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Guerriglia spaziale

Alla Gamescom 2011 abbiamo incontrato i ragazzi di LightBox per fare chiarezza sulla modalità single player e le battaglie nello spazio del loro prossimo shooter online

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   19/08/2011

Quando allo scorso E3 di Los Angeles abbiamo finalmente avuto modo di provare l'opzione multigiocatore di Starhawk, il nuovo sparatutto online in sviluppo presso LightBox Interactive ci aveva lasciati con qualche dubbio e perplessità legate soprattutto alle battaglie aeree e alla modalità single-player.

Guerriglia spaziale

La presentazione a porte chiuse che si è tenuta alla Gamescom di Colonia non ha risposto a tutte le nostre domande, ma ha permesso di dissipare parte della nebbia che finora avvolgeva la campagna in singolo e a darci un primo assaggio dei frenetici scontri ambientati nello spazio. Intanto l'obiettivo del team appare più chiaro che mai: attirare nuovamente i fan di Warhawk ed espandere la propria utenza attraverso una componente narrativa un minimo elaborata, battaglie più epiche che mai e nuovi elementi sociali ad arricchire l'esperienza online.

Dalle stalle alle stelle

Accompagnato da tutta una serie di efficaci artwork, Dylan Jobe, presidente di LightBox, comincia la presentazione riepilogando la trama che sorreggerà la campagna in singolo. Due colonie umane si danno battaglia per la conquista delle fonti di Rift Energy, energia blu disseminata nello spazio e diventata brevemente la principale risorsa energetica sulla piazza. Tuttavia, l'esposizione prolungata a questi immensi geyser ha causato la contaminazione di un gran numero di umani, trasformatisi così nei terrificanti Outcast. Nei panni di Emmett Graves, un colone contaminato solo per metà e sopravvissuto grazie a un impianto sulla schiena, il giocatore viaggerà così di pianeta in pianeta nel tentativo di eliminare tutti gli Outcast e affrontare Brutal Outlaw, loro leader nonché suo fratello naturale. Terminata l'introduzione ci viene finalmente mostrato un segmento di gameplay tratto da una missione in single-player, sebbene l'impressione sia stata quasi quella di trovarsi davanti a un'istanza multigiocatore popolata da bot. La struttura del livello e il tipo di progressione appaiono infatti estremamente simili alla controparte multiplayer, col protagonista che, sfruttando l'intrigante sistema Build & Battle, deve costruire strutture e affrontare continue ondate di nemici. Poiché gli oggetti richiamati atterrano sulla mappa come meteore, il sistema può essere utilizzato anche come potente arma offensiva, e a tal proposito ci viene mostrato come un enorme mech viene ridotto a un ammasso di ferraglia dopo che una torre è stata fatta atterrare direttamente sulla testa.

Guerriglia spaziale

Interessante è la possibilità di potenziare gli oggetti richiamati in campo o di combinarli tra loro: delle mura difensive possono diventare robusti cancelli in metallo che si aprono solo al passaggio dei propri compagni di squadra, mentre piccole torrette difensive possono essere applicate in maniera strategica ad altre strutture. Tutto può essere distrutto e, anzi, il gioco stimolerà con punti bonus e ricompense chi esegue uccisioni in maniera spettacolare, come atterrare sulla testa di un nemico o abbattere un jet e vederlo schiantarsi contro un paio di avversari. "Gran parte di quanto detto varrà sia in singolo che in multigiocatore", assicura Jobe prima di catapultarci tra le stelle mostrandoci un'inedita mappa multigiocatore ambientata nello spazio. In particolare, la battaglia avviene sulle piattaforme di una stazione orbitante, la quale è composta da piccole zone scollegate tra loro e sulle quali sarà possibile costruire postazioni, torri e strutture di vario tipo. Per spostarsi comodamente da una piattaforma all'altra diventa così fondamentale utilizzare mezzi volanti, ma per l'occasione gli sviluppatori hanno annunciato l'introduzione del jetpack: come ci si aspetterebbe, questo futuristico zainetto permetterà di percorrere limitati tragitti aerei senza necessariamente salire a bordo di mech, sebbene nell'utilizzarlo il giocatore sia sicuramente più esposto e vulnerabile. Chi ha apprezzato Warhawk sarà lieto di sapere che gran parte degli sforzi del team saranno mirati a bilanciare meglio la potenza dei vari mezzi, e in particolare dei devastanti aircraft, laddove una combinazione di nuove funzioni social e applicazioni mobile (sia Android che iPhone) permetteranno agli utenti di restare connessi in qualsiasi momento con l'esperienza di gioco.

CERTEZZE

  • Intriganti mappe nello spazio
  • Maggiore cura per il bilanciamento dei mezzi

DUBBI

  • Modalità single-player con poco mordente