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Speciale Tech 2012 - Parte 1

Intel e Nvidia promettono di strabiliare mentre AMD è già scesa in campo e prepara un secondo attacco al mercato: la prima parte della nostra panoramica sull'hardware del 2012

SPECIALE di Mattia Armani   —   09/01/2012

Il 2012 è l'anno dei transistor 3D di Intel, è l'anno in cui Nvidia cercherà di sorprenderci, l'anno dei tablet capaci di affiancarsi ai PC e l'anno in cui probabilmente vedremo maturare le DirectX 11, in vista della prossima generazione di console. Un anno importante insomma che cominciamo a inquadrare, in questo primo di due appuntamenti, con una panoramica dedicata alle tecnologie PC che ci accompagneranno nei prossimi 12 mesi.

La CPU - Il cuore pulsante del PC

Innanzitutto ci teniamo a ricordarvi che una volta passati al quad o al six core quello che conta maggiormente è la scheda video. Ovviamente una CPU potente può dare una mano alle prestazioni globali ma l'elemento fondamentale di un'unità centrale, nel caso del gaming, è che non faccia da collo di bottiglia. Insomma, considerando che alcuni Core Duo sono ancora sufficienti per giocare alla grande, risulta chiaro come in molti casi un processore a 8 core di nuova generazione sia praticamente inutile.

Speciale Tech 2012 - Parte 1

In ogni caso, attualmente, l'obiettivo per gli utenti estremi è inevitabilmente rappresentato dai Sandy Bridge Extreme che, sebbene vincolati a una tecnologia non nuova, consentono prestazioni extra ad un costo ovviamente esagerato (per risparimare c'è però il Core i7 3820 a quattro core). D'altronde i primi modelli Ivy Bridge, anche se costruiti con un nuovo processo produttivo e quindi caratterizzati da minori consumi e maggiori performance, saranno pressochè identici, in termini di specifiche, ai modelli standard della linea Sandy Bridge che andranno a rimpiazzare a partire dall'8 Aprile. Ma la frequenza e la banda passante non sono tutto, per quanto siano importanti. Per questo la tecnologia Ivy Bridge non va sottovalutata. Il passaggio ai 22 nanometri, contro i 32 delle nuove CPU AMD, potrebbe offrire notevoli sorprese in termini di overclocking e non è la sola grossa novità in casa Intel. I nuovi processori introducono infatti nel mercato i famigerati transistor 3D che amplificano la velocità di commutazione e migliorano la capacità conduttiva consentendo un maggiore passaggio di corrente elettrica e maggiore controllo su di essa. Ad Aprile dunque ci troveremo di fronte a una potenziale rivoluzione che per una volta non richiederà lunghi tempi di adattamento di driver e sistemi operativi per poter essere sfruttata. Per gli Ivy Bridge Extreme sarà invece necessario aspettare il 2013 mentre Sandy Bridge Extreme è già disponibile e attaccherà il mercato con nuovi modelli già nella prima metà del 2012 con 8 core effettivi e specifiche da mal di testa. AMD dal canto suo ha introdotto il primo processore a 8 core per il mercato consumer. Purtroppo diversi problemi, imputati alla gestione dei thread da parte dei sistemi operativi attuali, hanno portato a benchmark deludenti. Secondo AMD l'arrivo di Windows 8 dovrebbe risolvere la questione consentendo finalmente all'FX-8150 di sbocciare. Il passaggio ai 32 nanometri ha consentito infatti a AMD di introdurre una nuova modalità di overclock automatico ovvero il Max Turbo che può aumentare di 300MHz la frequenza di lavoro di tutti i core. La nuova tecnologia tra l'altro può disattivare metà dei core e aumentare la potenza di quelle rimanenti quando sono in ballo calcoli che non richiedono diversi thread. In termini di mera tecnologia ci troviamo dunque di fronte a un salto netto rispetto alla generazione passata, ma una volta sistemati i problemi il concorrente delle nuove CPU AMD resterà Sandy Bridge che in quanto a rapporto tra qualità e prezzo rappresenta una delle generazioni migliori di tutta la storia Intel.

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I nuovi processori Bulldozer, nonostante il balzo, mantengono il medesimo socket a cui siamo abituati anche se con alcune differenze. Il socket AM3+ di AMD è infatti sostanzialmente identico a quello vecchio, anche se alcuni cambiamenti nella gestione del voltaggio richiedono un upgrade del bios per alcune motherboard e nel caso di altre purtroppo non permettono la compatibilità con le nuove CPU. Al contrario Intel negli ultimi anni ha introdotto ben 5 formati differenti costringendo i propri utenti a cambiare schede madri oppure a restringere le possibilità di acquisto nel caso di un upgrade della sola CPU. Ebbene anche questa volta Intel ha introdotto un nuovo supporto ovvero l'LGA2011 che va a sostituire l'LGA1366 e l'LGA1567. Si tratta di un socket decisamente abbondante visto che è disegnato per supportare anche i Core i7 Extreme e gli Xeon E5 nel caso dei server. Al contrario, con una gradita eccezione che speriamo porti a un cambio di filosofia in casa Intel, gli Ivy Bridge funzioneranno ancora su LGA1155 facilitando così l'eventuale upgrade.

La GPU - Le nuove frontiere della grafica

AMD ha anticipato i giochi rilasciando a sorpresa, e prima della fine del 2011, la propria GPU a 28 nanometri che ha mostrato un incremento medio del 20 percento rispetto alla GeForce GTX 580. Il tutto ovviamente con i driver ancora acerbi visto che in termini di crude specifiche la Radeon HD 7970 sembra poter ambire anche a un incremento del 30%. Ma buttarsi a capofitto nel mercato con un nuovo processo costruttivo non è sempre la scelta migliore sebbene consumi minori e settaggi prudenti siano probabilmente sufficienti a scongiurare il timore di malfunzionamenti.

