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Voci dal Sottobosco - Assassin's Creed: Revelations

Il lungo viaggio di Altair e Ezio si conclude a Costantinopoli: cosa riserva il presente e il futuro per gli assassini più amati di questa generazione?

RUBRICA di Christian Colli   —   09/11/2011

Amato o odiato, di certo non si può negare che Assassin's Creed abbia influenzato in maniera considerevole l'attuale mercato videoludico. Il franchise firmato Ubisoft giunge così alla sua quarta iterazione ufficiale, alzando la posta di quella che in origine doveva essere una trilogia ma che è diventata, col passare degli anni, qualcosa di più, passando dal semplice videogioco per console a un vero e proprio fenomeno multimediale. Se non altro, gli ultimi due capitoli (Assassin's Creed II e Assassin's Creed: Brotherhood) hanno avuto il merito di rivelare alla nuova generazione un aspetto dell'Italia sempre più spesso oscurato dall'odierna pubblicità negativa che ci contraddistingue a colpi di bunga-bunga e politica da mercato del pesce.

Voci dal Sottobosco - Assassin's Creed: Revelations

Sempre più spesso capita di leggere di giocatori meravigliati dalla storia italiana e dalla sua architettura, intenzionati a trascorrere le vacanze nel nostro paese per rivisitare i luoghi esplorati nei panni di Ezio Auditore, e questo perlomeno lo dobbiamo alla meticolosa ricostruzione operata dagli artisti di Ubisoft Montreal, che meglio di chiunque altro sono riusciti a riprodurre scenari di forte impatto come la Gerusalemme del primo Assassin's Creed o le più recenti Roma e Venezia dei suoi sequel. E in quest'ultimo capitolo della saga "rinascimentale" ci toccherà esplorare addirittura Costantinopoli...

Storia di due città

La storia di Assassin's Creed: Revelations riprenderà dal punto in cui si concludeva Brotherhood, un cliffhanger decisamente coraggioso che ha appassionato (ma anche interdetto) i fan del franchise. In questo nuovo episodio la lotta senza quartiere tra Assassini e Templari arriverà al culmine, intrecciando finalmente le vite di Altaïr ibn La-Ahad, Ezio Auditore e il loro discendente Desmond Miles in quello che sarà un vero e proprio punto di svolta narrativo: "da quando abbiamo iniziato la serie nel 2007 la storia è diventata sempre più ricca e complessa" ha spiegato il direttore creativo Alexandre Amancio, "In questo capitolo ci saranno le risposte ad alcuni misteri di Assassin's Creed 2 e Brotherhood, inoltre chiuderemo il cerchio con Altair e ci collegheremo a quello che succederà nel 2012 e all'intera faccenda della fine del mondo, preparando l'epilogo della storia; inoltre è proprio in questo capitolo che sveleremo l'importanza del ruolo di Ezio e il suo destino".

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Revelations sarà quindi un capitolo cruciale per comprendere pienamente la storia di Assassin's Creed e i toni si preannunciano davvero epici, per questa ragione Ubisoft ha scelto con cura l'ambientazione più adatta a inscenare questa pietra angolare narrativa, puntando sulla città di Costantinopoli. "Ci sono vari motivi dietro alla nostra scelta" ha continuato Amancio, "Tanto per cominciare, Costantinopoli era considerato il crocevia del mondo durante quell'epoca, un po' come se fosse la New York del Rinascimento, ed era anche il punto di congiunzione tra Europa e Asia, il ché la rende un'interessante metafora per l'incontro tra Ezio e Altair". Motivi simbolici, dunque, ma non solo, perché non dobbiamo dimenticarci che Assassin's Creed è anche, e sopratutto, un videogioco. "La planimetria della città di Costantinopoli si presta molto bene al sistema di gioco della serie. Parliamo di un ottacinque percento di pendenze e questo ci permette di integrare un nuovo gadget, l'hook blade, che consentirà ad Ezio di spostarsi più rapidamente ed agevolmente da un punto all'altro della mappa, magari assassinando i suoi bersagli dall'alto". Del resto Ezio comincia anche a sentire il peso degli anni, un piccolo aiutino ci voleva.

