salvi-chi-può. Una bella notizia è che il pacco di GOG, come consuetudine, include anche le espansioni del gioco originale, Fight for Life e The Experiment. Ciascuna aggiunge cinque livelli di carneficina gratuita, in uno scenario che vede la razza umana messa alle corde sempre più dalla dilagante presenza di alieni sul pianeta. Alien Shooter è il tipico titolo frenetico, solido e spensierato che si prende sempre in mano volentieri. Di quelli da tenere a portata di mano tra un'esperienza intensa e un'altra. Potete mollarlo anche per settimane insomma, che riprenderlo sarà come salire di nuovo in bicicletta. Nel mondo dei videogiochi due razze hanno sempre patito il nostro piombo: gli zombie e gli alieni. E dal momento che entrambe non si esauriscono mai, voi continuate a sparargli. È sempre un piacere.

di Andrea Rubbini

Titolo: Alien Shooter + Expansions
Linea: GOG
Prezzo: 5.99 $
Storico: nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: N/D

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Lylian è una ragazzina che viene rinchiusa in manicomio dai suoi genitori perché non si comporta come le sue coetanee. Il suo unico amico è un orsetto con cui condivide tutti i suoi pensieri. Rinchiusa e abbandonata, Lylian trova l'inaspettato aiuto di un'ombra che la libera dalla sua cella, senza però darle nessuna spiegazione. Ora non le resta che fuggire dall'istituto, attraversandone i sinistri corridoi ed eliminando le perfide creature che lo popolano. Riuscirà a scoprire cosa si nasconde in questo luogo da incubo?

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Le premesse erano buone: un platfom bidimensionale fortemente narrativo, con sequenze visionarie e una protagonista amena. Peccato che l'esecuzione non sia definibile come brillante. Il primo difetto che emerge è di quelli che non si perdonano a un titolo del genere: la verbosità. Sembra quasi che gli sviluppatori avessero paura che i giocatori non capissero l'ovvio e così hanno piazzato schermate di testo che raccontano per filo e per segno quello che non andrebbe raccontato, ma giocato e vissuto. Oltretutto, la qualità dei testi è discutibile e lo stile è un po' troppo pomposo e pesante. Ma non sottilizziamo. Parlando di questioni legate più strettamente alle meccaniche di gioco, è impossibile non notare che Lylian è un platform mediocre e un picchiaduro altrettanto mediocre. La ragazzina combatte usando le lunghe maniche della camicia di forza come fruste. Il problema è che l'effetto dei colpi è viscido e poco visibile. I nemici colpiti normalmente brillano e finiscono al tappeto, ma in generale si sente la mancanza di animazioni più plausibili e descrittive (capita spesso di non capire se si è riusciti a colpire o meno); come si sente la mancanza di una maggiore precisione nei salti, che rende alcune sequenze (penso alla fuga dal vermone gigante) penose da portare a termine. Fortunatamente, a parte questi difetti, il titolo di PixlePickle Games ha dei buoni momenti di manierismo visionario e alcune sezioni di gioco si fanno notare, come lo scontro finale con la direttrice che diventa sempre più grande o i mondi onirici della ragazzina che si attivano leggendo dei fumetti.

di Simone Tagliaferri

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Titolo: Lylian Episode One: Paranoid Friendship
Sviluppatore: PixlePickle Games
Distribuzione: Digital Download
Sito di riferimento: Link
Download: Demo
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.

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Rift: Planes of Telara
Il 2011 parte in quarta con una notizia che farà felici tutti coloro che hanno seguito con attenzione il promettente MMORPG di Trion Worlds. Dopo averci ubriacato di informazioni nelle ultime settimane, sopratutto per quanto concerne le nuove "Soul" (le classi, sostanzialmente) e il nuovo dungeon a tema nanico Runic Descent, il team ha gettato la maschera e annunciato ufficialmente la data di rilascio del gioco: il 4 Marzo Rift arriverà sugli scaffali dei negozi europei e, seguendo l'ultima moda, lo farà in doppia edizione. La Collector's Edition di Rift includerà infatti una cavalcatura tartaruga di livello 20, un potenziamento per la capienza dell'inventario e un companion pet esclusivo, il Bogling Wastrel.

