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L’asso nella manica

Un altro gioco di carte collezionabili? A che pro? Cerchiamo di scoprire se Card Hunter ha qualcosa da dire in questo inflazionatissimo genere

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   01/11/2011

Se fate una ricerca veloce su internet ed evitate i siti porno, troverete una miriade di giochi di carte collezionabili virtuali, più o meno articolati, che abbracciano immaginari differenti e tentano di soddisfare tutti i gusti.

L’asso nella manica

Un po' come i siti di escort. Insomma, non deve essere facile pensare a qualcosa di nuovo da proporre in un genere inflazionato e che, a conti fatti, ha qualche difficoltà in più degli altri a trovare punti di differenziazione rispetto all'accanita concorrenza. La premessa critica è doverosa per parlare di Card Hunter, titolo free2play in via di sviluppo che vuole dire la sua con poche novità. La prima, probabilmente la più rilevante, è che la gratuità non nasconderà le trappole classiche del modello F2P.

L’asso nella manica

Almeno sulla carta, il titolo di Blu Manchu Games vuole evitare la maggiore perversione dei giochi di carte collezionabili, ovvero la possibilità di spendere soldi veri per potenziare il mazzo e fare velocemente il "mazzo" ai giocatori meno facoltosi, che magari vorrebbero partecipare a sfide basate sull'abilità e non sulla disponibilità del conto in banca del papi. Insomma, in Card Hunter le carte si vinceranno giocando e non pagando (almeno questo è quello che viene promesso). D'altra parte gli sviluppatori hanno annunciato che ci sarà un negozio integrato che permetterà di acquistare oggetti che miglioreranno l'esperienza di gioco, anche se non hanno svelato nulla di quelli che saranno i contenuti acquistabili e quali saranno i suddetti miglioramenti. Insomma, la sensazione è quella di un progetto in via di definizione, che cresce giorno per giorno, come dimostrano gli aggiornamenti del blog di sviluppo ufficiale.

Dungeon, ovviamente

La base di partenza è il classico dungeon. Il giocatore deve muoversi in ambienti isometrici con grafica in stile cartoon. Indovinate un po' cosa si fa in un dungeon? Bravi, si uccidono mostri e si raccolgono tesori, nel caso di Card Hunter tutti orientati al potenziamento del mazzo.

L’asso nella manica

Gli sviluppatori hanno promesso che condiranno il tutto con una specie di trama, ma in un recente post sul blog ufficiale sopracitato, hanno affermato di non aver ancora deciso come gestiranno il lato narrativo, segno che si tratta di una caratteristica secondaria rispetto al sistema di gioco, invece già ben definito. Parlando proprio di quest'ultimo, cerchiamo di capire come funzioneranno i combattimenti. Dalle parole degli sviluppatori sembra di individuare due fasi fondamentali di cui bisognerà tenere conto. La prima riguarda la creazione del mazzo. È la fase classica in cui bisogna scegliere le carte da portare in battaglia tra quelle a disposizione. Ogni carta ha dei valori espressi in numeri che vanno a influenzare diversi fattori (attacco, difesa e così via). Inoltre ci sono delle carte speciali che danno effetti più particolareggiati, spiegati nella descrizione generale sotto l'artwork. Nel blog ufficiale gli sviluppatori ne hanno spiegate alcune, come una carta che consente di prendere il controllo delle mosse di un avversario o una che aggiunge danni a tutti gli attacchi. La seconda fase è quella del combattimento vero e proprio che è proprio come ve la immaginate: i giocatori/nemici guidati dall'IA si affrontano lanciando a turno le carte dei rispettivi mazzi. Vince chi riesce ad azzerare la salute dell'avversario. Ovviamente ci saranno molte variabili da considerare tra un lancio e un altro, ma la struttura generale non dovrebbe subire scossoni nelle fasi finali di sviluppo.

Jon Chey
Chi è Jon Chey? Molti saranno stupiti di sapere che il nostro può annoverare nel suo curriculum titoli capitali come l'indimenticabile, e per molti versi insuperato, System Shock 2 e il più recente, ma altrettanto famoso, BioShock. Chey ha compiuto un passo molto coraggioso, decidendo di lasciare il suo ruolo di cofondatore di Irrational Games per fondare Blu Manchu Games, con cui vuole inserirsi nel mercato dei browser game per PC e per altri sistemi, come Android o iOS.

Alea iacta est

Non rimane moltissimo da dire su Card Hunter, se non qualche dato meramente tecnico. Il gioco sarà fruibile liberamente tramite browser, sia su PC che su Mac, grazie all'uso di Flash, ma gli sviluppatori sperano di rilasciare un client esterno per lanciarlo direttamente dal desktop, anche se non lo danno per certo e non hanno specificato se uscirà insieme al gioco.

L’asso nella manica

La data di pubblicazione prevista è un non meglio precisato giorno del 2012, anche se alcuni ottimisti del team di svilupposperano di riuscire a pubblicarlo per la fine del 2011. In questa fase, l'unico dato certo è che ci sarà una fase beta prima del rilascio definitivo. Anche di questa, comunque, al momento di scrivere quest'anteprima, non sono state comunicate informazioni certe. All'inizio, il gioco sarà mirato soprattutto al single player, necessario per raccogliere le carte più potenti, ma ci sarà un multiplayer competitivo. Con il tempo gli sviluppatori mirano anche ad aggiungere una cooperativa e altre modalità di gioco di gruppo non meglio specificate. Rimangono da verificare diversi elementi, come la varietà del gioco, che speriamo non si riduca alla formula: combatti mostro, raccogli tesoro, combatti mostro più grosso. E poi il bilanciamento delle carte, decisamente il fattore più difficile da controllare dell'intero genere; quello che può segnare il successo o il fallimento di qualunque gioco di carte.

CERTEZZE

  • Finalmente un free2play in cui conterà soltanto l'abilità
  • I nomi dietro al progetto danno fiducia

DUBBI

  • Offrirà qualcosa di diverso rispetto alla concorrenza?
  • La natura da browser non finirà per penalizzarlo?