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Guerre sottorranee

Nuovo incontro con Metro: Last Light alla GamesCom 2011 ma la demo mostrata rimane la stessa dell'E3

Approfittando del fatto che la demo mostrata era la stessa identica già vista in occasione dell'E3 di Los Angeles, abbiamo cercato di recuperare qualche informazione aggiuntiva sul sequel chiacchierando con gli sviluppatori 4A Games. Innanzitutto Metro: Last Light sarà questa volta completamente slegato dal nuovo libro di Dmitry Glukhovsky, Metro 2034, questo perchè il romanzo ha un tono completamente differente dal precedente e la storia narrata mal si sarebbe adattata a uno shooter in prima persona. Come risultato questo Last Light ha una sua storia completamente inedita, scritta dal team di sviluppo con l'immancabile supervisione dello scrittore e ancora focalizzata su Artyom e sulle sue avventure a un anno esatto di distanza da quanto avvenuto in Metro 2033.

Guerre sottorranee

Nonostante il focus sia maggiormente spostato verso un combattimento molto più spettacolare e coinvolgente per il giocatore, lo stile cupo, terrorizzante e grezzo del mondo di gioco verrà mantenuto inalterato: 4A Games vuole migliorare tutti gli aspetti critici del prequel senza alterare quegli elementi che lo hanno reso nel tempo un titolo estremamente apprezzato dai suoi fan. Il creative director del gioco ci ha anche confermato che Metro: Last Light avrà una componente multiplayer piuttosto corposa pensata già ai tempi del primo titolo ma non implementata per motivi di tempo e soldi. Nulla di aggiunto al volo per intenderci ma ovviamente non possiamo far altro che aspettare i prossimi mesi per verificare in prima persona se queste dichiarazioni siano veritiere. Il titolo arriverà infatti sul mercato il prossimo anno, in un periodo temporale non ancora definito con precisione.

E3 2011

Presso l'enorme stand THQ abbiamo potuto assistere alla versione estesa del trailer recentemente rilasciato del gioco, potendo quindi andare andare oltri i brevi flash di gioco splendidamente incorniciati in una canzone dal dolce sapore industrial. Parlare di trailer è quindi riduttivo, visto che di fatto una missione piuttosto lunga è stata giocata presumibilmente su PC di fronte ai nostri occhi, dandoci la possibilità di capire le possibili evoluzioni del gameplay, fermo restando che una prova vera pad alla mano è di rigore per esprimere giudizi finali. La nostra dimostrazione è iniziata con Artyom e il suo amico Khan che entrano da un boccaporto sul terreno nelle viscere del sottosuolo di Mosca. Una maggiore attenzione alla fisica e all'interazione con l'ambiente si è notata nei primi frangenti di gioco quando per muoverci sfruttando la protezione delle tenebre, abbiamo svitato una lampadina e spento un fuoco sparando alla pentola piena di zuppa sopra di esso, in modo da spostarci e uccidere le guardie prendendole alle spalle in relativa sicurezza, mettendole al tappeto con un solo colpo.

Guerre sottorranee

E proprio a sottolineare l'esigenza di non fare rumore Artyom ha usato un efficace fucile ad aria compressa, usando tanto per uccidere dalla distanza, quanto per spegnere altre fontu di luce rimanendo ben al coperto. Saltata la nostra infiltrazione, Metro: Last Light si è trasformato in uno shooter "vero e proprio", dove come abbiamo visto nel primo episodio, sono gli effetti di luce a farla da padrone, colorando la scena in modo realitisco di fugaci lampi di luce, e più in generale mettendo in scena uno scontro a fuoco davvero bello da vedere, e per quanto poco si è potuto capire data la velocità della sparatoria, anche dotato di una buona intelligenza artificiale con nemici veloci a coprirsi tra di loro e a gettarsi dietro coperture. Coperture distruttibili inoltre, se sollecitate dalla cascata di piombo rovente di una minigun, arma ormai presente in ogni sparatutto. Successivamente la scena si è spostata direttamente durante un raduno della comunità di ispirazione nazista della metropolitana di Mosca, e non potendo colpirli tutti i due hanno preferito fare finta di essere dei loro tentando di passare inosservati.

Guerre sottorranee

Il piano non poteva che fallire miseramente e ai due non è rimasto che fuggire, sfruttando i binari della metro a bordo di una piccola vettura di servizio. E' iniziato subito un'inseguimento, con modalità del tutto simili a quelle viste in Indiana Jones e il Tempio Maledetto, ovvero grandi sparatorie ad alta velocità tra i vagoni, di cui uno anche corazzato. La demo è quindi terminata, ma non prima di mostrarci i grandi assenti della dimostrazione, ovvero i mutanti, dei quali è stato mostrato in un piccolo spezzone uno inedito particolarmente grande, brutto e veloce. Cosa è rimasto di questo primo incontro col gioco? Non avendo potuto provarlo pad alla mano è impossibile dire se certi difetti del primo capitolo siano rimasti, come una certa inconsistenza dell'impatto dei colpi, che ha dato comunque l'impressione di essere stata preso in carico, ma per quanto potuto vedere tutto il resto, a partire dal motore di gioco sembra essere stati potenziato e reso ancor più d'impatto. I programmatori hanno promesso lo stesso feeling di Metro 2033, ovvero stelth e per certi versi "esplorazione", ma quanto visto sembra aver spostato l'ago della bilancia verso un terreno più facile, quello dello shooter iper scriptato e cinematografico, con risultati comunque senza dubbio lusinghieri. Anche grazie alle molte armi utilizzate, non solo il silenzioso fucile ad aria compressa, ma anche la minigun, una sorta di potentissima carabina colpo singolo e un lanciagranate sotto canna realizzato in casa, ma davvero devastante e pirotecnico. Insomma solo i prossimi mesi ci diranno se Metro: Last Light riuscirà a migliorare quanto fatto nel primo capitolo, per ora le promesse ci sono tutte.

CERTEZZE

  • Tecnicamente molto valido
  • Fisica e interazione con l'ambiente
  • Combattimenti molto più spettacolari e coinvolgenti

DUBBI

  • Quanto cambieranno le dinamiche del gameplay rispetto al primo episodio?
  • Questa volta la storia è scritta completamente dallo sviluppatore. Ci possiamo fidare?