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Western fantascientifico

L'erede di Warhawk è uno sparatutto in terza persona

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   25/05/2011

Warhawk era un gioco della line-up di lancio di PlayStation 3, uno sparatutto distribuito via digital delivery tramite PSN dove si poteva combattere sia a piedi che a bordo di veicoli di terra o volanti. Esso puntava tutto o quasi sull'esperienza online (anche se non mancava una modalità in locale fino a quattro giocatori), con un gameplay focalizzato esclusivamente su un multiplayer competitivo. Forse anche per questo, cioè per l'assenza di una qualsivoglia storia o opzione per il single player, nonché per qualche problema iniziale legato ai servizi web, il prodotto in questione si rivelò uno di quei titoli probabilmente sottovalutati eccessivamente dai media e da gran parte dei videogiocatori.

Western fantascientifico

E questo nonostante a detta dei fan che lo avevano giocato bene fosse un titolo ben più profondo e valido di quello che poteva apparire a primo impatto. A distanza di anni Sony e LightBox Interactive hanno annunciato ufficialmente, nel corso di un evento a Londra, quello che a tutti gli effetti è da considerare il seguito spirituale del sopraccitato prodotto. Stiamo parlando di Starhawk, anche esso ovviamente sparatutto in terza persona che a detta dei suoi creatori recupererà in parte la struttura del predecessore, con però questa volta l'aggiunta di una interessante modalità singolo giocatore, con tanto di storia. Inoltre cercherà poi di ampliare il gameplay con l'implementazione di elementi inediti, come una maggiore attenzione per la strategia grazie a quello che loro chiamano "Build and Battle", e ad alcuni momenti tipici da tower defence. Come ha spiegato il produttore di Sony Santa Monica, Harvard Bonin: "Ciò che aveva reso speciale Warhawk ai fan era la sua immediatezza, la sua velocità di gioco, ma anche la varietà di cose che si potevano fare. Adesso, però, vogliamo compiere un passo in avanti e realizzare qualcosa di più profondo che un "semplice" titolo, diciamo, arcade."

Wild Space West

La novità più consistente in tal senso sarà quindi, come detto, la presenza di una modalità Storia. La trama racconterà di coloni spaziali, di umani che esplorano il cosmo alla ricerca di nuovi luoghi dove andare a vivere. E di guerra e mostri. Starhawk potrebbe quasi essere definito, in questo senso, come un Western fantascientifico, con la frontiera americana costituita qui dai pianeti del sistema solare e l'oro tipico di alcuni film del genere sostituito per l'occasione da una forma di energia chiamata "rift". Scaturisce dal sottosuolo come un geyser, ma ha una peculiarità: la sovraesposizione a essa può provocare mutazioni genetiche nei soggetti che vi entrano in contatto e in certi casi addirittura la morte.

La grafica sembra decisamente migliorata rispetto a Warhawk.
La grafica sembra decisamente migliorata rispetto a Warhawk.

In questo contesto si svolgeranno le vicende del protagonista del gioco, Emmett Graves, un minatore, e del suo partner Cutter, un ingegnere. Entrambi dovranno fare attenzione agli Outcast, umani mutati in creature orrende e esaltate, che attaccano le colonie rimaste con una violenza inaudita, in preda a una esaltazione mistica che li porta a rivendicare il possesso delle fonti di rift che per loro sono quasi delle entità da adorare come divinità. Anche Emmett è rimasto vittima del rift, ma è riuscito a contenerne gli effetti devastanti sul suo corpo e sulla sua psiche. Grazie alle particolari abilità acquisite e a un sofisticato equipaggiamento costruitogli da Cutter, egli è in grado di accumulare l'energia che scaturisce dal sottosuolo (ma che può recuperare anche uccidendo gli Outcast) per poi utilizzarla a proprio vantaggio. In che modo? Per esempio sfruttandola per costruire delle difese o per attaccare i nemici. Magari utilizzando quel Build and Battle, altra novità importante del progetto, di cui parlavamo nel primo paragrafo, e che consiste nella possibilità offerta agli utenti di richiamare in qualsiasi momento del gioco un menu radiale di facile consultazione. Suddiviso in spicchi, ognuno dei quali rappresenterà un particolare elemento utilizzabile nell'area, con esso sarà possibile inserire sulla mappa di gioco in pochi istanti quello che si desidera. Per esempio, si sta per essere attaccati da un'orda di fanatici e si vogliono costruire delle strutture di supporto e magari dei bunker? Detto fatto, basterà selezionarli, decidere dove posizionarli ed essi appariranno come per magia. A patto ovviamente di avere la giusta quantità di energia necessaria, visto che ogni struttura richiederà una o più unità di rift. E di rispettare i limiti imposti dalla mappa.

Più strategia e un online ricco

Non sarà infatti possibile riempire a piacimento le aree di costruzioni, ma ogni modalità e livello avranno un limite massimo da non superare. Il che aggiunge quella strategia di cui parlavamo a inizio articolo. Sarà opportuno creare un perimetro difensivo per proteggere gli hangar dove vengono create e custodite le jeep che trasporteranno i mercenari nel territorio nemico, o una torre di comunicazione utile per richiamare dei compagni gestiti dall'IA o da altri utenti umani che assisteranno Emmet durante gli scontri? Saranno i videogiocatori a decidere.

Le jeep simil buggy saranno fondamentali per spostarsi rapidamente sui campi di battaglia, ma anche per abbattere i nemici più grossi.
Le jeep simil buggy saranno fondamentali per spostarsi rapidamente sui campi di battaglia, ma anche per abbattere i nemici più grossi.

A oggi sono stati mostrati ben otto diversi elementi che comprendono torrette dotate di fucile da cecchino, potenti cannoni e scudi protettivi per proteggere l'intero accampamento. Ma altri se ne aggiungeranno nella build definitiva e alcuni saranno sbloccabili col progredire nel gioco. Al termine di ogni evento importante della storia o di una partita a squadre verranno assegnati infatti dei punti esperienza utili per salire di livello e ottenere così delle abilità nuove assieme a degli oggetti extra. Anche l'online avrà comunque il suo giusto peso all'interno della produzione. LightBox Interactive ha promesso che i videogiocatori saranno soddisfatti di questo comparto, visto che esso conterrà diverse opzioni e modalità. In particolare si parla di sfide con fino a un massimo di 32 giocatori, del probabile ritorno della Zone Mode già vista in Warhawk, di una interfaccia grafica di facile utilizzo che consentirà anche ai meno esperti di creare con semplicità tornei, clan, calendari di eventi, etc, e di una modalità concettualmente simile all'Orda di Gears of War. Inoltre il team di sviluppo ha garantito un supporto completo alla community con servizi dedicati, e accennato anche alla possibilità di implementare una qualche forma di supporto ad Android, con una apposita applicazione utile magari per monitorare costantemente lo stato delle partite, delle competizioni online o quanto avviene in chat o all'interno del proprio clan tramite Iphone, Ipad o tablet. Concludendo, quindi, Starhawk ci sembra potenzialmente un titolo dalle grandi possibilità. A patto però che le feature promesse vengano poi effettivamente implementate e ottimizzate nel prodotto finito. Se ciò avverrà siamo certi che ci troveremo tra le mani un gioco con un gameplay originale e profondo.

CERTEZZE

  • Modalità in singolo molto curata
  • Build and Battle è una feature interessante
  • Online di facile gestione e ricco di contenuti

DUBBI

  • Gli elementi strategici saranno davvero ben integrati?
  • Troppa carne al fuoco genererà confusione?
  • La modalità Storia sarà davvero all'altezza di altre produzioni di genere?