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Inoltre, la scatola conterrà anche la graphic-novel Telara Chronicles, un mouse griffato esclusivo, un CD con la colonna sonora del gioco e un USB-drive da 8GB con il logo di Rift. Come se non bastasse, i pre-ordini avranno diritto al consueto early-access previsto per il 24 Febbraio e a tutti i beta-event che lo precederanno, nonché a uno sconto sulle sottoscrizioni a mese multiplo e a un companion pet a scelta fra tre diverse creaturine; infine, acquistando il gioco presso determinati negozi si otterrà un ulteriore bonus virtuale. Si tratta certamente di un lancio davvero ghiotto in termini di contenuti aggiuntivi e i ragazzi di Trion Worlds sembrano davvero fiduciosi: il nuovo MMORPG fantasy ha incontrato molti consensi durante i vari eventi beta e si preannuncia come un sorprendente sfidante in un'annata davvero ricca.

Final Fantasy XIV
Per restare in tema di MMORPG neonati, è importante menzionare il messaggio che il nuovo produttore di Final Fantasy XIV, Naoki Yoshida, ha inviato a tutti i fan che continuano a seguire le rocambolesche vicissitudini del recente MMORPG Square Enix.

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Si potrebbe dire che il gioco stia nascendo nuovamente adesso, con uno staff inedito e le ripetute estensioni del periodo di prova gratuito, ed è questo che Yoshida cerca di sottolineare nel suo comunicato, invitando ancora una volta i fedeli giocatori ad esprimere la loro opinione e a suggerire idee e migliorie per il mondo di Eorzea. La filosofia di Yoshida è quella di ricostruire il gioco e rilanciarlo in un modo che tutti i giocatori, vecchi e nuovi, possano apprezzare. Non manca inoltre un sibillino riferimento ai nuovi contenuti che saranno presto rilasciati, sopratutto in forma narrativa. Contemporaneamente, su Eorzea è cominciato anche il secondo evento festivo in assoluto, chiamato Heaventsturn. La maggiore attrattiva per i giocatori è certamente l'esclusivo copricapo esteticamente simile agli elmi dei samurai, se non fosse per quelle lunghe orecchie da coniglio. L'evento è cominciato il 31 Dicembre e durerà fino al 17 Gennaio; le meccaniche sono simili a quelle della Starlight Celebration ancora in corso: i personaggi potranno infatti ricevere particolari materiali da utilizzare nella produzione di nuovi oggetti, tra i quali il suddetto Usagi Kabuto. Per maggiori informazioni, non vi resta che consultare la pagina ufficiale sul Lodestone.

Star Wars: The Old Republic
Benché la Beta di The Old Republic resti ancora coperta da una rigorosa NDA (Non-Disclosure Agreement, per chi non lo sapesse è la clausola che vieta di divulgare informazioni) ultimamente sono girate un po' di informazioni che sembrano tranquillizzare circa la qualità del prodotto e che sottolineano la complessità e importanza della "storia". BioWare ci ha abituato bene già negli ultimi anni con Mass Effect e Dragon Age, e la cura che il team solitamente ripone nella sceneggiatura e nello storytelling sembra essere stata riposta perfino di più nel nuovo MMORPG.

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Nell'ultimo Developer Blog è proprio Paul Marino, a capo del team che si occupa del cosiddetto Cinematic Design, a esplorare questa importante dimensione del gioco BioWare. Marino sostiene che il suo team sta preparando delle scene che i giocatori ricorderanno per anni, puntando sul coinvolgimento emotivo e sulla qualità dei dialoghi. E' una lettura interessante per chi ama conoscere i retroscena nella produzione di un videogioco; per chi invece è più interessato al gioco vero e proprio, BioWare ha ufficialmente presentato il Trooper sul solito HoloNet, rivelando anche una delle razze che, oltre all'umano, potrà svolgere questa classe orientata specialmente verso l'offensiva, e cioè lo Zabrak. Il compagno di avventure del Trooper sarà Tanno Vik, un indisciplinato Weequay nel quale ci imbatteremo durante le nostre prime avventure, mentre l'astronave personale sarà la Rendili Hyperworks BT-7 Thunderclap, un gioiello della Repubblica per gli assalti veloci.

