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Lungo o ristretto?

Con un breve ma significativo comunicato, Nintendo ha confermato le sempre più insistenti voci relative alla nuova console destinata a succedere al Wii. Facciamo il punto sul Project Café

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   29/04/2011

Il 14 aprile scorso tutti i siti di videogame del pianeta hanno riportato una notizia molto particolare. Alcune fonti anonime, infatti, hanno rivelato che Nintendo avrebbe annunciato il successore del Wii durante l'E3 di giugno. Per diversi giorni è stato un susseguirsi di rumor più o meno fantasiosi: ogni testata internazionale sosteneva di possedere informazioni sulla nuova console, carpite più che altro dai publisher che - pare - già da un po' erano in possesso di un apposito kit di sviluppo messo a disposizione dalla casa di Kyoto. Il 25 aprile, infine, Nintendo ha deciso di ufficializzare la cosa diramando un comunicato di poche righe:

Nintendo ha deciso di lanciare nel 2012 un sistema che succeda al Wii, console che ha venduto ottantasei milioni di unità dal suo lancio, nel 2006, fino a marzo 2011. Mostreremo un modello funzionante del nuovo sistema e ne sveleremo le caratteristiche nel corso dell'E3, che si terrà a Los Angeles dal 7 al 9 giugno.

Una foto rubata del kit di sviluppo per il Project Café consegnato da Nintendo ai publisher.
Una foto rubata del kit di sviluppo per il Project Café consegnato da Nintendo ai publisher.

Una conferma, insomma. Certo, priva di qualsiasi ulteriore informazione e quindi perfetta perché la gente possa continuare a parlarne e a fare congetture, a fantasticare su quella che sarà la prossima "rivoluzione" per una casa che ormai da diversi anni cerca di interpretare i videogame nel modo più innovativo possibile. Nel mese di maggio si svolgerà dunque una gara all'ultimo scoop, combattuta a colpi di scansioni e foto più o meno plausibili. Alcune le trovate pubblicate proprio in questa pagina, altre arriveranno nelle prossime settimane, questo fino alla conferenza "liberatoria" che Nintendo terrà nella cornice dell'E3 di Los Angeles, quando finalmente potremo vedere all'opera il Project Café e scoprire quale sarà effettivamente il nome della console.

L'importanza del controller

Nintendo non ha inventato lo stick analogico (in realtà è stata Atari a farlo, nel lontano 1982), ma lo ha introdotto con successo nel pad del Nintendo 64, dando la possibilità ai giocatori di far camminare o correre il proprio personaggio sullo schermo a seconda della progressiva pressione della levetta. Due generazioni di console dopo, la casa di Kyoto ha ribadito la centralità del controller grazie al Wii-mote, un dispositivo originariamente pensato come semplice add-on per il GameCube e che invece è stato affiancato da una piattaforma tutta nuova, guidando di fatto la ribalta della grande N in ambito casalingo dopo alcuni anni di risultati non esaltanti. Per il Project Café verrà seguita la medesima filosofia: un controller che includa nativamente la tecnologia MotionPlus, che si presenti nella forma di un joypad classico ma dotato di un ampio touch screen nella parte centrale. L'idea sarebbe quella di sfruttare la rilevazione di movimento per i giochi che potrebbero richiederla, ma anche riprendere un discorso portato avanti negli scorsi anni da SEGA, con le sue VMU per Dreamcast, e dalla stessa Nintendo con il Game Boy Advance, che poteva essere utilizzato come controller per il GameCube grazie a un apposito adattatore. Il touch screen integrato nel joypad della nuova console permetterà di visualizzare in qualsiasi momento informazioni extra come mappe o status del personaggio, ma sono molteplici le voci che parlano di streaming video sul controller stesso, ovvero della possibilità di giocare senza neanche dover accendere la TV, anche e soprattutto nei titoli che vantano un multiplayer per quattro persone tramite split screen. Il touch screen integrato potrebbe vantare una dimensione di 6 pollici e una risoluzione pari a 800 x 480 pixel, non al livello degli standard HD ma sufficiente per avere una buona definizione grafica. Rimarrebbe la questione di come effettuare tale streaming video senza perdere qualità e senza incorrere in problemi di latenza. Il Wi-Fi sarebbe da escludere per via delle sue limitazioni, dunque viene dato come possibile il ricorso alla tecnologia WirelessHD, nata nel 2008 grazie a un consorzio di quaranta produttori (fra cui Broadcom, Intel, LG, Panasonic, Samsung, Sony, Philips e altri ancora) e capace di funzionare come una HDMI senza fili, senza ritardi né perdita di qualità. Dotare contemporaneamente il controller di connettività bluetooth, infine, garantirebbe l'importante retrocompatibilità con il Wii-mote e dunque con il software per Wii e GameCube, feature questa che siamo sicuri non mancherà all'appello.

