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Gli eroi di Wraeclast

I neo zelandesi di Grinding Gear Games rendono onore al proprio nome con un hack & slash a dir poco classico ma non privo di potenziale

PROVATO di Mattia Armani   —   10/01/2012

A prima vista Path of Exile, che in questo momento è in fase di beta testing, appare come un clone di Diablo 2 con tanto di interfaccia compresa tra due sfere di vetro che indicano il livello di vita e mana. La stessa selezione dei personaggi è particamente identica e le somiglianze non si fermano qua. Colpi, sonori, musiche, equipaggiamento, loot e colori richiamano Diablo con estrema forza. Una scelta decisamente voluta con cinque classi a coronare l'estrema somiglianza di Path of Exile con il capolavoro Blizzard.

Gli eroi di Wraeclast

Somiglianza che non ci fa mancare nemmeno la mappa trasparente, sovrapposta all'azione, attivabile premendo Tab. A differenziare l'hack & slash di Grinding Gear Games interviene la natura "ancora più online" del titolo, con zone comuni dove i giocatori si possono incontrare per organizzarsi e scambiare oggetti. In sostanza, qui i server di Diablo diventano istanze dello stesso mondo da affrontare da soli o con un party, mentre negli accampamenti diventa possibile incontrare svariate persone che prendono quest, scambiano oggetti e commerciano con i personaggi non giocanti. Un'altra differenza riguarda il denaro: il mondo non funziona con i classici gold ma sul baratto, che consente di ottenere oggetti fondamentali come gli scroll. A questo proposito sono fondamentali l'identificazione e il town portal. Come nel titolo Blizzard il cuore del gameplay è infatti rappresentato dal looting incessante dei mostri sconfitti con la possibilità di trovare oggetti unici sempre più potenti. Tra gli oggetti ci sono poi i focus per la magia e qualche altro item speciale per incrementare ulteriormente le prestazioni del nostro personaggi.

Differenze rilevanti

Alcune differenze rilevanti riguardano le classi che non includono druidi o warlock. Il Templare è un incrocio tra il paladino e un pastore di anime che si affida alle preghiere per sconfiggere il male. La Strega utilizza ovviamente la magia ma non disdegna l'uso di un pugnale affilato. Il Ranger è legato alle armi da tiro. Le altre due classi sono invece due combattenti puri. Uno pesante, ovvero il Marauder che tra mazze e clave può infliggere danni devastanti, mentre l'altro, il Duellista, che combina l'uso di armi affilate con l'abilità nell'utilizzare l'arco lungo. Altre differenze riguardano la presenza di focus per aumentare il danno degli incantesimi e le fiasche di mana e salute che si riempono uccidendo i nemici quando sono equipaggiate nella cintura. Gli oggetti poi richiedono un livello minimo ma non hanno requisiti in termini di caratteristiche, potendo essere potenzialmente indossati da qualsiasi personaggio. Particolare anche l'albero delle abilità che mescola aumenti di skill, velocità, forza e caratteristica in uno schema estremamente complesso. Al contrario avere bonus speciali è piuttosto semplice e per quanto anche in questo caso il titolo segua la filosofia di Diablo, le gemme che possiamo incastonare negli oggetti "forati" di Path of Exile sono decisamente più potenti e versatili di quelle del titolo Blizzard.

Gli eroi di Wraeclast

Il combattimento si basa ovviamente su attacchi normali e colpi speciali come quelli elementali, che possono rallentare nel caso del ghiaccio o causare danni maggiori e prolungati quando entra in causa il fuoco. Le combo via mouse sono dunque fondamentali, come nella gran parte degli hack & slash, e sono fondamentali anche le distanze di ingaggio con personaggi come il Duellista, che possono attaccare a distanza per poi finire il bersaglio in corpo a corpo. Il targeting funziona attraverso il puntatore del mouse ma è possibile lanciare frecce e palle di fuoco anche fuori dallo schermo, da dove pensiamo che il nemico che ci insegue arriverà, tenendo premuto Shift. In sostanza chi ha giocato Diablo non avrà problemi con il gameplay di Path of Exile. E non avrà problemi nemmeno a trovare la giusta tattica con i mostri che ovviamente sono caratterizzati da resistenze, colpi a distanza, differenti velocità di attacco e possono attaccarci in numero consistente. Familiare anche il sistema di colori legato ai nomi delle creature con i campioni, più robusti dei mostri normali, il cui nome appare tinto di blu, mentre boss e creature uniche hanno il nome dorato, svariate abilità in più dei comprimari e ovviamente possono regalarci un bottino migliore.

Gli eroi di Wraeclast

Un titolo potenzialmente interessante

La grafica tutto sommato non è male - almeno considerando la natura gratuita del titolo - visto che non mancano modelli piuttosto rigidi e poco ispirati e ci sono mancanze evidenti come un effetto che indichi il contatto di un personaggio con l'acqua (ricordiamo comunque che il gioco è ancora in beta). A bilanciare le carenze ci sono luci e ombre dinamiche e texture piuttosto definite sebbene ripetitive, inoltre non mancano svariati effetti per le abilità e anche qualche animale in fuga a ravvivare l'ambiente.

Gli eroi di Wraeclast

Purtroppo dal punto di vista dei dettagli ci troviamo di fronte a svariate carenze con locazioni anonime e lo stesso effetto sangue, dinamico ma povero, per tutti i colpi andati a segno. Passando al sonoro, l'ispirazione a Diablo continua con alcuni effetti decisamente simili a quelli del titolo Blizzard. Quello che si attiva raccogliendo gli oggetti con l'inventario pieno, ad esempio, è addirittura identico dall'animazione al sonoro collegato ad essa. Allo stesso le musiche ricalcano i toni dark tipici del genere ma sono piuttosto efficaci nel costruire un'atmosfera cupa in sinergia con lampi, piovaschi e torme di mostri che popolano le oscure lande del titolo. In sostanza, tra similitudini e differenze, Path of Exile riesce a dire comunque la sua nel panorama degli hack & slash grazie alla differente evoluzione del personaggio e alle numerose gemme che possono aggiungere abilità e potenziare notevolmente il nostro eroe. Ma la particolarità principale del titolo, al di la dell'introdurre nella formula le zone comuni dove interagire direttamente con gli altri giocatori, è quella di essere completamente gratuito. Per sostenersi il team si affiderà infatti alle "transazioni etiche" ovvero a elementi acquistabili ma che non avranno alcun impatto sul gameplay. Mere aggiunte estetiche dunque anche se piuttosto articolate vista la possibilità di personalizzare anche gli incantesimi.

CERTEZZE

  • Oggetti e customizzazione a volontà
  • Un approccio consolidato e funzionante
  • Completamente gratuito

DUBBI

  • Animazioni e dettagli non brillano
  • La componente online non aggiunge nulla al gameplay
  • In alcuni frangenti l'ispirazione a Diablo diventa eccessiva