TERA
Chiudiamo questo primo appuntamento del nuovo anno con l'MMORPG "action" TERA, che sta per cominciare la sua fase di Open Beta in Corea, prevista per l'11 Gennaio. Per l'occasione, Bluehole Studio e Hangame hanno rilascito un trailer di circa quattro minuti che mostra numerose sequenze inedite del gioco, lasciando intravedere feature come terreni distruttibili e una sorta di scenario PvP di tipo "cattura bandiera" tra un boss e l'altro.

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Il trailer è stato accompagnato da una polemica di una certa importanza riguardante il lancio occidentale del gioco, del quale si occuperà En Masse Entertainment. In breve, in una rivista coreana il direttore di Bluehole Studio, Kang-Suk Kim, sembrerebbe aver dichiarato, secondo le traduzioni fornite dai fan, che il lancio di TERA in Giappone avverrà durante la prima metà del 2011, con la Beta americana ed europea a seguire circa un mese dopo. Questo significherebbe che il MMORPG verrà lanciato sul nostro territorio praticamente a fine anno: En Masse si è rifiutata di commentare su quelle che al momento sembrano essere dicerie, quindi non ci resta che attendere per scoprire come andrà a finire.

di Christian La Via Colli

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Apriamo il 2011 con la configurazione di fascia massima, come ogni prima settimana del mese, ma lo facciamo restando con il fiato in sospeso: mentre scriviamo, infatti, le pagine di tutto il mondo si stanno riempiendo con i primi test dei nuovi processori Intel, quelli riportabili alle seconda generazione dell'architettura Sandy Bridge.

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Il dato oramai certo, per quanto concerne la materia trattata in questo numero, è che la presenza del Core i7 980X non avrà seguito su queste pagine, essendo l'oramai prossimo Core i7 2600K una soluzione più performante, seppur di poco, nell'esecuzione della grande parte dei videogame e nonostante il prezzo di molto inferiore. Prossimamente saremo più precisi sulla scelta tra la CPU a quattro core appena uscita oppure quella dotata di sei unità di calcolo in commercio già da un po' di tempo. Sul fronte schede video resterà probabilmente al suo posto lo SLI di nVidia GTX 580 anche negli appuntamenti futuri, considerando come l'uscita della diretta concorrente, la Radeon HD 6970, non l'abbia scalzata in termini di prestazioni nonostante la sfida passi, nei piani di AMD, anche da un prezzo più competitivo che la vorrebbe in competizione con la GTX 570. Questioni di numeri e percentuali - ma anche di qualità dei driver - che appassionano per quanto concerne processori e schede video, mentre il panorama delle restanti componenti risulta molto meno frizzante e sarà per questa configurazione legato al cambio di CPU sopra preannunciato per il prossimo mese.

Componente
Caratteristiche
Prezzo
Processore
955€
Scheda Madre
320€
Scheda Video
920€
Ram
345€
Alimentatore
260€
Hard Disk
340€
Hard Disk SSD OCZ Vertex Sata II 120 GB 200€
Lettore-Masterizzatore Ottico
180€
Case
160€
Prezzo Computer Ninja
3785 Euro

di Umberto Moioli

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Le prime DDR 4 sono targate Samsung

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Samsung ha bruciato la concorrenza e come riporta l'EETimes ha dato inizio in grande stile a questo 2011. I moduli DDR4 funzionano con solo 1.2 volt e consentono quindi un risparmio energetico notevole rispetto a quelli da 1.5 volt pur partendo subito da frequenze decisamente alte. Il primo modulo DDR4 a 30nm da 2GB debutta infatti con il clock di 2133 MHz e si tratta della frequenza minima di una tecnologia che dovrebbe consentire di raggiungere i 4266 MHz su banchi di RAM certificata. Purtroppo ci vorranno ancora mesi prima della commercializzazione e della standardizzazione delle DDR4 che non saranno utilizzate nei prodotti destinati al mercato mainstream prima di qualche anno. Inoltre una delle tecnologie integrate dalle nuove memore, e più precisamente il DPP, consente di usare un solo modulo per canale di memoria ed è un limite notevole per i sistemi che hanno bisogno di parecchia RAM. Ovviamente è possibile dotare i sistemi di switch specifici oppure optare per banchi di RAM molto capienti, ma in entrambi i casi si tratta di soluzioni più scomode rispetto a quelle richieste dalle DDR3.