Il motore sotto il cofano

Al di là di un controller senza dubbio innovativo e capace di creare una miriade di nuove possibilità di interazione, come sarà il Project Café in termini prettamente tecnici? Le teorie più accreditate, al momento, parlano di una architettura simile a quella di Xbox 360 e dunque "compatibile" con la console Microsoft, a cominciare da un processore PowerPC a tre core di cui però ancora non si conoscono le caratteristiche.

La probabile forma del controller con touch screen integrato.
La probabile forma del controller con touch screen integrato.

Alcuni sostengono che potrebbe essere proprio lo Xenon, magari overclockato per l'occasione (un'operazione già effettuata da Nintendo per la realizzazione del Wii, seppure con scarso successo in termini prestazionali) e dunque dotato di maggiore potenza, oppure di una nuova versione della CPU. Ciò che conta è che si tratterà di una soluzione abbordabile dal punto di vista economico, tanto da permettere alla grande N di assicurarsi un vantaggio tecnologico rispetto agli attuali rivali pur senza adottare una politica di vendita "in perdita", anzi guadagnando fin da subito sulla commercializzazione della console. Gli elementi in comune con Xbox 360 si estenderebbero, secondo le voci, anche al sottosistema grafico, che dovrebbe equipaggiare in questo caso una GPU AMD Radeon R700, due anni più recente rispetto allo Xenos montato sulla console Microsoft e dunque più performante. Il chip in questione viene montato sulle schede video AMD/ATI della serie 4000, ma ciò ci dice poco sull'effettiva potenza grafica del Project Café, visto che non sappiamo esattamente a quale modello in particolare si farà riferimento. Le primissime indiscrezioni, ad ogni modo, definivano la prossima console Nintendo come "più potente di una PlayStation 3" e capace di far girare giochi alla risoluzione di 1080p, cosa che fa sicuramente ben sperare in termini di specifiche tecniche. Sul resto delle caratteristiche regna il più totale mistero: non è dato sapere se il sistema utilizzerà come supporto i blu-ray o un'altra forma di media, né che tipo di memoria utilizzerà per salvare i dati o quanta RAM monterà.

Scacco in tre mosse?

Se le voci fin qui riassunte dovessero rivelarsi fondate, il Project Cafè avrebbe la possibilità di irrompere sul mercato contando su tre elementi in grado di esercitare una forte attrattiva. In primo luogo l'immancabile "effetto novità", nella fattispecie rappresentato dal controller e dai modi in cui verrà sfruttato.

Lungo o ristretto?

Nintendo è solita imparare dai propri errori, dunque difficilmente si ripeterà la situazione vista al lancio del 3DS (con una line-up non all'altezza delle aspettative e i titoli di punta ancora di là da venire). Ciò significa che potremo contare fin da subito su un nuovo Mario, Zelda o Metroid, prodotti cioè in grado di mostrare non solo i muscoli della nuova console in termini di mera grafica, ma anche un uso efficace delle inedite possibilità offerte dai suoi dispositivi di input. È improbabile che Nintendo voglia puntare ancora una volta sui "casual gamer", ma innegabilmente questi verranno attratti da nuove forme di intrattenimento videoludico, nonché da un marketing in linea con quello realizzato per la promozione del Wii.

Lungo o ristretto?

Il secondo elemento di interesse è rappresentato dalle capacità tecniche del Project Cafè, non sbalorditive rispetto a ciò che la tecnologia permetterebbe al momento ma perfettamente in linea con le intenzioni della grande N, ovvero acquisire (peraltro senza svenarsi, anzi) un certo margine su PlayStation 3 e Xbox 360 in termini di resa visiva, riconquistando molti "hardcore gamer" delusi dal Wii e consegnando a publisher e sviluppatori una piattaforma in grado di dire la sua fin da subito, grazie a un'architettura simile a quella della console Microsoft e dunque facile da programmare, compatibile con tutti gli engine sul mercato, che non necessiti di un "periodo di apprendimento" come accaduto per PS3 viste le soluzioni tecniche "fuori standard" adottate da Sony. Il terzo e ultimo elemento, probabilmente il più importante, è costituito dall'attuale politica di riconciliazione attuata da Nintendo nei confronti delle terze parti. Il contributo di queste ultime nell'ambito della ludoteca del Wii è stato purtroppo risibile, tanto in termini di qualità quanto in termini di vendite, ma le cose per fortuna sono destinate a cambiare. Mettere a disposizione dei team esterni una console potente, facile da programmare, con un target misto e ampio significherà ribaltare l'attuale situazione dei titoli multipiattaforma, che vedranno la propria migliore incarnazione sul Project Café a scapito degli altri sistemi. Con un probabile prezzo di vendita indicato dagli analisti fra i 299 e i 349 dollari, infine, è davvero dura prevedere un flop per la nuova console Nintendo.