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Londra rosso sangue

Abbiamo provato il capitolo post Itagaki del ninja Hayabusa

PROVATO di Matteo Santicchia   —   07/06/2011
Londra rosso sangue

Versione testata: PlayStation 3

Annunciato lo scorso TGS 2010, quest'anno, alla fine della conferenza Sony presso il Los Angeles Memorial Sports Arena, abbiamo potuto provare una breve, ma interessante demo della terza avventura del ninja Hayabusa. Le novità in questo terzo capitolo si preannunciano importanti, senza comunque stravolgere un gameplay collaudato che ha fatto della creatura di Itagaki, comunque non più al timone della serie, l'emblema dei titoli action più tecnici, grazie ad un metodo di controllo ricco di combo e attacchi speciali. La demo non ci ha svelato molto del background narrativo, ma ci ha gettato subito in azione in una Londra notturna, invasa da una formazione paramilitare, e come da tradizione, coperta da una pesante coltre di nebbia. L'azione è quella classica della serie, ovvero una serie di scontri contro nemici via via più numerosi e pericolosi, con diverse armi e pattern d'attacco.

Veloce e letale

Accanto ai semplici soldati armati di sfollagente, ne abbiamo visti alcuni dotati di mitra e addirittura lanciarazzi, mentre di tanto in tanto dei veri e propri tank dietro un pesante scudo ci hanno sbarrato la strada. Il semplice attacco veloce contro questi non si è dimostrato efficace, molto meglio sfruttare le capacità d'evasione di Hayabusa con la combinazione L1 e la direzione di spostamento, di concerto col lento ma potente attacco pesante. Le mosse a disposizione si sono limitate alle due tipologie di attacco già citate e alla cosiddetta Ultimate Tecnicque, gia presente nei precedenti episodi, ma questa volta eseguibile, dopo un chiaro input a schermo con il tasto triangolo. Tecnica speciale che si attiva quando il braccio di Ryu lampeggia di rosso, fatto presumibilmente legato alla "corruzione", alla malvagità che sta lentamente invadendo e conquistando il corpo di Ryu, ben visibile nel suo braccio destro completamente devastato da quella che sembra essere una strana mutazione.

Londra rosso sangue

Ma le novità quali sarebbero? Per rendere ancora più immersivo il gioco, il nuovo designer, Yosuke Hayashi, ha inserito dei veri e propri quick time event, tanto nei combattimenti, con una sorta di "fatality" da mettere a segno premendo col giusto tempismo il tasto quadrato o il tasto triangolo, o per simulare alcune azioni particolari, come la tecnica Kunai per scalare una parete a colpi di L1 e R1, o per evitare dei razzi in volo e nello stesso tempo uccidere sull'istante colui che ha tentato di farci la pelle a colpi di RPG. Nulla di eccezionale e di particolarmente originale, si sta semplicemente parlando di qualcosa di stravisto e abusato, ma all'interno del combattimento iper veloce della serie non stona per nulla. Alla stessa maniera abbiamo osservato delle meccaniche stealth, in cui Ryu, dopo essersi avvicinato furtivamente alle spalle del nemico lo ha ucciso con un solo colpo. Abilità questa che abbiamo ripetuto in un'azzeccata sequenza dove, immersi in una fitta nebbia sulla riva del Tamigi, è stato possibile uccidere diversi soldati senza allertare gli altri della truppa. Parlando del boss invece, lo scontro è stato piuttosto classico, e ci ha visti affettare le gambe di un enorme ragno robotico, simile a quelli visti in Ghost in the Shell, per poi distruggere il nucleo centrale facendo attenzione agli attacchi di cannoncino posizionato sulla schiena della "bestia".

Londra rosso sangue

A fiumi

A livello tecnico il gioco ci è sembrato decisamente ben fatto, non tanto nella costruzione degli ambienti, comunque ricchi poligonalmente parlando e dotati di texture dettagliate e definite, quanto nei modelli e nelle animazioni nel protagonista e dei nemici, decisamente fluide e varie. Dove il gioco eccelle è nello splatter, che mette in scena in modo davvero esagerato, fontane di sangue e arti mozzati, colorando qua e la il mondo di gioco di lucenti chiazze rosse. Un vero spettacolo, soprattutto perché il ritmo è altissimo, complici anche i sessanta frame al secondo granitici. Ci è sembrata buona anche l'intelligenza artificiale, con nemici mai imbambolati ad aspettare il loro turno per attaccare e piuttosto versati in parata e contrattacco. Un'ultima parola sul livello di difficoltà. Hayashi ha promesso di non abbassare il tasso di sfida di questo terzo capitolo, rimanendo fedele alla tradizionale alta difficoltà della serie, ma complice forse la location della prova, ovvero un post conferenza con migliaia di addetti ai lavori convenuti, questa demo (giocata a livello normale) ci è sembrata un filo facile. Staremo insomma a vedere. Per ora questo primo, breve incontro con il ninja Hayabusa ci è sembrato decisamente positivo. Ma solo una prova più lunga ed estensiva potrà dirci tutto su quanto di nuovo ci aspetterà nel titolo.

CERTEZZE

  • Il solito, ottimo sistema di combattimento
  • Tecnicamente valido
  • Novità marginali, ma pur sempre novità

DUBBI

  • Varietà tutta da scoprire
  • Da verificare il livello di difficoltà