LucidLogix Virtu
Un nuovo passo di LucidLogix nel mercato dell'ottimizzazione grafica dopo la creazione del chip hydra che consente, anche se non sempre con risultati brillanti, di utilizzare due schede differenti sullo stesso sistema.

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Questa volta però la soluzione, che si chiama Virtu, è di natura software e funziona in combinazione con il chip grafico integrato della tecnologia Sandy Bridge di Intel. Simile all'Optimus di Nvidia, il software LucidLogix consente infatti di assegnare operazioni all'hardware grafico più disponibile in un dato momento. In sostanza, quando la GPU discreta è inutile, il carico di lavoro viene spostato interamente sul chip integrato del Sandy Bridge. A questo punto la scheda video viene disattivata e questo si traduce in un drastico calo di consumi e di rumorosità. La differenza rispetto alla tecnologia Nvidia, ovviamente, sta nel fatto che il Virtu funziona anche con le GPU AMD. Maggiori informazioni sono disponibili in questa pagina di SlashGear.

Eye tracking e videogiochi

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Il Kinect, per quanto sensorialmente avanzato, è solo la punta di un iceberg che procede a tutta forza verso lo scafo del mercato informatico. Certo, la possibilità di controllare il computer attraverso i gesti non è nuova e il buon vecchio mouse è sicuramente un precursore e un decano delle ricerche in questo campo. Ma oggi la tecnologia ha finalmente consentito all'uomo di trascendere i limiti dei meccanisci e delle protesi meccaniche che erano necessarie per farsi capire dalla macchina. Non è quindi un caso che esplodano ricerche relative al riconoscimento dei gesti, delle smorfie e persino del movimento degli occhi. Ed è proprio quest'ultimo il caso che ci interessa visto che una delle teste pensanti di Valve, al secolo Mike Ambinder, ha espresso un certo interesse nei confronti di questa tecnologia che consentirebbe di controllare lo sguardo virtuale usando la rilevazione dei movimenti dell'occhio. E una capacità del genere, unita al rilevamento dei movimenti del collo, potrebbe rivoluzionare i sistemi di mira e di esplorazione dell'intero panorama videoludico consentendoci comunque di usare mouse e tastiera come mani e piedi virtuali e senza costringerci a stare in piedi di fronte ad una telecamera. Inoltre, come riporta l'e-zine joystick e secondo le intenzioni della stessa Valve, l'Eye Tracking potrebbe consentire ai disabili di interagire in modo migliore con i videogiochi e in generale con le tecnologie informatiche. Inoltre la capacità di riconoscere ogni movimento della pupilla darebbe ai motori grafici la possibilità di cambiare la profondità di campo in un'immagine tridimensionale a seconda dell'oggetto realmente inquadrato dall'occhio. Certo, è bene specificare che i limiti restano parecchi visto che siamo ancora vincolati a caschi virtuali obsoleti e schermi bidimensionali la cui massima capacità tridimensionale è frutto di un illusione ottica. Ma le potenziali applicazioni sono numerose e sono senza dubbio molto interessanti.

Hard Disk story
L'evoluzione degli hard disk è partita dalle schede stampate nella prima metà del secolo scorso ed è rapidamente arrivata a soluzioni come il RAMAC che poteva contenere milioni di caratteri anche se stipati in decine e decine di dischi.

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Ma il salto compiuto negli ultimi anni è ancora più impressionante anche se agli inizi anche la sola possibilità di immagazzinare il testo in forma digitale era visto come un miracolo della tecnologia. Oggi infatti unità grandi come una moneta possono contenere centinaia di enciclopedie e il panorama dell'immagazzinamento dati si è arricchito di numerosi attori tra cui spiccano penne USB miniaturizzate, SSD ultraveloci e dischi ottici incredibilmente capienti. Ma ogni tanto fa piacere guardarsi alle spalle per vedere quanta strada è stata fatta e questa suggestiva carrellata di immagini pubblicata da Macworld ci permette di ripercorrere una storia fatta di componenti meccaniche, rulli, valvole e computer grandi quanto un supermercato.

