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Piccoli draghi crescono

Una prova sul campo del nuovo progetto action-fantasy di Capcom: vediamo se c'è da ben sperare...

PROVATO di Fabio Palmisano   —   09/06/2011

Il mondo del fantasy di stampo occidentale non è esattamente uno storico terreno di conquista per gli sviluppatori giapponesi, ma il qui presente Dragon's Dogma potrebbe imporsi come la più classica delle eccezioni alla regola: dopo le belle promesse fatte in occasione del primo annuncio del gioco allo scorso Captivate, il titolo si è presentato all'E3 in forma giocabile, invero denotando ancora diverse incertezze ma allo stesso tempo mettendo sul piatto una serie di prospettive di indubbio interesse. Ecco il resoconto della nostra sessione di gioco.

Più action che rpg

Volendo semplificare molto, si potrebbe definire Dragon's Dogma come l'incontro tra Monster Hunter ed Il Signore degli Anelli, prendendo gli elementi di gameplay dal primo e le atmosfere dark fantasy dal secondo. Sarebbe però ingeneroso sminuire così un prodotto che ha dalla sua un potenziale enorme che si riusciva a percepire anche dalla demo messa a disposizione sullo showfloor, nonostante gli inevitabili imbarazzi di un titolo che è ancora nelle sue piene fasi di sviluppo. Nella sua versione per l'E3, Dragon's Dogma consentiva di affrontare una missione nei panni del guerriero, una delle tre classi (oltre a mago e ladro) che si potranno sceglier per il proprio alter ego nell'avventura completa. Subito l'opera Capcom colpisce per la sua sontuosa veste grafica, con modelli poligonali massicci e ben definiti, scenari curati fin nei minimi dettagli ed effetti di luce di ottima fattura. Allo stesso tempo, è difficile non notare un frame rate ballerino ed una telecamera inaffidabile quali incidenti di percorso che si spera verranno corretti da qui all'uscita del gioco, prevista per l'anno prossimo. Sotto il profilo del gameplay, il gioco si presenta come un action rpg apparentemente più sbilanciato sul primo aspetto, come testimonia anche un sistema di controllo che non sfigurerebbe in un hack'n'slash duro e puro: il personaggio comandato dall'utente può saltare, eseguire un attacco rapido ed uno potente con la propria spada, pararsi con lo scudo ed effettuare delle prese, con i tasti dorsali che fungono da modificatore per i colpi di base, rendendo decisamente variegate le capacità offensive del guerriero. Tradotto in termini strettamente ludici, il tutto funziona molto bene: nelle prime battute della demo ci siamo scontrati con alcuni goblin che ci siamo divertiti parecchio ad affettare, anche se l'intelligenza artificiale lasciava ancora molto a desiderare. Un'altra caratteristica peculiare di Dragon's Dogma è la costante presenza a fianco del protagonista di un massimo di tre compagni (qui controllati dalla CPU, ma nel prodotto finale dovrebbe essere contemplato il co-operative online) che danno attivamente una mano in battaglia, sfruttando le proprie abilità in maniera individuale o mettendole a disposizione dell'utente:

Piccoli draghi crescono

nel corso della demo, abbiamo avuto al nostro fianco una maga che lanciava degli incantesimi curativi, un arciere che attaccava i nemici dalla distanza ed un guerriero che dava man forte in combattimento, arrivando addirittura a bloccare gli avversari per permettere al giocatore di effettuare dei colpi mortali. Era possibile dare tre semplici comandi al proprio party (attaccare, convergere o aiutare), ma non è chiaro se nel single player sarà consentito di organizzare delle strategie più strutturate: per ora le dinamiche di gruppo mostravano comunque un discreto potenziale, con gli alleati che parlavano attivamente nel corso delle battaglie fornendo preziose informazioni o che si aiutavano vicendevolmente in caso di difficoltà. L'ultima parte della demo, infine, ha dato un esempio di quello che verosimilmente sarà il leit motiv del gioco, ovvero gli scontri con mostri mitologici di grandi dimensioni come draghi, grifoni e via discorrendo. A noi è toccata una mostruosa chimera le cui tre entità avevano tutte degli attacchi specifici ed erano vulnerabili a determinate tipologie di attacco: inoltre, quando la bestia era momentaneamente stordita, era possibile tentare di cavalcarla per infliggerle una maggiore quantità di danni, con una meccanica non dissimile da quella inaugurata da Shadow of the Colossus che probabilmente darà i suoi migliori frutti con i nemici più colossali. Insomma, per il momento Dragon's Dogma ci ha lasciato una buona impressione: si tratta chiaramente un titolo incompleto e gran parte delle sue caratteristiche rpg devono ancora essere svelate, ma se Capcom continuerà a lavorarci con la cura dimostrata finora, ci sono buone probabilità di trovarsi per le mani un titolo di razza.

CERTEZZE

  • Tecnicamente ben fatto
  • Atmosfere azzeccate
  • La componente action pare valida...

DUBBI

  • ...ma ancora non si sa nulla su quella rpg
  • Potrebbe crollare sotto il peso della sua stessa ambizione