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Per quanto riguarda Costantinopoli, dobbiamo aspettarci la stessa qualità nella ricostruzione che contraddistingue i precedenti episodi? Assolutamente sì: "Ci siamo recati sul posto due volte, puoi anche cercare foto e filmati su Internet o nei libri ma non potrai mai catturare l'essenza di una città se non la visiti personalmente ed è una lezione che abbiamo imparato con Far Cry 2" ha spiegato Amancio, "Non ci siamo limitati a mandare i nostri artisti a fotografare la città, abbiamo anche registrato i suoni, il linguaggio, le chiacchiere al mercato e le litanie nei luoghi di preghiera. Abbiamo consultato un ricercatore che ci ha spiegato com'era la città nel passato e visto che una delle nostre ricostruzioni, Venezia, è stata perfino utilizzata in una scuola europea a scopo didattico, vogliamo che succeda anche con Costantinopoli". E poi dicono che i videogiochi sono diseducativi...

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Il nostro comune amico

Mentre Ezio saltella da un tetto di Costantinopoli all'altro, il suo discendente Desmond Miles è ancora in coma, intrappolato nell'Animus. Il finale di Assassin's Creed: Brotherhood è stato sconvolgente, lasciando molte questioni in sospeso, tuttavia ha sofferto molto la superficiale caratterizzazione riservata a Desmond nei primi tre giochi. Ma le cose stanno per cambiare. "E' una delle tematiche principali di Revelations" ha affermato Amancio, "Desmond è bloccato in una stanza nera, praticamente il livello DOS più basso nell'Animus che non è stato progettato per interfacciarsi con gli esseri umani e che verrà popolato dai fantasmi del passato di Desmond, diversi elementi del suo subconscio che useremo per approfondire il personaggio". Questa situazione, insieme all'ulteriore sviluppo riservato ai due assassini principali del gioco, farà davvero comprendere ai giocatori di trovarsi di fronte alla fine di un lungo arco narrativo.

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Ezio, per esempio, si trova in una posizione del tutto nuova. Finora è stato ritratto come un personaggio molto reattivo, diventato assassino soltanto per vendetta. Adesso però le cose sono cambiate e questa volta sarà Ezio, non Desmond, a sperimentare i momenti chiave della vita di Altair, dando una nuova prospettiva al suo stesso destino. Si tratta quindi di una realtà a più strati, una struttura narrativa davvero difficilissima da gestire. "Abbiamo una piccola squadra il cui unico scopo è assicurarsi che la storia sia sempre coerente" ha spiegato lo sceneggiatore Darby McDevitt, "Una delle regole nello sviluppo di Assassin's Creed consiste nell'inserire in una sorta di enciclopedia tutto quello che diciamo o che succede nel gioco. Vorremmo evitare problemi di revisionismo ma è davvero difficile se si considerano i continui incroci di destini, realtà e linee temporali". Tutti, bene o male, conosciamo serial televisivi, libri o fumetti che sono partiti con premesse avvincenti e interessanti per capitombolare a causa di colpi di scena improvvisati per allungare il brodo. Nel caso di Assassin's Creed viene da domandarsi se gli sceneggiatori hanno già elaborato un finale fin dall'inizio o se la storia viene scritta di episodio in episodio. "Entrambe le cose" ha ammesso McDevitt, "in effetti ritengo che tenendo bene a mente il finale sia più facile modificare il percorso in modo del tutto organico. Magari questo o quello o potrebbe non piacere ad alcuni giocatori ma se conosciamo già la nostra destinazione la storia resta coerente, a prescindere dal tragitto intrapreso". In Revelations si chiuderanno dunque le storie di Ezio e Altair, ma resta in sospeso la questione di Desmond: "è come un serial televisivo" ha spiegato Amancio, "nel senso che la storia prosegue di stagione in stagione ma la conclusione ci sarà e noi già la conosciamo".

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E che storia sarebbe senza un cattivone di turno? La saga ha proposto diverse figure storiche di una certa fama nel ruolo di nemesi per Altair o Ezio e Revelations non sarà da meno. "Con i Borgia fuori gioco, abbiamo pensato a nuovi personaggi profondamente coinvolti nella storia dei nostri assassini. Tra questi si sarà Suleiman il Magnifico, il più famoso sultano dell'impero ottomano" ha raccontato McDevitti, "Fu talmente potente e il suo dominio tanto ampio che gli europei dovverto circumnavigare l'Africa per raggiungere il mercato delle spezie". Ci sarà anche il suo erede Ahmet e la successione al trono dell'impero sarà un'importante elemento narrativo che coinvolgerà anche Ezio negli intrighi e nella guerra che si scateneranno. E per finire, Ezio troverà anche l'amore? "Sofia è una donna italiana che vive a Costantinopoli e rappresenterà l'interesse sentimentale di Ezio" ha anticipato McDevitt; "l'abbiamo ideata basandoci sul vero ritratto di una donna veneziana sconosciuta, proprio perché quando possiamo strizzare un occhio alla storia, non manchiamo di farlo".