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La rinascita

Alla GamesCom 2011 ci è stato offerto un primo sguardo al nuovo corso della celebre saga di simulatori spaziali

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   20/08/2011

Ancora prima che X3: Terran Clnflict fosse rilasciato, Egosoft già stava sperimentando quelle che sono le novità in fase di implementazione all'interno di X Rebirth. Il simulatore spaziale in uscita nel 2012, insomma, non è da considerarsi un semplice seguito, il sesto tassello di un mosaico che con i precedenti cinque capitoli ha appassionato moltissimi giocatori, quanto piuttosto un reboot della serie.

La rinascita

Un passo in avanti che dovrebbe mantenere inalterato lo spirito classico e al contempo meglio adattarsi alle esigenze di chi volesse avvicinarvisi per la prima volta. Oltre che proporre soluzioni di design più moderne. Quello che abbiamo visto alla GamesCom 2011, ospiti del publisher Deep Silver, era addirittura stato originariamente concepito come qualcosa di separato dal brand X, sotto cui è stato riportato in un secondo momento per sfruttarne il ricco universo ludico e narrativo. Purtroppo ci siamo limitati a osservare diverse immagini e una manciata di filmati, ma tanto è bastato a solleticare il nostro interesse per il titolo, in uscita su PC nella prima metà del 2012.

Formula per un successo

Il rappresentante di Egosoft che ci ha accompagnato attraverso la presentazione, ha spiegato che durante tutto lo sviluppo il team si è interrogato sui motivi per cui il genere a cui X Rebirth appartiene abbia perso nel tempo di popolarità, diventando di nicchia. Il principale problema individuato è relativo alla presenza, oggigiorno, di scene di grande complessità coreografica in sparatutto e action, qualcosa con cui gli inseguimenti nel vuoto spaziale non possono competere. E a cui la grande utenza non vuole a quanto pare rinunciare. Una possibile soluzione per aumentare il ritmo, dando al contempo una più vasta varietà di situazioni, pare che possa essere rappresentata dalla presenza di enormi stazioni spaziali da attaccare sconfiggendone innanzitutto i complessi sistemi di difesa: ci è stato fatto l'esempio di batterie di torrette differenti, da eliminare passandoci più volte a distanza e utilizzando altri parte della nave per nascondersi mentre gli si gira attorno.

La rinascita

O ancora di complessi di estrazione mineraria installati sui meteoriti, che faranno da valido teatro a sparatorie e altre missioni a obiettivi. La mappa della galassia stessa sarà più densa, con sistemi solari ricchi di incontri e speciali "autostrade" spaziali da percorrere per aumentare esponenzialmente la velocità del proprio mezzo. L'esplorazione sarà ancora importante, però la navigazione negli angoli più remoti resterà terreno per pochi, una distrazione dall'avventura principale. Poco o nulla è stato invece detto per quanto riguarda la trama e il protagonista controllato dal giocatore. Sin da ora, però, ci è stato spiegato che sarà in grado di guidare una sola nave, uguale per tutti, migliorabile nel tempo con upgrade ed esplorabile al suo interno, così da essere anche liberi di gestire il proprio equipaggio. Non è chiaro quanta libertà ci sarà nella scelta dei personaggi non giocanti ospitabili a bordo, ma l'idea è che possano sostituire i complessi menù di un tempo, dando attraverso i dialoghi tutte le opzioni utili a gestire la nave e lasciandoci più liberi di controllarla.

Non avendolo neppure osservato giocato dal vivo, ci è impossibile sbilanciarci sul modello di guida dell'astronave. Per il momento sappiamo solo che è stato studiato anche per essere padroneggiato a dovere anche usando il pad. Né d'altronde non avendo visto quali statistiche saranno coinvolte nel processo di evoluzione dell'astronave, sulla profondità della componente ruolistica.

La rinascita

Ci è stato garantito che la simulazione economica, quella che tra l'altro gestisce la raccolta e la compravendita delle risorse, sarà migliore che mai permettendo a chi lo volesse di sbizzarrirsi anche solo su questa porzione dell'offerta. Altre varianti interessanti sono la presenza dei droni, da combattimento come di supporto o utili all'estrazione mineraria, utilizzabili in automatico oppure in prima persona, a scelta. Sotto il profilo tecnico, sempre stando a immagini e video, l'impatto è parso buono: effetti di qualità e sfondi spettacolari rendono, come sempre nella serie X, una grandiosa rappresentazione di quello che è lo spazio come si è solito immaginarlo nei videogame, mentre stazioni, astronavi e armi sono animate con precisione, oltre che dettagliate. Stando alle dichiarazioni, X Rebirth sarà un valido mix di quello che ha reso celebre la serie e tanti aggiustamenti necessari a dargli una veste più moderna. Per capire se la magia che ha conquistato una così vasta schiera di appassionati è andata persa o no, bisognerà attendere l'incontro con versioni più avanzate.

CERTEZZE

  • Bello visivamente
  • Approccio diverso dal passato alla simulazione spaziale...

DUBBI

  • ... con ancora molte incognite da risolvere
  • L'intenzione di renderlo complesso ma non complicato è nobile ma pericolosa