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D'altronde il rischio potrebbe valere la candela visto che tre mesi di vantaggio sono molti e, nonostante i pericoli che comporta l'uscita anticipata, potrebbero fare la differenza. Certo 500 euro per una scheda che andrà a piazzarsi nella fascia alta sono parecchi, dunque molti aspetteranno comunque l'assestarsi del mercato e l'arrivo della concorrenza. D'altronde che fretta c'è. Quasi tutto gira sulle GPU della scorsa generazione e anche se il Frostbite ci regalerà qualche gatta da pelare, visto che EA ha intenzione di sfruttarlo all'osso, sarà difficile vedere titoli più pesanti di Battlefield 3, che al motore esoso unisce spazi immensi e fisica a tutto campo. Anche perchè un titolo sviluppato con un motore così complesso, se spinto al massimo, oltre a causare diversi problemi richiede un'enorme quantitativo di lavoro. In ogni caso sul versante PC assisteremo probabilmente a una maturazione nello sfruttamento delle DX11, proprio in funzione della prossima generazione. Dunque se siete rimasti indietro, magari alle DX10, una scheda con un nuovo processo produttivo e generosi margini di overclocking potrebbe fare al caso vostro e consentirvi di entrare senza traumi anche nella cosiddetta "next gen". In ogni caso le nuove GPU Southern Islands di AMD, che arrivano in tre versioni e con tre dimensioni differenti, porteranno diversi benefici in termini di rapporto tra consumo, prestazioni e potenza anche ai sistemi compatti e a quelli mobile. Nel 2012 infatti, arriveranno senza dubbio laptop e notebook di ogni genere equipaggiati con schede modeste ma capaci di un salto in proporzione maggiore rispetto a quello compiuto dalla Radeon HD 7970 equipaggiata con la GPU Tahiti. Tra le altre novità ovviamente miglioramenti sul fronte del 3D Stereoscopico e anche per quanto riguarda il supporto multimonitor anche per le schede medie e la possibilità di allacciarne ben 6 su quelle maggiori. Miglioramenti che riguarderanno anche la tecnologia Kepler di Nvidia anche se il ritardo della nuova generazione di GeForce ha generato parecchia preoccupazione. A questo si aggiungono le voci che parlano della presentazione, a Marzo, della sola GTX 760 che, basata sulla GPU GK104, sarà un ibrido con settaggi inferiori a quelli della Radeon HD 7970 anche se realizzata con il processo produttivo a 28 nanometri.

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La prima scheda dovrebbe comunque superare la GTX 580 in termini prestazionali pur non essendo il successore diretto di quest'ultima. Questo vuol dire che la scheda, costando presumibilmente meno, dovrebbe portare almeno a un ulteriore cambiamento nei prezzi di listino se non altro per le schede di fascia alta della serie 500. Fascia che dovrebbe già vedere qualche calo in questo periodo vista la supremazia della nuova arrivata AMD. Le schede successive invece, tra cui presumiamo farà capolina anche la GeForce GTX 780 che promette performance stellari, avranno specifiche comparabili a quelle delle radeon Radeon di punta e saranno basate sul chipset GK110. In termini specifici, anche se per ora sono tutte indiscrezioni non confermate, la scheda a singola GPU di punta della serie Kepler dovrebbe avere 128 Texture Units e 1024 Shader Units mentre la scheda di transizione basata sul GK104 dovrebbe fermarsi a 96 Texture Units e 768 Shader Units. Ovviamente tutte le nuove schede supportano e supporteranno il PCI-Express 3.0.

RAM e dischi fissi - Un oceano di informazioni

Quello delle memorie è l'ambito che nel 2012 offrirà meno sorprese, limitandosi probabilmente a un miglioramento di quanto già introdotto negli anni passati. Per quanto riguarda le RAM le DDR4 sono ancora in alto mare e l'unico incremento possibile, almeno per ora, sembra essere quello numerico con Ivy Bridge che potrà arrivare a 64GB di RAM. Un quantitativo assolutamente inutile per il mercato consumer che invece si avvicina a chiederci 4GB come quantitativo consigliato di memoria.

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Sul fronte dei dischi fissi presto le unità SSD arriveranno alla soglia dei 6Gb/s di transfer rate e sarà dunque raggiunta la soglia massima del SATA. Nel 2012 dunque vedremo controller da 6Gb/s a profusione ma in futuro, al fianco delle rare unità SSD installate sulla porta PCI Express, veredemo comparire il SATA Express che userà il software SATA su interfaccia PCI Express consentendo trasferimenti di dati a partire da 8 per arrivare fino ai 16Gb/s. La crescita degli SSD dovrebbe portare a un calo nel costo degli hard disk, almeno una volta risolti tutti i problemi causati dalle alluvioni che hanno colpito gli impianti di produzione tailandesi. Ad aumentare sarà invece la capienza che ci porterà dischi standard da 1 Terabyte e dischi extra capaci di raggiungere i 4TB. D'altronde visti i limiti in termini di velocità non resta che puntare sulle dimensioni e sull'integrazione con memorie fisiche come le NAND. Esattamente come il Momentus XT di Seagate che nella nuova versione offrirà 750GB di spazio affiancati da ben 8GB di cache. Qualche novità potrebbe invece arrivare per quanto riguarda la memoria delle schede video. Rambus è ancora in campo con memorie capaci di toccare gli 8.000 MHz. Nessuna traccia di una possibile implementazione però, nonostante i rumor apparsi durante il 2011, con le nuove GPU che adottano GDDR5 con un clock massimo di 5.5GHz.