Il riconoscimento vocale è un Chaos

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Dalle pagine di ictBusiness apprendiamo che tra le varie ricerche dedicate al riconoscimento vocale dei computer ce n'è anche una italiana. E nonostante la ricerca sia orientata verso la lingua nostrale, che non ha particolare valenza nel mondo del lavoro o dell'entertainment, il progetto Chaos è stato premiato nientepopodimeno che da IBM. Certo, l'interesse è giustificato dai 30 milioni di navigatori italiani che hanno poca praticità con l'inglese ma sono comunque un sacco di potenziali clienti. Ma non è un caso che sia stata proprio IBM a interessarsi al progetto del gruppo ART dell'Università Tor Vergata. Il colosso informatico è infatti molto attivo nel campo del riconoscimento vocale e ha una piattaforma, chiamata UIMA, che mira a integrare vari tipi di elaborazione del linguaggio per consentire ai computer di diventare onnicomprensivi, in termini linguistici ovviamente. Tra l'altro UIMA è anche l'orecchio del supercomputer IBM Watson che a metà febbraio sfiderà due concorrenti umani nel celebre quiz show Jeopardy. Durante le tre serate dedicate alla sfida il computer non dovrà solamente contestualizzare le domande e rispondere correttamente, ma dovrà innanzitutto comprendere i quesiti visto che saranno espressi utilizzando il linguaggio comune e senza l'utilizzo di formule specifiche che facilitino la comprensione della macchina.

La Radeon HD 6950 diventa una 6970
L'utilizzo dello stesso hardware per diverse schede video produce spesso effetti paradossali come la possibilità di trasformare una Radeon HD 6950 in una 6970 con una facilità disarmante.

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La procedura è descritta in questa pagina di guru3d che mette anche a nostra disposizione il software necessario. E nel caso in cui qualcosa vada storto il dual Bios ATI, che si può selezionare tramite un interruttore fisico piazzato sulla scheda, consente di tornare facilmente indietro. In sostanza l'operazione attiva gli shader mancanti che sono disattivati ma sono comunque presenti sulla scheda e, con un pizzico di overclocking, ecco che le specifiche della HD 6970 sono raggiunte. Ovviamente l'operazione, per quanto semplice, non è completamente priva di rischi ed è consigliata la massima cautela.

Notizie dal mondo

PC Magazine #13

Talvolta parco di notizie e talvolta fin troppo ricco il mondo dell'hardware travalica ovviamente le possibilità spaziali di una rubrica settimanale. Per questo, sfruttando l'onda del nuovo anno, proverò a trasformare l'ultima notizia della rubrica in un contenitore nel contenitore per riportare tutti quei fatti che non hanno bisogno di spiegazioni ma sono comunque piuttosto rilevanti. Questa settimana i riflettori sono puntati su Hewlett Packard che ha vinto un appalto di 4 anni per la gestione del lato informatico della NASA. In soldoni si parla di 2.5 miliardi di dollari per i primi 5 anni e di più del doppio considerando l'intera operazione. Al secondo posto troviamo la Russia che continua nel proprio percorso per sostituire Windows con Linux in tutte le strutture governative, in modo ovviamente da non pagare un'azienda americana e sviluppare invece la propria distro nazionale. Un paradosso vero e proprio visto che il sistema open source per antonomasia, per quanto pubblicizzato e spinto da questa operazione, sarebbe usato per aumentare il controllo sul software da parte del governo russo. La riuscita dell'operazione, ovviamente, dipenderà dalle volontà del primo ministro, e dominatore assoluto della Federazione Russa, Vladimir Putin. In chiusura ci imbattiamo nella Apple che dopo aver tentato per anni di conquistare il mercato PC puntando su stile e ottimizzazione ha scoperto che queste due voci sono molto più adatte al mondo mobile. Una scoperta che ha permesso alla mela morsicata di tornare, dopo molti anni, in vetta alle classifiche finanziarie e, come riporta Fortune, di essere una delle uniche due compagnie al mondo capaci di capitalizzare 300 miliardi di dollari. L'altra, per intenderci, è la Exxon Mobil.

di Mattia Armani